CÌNICO agg./s.m.

0.1 cinichi, cinici, cinico.

0.2 Lat. cynicus (DELI 2 s.v. cinico).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

0.7 1 Seguace del movimento filosofico del cinismo e sostenitore della necessità di vivere secondo natura nel rifiuto delle convenzioni sociali. 1.1 Sost. 2 [Rimandato a cane per paretimologia].

0.8 Ilde Consales 24.11.2002.

1 Seguace del movimento filosofico del cinismo e sostenitore della necessità di vivere secondo natura nel rifiuto delle convenzioni sociali.

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae III.83, pag. 262: Vidi in suoi detti Heraclito coverto, / E Diogene cinico, in suo' fatti / Assai più che non vuol vergogna, aperto...

1.1 Sost.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 223.16: E Tullio disse: la ragion dei cini[ci] è tutta di gittar via...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 29, pag. 66.9: siccome sono Peripatetici, Accademici, Stoici, e Cinichi...

2 [Rimandato a cane per paretimologia].

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 223.19: la ragion dei cini[ci] è tutta di gittar via: et è a· ddire cinos in lingua greca quanto che in volgare italico è a· ddire cane; et indi sono detti cini[ci], cioè cani.

[u.r. 29.10.2020]