GAVIGNA s.f.

0.1 gavigne.

0.2 Etimo incerto: lat. cavus (Prati s.v. gavazza)?

0.3 Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.5 Solo plur.

Locuz. e fras. pigliare alle gavigne 1; prendere alle gavigne 1; prendersi alle gavigne 1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Anat.] Lo stesso che ascella. Locuz. verb. Prendere (prendersi), pigliare alle gavigne: afferrare, afferrarsi (sotto le ascelle). Estens. Cingere con le braccia, abbracciare; afferrare per le braccia (in un combattimento).

0.8 Rossella Mosti 04.12.2002.

1 [Anat.] Lo stesso che ascella. Locuz. verb. Prendere (prendersi), pigliare alle gavigne: afferrare, afferrarsi (sotto le ascelle). Estens. Cingere con le braccia, abbracciare; afferrare per le braccia (in un combattimento).

[1] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 248.7, pag. 285: Veggendo Africo il suo pensier oscuro, / prestamente lá corse, e prese questa / alle gavigne, e quel dardo gittava / per lo boschetto, e poi cosí parlava...

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 320.2, pag. 306: Ma poi che vidon che piú dilungare / non si potea 'l partire, alle gavigne / si preson amenduo, ed a basciare / si cominciaro, e sí l'un l'altro strigne, / che 'n mena furon di non ne scoppiare, / sí forte Amor di pari gli costrigne...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 16, 19-27, pag. 429.14: cioč come dovesse l'uno afferrare; cioč pigliare alle gavigne l'altro vantaggiosamente...

[u.r. 30.01.2007]