CALCARE v.

0.1 calca, calcada, calcado, calcai, calcala, calcalo, calcan, calcando, calcandovi, calcano, calcante, calcao, calcar, calcarà , calcaranno, calcare, calcarono, calcata, calcate, calcati, calcato, calcava, calchada, calchemo, calcherà , calcheranno, calchi, calchiamo, calchino, calcò, calcoe, carcao.

0.2 Lat. calcare (DELI 2 s.v. calcare 1).

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.4.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Stat. pis., 1318-21; Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Metaura volg., XIV m. (fior.).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1311 (6); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Locuz.e fras. calcare la terra 1.1.1; calcare una via 1.1.2.

0.7 1 Gravare col peso o esercitare una pressione su qsa (propriamente coi piedi). 1.1 Passare con i piedi sopra qsa; [per procedere, con valore neutro:] percorrere (spec. camminando); [per atto connotato negativamente:] calpestare. 1.2 Procedere a piedi, camminare. 1.3 Star sopra, coprire col proprio peso qsa. 1.4 Fig. Calpestare, opprimere, umiliare. 2 Esercitare una pressione su qsa (con l'effetto di ridurne le dimensioni, di renderlo compatto, di far stare molte cose in poco spazio, di otturare un passaggio,); premere, comprimere. 2.1 Riempire a forza. 2.2 [Mar.] Comprimere stoppa catramata tra le tavole degli scafi per impermeabilizzarli. 3 Premere per estrarre il liquido (tipicamente dall'uva), spremere, pigiare. 3.1 Signif. incerto: premere per far uscire il sangue o il pus? 4 Accoppiarsi (dell'animale maschio con la femmina; anche, con connotazione spregiativa, dell'uomo con la donna).

0.8 Chiara Coluccia 14.11.2002.

1 Gravare col peso o esercitare una pressione su qsa (propriamente coi piedi).

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 34, pag. 578.6: doi caballi nudi li quali calcano la terra, ad similitudine de li potenti principi de questo munno.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 423.23: Nientemeno Enea quantunque le ginocchia lo 'mpediscano alcuna volta per la ferita ricevuta, e recusino il corso, impertanto il persegue e già gli calca il piede collo piede...

1.1 Passare con i piedi sopra qsa; [per procedere, con valore neutro:] percorrere (spec. camminando); [per atto connotato negativamente:] calpestare.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 205.30: e conzò fosse che la tavola lu avesse fata levare, digando indegna chossa esser che la croxe fosse calcada choli pei, la qual in li peti e in li fronti deli homini de'esser, li aparse soto quella una altra croxe in quel muodo sculpida...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 170.20: tanto credette a l'ira e alli odi! Nel quale luogo poi ch'ella fue entrata, e poi che la soglia calcata dal santo corpo tremoe, Cerbero trasse fuori tre capi, e a una volta mandoe fuori tre abbaiamenti.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 6, pag. 389.22: E a questo intendimento ancora possiamo riferire, che a Moisè, e a Giosuè fu comandato, che a piedi nudi dovessero calcare la Terra santa...

[4] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 7, pag. 114: come puot'esser c'al suon d'una boce / le gente Christiane tucte quante / si faccian d'uno andar tanto veloce, / che la terra calcando con le piante...

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 61, col. 1.24: ogni luoco che calcherà il vostro piede sarà vostro.

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 257.19: E fa una comparatione de quela arena la qual Catone con li soi compagni calcò in Libia...

1.1.1 [Di mezzi di trasporto che procedono su una strada:] percorrere.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 173.6: quasi come una strada calcata da molti carri.

1.1.2 Fig. Fras. Calcare la terra: essere al mondo, vivere.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 33, pag. 161.6: e n'ê dachio in man d'un re malvaxo e pessimo e inigo e sençça raxon e contrario de la bontae e d'ogne iustixia e metuo soto a lo pù duro homo chi calca la terra...

1.1.3 Fig. Fras. Calcare una via: seguire un comportamento, percorrere un cammino.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 18.2, pag. 128: Molto me so' delongato / da la via che li santi ho calcato.

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 22, vol. 5, pag. 76.14: [15] Or desideri tu di guardare la via delli secoli, la quale calcarono li malvagi uomini?

1.2 Procedere a piedi, camminare.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 61-72, pag. 385.28: Allora Virgilio rispose e disse che il luogo dell'inferno era tondo, e ben ch'elli fosse venuto molto pure inverso man manca andando e calcando inverso il fondo, tu non ài girato ancora una volta tutto lo tondo...

1.3 Star sopra, coprire col proprio peso qsa.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 37, pag. 196.31: I peccatori, quando entrano in questo letto, trovano il copertoio pieno di tignuole e la coltrice calcata di vèrmini e di puzza, e però, non trovandoci riposo, sì nn'esce e sta di fuori.

1.4 Fig.Calpestare, opprimere, umiliare.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 493, pag. 579: non è sen a calcar / amig qe 'g diga causa q'el vol en si celar. || Contini, PD, I, p. 579: «opprimere (con indiscrete insistenze)».

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 5.42, pag. 34: Perchè fortuna tanti effetti vani / Versa, soppressando l'innocenti / Con pena meritoria a' profani? / E' costumi perversi son vincenti, / E' rei con la potenza loro estorta / Calcan de' buoni i colli pazienti.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 12, pag. 146.4: Vedi, Pietro, che in questo modo Dio onnipotente mostra li miracoli della potenza sua per uomini despetti, aciochè quelli che superbamente si levano contra li comandamenti della sua verità siano calcati ed umiliati per le grandi virtù ch'egli dimostra per gli umili.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 32.31: quamvisde' hinter gli homi del mondo per natura nessun altro amor vença questi amor né ghe vea innance, nientemen l'amor de peccunia tuti questi amor buta per terra e sapea e calca e mete soto hi pé, e chomo una dona fera e crudel ten e posseghe gli chor d'ogne çente e ha ligai gli homi de segnoria tyrannica...

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 84, col. 1.11: La terza ragione anche si rende nel libro della Sapienza, dove dice che con la propria virtude calca e conculca il collo d'ogni superbo e arrogante...

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 19, 67-87, pag. 503.33: imperò che la vostra avarizia attrista il mondo, calcando i buoni e sollevando i pravi e li rei.

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 12, pag. 173.11: Guarda, Pero, che in questo modo Dee onipotente mostra li miracoli de la sua potencia per omi despecti, açò che queli li quai superbiamenti se levam contra li comandamenti de la veritae sean calcai e umiliai per le grande vertue che Dee mostra per li umili.

2 Esercitare una pressione su qsa (con l'effetto di ridurne le dimensioni, di renderlo compatto, di far stare molte cose in poco spazio, di otturare un passaggio,); premere, comprimere.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 7, pag. 173.15: E vedemo essemplo en molte cose, e specialemente e·llo litame, che parrà, quando elli s'amolla, freddo, e se [se] calca e tura bene li pori de la superficie de sopra, li vapori caldi che so'entro per esso non puono essalare e uscire bene fore a la larga...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 23, pag. 167.27: Alquanti centoni, e coltrici colle funi si calcano, ed in quegli luoghi si pongono ove fiede il bolcione, acciocchè la sua percossa con cosa molle rifrenata al muro non possa fare danno.

[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 88, par. 3, vol. 2, pag. 440.12: cioè ke quando glie mungnare porteronno biado al mulino recevano esso biado a mesura e la farina ad essa medesma mesura rendano biene mesurata, cioè una mesura pesole e calcata e l'altra mesura pesole.

[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 4, ch., pag. 218.7: E questo adiviene imperciò che in queste cose che dette sono il freddo è stato calcato e moltiplicato di verno, e quando si resolve ne la primavera, escene fuori e truova l'aiere pieno di vapori umidi e costrignelo insieme...

[5] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 408, pag. 126: Poi l'altra terra gli tira atorno, / Come de far s'usa tutto el çorno, / E calcala un poco col piede / Come a ogni pianta far si de', / E sia la pianta de che esser vole / Che cossì se de'fare e far si sole.

- Fig.

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 40, pag. 85.12: E di', ch'egli abbonda tanto in eloquenzia, che non espande le sue parole, anzi le calca l'una sopra all'altra, per la qual cosa una boce non gli basta.

- [Di persone che si premono fra loro per avvicinarsi a qsa o per entrare in poco spazio:] accalcarsi.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.72, vol. 2, pag. 28: E come a messagger che porta ulivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun si mostra schivo, / così al viso mio s'affisar quelle / anime fortunate tutte quante...

2.1 Riempire a forza.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 119, pag. 397.33: Ella cerca, com'ella possa aver fame, eziandio poscia, ch'ella è satolla, e com'ella possa il suo ventre calcare, non empiere, e com'ella possa rinnovare la sete, e poi spegnere, che fu spenta col primo bere.

2.2 [Mar.] Comprimere stoppa catramata tra le tavole degli scafi per impermeabilizzarli.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 133.44, pag. 515: Ché tar nave par ben compia / e ben conza e ben fornia, / se un pincen pertuso g'è / chi guari ben calcao no è, / che, a la per fin, la nave afonda / sì pinnamenti g'entra l'onda, / con tuti queli chi ge son, / per cossì picena caxon. || Cocito, p. 667: «otturato».

[2] Doc. venez., 1311 (6), pag. 71.15: La qual galia sì de' esser tuta calchada et i(n)pegolada da novo e de' aver tuta sartia de arboro fornido segondo che se coven a galia armada et conventada...

[3] Stat. pis., 1318-21, cap. 56, pag. 1115.13: E del centenaio di stoppa da calcare, per parte den. I.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 1-18, pag. 511, col. 2.10: poe gle calcano de stoppa e de pegola sí che, quando vene lo tempo novo, sono cunci e apparecchiati de navegare.

3 Premere per estrarre il liquido (tipicamente dall'uva), spremere, pigiare.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 180, pag. 131.2: Semeiatamente lo vino fi fago de molte gran de uga e fi calcado e premudo sur lo torgio..

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 9, pag. 40.27: E dopo questo il santo Bonifazio entrò nella vigna e colse quelli pochi racemi che vi trovò, e recolli al calcatorio, e mandò ogni uomo fuora, e rimasevi egli solo con uno picciolo garzone, lo quale mise nel calcatorio e fece calcare quella poca uva.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 22, pag. 268.12: e poi l'uve riponi in vasi, ponendo di sotto pampani secchi quasi e ricotti dal secco freddo, e calca ben l'uve con mano...

[4] Matazone, XIV sm. (lomb.), 265, pag. 800: ma fale [[i graspi]] ben calcare, / ch'el no s<e> posa ebrïare.

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 95.25: E depui queste cose lo santo Bonefacio intrà in la vigna e coglite queli pochi raspoli ch'elo ge trovà e aduseli a la tinna e mandà agni omo de fora e romasege ello solo cum un picem garçum, lo quar mise in la tinna e fé calcar quela poca uga.

3.1 Signif. incerto: premere per far uscire il sangue o il pus?

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 124, pag. 252.14: Onne abe ch(e) la sania della lesion(e) i(n)t(er)clusa i(n)t(ra) l'ung(n)a et la ca(r)ne viva, ch(e) (con)ciossciacosa ch(e) n(on) agia via né exim(en)to, falgi la via i(n)t(ra) l'ung(n)a et la ca(r)ne viva, cioè sup(ra) lu pede ru(m)pe(n)te lu co(r)no; et fase loco una plaga calca(n)te la sania.

4 Accoppiarsi (dell'animale maschio con la femmina; anche, con connotazione spregiativa, dell'uomo con la donna).

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 331, pag. 573: De gallo ben gavitate che comença calcare...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 29, pag. 35.14: Perchè i nuovi [[fagiani]] cominciano, e calcano le femine nel mese di marzo, o d'aprile.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 37.6, pag. 90: E puossi, chi l'ha seco, assimigliare / Agli animai che son sanza ragione, / E intendon solo al corpo lor calcare.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 53, pag. 124.3: del quale colpo ebbe maggiore paura e danno Berto che la forese, però che ella si sentì meglio calcata.

[u.r. 09.10.2020]