COLTIVATORE s.m.

0.1 coltivador, coltivator, coltivator', coltivatore, coltivatori, cultivadore, cultivatore, cultivatori, cultivaturi.

0.2 Da coltivare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Chi lavora la terra; contadino. 2 Fig. Chi si adopera per il conseguimento di uno scopo; chi cura con assidua applicazione i propri averi o facoltà mentali e spirituali o relazioni. 3 Chi professa una fede religiosa; credente, seguace, adoratore.

0.8 Linda Pagnotta 22.10.2002.

1 Chi lavora la terra; contadino.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 6, pag. 93.1: E debbiano amaiestrare li coltivatori come debiano cultivare la terra...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 14, pag. 460.13: in ogne parte le ville, e' campi, e' castelli dagli abitatori e coltivatori abbandonate, rovinaro e diventaro selve.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 9, pag. 83.13: Uno grido grande d'una forma spaventevole andava intorneando le mura di Roma, et era sì spaventevole che li coltivatori de le terre che la viddero, fuggiro tutti de' campi...

[4] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 103.8, pag. 44: Ed una forma di rea steficanza / volò stridendo intorno a la cittade, / sì che i coltivator de le contrade / lasciar li campi e fuggir per dottanza.

[5] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 179.9: Che se il cultivatore del campo la terra non cavasse, se in quel luogo il depositore la pecunia non nascondesse, l'oro non sarebbe trovato.

[6] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 161, par. 9, vol. 2, pag. 236.27: ke tucte glie lavoratore e enquilini e coltivatore overo altre per quignunque nome siano chiamate...

2 Fig. Chi si adopera per il conseguimento di uno scopo; chi cura con assidua applicazione i propri averi o facoltà mentali e spirituali o relazioni.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 73, pag. 180.6: I semi divini sono sparti ne' corpi umani, i quali fanno frutto simigliante al principio loro, se caggiono nelle mani di buono coltivatore, crescendo iguali a quello, ond'elli procedettero; ma reo coltivatore gli guasta, e uccide...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 293.24: ed io Bonaventura da Bagnoreggio ne parlo come del coltivatore che Cristo elesse ad aiutare ([cioè] coltivare) la congregazione de' fedeli.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 113.6: Ca issu non serà habundanti di rikizi nì di hunuri, ma oy di pizulu campu oy di non ambiciusa dutrina fidili, pertinaci cultivaturi, plù beatu da intra ca da fori.

2.1 Frequentatore assiduo; corteggiatore.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 501.12: Con quello entramento io vidi esser dade parole ala scaltrida fante; quello che era stado coltivador era fatto amador.

3 Chi professa una fede religiosa; credente, seguace, adoratore.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 66.4: Se tu dovevi essere coltivatore delli sagrati Dii tratti del fuoco, elli si dogliono che ne furon cavati.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 153, S. Orsola, vol. 3, pag. 1324.11: non gli parea degna cosa di dare la sua figliuola, segnata de la fede di Cristo, ad uno cultivatore de l'idoli...

[3] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 18, pag. 75.8: «Verasiamente tu e' servo de Cristo e cultivadore de la santa trinità.».

[u.r. 16.03.2009]