ADIATO agg.

0.1 adiata, adiate.

0.2 Etimo incerto: forse da collegare con il prov. adiar 'farsi giorno, aggiornare', oppure derivato direttamente da 'giorno' (sul modello di aggiornare, come pure sembra dichiarare implicitamente GAVI 18/2 normalizzando la forma in addiato agg.).

0.3 Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.); F Chiose Ars amandi, XIV pm. (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Detto di una donna:] avanti nell'età; adulto, maturo, attempato.

0.8 Milena Piermaria 04.12.2002.

1 [Detto di una donna:] avanti nell'età; adulto, maturo, attempato.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 31, pag. 267.12: E la donna, overo giovane overo adiata che sia, più volentieri usano con li giovani che con color che siano di tempo. || Cfr. De amore, II, xxxi, 20: «Mulier sive sit iuvenula sive in aetate adulta...».

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 31, pag. 267.10: Ma chi guarda alla natura bene, li giovani più volentieri usano con quelle che sono adiate, che con coloro che siano del suo tempo... || Cfr. De amore, II, xxxi, 20: «masculi iuniores aetate avidius solent mulieris adultae libudini commisceri quam iuvenculae».

[3] F Chiose Ars amandi, XIV pm. (pis.), 695: donne adiate. || Lippi Bigazzi, Volgarizzamenti, pag. 104 (chiosa interlineare a Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, 695, pag. 104: «vino antico»).

[u.r. 27.11.2017]