TACCA (1) s.f.

0.1 taca, tacca, tacche, tacha.

0.2 Lat. tardo *tacca (got. taikns; FEW 17, 296).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.); Rustico Filippi, XIII sm. (fior.); Stat. pis., 1321; Stat. fior., 1334; Stat. sen., Addizioni 1329-35, (a 1334); Ingiurie lucch., 1330-84.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Stat. viterb., c. 1345.

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. credere a tacca 2.2.

0.7 1 Segno individuato sopra una superficie a ragione di una differenza di colore; macchia. 1.1 Fig. Difetto o imperfezione (in partic. in senso morale). 1.2 [Econ./comm.] Marchio o contrassegno apposto su un panno o su una pelle per indicarne il prezzo o annotare altre informazioni. 2 Segno visibile che si produce su un oggetto quando ne viene incisa la superficie; incisione. 2.1 Fessura, fenditura (per indicare il sesso femminile). 2.2 Incisione, normalmente praticata su due pezzi di legno, utilizzata come primitivo mezzo di registrazione di un rapporto economico intercorso tra due parti.

0.8 Gian Paolo Codebò 07.10.2002.

1 Segno individuato sopra una superficie a ragione di una differenza di colore; macchia.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 83.4: E la sua grandezza è di sei piedi; e le tacche bianche sul dosso, e la cresta sono proprie come di gallo; e va la metà diritto sopra terra, e l'altra metà va per terra come gli altri serpenti.

[2] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 5, pag. 15.6: hanno gli smerletti per la maggior parte la penna canolla più che bianca, e le tacche grosse e nere, e quasi rosse: il capo e gli occhi grossi...

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 74, pag. 116.13: Lo serpente vive più di mille anni, e ciascuno anno gli nascie una tacca nella testa, grande come una lenticchia...

[4] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 197, pag. 99.7: A livari la tacca di li pannu.

1.1 Fig. Difetto o imperfezione (in partic. in senso morale).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 15, vol. 3, pag. 271.13: Chi biasima lo schernitore, fa noia a sè medesimo; e chi biasima il malvagio, acquista le sue tacche.

[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 30, pag. 255.3: E levandose la matin de la Pasqua, sentandose la cosciencia turbâ, pensà de andar a lo bagno, como se l' aigua de lo bagno lavase la taca de lo peccao...

1.2 [Econ./comm.] Marchio o contrassegno apposto su un panno o su una pelle per indicarne il prezzo o annotare altre informazioni. || Cfr. Rezasco s.v. tacca.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 65, pag. 240.6: Et li sensali li quali mercato facesseno, siano tenuti per saramento, et pena soldi quinque ciascuna volta, accusare ciascuno contrafaciente, cioè non comperante alla dicta misura. Et anco che 'l fondacaio sia tenuto per saramento, et pena soldi XX, accusare ciascuno che comprasse a tacha, u altro indicio, se non alla dicta misura. || In alternativa si potrebbe intendere a tacca 'a un prezzo fissato'; per questo signif. cfr. taccia 2.

[2] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 35, pag. 364.8: Acciò che le tacche, segni, e scritte del costo de' panni oltramontani igualmente e ragionevolmente si facciano per ciascuno, providero i detti Arbitri [[...]] abbiano balìa e autorità come tutta l'Arte di Calimala, e siano tenuti di provedere e ordinare come i panni oltramontani si tacchino, e segnino, e scrivano...

[3] Stat. sen., Addizioni 1329-35, (a 1334), pag. 332.12: Statuimo e ordiniamo, ch' e' rectori sieno tenuti di chiamare due uomini a vedere le tacche de le cuoia che si comparânno in su la bestia, e bastino due mesi.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 287.16: E ciascuno panno abbia sua scrittolina, in sulla quale scrittolina sia il costo del panno e la villa d'onde [è il panno e] il nome del maestro che fatto avesse il panno; e a' sopradetti taccamenti non sieno tenuti i panni di Borghi nè i panni di Tolosa però che si vendono a panno, e possonsi tenere con tacche e sanza come piace al mercatante di cui fussero detti panni.

[5] Stat. fior., Riforme 1341-53, [1341], pag. 399.18: E secondo ch'è scritto di sopra, ciascuno sia tenuto di segnare e taccare, e tenere taccati e segnati i panni predetti, e oltre le tacche, avere e tenere apiccata a ciascuno panno una scritta nella quale sia scritto il vero costo del detto panno al modo ch' è detto, recato a fior. d'oro...

2 Segno visibile che si produce su un oggetto quando ne viene incisa la superficie; incisione.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 688, pag. 26: Lo bon arbor no caze per pizeno furor / Ni mor per pizna tacha ni perd de so vigor.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 192, pag. 299.7: Sappiate che sono certi àlbori, ne' quali àlbori sì ssi fa certe intaccature, e per quelle tacche si esce gocciole, le quali s'asodano; e questo si è lo 'ncenso.

[3] Stat. viterb., c. 1345, pag. 164.28: E qualunqua non ci fosse sia mesto i· nel pertuso dove ène lu suo nome scripto uno pirulo che aia una taccha. E se l'atro venardì no(n) ci fosse, sia mesto uno altro pirulo di due tacche.

2.1 Fessura, fenditura (per indicare il sesso femminile).

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 27.14, pag. 75: sì vi rinzafferò col mio segugio / ch'e' parrà ch'Arno v'esca de la taca.

2.2 Incisione, normalmente praticata su due pezzi di legno, utilizzata come primitivo mezzo di registrazione di un rapporto economico intercorso tra due parti.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 119, pag. 189.5: Quand'ànno a fare l'uno coll'altro, fanno tacche di legno, e l'uno tiene l'una metà e l'altro l'altra metà: quando colui dé pagare la moneta, e' la paga, e fassi dare l'altra metà de la tacca.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 65.12: e non sanno che si sia alcuna scrittura, ma fanno loro ragioni con taglie overo con tacche di legno, tenendo ciascuno la sua parte, come si fa qui per certe cose, come è annoverare di some e altre simili cose...

- Fras. Credere a tacca: prestare denaro garantendosi con il sistema delle tacche. || S'intende, nell'es., 'esporsi al rischio del commercio'.

[3] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 2.6, pag. 197: Tuttor, s'eo veglio o dormo, / di lei pensar non campo, / ch'Amor en cor m'atacca. / E tal voler ho d'òr mo, / com' di sappar in campo / o di creder a tacca.

[u.r. 11.12.2014]