0.1 tacce, taccia, taccie.
0.2 Fr. tache (DELI 2 s.v. taccia).
0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).
0.7 1 Segno individuato sopra una superficie a ragione di una differenza di colore; macchia. 1.1 [In senso morale:] difetto o imperfezione; colpa, peccato. 1.2 [Senza specificazione neg.:] qualità, caratteristica che distingue qsa.
0.8 Gian Paolo Codebò 07.10.2002.
1 Segno individuato sopra una superficie a ragione di una differenza di colore; macchia.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 46.13: Per farlo piccoare, cioè misurare, carati 1/2 da ciascuna parte per pezza. E per farli vedere di macchie o di taccie, per ciascuna parte carati 1/2 per pezza del tacciato.
1.1 [In senso morale:] difetto o imperfezione; colpa, peccato.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2850, pag. 274: E vecchio che s'impaccia / di così laida taccia, / fa ben doppio peccato / ed è troppo blasmato.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 21, pag. 27.17: Signori, io ò molto parlato con pianto di vizio, d'avarizia e di lussuria e de la conventigia de' nostri cittadini, tanto che io n'ò mala e rea volontà d'alcuno, perchè io non perdòno leggermente lo forfatto altrui; unde io non sento in me mala taccia, e di neuno forfatto perdonare.
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 7, par. 1, pag. 193.3: alchune cose iddio solamente opera, e ssanz'alquno aiuto di prete andando dinanzi il ministero del pensiero cioè a ssapere illuminazione di colpa o della taccia del pecchato purghazione e dell'etterna dannazione rimessione.
- Con rif. al peccato originale.
[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 6, par. 2, pag. 33.13: E per questa tressgressione di questo comandamento elli [scil. Adamo] incorse questa taccia che tutto il suo lingnaggio, cioè a ddire tutti uomini ingienerati d'altri uomini, sarebbe concieputo e ingienerato in ardore di pecchato e llussuria, (il quale ardore i cherici chiamano in gramaticha libido)...
1.2 [Senza specificazione neg.:] qualità, caratteristica che distingue qsa.
[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 294, pag. 206.21: io no so niun uomo più contratto che colui ch'àe perdutti i membri de l'anima. Ciò sono le buone tacce del cuore, sì come rilegione, pietà, riverenzia, concordia, inocenza...
[u.r. 16.10.2013]