CHIROMANTE s.m./agg.

0.1 chiromanti; f: chiromante.

0.2 Gr. cheiromantis (DELI 2 s.v. chiromante).

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.).

0.6 N L'es. delle Lettere di Guittone potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 81-88.

0.7 1 Chi esercita l'arte della chiromanzia. 2 Agg.

0.8 Sara Sarti 23.12.2002.

1 Chi esercita l'arte della chiromanzia.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3617, pag. 340: E tu a me: «Or questi chiromanti / Ed aruspici, e quando l'occhio sbatte, / Voglio saper come di loro canti; / E se starnuto č segno d'accidente, / E incontrare animali e vecchie e matte / E cieco e zoppo e chi di guercio sente».

[2] f Guittone, Lettere: Come sono le costume e i riti del negromante, del chiromante e del geomante, e d'altri simili indovinatori. || Crusca (5) s.v. chiromante.

2 Agg.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3623, pag. 340: Ed io a te: Li chiromanti segni, / In quanto in noi ci sono per natura, / Io dico che di nota sono degni.

[u.r. 26.10.2020]