0.1 capriol, caprioli, capriolo, capriolu, capriuoli, capriuolo, caprolo, cavriol, cavrioli, cavriolo, cavriuoglie, cavriuol, cavriuoli, cavrïuoli, cavriuolo, chavriuolo, crapuolo, gavriuoglie.
0.2 Lat. parl. capreolus (DELI 2 s.v. capriolo).
0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Stat. sen., Addizioni p. 1303; Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Microzibaldone pis., XIII/XIV; Gloss. lat.-aret., XIV m.
In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.).
In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).
0.7 1 [Zool.] Cervide di unica specie (capreolus capreolus) dalla corporatura leggera, coda brevissima, stretti zoccoli appuntiti e mantello che dall'estate all'inverno varia dal rosso al grigiobruno. 1.1 Carne dello stesso animale (o l'animale morto). 2 [Zool.] Piccolo del cervo o della capra, cerbiatto o anche capretto. 2.1 [Astr.] [Traduce Haedus sing. per Haedii:] capretto, due delle stelle della costellazione dell'Auriga.
0.8 Giuseppe Marrani 04.01.2003.
1 [Zool.] Cervide di unica specie (capreolus capreolus) dalla corporatura leggera, coda brevissima, stretti zoccoli appuntiti e mantello che dall'estate all'inverno varia dal rosso al grigiobruno.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 93.18: Ene alcune oppinione e vole homo dicere, ke Romulo gio a la tana de lo crapuolo e iammai omo ne lo revide.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 12, pag. 214.8: Adonqua lo capricorno [[...]] non li potarà adoparare li animali, li quali significa simili a sé, come so' le capre e stambecchi e cavrioli e daini, e altri animali simili a sé...
[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 48, pag. 159.5: Cavriuoli sono una maniera di bestie di nobile conoscenza, che da lunga conoscono le genti per sottigliezza di veduta, se sono cacciatori o no...
[4] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 60.31: Capitol del cavriol.
[5] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 3.2, pag. 407: E di feb[b]raio vi dono bella caccia / di cerbi, cavrïuoli e di cinghiari...
[6] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 3.10, pag. 18: L'aprir l'aspro arco e 'l cavriuol ferire...
[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 107.20: come [il cavriolo] ha mangiato il dittamo, incontinente ne caccia de la fedita la saetta et il tossico.
[8] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 37, pag. 158.24: Gagatroneo è una petra somegiante alla pelle de capriolo.
[9] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 21, pag. 118.6: E lì, per l'acqua, molta cacciagione ve se trovava, cervi e gavriuoglie e porcie senguiaglie e molte ucelglie d' acqua.
[10] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 293.2: hic capriolus, li, el capriolo.
[11] San Brendano ven., XIV, pag. 248.15: elo zonse una gran conpagna de piegore grande como buò, e agneli e cavre e cavrioli e zervi et unicorni, bolpe, lievori, cani, tuti pascolando e zugando...
- [Con rif. alla sua paradigmatica velocità].
[12] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.5: racto e aitante come cavriolo...
[13] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 349.10: se per aventura abbia veduto il veloce capriolo...
[14] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 66, terz. 92, vol. 3, pag. 241: ed altri lor consorti, più di cento, / ch'eran fuggiti, come cavriuoli...
[15] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 186, pag. 461.3: e fuggendo tutti come cavriuoli...
[17] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re 2, vol. 3, pag. 177.6: e Asael fu corridore velocissimo, sì come uno cavriolo il quale istia in una selva. || Cfr. II Rg, II, 18: «porro Asahel cursor velocissimus fuit quasi unus ex capreis quae morantur in silvis».
1.1 Carne dello stesso animale (o l'animale morto).
[1] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 59.25: Capriuolo, capriuola, IIIJ denari l'uno.
[2] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 12.11, pag. 417: fagiani, starne, colombi e mortiti, / levri e cavrïuoli a rosto e lesso...
[3] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 10.12: un grandisimo cerbio che pareva vivo, ed era cotto, un cinghiale, cavriuoli, lievri, conigli; che tuti parevano vivi ed erano cotti...
[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 110.10: E dee l'uomo mangiare charne di bue o uova, charne di porco, charne di cierbio, di chavriuolo...
[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 63, pag. 91.21: zenza le cazaxon delli cavrioli, delli cervi, de li bufali e d' altri anemali e zenza le pescason...
2 [Zool.] Cucciolo del cervo o della capra, cerbiatto o anche capretto.
[1] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 126v, pag. 56.12: Hinulus li... fetus vel filius cerve vel capre, qui dicitur daynoctu, capriolu, et dicitur sic a voce sua.
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 7, vol. 6, pag. 72.9: [3] Le tue mammelle, sì come due caprioli gemelli d'una cervia. || Cfr. Ct 8,3: «duo ubera tua sicut duo hinuli gemelli capreae».
2.1 [Astr.] [Traduce Haedus sing. per Haedii:] capretto, due delle stelle della costellazione dell'Auriga.
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 243.8: allora è il tristo verno, quando le stelle Pliade soprastanno; allora il tenero Cavriuolo si somerge nella marina acqua. || Cfr. Ov., Ars Am., I, 410: «tunc tristis hiems, tunc Pliades instant, / Tunc tener aequorea mergitur Haedus aqua».
[u.r. 14.10.2020]