CIMATORE s.m.

0.1 çimador, cimatore, cimatori, cimaturi, zimmaturi.

0.2 Da cimare.

0.3 Stat. sang., 1334: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sang., 1334; Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335].

In testi sett.: Iscr. venez., 1359; Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).

In testi sic.: Poes. an. sic., 1354 (?).

0.6 A Doc. fior., 1274-84: Ducio f. Cimadori dala Torre.

0.7 1 [Tess.] Artigiano specializzato nella cimatura dei tessuti (usato anche come appellativo).

0.8 Elisa Guadagnini 20.10.2002.

1 [Tess.] Artigiano specializzato nella cimatura dei tessuti (usato anche come appellativo).

[1] Stat. sang., 1334, 30, pag. 99.17: Che ciaschuno cimatore e cardatore renda la cardatura del panno a chi lli desse a cardare.

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 65.22: Giovanni di Iacopo cimatore nostro fattore ci dè dare, dì 20 di gennaio anno 1335, a fior.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 58.18: E tutti i detti panni, a portargli làe vogliono essere cimati pure una volta, cioè a mezzo pelo, però che in Setalia non à cimatori...

[4] Poes. an. sic., 1354 (?), 69, pag. 25: Non vali a custurer, mi pari, arti et a zimmaturi, / a iudichi et a nutari, ancor lavuraturi, / a mastri et a sculari et homini ki aspettanu hunuri: / tinuti sun plui cari li michidari furi.

[5] Iscr. venez., 1359, pag. 187.7: m cccl viiii d(e)l mese d(e) maço fo fata e come(n)çada q(u)esta b(e)n(e)deta scola d(e) mis(er) se(n) Tomà ap(osto)lo, gastoldo s(er) Mafio Nadal e vicario s(er) Nicoleto dale Store, scrivan s(er) Felipo Nadal, d(e)gan s(er) Piero Bon dal Fero e s(er) Fra[n]cesco verier e s(er) Piero çimador e s(er) Nicolò bereter...

[6] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 500, pag. 132: Senpre quando tu cogli li olivi / Guarda quelle che sono cative, / Çoè che sono guiçe passe e asute. / Quelle allora aborsale tutte / Come fano li cimaturi lo pano, / O altra gente quando çimar fano.

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 797, pag. 327.4: Nel detto anno al 1378 del mese di Luglio questi Priori e sindachi diliberarono tre altre Arti, delle quali furono queste: cioè l'Arte de' Ciompi, che si chiamavano l'Arte de' ...; la seconda quella de' tintori, lavoratori, cimatori ed altri membri di lana con loro; e la terza fu quella de' farsettai, barbieri...

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 92, pag. 213.16: - Vuo' tu far bene? attuffalo in una bigoncia d'acqua, e lascialo stare tutta notte, sì che bea bene, e vedrai poi panno ch'el fia. - Costui così fece; e la mattina lo scola alquanto dall'acqua, e mandalo al cimatore, che l'asciughi nella soppressa, e che lo cimi.

[u.r. 16.09.2011]