0.1 captivati, cattivato.
0.2 V. cattivare.
0.3 Cronica deli imperadori, 1301 (venez.): 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7.
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.8 Chiara Coluccia 18.12.2002.
1 Prigioniero (di guerra, per deportazione).
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 207.28: Questo Eraclio abiando venta Persia, con gloria retornando, ello redusse a Ierusalem Zacharia patriarcha e tuto 'l puovol cristiano, che era stado in prexon cativado; e portando la Santa Croxe, la qual da Cosdroe lu avea recevuda, ornado dela regal corona, don fina tanto che 'l volesse intrà per la porta, per la qual essi Cristo portando la croxe ala Passion, la porta per divina vertù fo serada...
[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 5, pag. 287.7: Chi dirà del cattivato Regolo, da Cartagine mandato a Roma per commutare li presi Cartaginesi a sé e alli altri presi Romani, avere contra sé per amore di Roma, dopo la legazione ritratta, consigliato, solo da [umana, e non da] divina natura mosso?
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 78.28: Costui, dimorando intra li captivati Giuderi in Ninive in grande povertade, adorava divotamente Idio, e molto era pietoso ed ossequioso circa le sepolture degli uccisi Giuderi...
2 Sost. Chi è prigioniero (del demonio).
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 16.3048, pag. 309: E questa gemma vale agli idromanti / Ed alli magi per virtù che face, / Ché solve il cattivato con lor canti.
[u.r. 14.01.2009]