OMBELICO s.m.

0.1 belicho, belico, bellicho, bellico, bellìco, bellino, bilico, billico, billicu, imbellico, milico, ombelico, ombellico, ombicho, ombilico, ombilig, ombiligo, umbelico, umbeligo, umbellico, umbelligo, umbilico, vellico.

0.2 DELI 2 s.v. ombelico (lat. umbilicum e imbilicum).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: ombelico (umbelico, imbellico): Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.). Bellico (e vellico): Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.). Ombicho: Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.).

In testi sett.: ombelico (umbelico, imbellico): Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: bellico (e vellico): Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: ombelico (umbelico, imbellico): Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.). Bellico (e vellico): Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Nota la forma bellino, che si riconduce a ombelico con qualche dubbio (att. unica in 1.4).

0.6 N In GDT, pp. 87-88 sono registrate alcune occorrenze dell'antrop. Battibellico a Pistoia, att. in doc. lat. degli anni 1102-1142.

0.7 1 [Anat.] L'avvallamento circolare del ventre, residuo della rescissione del cordone ombelicale (anche per indicare generic. il punto del corpo). 1.1 [Anat.] La parte residua del cordone ombelicale dopo la rescissione. 1.2 [Considerato come via per la nutrizione del feto]. 1.3 [In contesto morale, con allusione alla sessualità]. 1.4 Estens. La parte ventrale di un pesce. 2 Fig. Punto centrale (di un'area geografica, di una regione, del mondo) per collocazione fisica o per importanza. 2.1 Chi occupa una posizione centrale per importanza. 3 Il punto avvallato dov'è attaccato il picciolo di certi frutti.

0.8 Pietro G. Beltrami 08.02.2007.

1 [Anat.] L'avvallamento circolare del ventre, residuo della rescissione del cordone ombelicale (anche per indicare generic. il punto del corpo).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 4, pag. 167.23: E cercando noi trovamo quasi una via circulare a li animali simile de questa, la quale devide e determina l'animale per mezzo [[...]] e passa per lo mezzo del belico...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 129.28: E così orbo com'era, lanciò un dardo in adventura sì per gran vertù, che ferío uno nobile giovano di Marsilia intra 'l bellico e 'l ventre...

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), D. 115.8, pag. 237: se lo savesse, credo avre' il su' amore; / e se l'avesse, guardare' 'l su' onore / in ogni lato ch'è sotto al bellico.

[4] Gl Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 32.34: Capitol de l'ombilig, o sia bigol.

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 10, pag. 94.14: Le ventose che ll'uomo pone sanza sengniare, sì lle pone l'uomo per sei cose [[...]] la sesta sì è per lo dolore de' fianchi, del bellico e dela matricie, i quali dolori avengnono per ventosità.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 31.33, vol. 1, pag. 528: sappi che non son torri, ma giganti, / e son nel pozzo intorno da la ripa / da l'umbilico in giuso tutti quanti».

[7] Bind. d. Scelto (ed. Carlesso), a. 1322 (sen.), cap. 198, pag. 542.14: Hector va a ferire Archilogus sopra l'elmo a monte sì gran colpo che 'l fesse fino al bellicho...

[8] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 206.2: Quella che è nel ventre sotto l'ombicho si è in Scorpione 17 gradi e 18 minuti.

[9] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 286.22: hic umbelicus, ci, el bellico.

[10] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1126, pag. 69: se non se k'Elli era coverto / d'uno drappo vile c'avea seco, / ke lli covria torno el belico.

[11] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [5.3], pag. 8.28: E quando el se ne fa empiastro con lo mele a l'ombiligo, alcì li verme e çoa a çaschaduna apostemacion calda.

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 292.11: Sono queste serene da lo bellico in suso a forma de femine...

[13] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. cap. 19, pag. 29.8: [1] Recipe la radicata di clamini, pistati et misi supra lu billicu, movi la ventri.

[14] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 20, pag. 32.5: [16] Item fa' unu implastru di puma acerbi idest salvagi cocti et comu è caudu lu dictu implastu, mictilu supra li rini et di supra lu milico...

1.1 [Anat.] La parte residua del cordone ombelicale dopo la rescissione.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 13, cap. 1.60, pag. 307: Poi che sarà il bellico caduto / Dopo li tre o forse quatro giorni, / Qui sa' tu ben, che poner si conviene.

1.2 [Considerato come via per la nutrizione del feto].

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 2.814, pag. 177: Dello soverchio che da donna muove / Pascesi creatura, e non per bocca, / E ciò si mostra per antiche prove. / Per l'ombilico va ciò che nutrica...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 432.10: Da sapere è, che lla creatura [[...]] si riceve nutricamento per lo bellico, e la superfluitade getta per li strumenti di sotto, ma per la bocca non riceve nulla...

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 5, pag. 237.8: E perciò che la natura medesima è schifa di questo, non per quello organo che nati prendiamo il cibo, ma per altra via, quello trasporta nel corpo del generato, alimentandolo, ciò è per lo imbellico, il quale è alle reni della madre congiunto con uno certo nervo o vero tralcio, vacuo dentro a guisa d'una canna.

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 274, pag. 305.20: Ma la sua diritta nudricatura si è del sangue della femina, che lo figliuolo bee per lo bellico...

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, 79-93, pag. 652.5: Mentre che la creatura sta nel ventre della madre, piglia suo nutrimento per uno intestino che lo chiamano le donne la vite, lo quale intestino, o vero budello, è congiunto col bellico della creatura...

- Budello del bellico: il cordone ombelicale.

[6] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 292, pag. 321.11: e se il budello del bellico non è tortigliato, le vene istanno larghe, e li menbri istanno ritti e non tirati, e diventano grandi.

1.3 [In contesto morale, con allusione alla sessualità].

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 4, pag. 376.16: Per le quali parole nota e vedi, che la virtù del demonio contro agli uomini è ne' lombi; e contro alle femmine è nel bellico.

[2] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 22, pag. 69.34: El nimico familiare è abitante non molto discosto, ma appresso; non di fuori, ma dentro; imperò che «la sua fortezza è ne' lombi suoi, e la sua virtú è nel bellico del ventre suo».

1.4 Estens. La parte ventrale di un pesce.

[1] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 28, pag. 19.23: E togli la lampreda bene lavata e bene stropicciata col sale, e ripieni i fori di garofani, e 'l bellino e lla bocca pieno di noci moschade e togli la lampreda...

2 Fig. Punto centrale (di un'area geografica, di una regione, del mondo) per collocazione fisica o per importanza.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 36, vol. 1, pag. 468.5: Questo Poggibonizzi fu il più bello castello, e de' più forti d'Italia, e posto quasi nel bilico di Toscana...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 4.81, pag. 439: Nel mezzo del paese ancor componi / la città Ierosolima e puoi dire / bellico quasi a tutte regioni.

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 523, pag. 501.10: Lo più degno luogo del mondo si è lo bellico del mondo, cioè Ierusalem...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 35, terz. 36, vol. 2, pag. 125: E di ricchezze, e d'ogni altro diletto / bilico di Toscana Firenze era...

2.1 Chi occupa una posizione centrale per importanza.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 814, pag. 344.10: Con costoro si ristrigneano degli altri dall'altre famiglie; ma questi erano il bilico delle 16 Arti.

3 Il punto avvallato dov'è attaccato il picciolo di certi frutti.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 276.26: Serbansi le pesche duracine nel mele. Ovvero trattine i noccioli, metterle nel mele a serbare, e diventano di sapor ottimo. Anche si serban bene, se nel bellico loro si mette una gocciola di pece calda, e così si ripognano in vaso chiuso.

[u.r. 11.03.2008]