0.1 cholla, colla.
0.2 Da collare 2.
0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 2.
0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Stat. fior., 1334; Ingiurie lucch., 1330-84, [1343]; Gloss. lat.-aret., XIV m.; Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.).
0.7 1 Corda. 2 Strumento di tortura che sottoponeva una persona a forti trazioni per mezzo di una o più corde legate agli arti.
0.8 Gian Paolo Codebò 06.01.2003.
[1] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 114.11: Della colla nuova per lo campanile.
2 Strumento di tortura che sottoponeva una persona a forti trazioni per mezzo di una o più corde legate agli arti.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 20, vol. 4, pag. 347.6: A quel punto il può l'uomo mettere alla colla per fargli confessare la colpa, altrimenti no.
[2] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 69, pag. 252.24: debbia essere messo e posto alla colla e tormenti acciò che manifesti e dica la sua frode e i suoi furti e malizie...
[3] Ingiurie lucch., 1330-84, 76 [1343], pag. 33.15: Noi fum(m)o quelli che noi ti facemo dare le stracte alla colla alla Co(r)te della Podestà...
[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 312.17: hoc patibulum, li, la colla et aliud tormentum.
[5] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 289.4: Non gli venne facto perché fu preso, chome è dicto di sopra, et debbe di molta cholla et dè in prigione.
[u.r. 16.03.2009]