CÓLTO (1) agg./s.m.

0.1 cholto, coiti, colta, cólta, colte, colti, cólti, colto, cólto, cultissimo, culto, kolto, kólto.

0.2 Lat. cultus (DELI 2 s.v. coltivare).

0.3 Doc. cors., 1220: 3.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. cors., 1220; Doc. sang., 1236 (3); Doc. fior., 1262-75.

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Locuz. e fras. non colto 1.1.

0.7 1 Sottoposto a coltivazione; ben curato (anche in contesti metaf.). 1.1 Locuz. agg. Non colto: incolto, trascurato. 2 Fig. Educato, istruito; garbato ed elegante nell'aspetto e nel comportamento. 2.1 Che č frutto di studio e applicazione. 3 Sost. Terreno coltivato. 3.1 [Prov.].

0.8 Linda Pagnotta 15.05.2003.

1 Sottoposto a coltivazione; ben curato (anche in contesti metaf.).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 81.26: Dio, lo cui seme č sementato per grasia sua nel canpo ben colto, lo benedica e faccia fruttificare e pascavi inn essa in eterna refessione.

[2] Federigo Gualterotti, XIII sm. (fior.), 97.4.10, pag. 250: Ch'e', di semente qual ą fatta, cņlta / averą tal che pił non ter[r]ą cólta.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 21, pag. 395.1: Ove č da sapere che 'l primo e lo pił nobile rampollo che germogli di questo seme, per essere fruttifero, si č l'appetito dell'animo, lo quale in greco č chiamato 'hormén'. E se questo non č bene culto e sostenuto diritto per buona consuetudine, poco vale la sementa, e meglio sarebbe non essere seminato.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 240.7: Qui dice che quelle fiere salvatiche, ciņ sono porci salvatichi, li quali hanno in odio li luoghi colti, cioč lavorati...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 7, pag. 604.36: o hannogli in odio, in quanto talvolta, uscendo delle selve e vegnendo ne' luoghi colti, tutti gli guastano, come massimamente fanno i cinghiari.

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 30.36, pag. 44: sempre piangendo andrņ per ogni riva, / per far forse pietą venir negli occhi / di tal che nascerą dopo mill'anni, / se tanto viver pņ ben cólto lauro.

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 11, pag. 305.26: Fu non pertanto maggiore tumulto, che battaglia; e lasciata la preda, uscirono le legioni ne' luoghi colti.

1.1 Locuz. agg. Non colto: incolto, trascurato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.119, vol. 2, pag. 527: Ma tanto pił maligno e pił silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non cólto, / quant' elli ha pił di buon vigor terrestro.

[2] Doc. cors., XIV, 3, pag. 196.5: tute le terre e pocessione le quale essi teneano per lo vescovato de Nebio cum circulo, case e vigne et terre colte e no colte...

2 Fig. Educato, istruito; garbato ed elegante nell'aspetto e nel comportamento.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 20, cap. 4.80, pag. 436: Prego la Vostra Exciellenza possente, / Che piaccia a llei di confermar lo livro, / E comsegrarlo colle vostre mani, / Sģ ch'el nol possa poi toccare hom vile, / O donna che non sia colt[a] [e] gientile...

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 539.25: Forsi mo' delo numero de questi quello cultissimo, ēoč ornatissimo, serą laro e ura del'amor dela toa vesta.

2.1 Che č frutto di studio e applicazione.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 219.5, pag. 257: Messer Gentil, la ricca e nova pianta / de vostra cara e orrata persona / č de generazion tal e tamanta / e tanta č radicata in terra bona, / che se la colta sapienza manta / e' defende, no spina e innocci' alcona / fera, altezza ella tende in tanta, / e frutto fin portar porea corona.

3 Sost. Terreno coltivato.

[1] Doc. cors., 1220, pag. 241.9: ve(n)dim(us) (et) tradim(us) ad tibi [[...]] la medietate di lo pastoriciolo di supra lo pr[a]to di culto (et) di agro e la sua medietate di la lensa di l'Albertulacia chi ave cu(m) quelli di Poio Pinsuto...

[2] Doc. sang., 1236 (3), pag. 153.17: Questa sģ č tenuta data a Dietiguardi calē(olai)o contra Mannucio filiu(s) Bochelati d'uno peēo di terra posta a Santo Pietro nel colto Giannelli...

[3] Doc. fior., 1262-75, pag. 297.7: Ąnne dato s. vj, che lli paghņ p(er) meie, misuratura del cholto che chonperai da Bonchanbio (e) da dona Fiorita.

[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 159.20: preso aveia Zattanąs nei colti suoi e messi in sua pregione...

[5] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 45.2, pag. 554: Se non ti caggia la tua santalena / gił per lo cólto tra le dure zolle...

[6] Novellino, XIII u.v. (fior.), 93, pag. 336.2: Un villano si andņ un giorno a confessare, e pigliņ dell'acqua benedetta, e vide il prete che lavorava nel colto.

[7] Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1315], pag. 67.4: il detto Fra(m)mo mi fece ca(r)ta di p(ro)pio d'uno cholto posto a la Fonte, (e) il detto cholto aloghai a Ve(n)turino di Tigua(r)di...

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 15, pag. 138.6: Questa soperchia acqua consumao e defocao tutti li coiti e lli seminati che trovao.

3.1 [Prov.].

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 52, pag. 297: Bramasi molto / di far casa e cólto.

[2] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 231, pag. 304: Kólto consortato / mal č coltivato.

[u.r. 06.11.2020]