COLTATO agg.

0.1 coltata, cultate, cultato.

0.2 V. coltare.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7.

0.5 Locuz. e fras. non coltato 1.1.

0.6 N Doc: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ben lavorato; reso ricettivo (in contesto metaf.). 1.1 Locuz. agg. Non coltato: incolto, trascurato (anche fig.).

0.8 Linda Pagnotta 22.10.2002.

1 Ben lavorato; reso ricettivo (in contesto metaf.).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 9, pag. 117.11: ché non già intra spini e non in sasso e non lungho de via aggialo sementato, ma in optima terra purgata e coltata bene e presta a esso.

1.1 Locuz. agg. Non coltato: incolto, trascurato (anche fig.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 6, pag. 303.11: Et così al pigro ognie tempo nuoce; et in verità il molto riposo sì fa pigri gli uomini che quasi tutte le lor cose abbandonano e lascialle non cultate.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 301.1: così come l'erba multiplica nel campo non cultato, e sormonta e cuopre la spiga del frumento sì che, disparte aguardando, lo frumento non pare...

[u.r. 16.03.2009]