CETERATOIO s.m.

0.1 ceteratoio.

0.2 Etimo non accertato. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Fra le spiegazioni proposte: dalle eccetere ricorrenti negli atti notarili, per intendere un precetto di sfratto o di comparigione (Fiacchi); da cetera 'chitarra', intendendo 'con una pancia grande come una chitarra' (Pézard) o 'con una suonata di chitarra' (cfr. Branca, Commento Decameron, pag. 901).

0.7 1 Signif. incerto. Andarsene col ceteratoio: farsi beffare con vane promesse?

0.8 Francesca Faleri 20.09.2002.

1 Signif. incerto. Andarsene col ceteratoio: farsi beffare con vane promesse? || Cfr. 0.6 N.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 2, pag. 511.39: «Sì,» disse la Belcolore «tutti siete così gran promettitori, e poscia non attenete altrui nulla: credete voi fare a me come voi faceste alla Biliuzza, che se n'andò col ceteratoio? Alla fé di Dio non farete, ché ella n'è divenuta femina di mondo pur per ciò: se voi non gli avete, e voi andate per essi.»