0.1 colpao, colpata, colpato, culpati, culpatu.
0.2 V. colpare 1.
0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Che ha commesso atti dannosi per altri o moralmente condannabili; colpevole.
0.8 Linda Pagnotta 15.05.2003.
1 Che ha commesso atti dannosi per altri o moralmente condannabili; colpevole.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 41: Quello che dicesti che le legge co(n)[s]en[t]eno la forsa co(n) forsa cacciare et fraude (con) fraude exclud(er)e, vero č se difentione vi č co· moderassione dela no(n) colpata tutela, (et) no(n) a vendecta.
[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 39.9: perchč il libro dello scegliere de' cavalieri rozzi, e di che si debbiano provare di buono die, che siccome vostro subietto v'ho presentato, nol feci perchč colpato ne debbia essere, ed io pauroso cominciai a fare l'opera, la quale colpato senza pene fare potea.
[3] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 7.92, pag. 221: ma quelli č senza scusa assai colpato / che no li tocca guerra e cher battaglia.
[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 70.4, pag. 291: Madonna, or veg[g]io che poco vi cale / di me, che vostro servo sono stato: / sė diletate forte lo mio male / come nemico fossevi colpato.
[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 102.8, pag. 462: E' so ben che e' son colpao / e degno de disciplina / - e se no n'ō tosto meixina / perduo averō lo pjao, - / per aver tropo tardao.
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 1, vol. 2, pag. 148.29: Ma commu lu spenduri di li amplissimi homini appi gran puttiri in diffindiri li accusati, cussė in opprimirili non poctiru multu. Ancura plų que in quilli qui eranu evidentissimamenti culpati, quandu li gentili homini li impugnavanu plų agramenti, plų li facianu prudi ca dalmayu. || Cfr. Val. Max., VIII, 1, 11: Ŧquin etiam evidenter noxiis, dum eos acrius impugnat, profuitŧ.
[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 13, par. 3, vol. 2, pag. 49.25: Anco volemo ke nullo cavaliere, conte, marchese, catanio overo giudece [[...]] ardesca overo presuma acompagnare alcuno malfatore overo colpato d'alcuno malefitio...
[u.r. 16.03.2009]