CAREGGIARE v.

0.1 careggia, careggiale, careggiandoti, careggiare, careggiarlo, careggiati, careggiato, careggiavano, careggiò, cariare, cariata, cariavano, gareggiandolo, gareggiare, gareggiarolli, gareggiava.

0.2 Da caro 1.

0.3 Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Per la sonorizzazione nel toscano di c iniziale davanti ad a, o e u cfr. Rohlfs § 151 (ma si vedano anche gli esempi di Castellani, Gramm. stor., p. 296).

0.6 N La forma gareggiava di Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 195.8, compare come prima attestazione di carezzare (carezzava) in GDLI s.v., che come tale la registra sulla base dell'ed. Gherardi Dragomanni, Firenze, 1846. La forma carezzano si trova in x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 13, pag. 153, pubblicato nel 1665.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Stimare, tener caro, e finanche onorare, riverire. 1.1 Dare importanza, tener da conto. 1.2 Dar valore, render caro, prezioso. 2 Trattare amorevolmente, vezzeggiare. 2.1 Blandire.

0.8 Giuseppe Marrani 26.12.2002.

1 Stimare, tener caro, e finanche onorare, riverire.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 175.8: Ma per contrario lo superbo ha Dio a vile, e se careggia.

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 5, pag. 381.11: perchè fai ingiuria al tuo sposo Gesù Cristo figliuolo di Dio non careggiandoti?

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 60.18: nè ingiuria, nè onta, nè danno non ricevetti mai da persona: riverito, onorato, careggiato da tutta gente, io non seppi mai che male o tristizia si fosse...

[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 923, pag. 412.32: Comecchè questi Grandi non facessero molto segno di se, pure eglino erano careggiati da' predetti popolani maggiori...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 49.25: Li cuonti et altri nuobili huomini de Thesalia intanto cariavano e monstravano de honorare chisto Iasone per la excellentia de soa virtute...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 105.8: averray chillo honore e serray cossì ben cariata commo te converrà.

1.1 Dare importanza, tener da conto.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 34, pag. 352.31: Egli erano salvatichetti intorno a' costumi cittadineschi, per ciò che non erano acostanti all'usanze degli uomini, né gli careggiavano...

1.2 Dar valore, render caro, prezioso.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 11, vol. 1, pag. 79.10: Quanto Dio più tardi ci esaudisce careggia li suoi doni...

2 Trattare amorevolmente, vezzeggiare.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 548.31: E par loro esser degni d'esser reveriti e careggiati dalle lor donne...

2.1 Blandire.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 195.8: E in questo mezzo gareggiava con doni e con servigi i suoi vicini tiranni, per averli più pronti al suo servigio al tempo del bisogno.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 74, vol. 2, pag. 391.12: Il legato [[...]] ritenendo singulare amicizia con messer Giovanni da Uleggio, e gareggiandolo molto per avere da llui quello che cercava...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 9, pag. 572.6: e per paura che essi questo suo vitupero non palesassero, se da indi adietro onorati gli avea, molto più gli onorò e careggiò con conviti e altre cose da indi innanzi.

[u.r. 15.10.2020]