COLTELLO s.m.

0.1 choltella, choltello, chortello, chortelo, coltegli, coltel, coltella, coltelle, coltelli, coltello, coltellu, coltelo, coltiello, contello, cortel, corteli, cortella, cortelli, cortello, cortelo, cortiello, cotello, cotelo, coutello, cultelli, cultello, cultellu, cultielli, cultiello, curte', curtel, curtello, cutello, cutellu, qortelo, quortelo.

0.2 Lat. cultellus (DELI 2 s.v. coltello).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. sen., 1266; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. pist., 1300-1; Doc. prat., 1305; Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.); Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. moden., 1347.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Anche s.f. (coltella).

Per il tipo (la) coltella, con trapasso dal plur. neutro al femm. sing. con valore collettivo (Rohlfs § 384), cfr. 2.8.3 [2]. Altri possibili metaplasmi: «null'uom si 'ntrametta, / s'egl'i vedesse di coltella punti», Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); «elessero con coltella finire la loro vita», Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); «fui in molti pericoli per mare, e per terra, di nemici, di fuoco, e di coltella», Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); «Lo tuo patrigno combatta con coltella e con aguta asta», Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

Nota plur. del tipo coltella in Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.) (prima att.); plur. del tipo coltelle, att. solo in Doc. fior., 1286-90, [1289] e Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

Locuz. e fras. avere balia di coltello 2.9.1; avere coltello 5.1; avere giurisdizione di coltello 2.9.1; avere miele in bocca e in mano il coltello 2.5; avere imperio di coltello 2.9.1; avere la manica del coltello dal proprio lato 2.9.1; avere podestà di coltello 2.9.1; avere signoria di coltello 2.9.1; coltello che ha due tagli 5.2; coltello con due tagli 5.2; coltello da due tagli 5.2; coltello da due tagliari 5.2; coltello da gallone 2.3; coltello da lato 2.3; di fuoco e di coltello 2.9.2; leccare il coltello 1.3; mettere alle punte dei coltelli 2.9.3; per fuoco e per coltello 2.9.2; per fuoco e per coltello 2.9.2; servire di coppa e di coltello 2.6; stare come capra e coltello 2.7; stare come coltello e capra 2.7; tenere il coltello per la manica 2.8.

0.7 1 Strumento da taglio formato da una lama metallica a filo e costola o a doppio filo, solitamente appuntita, saldata ad un'impugnatura di metallo o più spesso infissa in un manico di altro materiale (osso, legno, ecc.). 1.1 Utensile da taglio di varia foggia e dimensione destinato a specifici usi artigianali, agricoli o domestici. 1.2 Accessorio dell'abbigliamento elegante. 1.3 Fras. Leccare il coltello: essere ridotto in stato di estrema povertà (detto di chi soffre la fame al punto da leccare il coltello usato per cibarsi). 2 [Armi] Arma bianca usata per difesa personale o come equipaggiamento bellico o venatorio; corta daga; pugnale, stiletto. 2.1 Spada (attributo di entità sovrannaturali). 2.2 Estens. Lama affilata e appuntita fissata alle ruote nei carri ad uso bellico; coltro. 2.3 [Armi] Locuz. nom. Coltello da lato,da gallone: pugnale da appendere al fianco. 2.4 Lo stesso che follone. 2.5 Fras. Avere miele in bocca e in mano il coltello. 2.6 Fras. Servire di coppa e di coltello: servire in tutto e per tutto, con dedizione assoluta. 2.7 Fras. Stare come coltello e capra, come capra e coltello: trovarsi in una situazione di minaccia, di pericolo (come la vittima nei confronti del carnefice). 2.8 Fras. Tenere il coltello per la manica. 2.9 Fig. Esecuzione capitale, uccisione. 2.10 Estens. Fig. Discordia, guerra. 3 [In contesti metaf.]. 4 Fig. Pungolo, dolore penetrante, pensiero affannoso e ossessivo. 4.1 [In espressioni iperboliche]. 5 Fig. Strumento di controllo e di intervento su sentimenti, stati d'animo, situazioni. 5.1 Fras. Avere coltello: avere potere. 5.2 Fras. Coltello che ha due tagli, con due tagli, da due tagli/tagliari: arma che non lascia scampo potendo colpire simultaneamente più obiettivi. 6 Fig. Strumento cognitivo, mezzo di discernimento; arma (del giudizio divino). 7 [Prov.]. 7.1 [Prov.] [Del tipo:] Chi di coltello ferisce di coltello perirà . 7.2 [Prov.] Fare la guaina secondo il coltello. 7.3 [Prov.] La guaina non fa il coltello né buono (né bello) né rio. 7.4 [Prov.] Più uomini uccide la cena (o il ventre) che il coltello. 7.5 [Prov.] Se tu hai il coltello, altri l'ha buono e bello. 7.6 [Prov.] Stare come coltello e capra: trovarsi in una situazione di minaccia, di pericolo (come la vittima nei confronti del carnefice). 8 [Zool.] Penna maestra delle ali dei volatili; remigante primaria. 9 Foglia o ramo della palma.

0.8 Linda Pagnotta 15.05.2003.

1 Strumento da taglio formato da una lama metallica a filo e costola o a doppio filo, solitamente appuntita, saldata ad un'impugnatura di metallo o più spesso infissa in un manico di altro materiale (osso, legno, ecc.).

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.93, pag. 895: Molto so di guormenella, / tragittar, pallare coltella; / de cappe faccio ben mantella, / trabocchi e bride e manganella...

[2] Doc. sen., 1266, pag. 411.12: (E) ancho una choltelliera chon tre choltella, x s..

[3] Doc. pist., 1300-1, pag. 197.10: Diedi a Mino, che paghoe p(er) una co(n)da(n)nagione del choltello che lli fue trovato, dì s(oprascric)to, lb. x. S(onma) lb. xxviij (e) s. xj d. iij (e) xxxij fiorini d'oro.

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 14, pag. 641.19: E la tristizia di queste cose porta in sé figura di ninferno; ed è simile al pianto dei fanciugli, che piangono perché non è posto loro il coltello in mano, col quale s'avrebbono guasta la persona...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 106.20: issutu Brutu di la camara, adimandau unu cultellu commu per talyarisi li ungli et, en guisa commu se le fussi scappatu lu cultellu, se plagau a si medemmi.

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 62, pag. 314.12: Ciò ène che allora quando l'avoltore sarae preso, averai uno coltello di canna con che tue l'uccidi.

[7] Doc. pist., c. 1350, pag. 64.20: Ancho IIII coltella, uno con manicha d'avoro con ghuera d'ariento.

[8] Stat. cass., XIV, pag. 120.21: bracile: la braca voy lu bracale, lu cultellu, lu grafiu, l'acora, la tobalia...

1.1 Utensile da taglio di varia foggia e dimensione destinato a specifici usi artigianali, agricoli o domestici.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 274.23: It. in uno coltello da calzari e in bolle e in spago, questo dì, s. iij e d. vj. p.

[2] Doc. fior., 1281-97, pag. 538.23: Valgliono -. E deono dare, questo die, lb. IJ e s. XIJ e d. VJ in fio., che ne mandai loro per la conpangnia tre choltella da tavola che costaro s. dodici di pi. ...

[3] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 15.8, pag. 750: Se coteleto voi guardar / a noze tajando carne, / per no deveite poi mancar / se serà mester tajarne, / quando ài tajao dexeivermente / per fornir töa ventresca, / alò torna encontenente / to cotelo a man senestra.

[4] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 1, pag. 17.19: en questa el mis man ad 1 cortel da pan (e) dis: "E' no so che no ve caço sto cortel en lo corpo!".

[5] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 77.29: Ello se nde vuol tuor una peçolleta e pestarlla cum un cortello e se la pollvere sé çialla, ella sì è bona.

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 29, pag. 141.5: Lo cortel amolao si è bon a tagliar pan, ma gli fantin broschi s'in taglian le man perch'i non àn tanto seno ch'i 'l sapian ben uxar.

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 133, par. 10, vol. 2, pag. 185.18: Ma el securcello, falcella overo falcino overo manaie de maestro, quanto a la portatione entra l'arme non se conteno per alcuno modo, né etiandio glie coltegli deglie calçolare apte a lavare, scarnare overo apaiare.

[8] Doc. moden., 1347, par. 30, pag. 157.3: Anchora: uno curtello grosso da carne de l'estimax. de quatro s. modenexe.

[9] Doc. fior., 1361-67, [1364], pag. 364.3: j raffio de ferro, j staio de ferro, v choltella da battere, j mestola de ferro...

1.1.1 Temperino per penne.

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 3, pag. 75.10: E fue così formato, che fue uno uomo che nella mano ritta avea le forvici, e nella manca il coltello ad uno taglio grande, e lato alla cintura avea il calamaio e 'l pennaiuolo, all'orecchia ritta la penna da scrivere. Offizio di costoro si è di recare in autentiche scritture le carte che si fanno per contratti...

1.2 Accessorio dell'abbigliamento elegante.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 52.13, pag. 106: E se llor doni, dona gioeletti, / Be' covriceffi e reti e 'nt[r]ecciatoi / E belle ghirlanduz[z]e e ispil[l]etti / E pettini d'avorio e riz[z]atoi, / Coltelli e paternostri e tessutetti: / Ché questi non son doni strug[g]itoi».

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 450.16: volendo delle dette giovani fare pruova, nobilissimi arredi da donne e da uomini portarono nel monisterio, cinture, borse, ghirlande, coltella, spade, e lancie...

1.3 Fras. Leccare il coltello: essere ridotto in stato di estrema povertà (detto di chi soffre la fame al punto da leccare il coltello usato per cibarsi).

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 107.11, pag. 216: Ché lla lor compressione è freda e secca, / Sì ch'i' non so ch'i' di lor trar potesse: / Or che darà colui che 'l coltel lecca? || Cfr. Roman de la rose, v. 11224 «Que donra qui son cousteau leiche?».

2 [Armi] Arma bianca usata per difesa personale o come equipaggiamento bellico o venatorio; corta daga; pugnale, stiletto.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 114, pag. 604: E se l'un om pò l'autro enganar e trair, / çà no revardarà que li'n possa avegnir, / per leve ofensïone manaça-s'a ferir, / de spadhe e de corteli afolar et alcir.

[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 699, pag. 552: L'amore de le femene dolce par como mana, / e quili qe lo crede è voidi como cana: / quando plui par qe amete, sença 'l cortel te scana: / quando t'à plui mesfato, alora plui te dana.

[3] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 142, pag. 184: Inanti pren[n]i e scànnami: tolli esto cortel novo.

[4] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 107.15: E Lucretia tenea uno cortello sotto e misesello in corpo e occisese...

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 87.3: Dice uno contra un altro: «Veramente tu uccidesti Aiaces, ch'io ti trovai e vidi traiere il coltello del suo corpo».

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 35, pag. 104.18: Così dice lo nostro sygnore Dio d'Israel: pogna ciaschuno homo lo coltello suo sopra lo suo lato.

[7] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 260, pag. 648: Mo lì se volço e gira lo miser cativello, / no trovando requia né logo bon né bello, / mo quanto g'è là dentro sì g'è mort' e flagello / segundo k'è a la cavra la maça e lo cortello.

[8] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 80, pag. 92.2: allora li ficcha l'una de queste pulcelle lo coltello en ella gola overo en el lato, e cussì se prende.

[9] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 243.28: E imperzò l'adevene che una note quel messo intrando in la camera del re, conzò fosse chossa che lu vedesse quel re esser solo, fazando assalto in quello, con un curtello venenado lu implagà...

[10] Doc. prat., 1305, pag. 452.16: ed allora s(er) Falcone a llui corse adosso con uno coltello da fedire i(n)gnudo i(n) mano e lui co(n) questo coltello fedio di più fedite...

[11] Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.), 1.2, pag. 339: O padre meo, pognam che me cazassi / e vaginassi ver' de mi el coltello, / tego farò eo come fa 'l catello / quando 'l segnore gli ha dato de' sassi, / ch'a piè gli torna cum zachiti passi...

[12] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 17, pag. 102.23: Chisto sanctu Paulu pir la fide de Xristu fo spisse fiati bastuniatu, [la quali illu avia] [pir]secutatu cum cultelli et armi...

[13] Stat. lucch., XIV pm., pag. 83.28: se con parole iniuriose et con percosse sanguinolenti s'offendessero, ciò è che delle percosse sangue n'uscisse, overo con coltello overo pietre overo bastoni si percoteranno...

[14] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1102, pag. 71: tenendolo in so brazo, io te novelo, / dis'elo a mi, che l'alma de chostui / te paserà la toa chon un chortelo.

[15] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 8, pag. 34.5: La citella, comu tennira et delicata, non potti pluy fugiri, et lu frati, videndu zo, illu prindi lu so cultellu et cum grandi lacrimi si l'auchisi dichenduli: «Soru mia dulchissima, ananti voglu chi tu mora di li manu mey, chi tu incappi in li manu di li Normandi et siyi vituperata di loru».

[16] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 235.3: A queste paravole lo capitanio aitra resposta non deo, se non che prese questa soa figlia per le trecce e con un cortiello li partìo la testa dallo vusto.

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 260.31: Et a cqueste parole tacendo Polissena, Pirro co uno coltiello che tenea in mano occisela denante a lo sepulcro de Achilles, vedendollo la regina Ecuba soa matre dolente...

2.1 Spada (attributo di entità sovrannaturali).

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 1, 2, pag. 36, col. 1.29: E se questo non piace alla tua benignitade, manda l'angiolo tuo col coltello, il quale prenda di me vendetta.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 139, S. Foreseo, vol. 3, pag. 1210.10: E vide due angeli venire e portarne l'anima sua, e un altro terzo ne vidde andare innanzi a sé, armato con uno scudo bianco e con uno coltello di folgore...

2.2 Estens. Lama affilata e appuntita fissata alle ruote nei carri ad uso bellico; coltro.

[1] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gdc 1, vol. 2, pag. 516.21: E fu Iddio con Giuda, e tutte le montagne possedette; e non poteo ispegnere gli abitatori della valle, imperciò che abbondavano i carri che aveano alle ruote coltella taglienti.

2.3 [Armi] Locuz. nom. Coltello da lato, da gallone: pugnale da appendere al fianco.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1334, pag. 55: Juda se mete in la via / Com li çudei in conpagnia; / Tal porta spada e tal folçon / E tal cortelo da galon....

[2] Doc. fior., 1281-97, pag. 540.14: diede per me loro in Orbivieto Materozolo da Bolsena, che li ne mandai uno choltelloda lato molto bello, costoe s. dicotto di pi..

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 227.9: Statuto et ordinato è, che neuno debbia portare l'arme infrascritte ne la città di Siena o vero ne' borghi o vero intra le castellacce de la città di Siena, di die o vero di notte; cioè, coltelloda lato o vero altro coltello malitioso...

[4] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 17.1: E de dare a dì XIII d'aghosto anno detto per uno choltello da lato, per una pezza di bucherame, che li madamo di Vignione, fior. uno s. quatordici ad oro.

2.4 Lo stesso che follone.

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 70, vol. 1, pag. 163.1: e stando così, venne uno Giudeo, con uno coltello in mano che si chiama fullone, e sì l'uccise etc..

2.5 Fras. Avere miele in bocca e in mano il coltello.

[1] Poes. an. bologn., 1321, 8, pag. 213: Fa gran çorna[ta] breve un bel sentero. / Megli'è che pace aver star d'on guirero, / che in boca à mele et in man lo coltelo.

2.6 Fras. Servire di coppa e di coltello: servire in tutto e per tutto, con dedizione assoluta.

[1] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), II, st. 20.4, pag. 126: Sapresti tu servire? - / Ed e' rispuose: - Molto di vantaggio, / di coppa e di coltello me' ch'altro sire.

2.7 Fras. Stare come coltello e capra, come capra e coltello: trovarsi in una situazione di minaccia, di pericolo (come la vittima nei confronti del carnefice). || Ma cfr. Stare come capre e coltellacci nel Pataffio cit. in Crusca (5) s.v. coltellaccio in cui l'es. 2 [7], alludendo ad analoga espressione, sembra intendere coltello nel senso proprio di 'arma'.

[1] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [p. 1343] 3.76, pag. 29: Tu passi come vuoi per Lombardia / e vinta e stracca trovi poi Toscana, / Campagna e Puglia piana: / ogni uom vi sta come coltello e cavra...

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 11 [Fazio?], 45, pag. 27: Toscana ancor con queste s'accompagna, / che tucti stan come capra e coltello, / e qual si vede il bello, / già non riguarda amico né parente...

2.8 Fras. Tenere il coltello per la manica.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 556, pag. 22: E ki sta ben no 's mova ni se meta a bandon; / Lo cortel per la manega tenia ki á rason.

2.8.1 Fras. Avere la manica del coltello dal proprio lato.

[1] Doc. fior., 1367 (4), 11, pag. 413.19: Ma pagargli a parte a parte et per mese questo ci pare utile, però che se mancassono di loro promesse o veramente non servissono come dovessono, è bene avere la manica del coltello dal suo lato.

2.9 Fig. Esecuzione capitale, uccisione.

2.9.1 Fras. Avere podestà (balia, giurisdizione, imperio, signoria) di coltello: esercitare il diritto di vita e di morte.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 4, pag. 27.28: Item, che lo dicto Capitano o Rectore debia avere e abbia in della dicta terra di Villa di Chiesa, Canadonica, et in monti d'argintiera et in quelli homini che stanno in quelli luochi o in alcuno di quelli, et che alcuno malefisio comettesse, puro et mero inperio, jurisdiccione et podestà di coltello, sì come piacerà al decto Signore Re di Ragona, in delli suoi subditi...

[2] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 163.11: quivi si lesse una pitizione per sere Puccio del Passera notaio de' decti anziani, per utile et bene et chonservatione et buono stato del pref[a]to mangnificho nostro singniore che llui avessi piena balia et libera podestà et singnioria di choltello che a ssua vita et dopo sua vita fare et deleggere singniori di Pisa et di Luccha li suoi ligittimi figliuoli Ghualtieri et Aquuti....

2.9.2 Fras. Di (per) fuoco e di (per)coltello: con incendi e omicidi.

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 63, pag. 375, col. 2: de foco et de coltellu / li darremo flagello.' / Fece quisto bando mectere / et poy mandò le lectere.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 129.5: Io ardirei d'andare per li fuochi e per le coltella: ma a questo non bisognia d'andare nè per fuoco nè per coltella...

2.9.3 Fras. Mettere alle punte dei coltelli: prendere possesso di un territorio commettendo eccidi; passare a fil di spada.

[1] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gs 10, vol. 2, pag. 440.21: E diede Iddio Signore Lachis nelle mani de' figliuoli d'Israel; e sì la pigliò l'altro dì, e misela alle punte delle coltella; e tutte l'anime di uomo o di bestia quali furono trovate dentro, così ne fece, come avea fatto alla città e alla gente di Lebna.

[2] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gs 10, vol. 2, pag. 442.4: E sì la pigliò, e sì la guastò; e il re suo e tutte le castella d'intorno sì mise alle punte della coltella, e non vi lasciò reliquia niuna...

2.10 Estens. Fig. Discordia, guerra.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 305.12: Perchè facesti questo? facesti morire Uria, e togliestili la moglie; per la qual cosa non si partirà mai il coltello della casa tua ec..

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 170.24: Non pensate, che io venissi a mettere pace; ch'io non venni per mettere pace, ma coltello...

[3] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 28, pag. 103.18: Chi alla morte, alla morte; chi al coltello, al coltello; chi alla fame, alla fame...

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 5, vol. 1, pag. 280.12: Iddio degli Ebrei chiamò noi, che noi andiamo nella via tre dì nella solitudine, e sacrifichiamo al Signore Iddio nostro, acciò che per avventura non intervenghi a noi ovvero pestilenza ovvero coltello.

3 [In contesti metaf.].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 4, pag. 184.26: e se noi trovamo questi accidenti, potemo dire per rascione che sieno fatti de li elementi dal movimento e da la virtude del cielo e de le sue stelle: come lo fabro del ferro fa lo coltello, ché 'l coltello non potaria èssare fatto del ferro se non per lo fabro.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 31, pag. 480.4: Ma questo disnore usò a virtude, secondochè fa il coltello alla pietra, a che s'arruota, che gittata la ruggine della nobilità di re, la sottigliezza dell'animo isgombrò.

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 1, pag. 4.3: è quella persona per la favella una pestilenzia grandissima del suo paese, perché la sua favella così è in lui pericolosa come uno coltello aguto e tagliente in mano d'uno furioso.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 12, pag. 217.1: La nostra iscritta leggie abbiamo serbata come coltello posto in guaina, per la quale leggie tostamente ti conviene essere morto, Brundisbergo...

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 15, pag. 57.1: il quale amore fae suo servente savio e costumato, ed entra vie più ch'uno coltello, ed èe più amaro che fiele, ed èe più dolce che pomo savorito.

[6] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 24, pag. 59.20: ma, se queste tre, cioè temere Dio, amare la verità ed odiare l'avarizia, non sono con la potenza, ad eleggere cotale iudice è, come mettere l'olio nel fuoco e lo coltello nel veleno.

4 Fig. Pungolo, dolore penetrante, pensiero affannoso e ossessivo.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 9.2, pag. 555: «Mamma, lo planto ke ffai / sì mm'è uno coltello ke ttucto me va tormentanno.

[2] Poes. an. abruzz.>march., XIII sm., 195, pag. 125: Con ke cte veio, Filiu et Seniore, / Unu coltellu m'entra lu core: / Te parturine se[n]ça dolore...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 49.14, pag. 197: Ha'me donato una pace, sempre con teco aio festa; / vita meno celesta, puoi ch'eo non t'aio a rebello, / ca lo spiacer tuo è coltello ch'entro al merollo ha passato».

[4] Memoriali bologn., 1279-1300, App. c.2, pag. 92: O mortal morte mia, malvasitate, / gaudio e coltello, donn'e nemico mio...

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 40, cap. 7, par. 11, pag. 579.21: Dappoiché in alto fui, giammai non mancai di temere, e questo cotal temore è coltello messo nel lato mio.

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 293.36: Perciò che quelli che sente bene lo coltello dell'amore, sempre sança alcuno riposo si tribola del pensiero del suo amante...

[7] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 3.111, pag. 18: O lassa me, che coltel di dolore / fu chel che passò alor l'anima mia, / di tanta vilania / et tanti obbrobî, quanti tu portavi!.

[8] Pianto della Vergine, XIV pm. (tosc.), cap. 2, pag. 25.9: E ben oggi ha passata l'anima de la sua dolorosa Madre il coltello de le pene e de la morte del suo Figliuolo.

[9] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1622, pag. 81: Caro fillio dolçe e bello, / tu se' facto mio coltello, / k'el mio core ài trapassato, / tu ke fosti el mio portato...

4.1 [In espressioni iperboliche].

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 76, pag. 372.24: Disse che gli parea avere cento coltelli in ventre, e murìano...

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 8.150, pag. 76: «Di nulla intendo sì crudel novella! / Mille coltella m'ànn'al cor ferita!

[3] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 11 ter. 23, pag. 63: Ricevetti la novella / di te, figlo, kiara stella; / or son tremilia coltella / ke mi son ficte nel core.

5 Fig. Strumento di controllo e di intervento su sentimenti, stati d'animo, situazioni.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 7, pag. 79.3: Et così fanno li homini continuamente, che dànno l'arme al demonio che li tenti, mostrandosi infermi in delle virtudi. Unde lo demonio prende lo coltello dalli homini. Et coltello è la fragilità delli homini.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 8, vol. 1, pag. 50.13: E nel Deuteronomio si dice così: Beato sei, o Israello, il quale ti salvi nel Signore, che veramente egli è scudo di tuo ajuto, e coltello di tua vittoria.

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 7, pag. 109.23: Allora gli mostrò, che però si mostrava col volto tristo, dove unque si volgesse, perché sempre si vedea nel cuore il coltello della vendetta di Dio nascosto, né non avea materia veruna di letizia...

[4] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 283.24: E i vizi e' peccati i quali col coltello della parola di Dio si voleano tagliare, e colla saetta della predicazione si debbono ferire, col fuoco del dire amoroso e fervente incendersi, rimangono interi e saldi...

5.1 Fras. Avere coltello: avere potere.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 14, par. 1, vol. 2, pag. 23.23: Assai avirà cultellu la ecclesia mia, quandu averà dui cultelli, spirituali et temporali.

5.2 Fras. Coltello che ha due tagli, con due tagli, da due tagli/tagliari: arma che non lascia scampo potendo colpire simultaneamente più obiettivi.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 5, pag. 156.8: Guardate da la ria femena k'àe dolce le parole più ke 'l mele, la gola splende[n]te più k'[oleo], la fine sua amara più ke senço (et) acuta come coltello c'àne doi talgli», [e dicie «due tagli»] però ke occide l'anima e 'l corpo...

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 5, pag. 45.30: Et dice santo Giovanni evangelista ch'Elli arà uno coltellocon due tagli. Or che sarà quello? Certo saranno quelle due paraule che Elli dirà in della sententia sua, le quali paraule saranno come coltello da due tagli.

[3] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 1, pag. 6.17: Volgi, o uomo, la faccia dalla femmina ornata, perocchè molti ne caggiono per lei. E così anche dice, che la bellezza della femmina è coltelloda due tagliari: ciò vuole dire, che uccide l'anima e 'l corpo.

[4] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 56, pag. 226.24: Questa è una mano sì forte che, tenendo el coltello con due tagli, d'odio e d'amore, non sarà veruno nemico sì forte che si possa difendare, che non sia percosso e gittato a terra.

[5] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 21, pag. 69.30: La labra della meretrice è come uno fialone di mele che gocciola, la gola sua è piú splendida dell'olio; ma le cose ultime sono amare come assentio e acute come el coltello che ha due tagli».

6 Fig. Strumento cognitivo, mezzo di discernimento; arma (del giudizio divino).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 23: pre(n)dete l'elmo dela salute et lo coltello delo Spirito, cioè le paraule di Dio.

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 197, pag. 331: La Sperança seguiscela, de gran confortu plena / desfine a lo morire; / coltellu ad latu portase de fervente doctrina, / ke on'homo fay morire.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 2, pag. 8.3: lo illicito e 'l non ragionevole lo coltello del mio giudicio purga in questa forma.

[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 34, pag. 256.33: Certo è a ddire che lo vino si parte dalla feccia, cioè che Dio col suo coltello dipartirà ai penitenti lo vino dalla feccia.

7 [Prov.].

7.1 [Prov.] [Del tipo:] Chi di coltello ferisce di coltello perirà . || Cfr. Matt. 26, 52.

[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 574, pag. 55: «Ora m'e[n]tendi, filio, uno poco: / lo coltello mecti in suo luoco, / ké tutti quelli ke 'l prenderanno / et con esso feriranno, / de questo siate bene acorti, / ke de gladio siranno morti.

[2] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 62.8, pag. 324: - Rimetti la guain'al tuo coltello: / chi di coltel fier perirà di quello.

[3] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 162, pag. 346.8: Metti il coltello tuo nella guaina; inperò che tutti quelli che piglieranno coltello, di coltello periranno.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 14, prol., vol. 2, pag. 22.16: Intandu dissi Iesu ad illu: - Ritorna lu cultellu to in lu locu so, ka cui piglirà cultellu, di cultellu perirà.

7.2 [Prov.] Fare la guaina secondo il coltello.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 235, pag. 38: Non fare grande toneca pro piçulu çitellu; / Fa la vagina all'omini secundu lu cultellu, / Secundu runçu manica, secundu te mantellu.

7.3 [Prov.] La guaina non fa il coltello né buono (né bello) né rio.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 27, pag. 283.10: dovem sapere, che non per la sozzeza del corpo dovemo tenere sozzo l'animo, anzi per bellezza dell'animo ordinar lo corpo. E la guaina non fa 'l coltello nè bono nè bello nè reo; quello medesmo è del corpo.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 35, pag. 243.28: La sozzura dell'uomo non sozza l'amico (e ciò dice perché non si scusi alcuno perché sia sparuto, se in altro è buono, però che la guaina non fa il coltello né buono né reo, e così l'apparenza il cuore).

7.4 [Prov.] Più uomini uccide la cena (o il ventre)che il coltello.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 92, pag. 669.3: Quanto puoi ancora caccerai da te i golosi disii, i quali mettendo ad effetto deturpano il corpo e mancano la vita: e già, come tu puoi avere udito, più uomini uccise la cena che il coltello.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 155.2: Sicchè, come già di sopra dicemmo, vero è, che più ne uccide il ventre, che il coltello.

7.5 [Prov.] Se tu hai il coltello, altri l'ha buono e bello.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2097, pag. 248: Chi fere bene ardito, / pò ben esser ferito; / e se tu hai coltello, / altri l'ha buono e bello...

8 [Zool.] Penna maestra delle ali dei volatili; remigante primaria.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 27, 31-54, pag. 644, col. 1.19: Vanni sono le penne delle aile presso a le prime et extreme, ch'èno appelladi 'cortelli'.

[2] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 8, 1.17, pag. 780: Io so' mo' sconta.- / Sì fatta doglia porta monna Raggia, / ché per la coda sua bellezza cala, / che non si cura di coltel de l'ala.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 27, 31-54, pag. 695.13: con suoi vanni; cioè con le sue ale: vanni si chiamano le penne presso alle penne dell'alia che si chiamano coltelli.

9 Foglia o ramo della palma.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 247.19: p. It. in lxxv coltelle di palma, s. iij.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 590.9: sì come fanno coloro, che vegnono, che in testimonio ch' eglino sieno creduti essere stati nelli luoghi, ch' egli raccontano, portano il loro bordone cinto di quella palma di là, li cui coltelli sono di tutta contraria maniera, che quelli della italica palma.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 74.12: E [una] palma verde con li suoi coltelli sotto la statua di Cesare nel tempio della Vittoria, tra lo smalto delle pietre nata si trovò, di giusta grandezza.

[u.r. 31.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]