CAENTE interr.

0.1 caente, caiente, chaente.

0.2 Lat. volg. *quem gentem (Castellani, Gramm. stor., p. 316).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

N Att. solo pis.

0.7 1 Di che genere, quale.

0.8 Chiara Coluccia 29.11.2002.

1 Di che genere, quale. || Per chiedere la qualità di qsa o l'identità di qno.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: [23] Et etia(n)dio tu saprai caie(n)te è l'omo se cotal è lodato quale altrui loda...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 8, pag. 91.17: 'Chaente sarebbe cotale vescovado? Fa che tu sij vescovo!' Unde induce in della mente tua lo volere provare.

[3] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 142.19: Avisa bene d'intorno con ratta mente caente è quel che tu ami e leva lo collo tuo di sotto al giovo che t'offrendrè.

[u.r. 08.10.2020]