CÌTOLO s.m.

0.1 citoli, citolo.

0.2 Voce infantile *cit(t)‑ (DEI s.v. citto 1).

0.3 Mattasalà, 1233-43 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Mattasalà, 1233-43 (sen.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342].

0.6 N In docc. lat. aret. del 1177-1180 sono att. varie occ. della forma citulus: cfr. GDT, p. 190.

0.7 1 Bambino, fanciullo. 2 Figlio di tenera età.

0.8 Ilde Consales 02.10.2002.

1 Bambino, fanciullo.

[1] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 40v.2: It. j mogio di grano trato dell'archeta, venduto d'aprile l s., (e) dierosi ala balia del citolo cinque s. (e) dicioto s. al maiestro ch'aitò a Paternostro (e) ali manovali...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 199.24: De li quali me vénnaro asai a mano, che en tale se trovava scolpito imagine magra, e en tale grossa; e tale ridea, e tale plangea; e tale morto, e tale vivo; e tale vecchio, e tale citolo...

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342] son. 6.3, pag. 128: Pegio facemmo che non fao li citoli / De loro pazìe...

2 Figlio di tenera età.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 292.29: Ancho XX den. nel dì tondatura el panno del citolo di messere Cieretano.

[u.r. 08.02.2019]