CARPENTARIO s.m.

0.1 carpentari.

0.2 Lat. tardo carpentarius (DEI s.v. carpentiere). || Il termine è allegato comunemente nel senso di carpentarius artifex, ossia 'carpentiere' (così anche Du Cange e Forcellini s.v.), ma cfr. Thesaurus s.v. carpentum 2 quodlibet vehiculum, imprimis bellicum, destinatum.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Tassi, p. 176 n. 1 spiega: «Carpentario è latinismo che vale legnaiuolo, che fabbrica i carri, carradore. La Crusca allegò carpentiere, e non carpentario, sebbene di essa voce così scritta se ne avessero esempi anco da Guido Giudice delle Colonne, e dal volgarizzatore delle Medicine semplici di Serapione, il quale parlando della sinopia, così diceva: quella che usano i carpentari è più debole nella sua operazione». Il rif. andrà rispettivamente ad uno dei volgarizzamenti di G. Colonne, Hist. dest. Tr., in partic. forse ad un passo del L. V (pag. 48 dell'ed. Griffin) «hic carpentarij...» (non però in questo caso all'ed. seicentesca del Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 [fior.], L. 5, pag. 62, che reca la forma carpentieri), e prob. al volgarizzamento tosc. del Serapione del ms. Panciatichiano 80 (sec. XV), presente fra i Citati già di Crusca (1).

La forma carpentari è att. anche in f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. II, [cap. 7], pag. 49r.9: «Annibal, vegnendo in Italia, fu abandonato da III.m Carpentari», per cui v. carpetani.

0.7 1 [Milit.] Combattente su carri da guerra.

0.8 Giuseppe Marrani 19.03.2003.

1 [Milit.] Combattente su carri da guerra.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 21, pag. 176.10: e' carpentari fuoro mille contra i Romani. || Cfr. Orosio, Hist., XXI, 1, 6: «et carpentarios mille in armis contra aciem stetisse Romanam».

[u.r. 25.05.2015]