COLPARE (1) v.

0.1 colpa, colpada, colpando, colpao, colparàs, colpare, colpasse, colpassi, colpata, colpate, colpato, colpavano, colpe, colpo, colpò, culpandu, culpanti, culpari, culpati, culpatu.

0.2 Da colpa. || DEI s.v. colpare 1 riconduce le forme raccolte sotto 1 al lat. culpare.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.).

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Disticha Catonis venez., XIII.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Incolpare, muovere accuse. 2 Intr. Aver colpa; peccare.

0.8 Linda Pagnotta 15.05.2003.

1 Incolpare, muovere accuse.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 1: Et Cato disse: quelle cose che suo[l]i colpare no(n) le fare; colpa è alo amae(n)stratore qua(n)do la colpa riprende lui medesmo.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 39.9: perchè il libro dello scegliere de' cavalieri rozzi, e di che si debbiano provare di buono die, che siccome vostro subietto v'ho presentato, nol feci perchè colpato ne debbia essere, ed io pauroso cominciai a fare l'opera, la quale colpato senza pene fare potea.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 10.5, pag. 22: Manta stagione veggio / che l'omo è, senza colpa, / miso a dispregio grande; / e tal, che colpa pande, / ne va sì, ch'om non colpa.

[4] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 11.41, pag. 488: Io prego, Amore, che [tu] me non colpe: / poi sono sì frodato / ch'io mi fidai in quella falsa volpe, / orma' s[ono] insegnato.

[5] Disticha Catonis venez., XIII, L. 2, dist. 30, pag. 64.20: No colparàs li tempi, quando causon de dolor serà a ti...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 27, S. Giovanni el., vol. 1, pag. 253.4: E a molti che nel colpavano, rispondea: «Ora non abbo io corpo come tutti voi?

2 Intr. Aver colpa; peccare.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 4.30, pag. 76: Ed esser non dovria / perch'io ci colpasse; ché la casione / de l'ofensione non fue che montasse niente.

[2] Poes. an. tosc., a. 1294, 13, pag. 266: Se credi innanti Cristo mortal pecche / e di' lui colpe se nol torna retro, / vostro son piò, non fu d'Enida Erecche.

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 112.11: andandu innanti vidiru killi animi tristi, li quali, non culpandu, cum li loru manu midemmi si auchisiru, havendu in odiu kista vita...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 63, pag. 636.30: E avvegna che io nella morte del loro fratello niente colpassi e il mio padre disavedutamente ciò facesse, sì mi metterei io ad ogni satisfazione che per me si potesse fare molto volontieri.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 260.12: Allora Polissena, stando denante a lo sepulcro de Achilles, scusavasse a ttutti quilli signuri humelemente con parole multo piatose e placibele che a la morte de Achilles ella non avea colpato, nante nde avea multo doluto.

- Essere colpando.

[6] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1530, pag. 58: Ancora si è a loro digando: / «K'eo no volio esse colpando / In lo sangue de questo hom / Ke vol fi morto sença cason.»

[7] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 44, pag. 133: Le man me sont lavando: / Il sangue de quest homo eo no voi ess colpando

[u.r. 28.08.2010]