CLIENTELA s.f.

0.1 clientela.

0.2 Lat. clientela (DELI 2 s.v. cliente).

0.3 Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Nel sistema giuridico romano:] stato di sottomissione alla protezione di un patrono.

0.8 Elisa Guadagnini 14.10.2002.

1 [Nel sistema giuridico romano:] stato di sottomissione alla protezione di un patrono.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 29, pag. 64.5: Nč volere credere alla fama, come gran cittā da te stata sia presa, la quale ancora a' futuri sarā ragguardevole (dove ciascuno che per terra o per mare verrā ora i nostri trofei degli Ateniesi e de' Cartaginesi avuti ora gli tuoi di noi dimostra), e la salvata Siracusa alla vostra famiglia dia, dovendo essere sotto la clientela e tutela del nome de' Marcelli.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 32, pag. 150.31: Appresso furono mandati due senatori nel Campidoglio al consolo, che egli nella corte tornasse: e introdotti i Siciliani, fu recitato il senato consulto e i legati benignamente furono appellati, e licenziati, li quali alle ginocchia di Marcello si gittarono, pregandolo ch'egli loro perdonasse quelle cose che dette avessero per cagione di compiagnere e di rilevare la loro miseria, e in fede e in clientela loro e la cittā di Siracusa avesse.

[u.r. 03.11.2020]