COLTIVARE v.

0.1 chultivar, chultivare, coitivati, coltiva, coltivâ, coltivà , coltivada, coltivade, coltivadi, coltivado, coltivai, coltivan, coltivando, coltivandoli, coltivanno, coltivano, coltivante, coltivanti,coltivar, coltivare, coltivarle, coltivaro, coltivarongli, coltivarono, coltivasse, coltivassero, coltivassi, coltivassono, coltivasti, coltivata, coltivate, coltivati, coltivato, coltivava, coltivavano, coltive, coltiven, coltiverà , coltiverai, coltiverete, coltivi, coltiviamo, coltiviate, coltivolla, cultiva, cultivado, cultivai, cultivando, cultivare, cultivari, cultivarssi, cultivasi, cultivata, cultivate, cultivati, cultivato, cultivatu, cultivavano, cultivò, cultuati.

0.2 Lat. cultum, part. pass. di colere (DELI 2 s.v. coltivare). || Cfr. il lat. mediev. cultivare (Salimbene).

0.3 Arrigo di Castiglia, 1267/68 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Arrigo di Castiglia, 1267/68 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. fior., c. 1324; Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Doc. castell., 1361-87; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota coltivando in funzione di inf.: «a coltivanno», Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

Locuz. e fras. coltivare gli orti di Venere 1.2.

0.7 1 Eseguire le lavorazioni agricole necessarie a rendere fruttifera la terra; seguire la crescita delle piante. 1.1 [In contesti metaf.]. 1.2 Fig. Fras. Coltivare gli orti di Venere: avere rapporti sessuali. 1.3 [Prov.]. 2 Fig. Fare oggetto di studio e disciplina; perseguire qsa, attendere con assiduità a uno scopo; conservare e sviluppare con perseveranza (una tecnica, un'arte, una facoltà mentale o spirituale, un'inclinazione, un sentimento); curare e incrementare (possedimenti, beni, ricchezze). 2.1 Prendersi cura di qno o qsa; assistere. 2.2 Accudire, sostentare (il corpo). 2.3 [In espressione proverbiale:] praticare, mettere in atto. 3 Fare oggetto di culto. 3.1 Osservare (una ricorrenza, un rituale, una pratica religiosa); celebrare. 3.2 Riverire, ossequiare, trattare con deferenza. 3.3 Tributare onore; celebrare la memoria. 3.4 Curare, preservare devotamente (il fuoco sacro). 4 Abitare, eleggere come dimora. 5 Sost.

0.8 Linda Pagnotta 15.05.2003.

1 Eseguire le lavorazioni agricole necessarie a rendere fruttifera la terra; seguire la crescita delle piante.

[1] Arrigo di Castiglia, 1267/68 (tosc.), 40, pag. 208: non prender parte se puoi aver tutto, / e membriti com' face male frutto / chi mal coltiva terra c'ae a sua mano.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4, pag. 9.12: e pare ch'abia oficio da adacquare e inumidare la terra, perché li vilani, come so' li lavoratori, possano cultivare la terra per recòlliare lo pasto per loro e per l'altre gente...

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 5.32, pag. 76: Le terre ho date a lavoranno, / a li vassalli a coltivanno: / li frutti dono en anno en anno, / tant'è la mia cortesia.

[4] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 65.40: La zona habitabel, la quala fi coltivada da nu.

[5] Stat. fior., c. 1324, cap. 9, pag. 36.10: overo contradicesse a' pigionali, overo fittajuoli, overo lavoratori di questi cotali popolani che non abitassono, overo coltivassono quelle case, terre, e possessioni...

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 1.759, pag. 174: Nasce ogni pianta per natural moto: / Non coltivando mai, frutti perfetti / Non fa nel tempo.

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 1, pag. 78.11: Sanctu Paulinu li respuse: 'Eu non sachu fare arte, ma eu sachu cultivare ortu'.

[8] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 135, par. 16, vol. 2, pag. 503.6: E che niuno huomo esse posessione, cose e biene occupate e sopreprese possa, né a luie sia licito lavorare, semenare, coltivare e enn esse lenare sença licentia del comun de Peroscia, pena de .XXV. livere de denare.

[9] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), L. 3, cap. 1, pag. 364.29: la villa o comunanza dove fossoro posti cotali beni sie tenuta di farle lavorare et coltivare et paghi l'afitto al signore di cui sarà la terra.

[10] Doc. castell., 1361-87, pag. 235.33: fece pacto [[...]] de tollare el podere da Col de Giogolo, i(nfra) le sue (con)fini, (e) esso cultivare, formare, guardare ste(r)pi...

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 182.4: La guerra fu granne. Li campi non fuoro coitivati. La carestia era granne per la contrada.

1.1 [In contesti metaf.].

[1] Poes. an. urbin., XIII, 38.20, pag. 619: Le lacreme ke funde / quello ke non à unde / e convelli pagare, / so' de tale valore / ke mmovo lo Singnore / a la vengnança fare: / usanç'è de mal erva, / ke sse cultiva e sserva, / lo iardino far rio.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 21, pag. 394.15: beati quelli che tal sementa coltivano come si conviene!

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, pag. 44.37: Veramente mi ricorda che la tua serocchia Cassandra mi solea dire: O Oenone, perchè semini tu e coltivi invano?

1.2 Fig. Fras. Coltivare gli orti di Venere: avere rapporti sessuali.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, par. 15, pag. 775.1: Poi che egli ha gran parte della notte tirata con queste ciance, gli orti di Venere invano si fatica di cultivare...

1.3 [Prov.].

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 232, pag. 304: Kólto consortato / mal è coltivato.

2 Fig. Fare oggetto di studio e disciplina; perseguire qsa, attendere con assiduità a uno scopo; conservare e sviluppare con perseveranza (una tecnica, un'arte, una facoltà mentale o spirituale, un'inclinazione, un sentimento); curare e incrementare (possedimenti, beni, ricchezze).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2: Sopra tucte le cose di questo mo(n)do dipo Dio la verità è da coltivare, con ciò sia cosa che Elli Dio sia verità.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 748.23: Molte madri addimandarono colei nutricare per li castelli di Tirrenia: sola contenta di Diana ella intemerata eternalmente coltiva l'amore del lancione e della verginità.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 71, pag. 173.18: E perciò colui, che vae alla somma coltivando la vertù, benchè s'appressi a quella somma del bene, non essendo giunto a lei, in quel mezzo egli rammollirà in alcuna cosa...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 188.27: lur preghau que issi lu ricipissiru in terzu lur amicu, ca issu vulia cultivari amistati con lur insembla.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 312.17: Ma quanto queste cose sieno più misere, cotanto sono più certi esempli di nobilità coltivata fedelmente.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 24, vol. 1, pag. 307.18: [arcivescovadi] i quali non lasciava a quegli che degnamente erano eletti per lo papa tenere né coltivare...

[7] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 126.19: Non arde noi l'avarisia, né l'amor d'avere; lo letto e l'ombra si coltiva e dispregia la piaza...

[8] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 506.19: non sia lieve pensier aver coltivado lo petto per le nobil arte e aver emparado do lengue.

[9] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 22, pag. 719.25: vetando et impediendo che 'l no sia cultuati i beni e le cose...

2.1 Prendersi cura di qno o qsa; assistere.

[1] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 23.5, pag. 110: Parmi che Dio coltive / Quel ch'è simplice e puro...

[2] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 294.1: ed io Bonaventura da Bagnoreggio ne parlo come del coltivatore che Cristo elesse ad aiutare ([cioè] coltivare) la congregazione de' fedeli.

[3] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 144, pag. 14: O quanto fo quel dono a me discaro / che fece Costantino al buon Silvestro! / ch'esso e i predecessor me coltivaro. / Da poi in qua deventato è alpestro / el mio giardino e de le miei sorelle...

[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 6, pag. 61.24: disse qu'ello sè vergognadho dapuò che sì prodomo sè messo a morte in la soa terra, là o' qu'ello lo devea chultivar et vardar sovra tuti li homini del mondo.

2.2 Accudire, sostentare (il corpo).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 92, pag. 272.2: I' credo, che tu t'accordi meco in questo, che le cose di fuori s'acquistano al corpo, e che il corpo si coltiva, e regge a onore dell'animo...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 539.17: Onde nota qui, che come il terreno fertile, ed il corpo bene complessionato fae molto e buono frutto, se il seme che vi si gitta è buono, e il lavoratore bene il coltiva...

[3] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 529.13: Ma le vechie fante non coltivà cossì li suo' corpi...

2.3 [In espressione proverbiale:] praticare, mettere in atto.

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 46, pag. 297: Bagno gelato / poch'è coltivato.

3 Fare oggetto di culto.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 41, pag. 516.2: E non solamente al rimanente de' pagani di cominciare a coltivare l'idole sarebbe non dubitata presunzione, ma de' cristiani pericoloso confondimento...

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 185.21: e driedo la morte soa sì chomo Romulo vegniva coltivado e honorado, e morì apresso Orta villa soa...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 2, par. 2, pag. 130.20: chiese secondo la comune rinnomea appellazione inn una singnifichazione ne porta tenpio o magione, nella quale iddio comunemente de' fedeli nella fede è coltivato e ppiù spesso adorato.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 59, col. 1.29: Se ella adunque con questi levamenti cognosce così senza fallo colui nel quale ella va, già in alcuno modo la mente è certificata che quello solo è vero Iddio, vero Signore il quale con fede coltiva.

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 28, pag. 17.2: e ciò si pensa che fusse perchè la fede di Cristo era poco cultivata, ma la setta ariana crescea, e in questo modo Cristo gastigò de' loro peccati.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 23, S. Sebastiano, vol. 1, pag. 221.11: Allora lo 'mperadore lo fece tanto battere che l'anima si partì dal corpo, e fece gittare il corpo suo nel luogo di fetore, acciò che non fosse coltivato per domenedio da li cristiani.

3.1 Osservare (una ricorrenza, un rituale, una pratica religiosa); celebrare.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 424.28: se io sempre cultivai i vostri onori, contra i quali essi Trojani ànno fatto profani per guerra. Così disse, e l'aiutorio dello deo non chiamò invano.

[2] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 411.9: e non ti trapassi il pianto di Didone di Madonna Venere e le feste settime coltivate da' Iuderi...

3.2 Riverire, ossequiare, trattare con deferenza.

[1] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 17.1, pag. 100: Molti coltivan persona possente.

3.3 Tributare onore; celebrare la memoria.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 79, pag. 210.9: Neente ci farà il parlare di coloro, che verranno dopo noi. Ma nondimeno ella ci onorerà , e coltiverà , con tutto, che noi nol sentiremo. La vertù rende grazie, e mercè a tutti gli uomini, e a' morti, e a' vivi...

3.4 Curare, preservare devotamente (il fuoco sacro).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 65.17: sacerdotesse di Diana, sotto bianchi veli, di neri vestimenti vestite, cultivavano tiepidi fuochi...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, par. 58, pag. 791.29: i matrimonii seguire e i santi fuochi cultivare della dea.

4 Abitare, eleggere come dimora.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 34.8: Egli stanti in questi luoghi, in una spilonca fatta di scogli, dava le ragioni all'acque, e alle ninfe che cultivavano l'acque.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 240.20: Poi che l'Autore hae discritto l'asprezza del bosco dove erano, quanto al sito del luogo, e a quelle piante che v'erano dentro, ora lo discrive per la razza delli uccelli, che 'l coltivano...

5 Sost.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 18, pag. 4.31: e i canti villeschi, come noi sappiamo, sono di basse materie, sì come di loro quistioni intorno al cultivare della terra...

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 95.1, pag. 113: Saturno al coltivar la terra puose / già lungo studio...

[u.r. 06.11.2020]