0.1 cognita, cognite, cogniti, cognito.
0.2 Lat. cognitus (DELI 2 s.v. cognito).
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 2.
0.4 In testi tosc.: San Brendano pis., XIII/XIV; Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.5 Anche s.f. (cognita).
0.7 1 Noto, conosciuto. 1.1 Universalmente noto e conosciuto (tanto da far risultare superflua una dettagliata descrizione o spiegazione). 2 Introdotto in un determinato ambiente o familiare con qno. 2.1Sost.
0.8 Gian Paolo Codebò 02.12.2002.
[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 55.22: Ma a noi è cognito che [[= ciò che]] c'è dato per grande elemozina di Dio...
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 17, 133-142, pag. 401, col. 1.8: Che l'animo, sí com' è ditto, per exempio non s'acquista fe', né per modo d'argumentare, salvo se la radice, çoè la prima position, non è a suffitientia cognita...
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, proemio, pag. 387.10: Così da simile, le cose contingenti sono considerate dalla cognizione dell'uomo imperfettamente, e da Dio perfettissimamente; nè per queste diverse cognizioni le cose contingenti mutano loro essere, nè sono dalla loro parte più cognite, nè meno.
1.1 Universalmente noto e conosciuto (tanto da far risultare superflua una dettagliata descrizione o spiegazione).
[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 535.28: Avegnadio che 'l pesce era muto, el fi creçudo aver obedido ala vose dela lira de Arion; la fiaba è cognita.
2 Introdotto in un determinato ambiente o familiare con qno.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 36.13, pag. 128: ella a Deo condùcete, ché 'l sa far per usanza; / en ella corte è cognita per longa costumanza...
[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 543.3: Questo novello e primo cognito in le albergarie del'amor, la qual novella preda ha tocado le to' camere, cognosca ti sola...
- S.f.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 36.41, pag. 130: «Ben venga nostra cognita, amica e parente...
[u.r. 23.09.2019]