CHIODO (1) s.m.

0.1 chiode, chiodi, chiodo, chioldi, chioldo, chiov', chiovi, chiovo, chiuove, chova, chovi, chovj, chovo, claudi, clodi, cloi, clova, clovi, clovu, gioi, gioo, ihoi, szhoi.

0.2 Lat. clavum con monottongazione di au (‑av‑), epentesi di ‑v‑ (per cui si ottiene chiovo) e successiva sovrapposizione di chiudere (DELI 2 s.v. chiodo).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.); Novellino, XIII u.v. (fior.); Stat. sen., 1301-1303; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Doc. pist., 1352-71.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1315 (11); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Si riuniscono per ragioni semantiche i tipi chiodo e chiovo (v. 0.2), comprese le forme con cl‑ iniziale.

Locuz. e fras. a chiodo fermo 1.1; avere fermo il chiodo 1.4; disfare due chiodi a un caldo 1.2; mettere il chiodo 1.3; mettere il chiodo alla ruota della fortuna 1.3.1; rintuzzare chiodo con chiodo 1.6; togliere il chiodo 4.1; venire al serrare del chiodo 1.5.

0.7 1 Asticciola metallica, aguzza da una parte e con capocchia dall'altra, usata principalmente per fissare (due elementi di una costruzione di legno, i ferri allo zoccolo di un equino, ecc.). 1.1 Fras. A chiodo fermo: esente da incertezze. 1.2 Fras. Disfare due chiodi a un caldo: conseguire due scopi con un solo mezzo. 1.3 Fras. Mettere il chiodo a qsa: stabilire in via definitiva qsa. 1.4 Fras. Avere fermo il chiodo: decidere in modo irremovibile. 1.5 Fras. Venire al serrare del chiodo: passare dalle parole ai fatti. 1.6 Fras. Rintuzzare chiodo con chiodo: sostituire una cosa con un'altra dello stesso genere ma di diversa qualità. 2 Estens. Elemento fisso a forma di cilindro allungato, che sostiene le ruote di un veicolo a trazione. 3 Fig. Membro virile. 4 Fig. Dolore del chiodo: malessere prolungato e profondo. 4.1 Fras. Togliere il chiodo da qsa: fare qsa dagli effetti dolorosi e pemanenti? 5 Fig. Punto principale, caposaldo di un discorso. 6 [Med.] Piccolo rigonfiamento calloso. 7 [Per fraintendimento del lat. clavatus 'dotato di clavus (balza di porpora)'].

0.8 Sara Sarti 14.02.2003.

1 Asticciola metallica, aguzza da una parte e con capocchia dall'altra, usata principalmente per fissare (due elementi di una costruzione di legno, i ferri allo zoccolo di un equino, ecc.). || Con frequente rif. ai chiodi della Croce di Cristo.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 153, pag. 138: Iesú in mez de lor per schernie fo desteso. / Intramb li pei e 'l man coi gioi ge fon passai, / Dond el ne sosteniva dolur dexmesurai...

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 34.47, vol. 1, pag. 238: Timorosa pïetança / la corona fie a vedere, / la croce, i chiovi et la lancia / coi patì gran martire...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.45, pag. 247: Fra l'altre santa Chiara si l'appicciò coi dente, / de tal tesaro avara, essa co la sua gente; / ma no i valse niente, ca i chiovi eran de carne; / sì come ferro stanne, duro ed ennervato.

[4] Novellino, XIII u.v. (fior.), 94, pag. 337.15: Il mulo sì li mostrò il piede dritto, sì che li chiovi pareano lettere.

[5] Stat. sen., 1301-1303, cap. 14 rubr., pag. 14.6: De la kabella de le vanghe e de le sappe e marroni e chiovi e somelianti cose.

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 38, pag. 242.12: Tutto lo tempo suo fue pena sì [come] del Figliuolo suo et maximamente in del tempo della croce: però che quella lamma et quelli chiovi la passono et fue afflicta di sommo dolore et pene.

[7] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1175, pag. 295: E dis a gi serventi: « Prendì mia mojere, / fáyge gran trementi e pene molto fere, / tollì clodi de ferro ke sian ben spo[n]çù / e sia grossi e longi e molto ben agù, / kaçáigi a le mamelle e tute le storçì, / poi ge çonchai lo cavo, laxála star così.».

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.289, pag. 191: L'um de lor li ihoi traxea; / l'atro lo corpo sostentava...

[9] Doc. venez., 1315 (11), pag. 139.7: Item choraça J de prova dessfita ssença clodi et con tuto so varnimento o s. VJ de gss. || Cfr. chiavare 2, 1 [5].

[10] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 4, pag. 24.14: E tolse del legno de la croxe de Cristo e de la corona di spini e l'uno di chiodi, cun che ello fo meso e inchiodado Jesù Cristo suxo la croxe...

[11] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 36, pag. 121.13: La tempestate era quasi mortale, ca pir la grande forza de li venti li chovj co li quali era chiavato lu lignu si schiavaro...

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 131.6: alcuni lu consilyassiru que issu facissi spargiri inturnu di li mura kassapedi di ferru et facissi mittiri a li vadi, oy a li passi di li flumi, tabuli plumbati qui avissiru punti di chova a chò que li jnimici non putissiru venirni adossu subitamenti...

[13] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 47, par. 5, vol. 2, pag. 390.29: E ciascuno albergadore, tavernaio overo vino vendente en lo contado e en lo destrecto de Peroscia degga retenere continuamente ferre e chiuove e tucte stromente a ferramenta de cavaglie pertenente e vendere degga a ciascuno domandante per conveniente precço.

[14] Doc. pist., 1352-71, Ricordo tavola d'argento, vol. 1, pag. 133.19: e li nuovi operari n'ònno una copia di mia mano, lavorata ebbella più che quella denanzi, di legha d'ariento di undici oncie e mezo tutto, salvo che chiovi, et de' avere de l'uncia, dorato e fatto tuto posto e chiavato e aconcio a ongni sua spesa come nella scritta di sua mano e soscritta da suoi conpangni più pienamente si contiene...

[15] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 4.1.16, pag. 11: l'uno pè ge meteno sovra l'altro per farlo più penare, / et uno chioldo grossisimo entro qui' benedicte pe' chi àno caçà, / e po' l'ànno levà sò in meço de due ladre.

[16] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 19.10, pag. 235: da i cam cudé e' ve vidi prendere e ligare, / a lo legno de la croxe e' ve vedea menare, / i vostri bei pe' e le vostre belle mane / de agudi e de chioldi e' ve vedea inchioldare...

[16] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 151.15: Et lo dicto Salamone mese nel dicto tempio li chiovi dell'oro, de li quali ciascuno valea L denari de argento.

[17] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 123, pag. 251.25: Et nota ch(e) ad o(m)me lisione d(e) li pedi et d(e) l'ong(n)e, le quale àne b(e)n p(er) accasune chiovo voi d(e) leno voi l'alcuna cosa int(ra)nte i(n)t(ra) l'ong(n)a et la ca(r)ne, çoè i(n)t(ra) lo vivo et lo mo(r)to d(e) l'ung(n)e...

- Fig.

[18] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 8.138, vol. 2, pag. 136: Ed elli: «Or va; che 'l sol non si ricorca / sette volte nel letto che 'l Montone / con tutti e quattro i piè cuopre e inforca, / che cotesta cortese oppinïone / ti fia chiavata in mezzo de la testa / con maggior chiovi che d'altrui sermone, / se corso di giudicio non s'arresta».

[19] Poes. an. sic., 1354 (?), 175, pag. 29: ancor si' firma spera in mundu ki pur balla; / tu si' clavi et firmera, non è clovu ki plui vagla...

1.1 Fras. A chiodo fermo: esente da incertezze.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 7.7, pag. 552: perciò ch'onne vertù sol nel mezz'è, / e voi dal mezzo del mezzo non mòvo, / ond'è ver argumento a fermo chiovo / che 'l loco è degno, sì come ditt'è.

1.2 Fras. Disfare due chiodi a un caldo: conseguire due scopi con un solo mezzo.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 83, vol. 2, pag. 558.11: onde essi sottilmente pensarono di fare disfare due chiovi a uno caldo col fuoco della guerra, l'uno, d'unire il popolo consueto nimico de' Fiorentini e sopra modo parziale colla guerra, l'altro, che seguendo pace della guerra, come suole, patteggiare nella pace la tornata del porto...

1.3 Fras. Mettere il chiodo a qsa: stabilire in via definitiva qsa.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 13.76, pag. 87: «Confesso te, Segnore, et sì te lodo / da la terra et de il cel per ogni giro, / ché a queste cose tu ài metuto il chiodo, / et àile ascoxe a gli savi et prudenti, / gli qual no san dissolver cotal nodo...

1.3.1 Fras. Mettere il chiodo alla ruota della fortuna: domare la sorte.

[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 145.13, pag. 206: Così chi porta la virtù celeste, / Cioè giustizia, et a lei si sommette, / Vince qualunque è figlio della terra; / Vince fortuna et a sua rota mette / Il chiodo...

1.4 Fras. Avere fermo il chiodo: decidere in modo irremovibile.

[1] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 30.76, pag. 25: onde per mio piacer, a dirla breve, / di sequir lei el mio cor non se pente / a tutto el mio vivente, / e viver presso lei ho fermo el chiodo...

1.5 Fras. Venire al serrare del chiodo: passare dalle parole ai fatti.

[1] F S. Caterina, Epist., a. 1380 (sen.), 344: Come voi sete uomo nel promettere di volere fare e sostenere per onore di Dio, non mi siate poi femmina quando veniamo al serrar del chiodo. || Misciattelli, Lettere S. Caterina, vol. V, p. 155.

1.6 Fras. Rintuzzare chiodo con chiodo: sostituire una cosa con un'altra dello stesso genere ma di diversa qualità.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 901.26: Albergando lui una volta ne le parti di Tolosa in casa d'alcune donne ingannate da' Paterini, per mostramento di santità tutta la Quaresima vi digiunò in un solo pane e acqua fredda e egli e 'l compagno, acciò che in questo modo rintuzzasse così chiovo con chiovo.

2 Estens. Elemento fisso a forma di cilindro allungato, che sostiene le ruote di un veicolo a trazione.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 49, vol. 1, pag. 379.10: E così va per ordine tutti i tempi e giorni e notti, secondo che 'l firmamento gira tuttavia senza finare da oriente in occidente, sotto li due assi, li quali sono due stelle, che l'una è in mezzodì, e l'altra in settentrione. E quelle non si mutano niente, sì come uno chiovo d'una ruota. || In Segre-Marti, La prosa, p. 342 si legge «E così va per ordine giorno e notte, secondo ciò che 'l firmamento tornea, tutto tempo sanza difinire da oriente in occidente sopra li due sostenimenti, che l'uno è in oriente e l'altro in settantrione; e quelli due non si rimutano, cioè che questi due fuscelli di ruote e di sostenimenti non si rimutano se no come quelli della carretta» (fuscelli traduce il fr. eissiaus 'assi').

3 Fig. Membro virile.

[1] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 2.21, pag. 98: «Simiglianza di grue / tenut'ò di volare; / ora non sbatto [l'a]le né [le] movo, / servando lo pensare / di non seguir c[h]i 'n drue / omo sposato tene; e me ne giovo, / perché né llui né 'l chiovo / ne punse il primo dono: / d'amor già mai nïuno / nonn amerò che 'l meo diritto sposo».

4 Fig. Dolore del chiodo: malessere prolungato e profondo.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 6, docum. 2.21, vol. 3, pag. 21: e lodo / chi sa soffrir ben lo dolor del chiodo.

4.1 Fras. Togliere il chiodo da qsa: fare qsa dagli effetti dolorosi e pemanenti?

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 21.75, pag. 147: Disse color: «Donca perché il legista / comandoe de il repudio tore il chiodo, / et poi la moglie lassar così trista?».

5 Fig. Punto principale, caposaldo di un discorso.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 1, pag. 5.7: e rebairemo hi chiovi de la prima sententia, façendo bonne prove e veraxe.

6 [Med.] Piccolo rigonfiamento calloso.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 63, vol. 2, pag. 289.1: E se si coceranno in vino, mischiandovi olio, solvono i chiovi e i nodi de' piedi, e fanno rendere i peli nei luoghi abbruciati e arsi.

7 [Per fraintendimento del lat. clavatus 'dotato di clavus (balza di porpora)'].

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 118, S. Bartolomeo, vol. 3, pag. 1027.20: è vestito d'un diaspo bianco con chiovi di porpora lavorato... || Cfr. Legenda aurea, CXIX, 21: «collobio albo clauato purpura vestitur».

[u.r. 26.10.2020]