COLTURA (1) s.f.

1 L'atto del lavorare la terra e curare la crescita delle piante per ricavarne il frutto.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 76.16: Et esso da la coltura de la terra cessao lo quale era dicto filio de dea Telluris...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 208.2: Ma fue, quanto ad Adam et alli suoi successori, maladecta quanto ad questo, ke resiste ad l'omo, alla cultura et molta terra si trova anco sensa fructo.

[3] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 21, pag. 846.25: Nella coltura di li terre il Palladio, nelle battaglie Vegezio insegna.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 14, vol. 2, pag. 178.17: abastau per integri forzi di so corpu non sulamenti a li bellissimi ministerij di la republica, ma eciandeu a la diligenti cultura di li soy campi...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 39, pag. 598.25: sì gran popolo non mi parete che soperchio terreno sanza quello che coloro hanno preso non abbiate, ma n'avete tanto che sanza cultura la maggior parte veggiamo...

[6] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 14, pag. 586.17: E la terra ch'avea ricevuta guasta e diserta, lascioe fruttifera per istudio perpetuo di coltura.

[7] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 27.37, pag. 758: E com'io dissi, già alla cultura / degli orti suoi sollecita si move, / non obliando la debita cura, / col cuore amando sempre il sommo Giove.

[8] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 218, pag. 112: E se tu li fai poca cultura, / Poco frutto fa la vigna e poco dura.

[9] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 76.31: Hercules ritornò in Affrica e vinse Anteum, re di Libia et egli sì cessò da la coltura de la terra, lo quale era decto figluolo di dea Telluris...

2 Pianta o campo coltivati o adatti alla coltivazione.

[1] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 19, pag. 585: long arengar; vïa de coltura: / not e çorno me sta en rancura. || Cfr. Contini, PD, I, p. 586: «de coltura: in mezzo ai coltivi».

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 336, pag. 14: Carer e carciroi e' ge pareg e strenzo, / Castegn e anc maron inprimament e' penzo, / E' tegn a og le uge e vo al vign sovenzo, / A far cultur da stobia con li boi no m'infenzo.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 27, vol. 3, pag. 93.5: E gli abitatori delli campi e delle culture sì ne crescono simigliantemente...

[4] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 162.13: Paris, filgliuolo der re Priamo, era ito a vedere alle sue cholture il guernimento suo, e trovò ne' prati sotto una roccia da ccosta a una chiara fontana uno bellissimo e grasso toro...

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 338 rubr., vol. 1, pag. 534.18: De le case et culture et heretici inde cacciati.

[6] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 170.9: Crescioni sono di due maniere, sì come di coltora e di riviere.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 20.84, vol. 1, pag. 339: Quindi passando la vergine cruda / vide terra, nel mezzo del pantano, / sanza coltura e d'abitanti nuda.

[8] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 15, pag. 147.17: Ancor simigliantemente a quel che per temenza i Padoani di lor fiume per iscampo di loro colture fanno - il quale delle parti fredde di Chiarantana giú diriva...

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 94.21: Et quest'ovra el fa ogn'ano in le vigne e chusì ogn'ano multiplica le granne for per le colture e mangia-ne li uxelli...

[10] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 15.25: Tieni modo nel prendere a lavorare le colture, estimando la possibilitade tua...

2.1 [In contesti metaf.].

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 9, pag. 119.22: O quanta e dilicata, morbida ed eschifa è pianta essa! Non vole apresso sé erba, nè spina, nè coltura altra in guiza alcuna, ma sola esser vole inn uno colto, ove no altro se colti che solo per lei, onni coltura del tutto volendo in sé.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 301.8: Oh come è grande la mia impresa in questa canzone, a volere omai così trifoglioso campo sarchiare, come quello della comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abandonato!

[u.r. 06.11.2020]