0.1 cispa, cispi.
0.2 Etimo non accertato.
0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
0.7 1 [Med.] [Detto degli occhi:] pieno di una secrezione giallastra della congiuntiva che si deposita agli angoli delle palpebre, specie se la congiuntiva è affetta da infiammazione. 1.1 Che ha gli occhi cisposi.
0.8 Ilde Consales 17.09.2002.
1 [Med.] [Detto degli occhi:] pieno di una secrezione giallastra della congiuntiva che si deposita agli angoli delle palpebre, specie se la congiuntiva è affetta da infiammazione.
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 171.3: E contra li ochi cispi e rossore, la polvere del comino con sugho di ruta sia confetto, e la banbagia intinta sia posta.
[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 43, col. 1.45: e perchè ella ha ancora cespi gli occhi, non è accettabile d' accettazione graziosa all' eterno Jacob, il quale è Iddio altissimo acciocchè ella sia assunta e presa da lui per isposa.
1.1 Che ha gli occhi cisposi. || Nel corpus, rif. solo a Lia (cfr. Gen. 29, 17 «sed Lia lippis erat oculis»).
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 40.3: Rachel bella molto, la Lia era cispa.
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 71, pag. 187.33: la mattina seguente [[Giacobbe]] trovò che gli era stata da Labàn messa la notte preterita nel letto, in luogo di Rachèl, Lia, la quale era cispa.
[u.r. 06.04.2022]