COLUBRO s.m.

0.1 colabri, collubri, colobre, colouri, coluber, colubre, colubri, colubro.

0.2 Lat. coluber, colubrum (DELI 2 s.v. colubro).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Zool.] Serpente velenoso.

0.8 Linda Pagnotta 14.11.2002.

1 [Zool.] Serpente velenoso.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 22, pag. 178.2: recaro quello spaventevole Epidaurio colubro, con quella pietra d'Esculapio, quasi in prima non cessava la pistolenza, ovvero che poscia non fue.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 29, pag. 235.13: Quive aveva aspidi, encledie, iaffibie, scarpioni, ogole, cessidre, botte, colouri, e molte altre generazioni di serpenti.

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 61.4: Capitol del coluber.

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 118, pag. 185.4: E in questa provincia nasce lo grande colubre e 'l grande serpente, che sono sì dismisurati che ogn'uomo ne dovrebbe pigliare maraviglia...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.77, vol. 3, pag. 93: Piangene ancor la trista Cleopatra, / che, fuggendoli innanzi, dal colubro / la morte prese subitana e atra.

[6] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 6, 73-81, pag. 144, col. 1.7: lo marido fo morto et ella cum lo colubro s'ancise, çoè cum quella spetia de serpenti, nome collubri.

[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 50, vol. 2, pag. 124.31: Lo quinto è lo errore delli Ofiti, li quali riputando li serpenti Cristo, hanno un colubro, cioè serpente, e adusanolo a leccare il pane con la lingua...

[8] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 12, pag. 431.7: Donde incontr'a colui, come che per colui o i predeciessori di lui «scaldati il colobre» ne' suo' predeciessori, secondo Isopo fa a intendere e a questo proposito convenevole apologia... || Cfr. Defensor pacis, II, xxvi, 12: «quamvis tamen per ipsum seu predecessores ipsius calefactus, coluber in suis predecessoribus».

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 93, S. Cristina, vol. 2, pag. 813.6: [Giuliano] fece isciogliere e ammetterle due serpenti aspidi e due vipere e due serpenti colabri.

[u.r. 06.11.2020]