COLATOIO s.m.

0.1 cholatoio, colatoie, colatoio.

0.2 Da colare 1.

0.3 Stat. perug., 1342: 2.

0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 Filtro utilizzato per purificare l'acqua facendola colare attraverso uno strato di cenere. 2 Condotto di scolo delle cisterne.

0.8 Gian Paolo Codebò 28.12.2002.

1 Filtro utilizzato per purificare l'acqua facendola colare attraverso uno strato di cenere.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 335.20: lo ceneracciolo vuol essere di due cose, cioè di cenere e di rena, e la cenere vuol essere cenere di colatoio di ranno o vero cenere di bucato, l'una e l'altra è buona.

[2] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 26.9: A fare chonsolamento di fine ariento sì è buona cienere che sia trata di cholatoio da farre rano...

2 Condotto di scolo delle cisterne. || (Elsheikh).

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 1, par. 33, vol. 2, pag. 339.23: E glie stillicidia de tucte glie vicine d'esse citerne a le spese del comuno se dericçeno ad esse citerne e colatoie d'esse citerne... || Nel Gloss. colatoie è riportato a un femminile ricostruito colatoia.

[u.r. 16.03.2009]