CÒITO s.m.

0.1 coito, coitu, coydu, coytu.

0.2 Lat. coitus (DELI 2 s.v. coito).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. coito femmineo 1.1; coito femminile 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Tra mammiferi, accoppiamento tra maschio e femmina. 1.1 Fras. Coito femminile, femmineo: rapporto sessuale penetrativo (tra uomini). 2 Attività sessuale, lussuria. 3 Stimolazione degli organi genitali, masturbazione.

0.8 Pär Larson 17.01.2003.

1 Tra mammiferi, accoppiamento tra maschio e femmina.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 33.5: E trovamo uno più savio che un altro; e tali de li animali va[no] la notte e lo die se posano; e tali vano lo die e la notte se posano, e tale ha voce e tale no, e tale vede e tale no, e tale nasce per coito e tale per putrefazione, e tale ha longa vita e tale corta...

[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 655, pag. 582: Lo coitu necessario ordinao la natura; / multiplicando li homini, humana senie dura; / multo è delectevele, s'è facto co misura, / è nucivo similiter, se male se precura...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 119.30: issu pregau lu filyu que ananti que issu andassi a quilla fimina, la quali issu amava cutantu, avissi a ffari cu una fimina publica qui era cosa concessa. A li preheri di lu quali ubedendu lu filyu, purtandu lu impetu di lu animu ià resoltu per sacietati di la concessa luxuria plù pigru et plù tardu a lu illicitu coytu, a pocu a pocu lassau quilla di la quali issu era tantu inamuratu.

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 73, col. 1.14: e sì ssi guardi dallo piangere e dallo ridere e dal canto e grida e ira e coito e cruccio e dal chiamare alta bocie imperò che tutte queste cose dilatano la pupilla...

[5] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 36, pag. 47.3: [4] Item li stinchi, mangiati, excitanu lu coytu. [5] Item la petra ki si trova in la ganga diricta salpicis, portata, fa grandi erecioni. [6] Item li testiculi oy di lu salterione oy di la vulpi, maniatu, multu excitanu lu coytu. [7] Item cui voli sempri usari coytu, biva dramma una di medulla di pernici et ultra modu lu farrai.

1.1 Fras. Coito femminile, femmineo: rapporto sessuale penetrativo (tra uomini).

[1] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 24, pag. 70.22: Similemente e maschi, lasciato l'uso naturale della femina, sono riarsi ne' loro desideri, e maschi l'uno con l'altro operando la bruttura». Qual cosa è piú vituperosa di questo peccato? Innella legge quasi pari cose si congiungono: l'uso del maschio col maschio col coitofemminile. all'uno e all'altro si sottoscrive pari pena. «Chi dormirà col maschio col coito femminile, l'uno e l'altro ànno aoperato grande sceleraggine e muoino di morte.

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 18, vol. 1, pag. 541.1: [22] Con maschio non avrai conoscimento per coito femineo; però che l' è molto abbominevole appo Iddio tuo.

2 Attività sessuale, lussuria.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 106, pag. 77.11: e qual porco crederrem noi che uccidesse Adone, altro che il soperchio coito con Venere, reina di Cipri, sua moglie?

[2] Gl Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 19, pag. 68.48: E Osea: «El coito o vero fornicatione, el vino e la ebrietà togle el quore». Però dice lo apostolo: «Fuggite el vino nel quale è la luxuria». || Cfr. Os 4, 11: «fornicatio et vinum et ebrietas aufert cor» (cfr. anche Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Os 4, vol. 8, pag. 133.16: «[11] La fornicazione, cioè la lussuria, e lo vino e la ebrietà toglie lo cuore»).

3 Stimolazione degli organi genitali, masturbazione.

[1] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 25-45, pag. 155.37: lussuria presa generalmente è immoderato amore di diletto, secondo il tatto, e questa à sei specie; cioè soavità di vestimenti, e soavità di diletti, e soavità d'unguenti, soavità di bagni, soavità di toccamenti di membri che non sono atti a generazione, e soavità di toccamento di membri che sono atti a generazione, che si chiama coito; e questa ultima spezie strettamente si dice lussuria, et à sotto di sé queste specie; fornicazione, adulterio, stupro, sacrilegio, incesto, e peccato contro a natura. || La glossa potrebbe anche intendersi come riferita soltanto a generazione (in tal caso questo es. andrebbe spostato sotto 1).

[u.r. 06.11.2020]