COMANDO s.m.

0.1 chomando, comandi, comando, comandu, comanno, commando, commanni, commanno, conmando.

0.2 Da comandare 1.

0.3 Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Tomaso di Sasso (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Stat. sen., 1280-97; Poes. an. pis., XIII ex. (3); Doc. pist., 1300-1.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Memoriali bologn., 1279-1300; Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.).

0.5 Locuz. e fras. a tutto il comando di 2.1.1; avere al comando 2.3; avere in comando 2.4; di comando di 2.1; essere al comando 2.5; fare comando 1.4; fare il comando 1.5; per comando di 1.3; prendere in comando 1.6; stare al comando 2.6; stare in comando 2.6; starsi ai comandi 2.6; starsi al comando 2.6.

0.7 1 Atto con cui si manifesta un volere, un desiderio, un intento, una necessità, imponendone l'esecuzione; ordine, direttiva. 1.1 Autorizzazione, consenso. 1.2 [Relig.] Chiamata (con cui Cristo elegge i suoi apostoli). 1.3 Locuz. prep. Per comando di qno. 1.4 Locuz. verb. Fare comando: ordinare. 1.5 Fras. Fare il comando (di qno): eseguire l'ordine di qno. 1.6 [Detto di una richiesta:] fras. Prendere in comando: recepire come obbligatorio e vincolante. 2 Estens. Esercizio del potere; supremazia, dominio (in contesto politico o militare). 2.1 Locuz. prep. Di comando di qno: a discrezione di qno. 2.2 Fras. Avere al comando (di qno): sottomettere (anche in senso psicologico). 2.3 Fras. Avere in comando: tenere in balia. 2.4 Fras. Essere al comando (di qno): essere sottoposto alla volontà o dipendente dalla volontà di qno; obbedire (anche in formule di cortesia che esprimono assenso o sottomissione). 2.5 Fras. Stare, starsi al comando (di qno): soggiacere a qno. 3 [Dir.] Delibera che ha valore legale; editto, bando, decreto. 4 [Relig.] Precetto, comandamento, legge divina.

0.8 Linda Pagnotta 30.12.2002.

1 Atto con cui si manifesta un volere, un desiderio, un intento, una necessità, imponendone l'esecuzione; ordine, direttiva.

[1] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 171, pag. 24: «Donna, voliote pregare; / una cosa te vollio mostrare, / se tte lo plaquesse de fare, / estu meu comandu scultare.

[2] Federico II (ed. Cassata), a. 1250 (tosc.), Dubbie 1.38, pag. 50: si rimembri del süo servidore, / quelli che per suo amore vo penando / mentre non faccio tutto il suo comando...

[3] Poes. an. tosc.>ven., 1267, 35, pag. 198: alegramente presente / vada çascun adomando, / a l'alto re, so comando / nesun ne sia falidore.

[4] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 116.2, pag. 197: Amico caro meo, vetar non oso / ned ubidire deggio il tuo comando...

[5] Poes. an. urbin., XIII, 1.11, pag. 539: «Fillo novello, / eo so' per fare li toi commanni, / poi ke mm'è tolto lo fillo bello...

[6] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 9.8, pag. 39: non m'avidi / del folle senno mio, che m'ha 'nganato / ed allungiato / da lo suo comando...

[7] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 49.13, pag. 119: Ciascun mi guarda in viso e fa dimando, / veggendomi cangiato lo visaggio; / ed io celo la doglia mia in parlando, / e non ardisco dir lo meo coraggio, / perch'io l'ho da la mia donna in comando.

[8] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 91, pag. 376, col. 1: Odendo lu commando, / (che sse lli inpune oguando) / ciaschuno no tardando / de gradu in grado andaro / et loro offerta donaro.

1.1 Autorizzazione, consenso.

[1] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 195, pag. 822: Sì me 'l tignì ben a raxon, / ch'e' l'incontrà' a meça via; / sença comando a corte venia».

[2] <Doc. ven., 1375 (2)>, pag. 149.18: non ti debi partir da lor sença nostro comando.

1.2 [Relig.] Chiamata (con cui Cristo elegge i suoi apostoli).

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 46.74, vol. 1, pag. 358: benedicta sia la dia / ke da Dio fusti kiamato; / tosto fusti aparekiato, / obedisti il suo comando, / de Lui visti predicando / e mostrando suo valore.

1.3 Locuz. prep. Per comando di qno.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 365.15: il primo giorno di Novembre con sua cavalleria giunse in Firenze; per lo cui c[oman]do Corso Donati cavaliere, con li suoi seguaci chiamati Parte Nera, tornò in Firenze...

[2] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 17.48, pag. 42: «State / per mio comando e per util consiglio / suggetti a queste donne...

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 294, pag. 63: Un'altra volta gemmo alla Matrice poi, / Per comando dello duca, vo che sacciate voy...

1.4 Locuz. verb. Fare comando: ordinare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 11, pag. 383.6: E quindi per Mesopotamia n'andò in Parzia, e per qualunque via fece a' compagni comando che gli dessero aiuto, e pregio dell'aiuto si facea dare.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 115.9, pag. 232: «Dico di no: che se Dio fe' comando / C[h]'on desse tutto a' poveri...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 1.14, pag. 97: lo santo Papa, zo odando, / per lo mondo comando / che questa gran festa biaa / ogni anno fosse celebraa.

1.5 Fras. Fare il comando (di qno): eseguire l'ordine di qno.

[1] Poes. an. tosc. occ., XIII (4), 32, pag. 440: Ogni amicho mi dice / e po' li be[n] mi frastorna; / e dice «va e ritorna, / eo farò tu' comando»...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 111.7, pag. 288: ond'io ti dico / che 'l mio comando facci, e avrai pace, / ché in altra maniera non mi piace».

[3] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 14.7, pag. 83: Ora vi va', figliuolo, e fa' lo suo comando, / ched ello ti manda molto salutando. -

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 41, pag. 144.27: E gli due servi dissono: - Noi faremo vostro comando - .

1.6 [Detto di una richiesta:] fras. Prendere in comando: recepire come obbligatorio e vincolante.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 116.4, pag. 197: 'l tuo affare m'è tanto amoroso, / ch'ogni preghero fai prendo in comando...

2 Estens. Esercizio del potere; supremazia, dominio (in contesto politico o militare).

[1] Tomaso di Sasso (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), canz. 26, pag. 68: null'altra cosa - fecila pietosa, / ma[i] quando al suo comando / mi le dona[i] a servire / e vita assai sofersi ed angosciosa.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 319, pag. 67: Li pei al so comando sí volzen l'andatura...

[3] Paolo Lanfranchi (ed. Zacc.-Pard.), XIII ui.di. (tosc.), 8.11, pag. 31: Io fui quel che lá su andai montando / intorno intorno la rota girata, / e fui di sopra a tutto il mio comando...

[4] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 215, pag. 1354: a' suoi comandi / di questa infermità guarito sia.

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 8 rubr., pag. 52.12: Egli, lasciato il comando dell'esercito a Tito Labieno, se ne venne a grandi giornate in Italia...

[6] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 88.8, pag. 38: tu dovresti accogliermi pensando / c'ho sottomiso il mondo al tu' comando...

[7] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 2, pag. 13.9: «Sapià che la persona mia si è al comando de miser l'imperadore, a fare tuto ço ch'el voràe».

[8] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 195, pag. 263: altre zoje assai e' ge donarò tante, / en tuta Alexandria non è la quarta parte, / et asai major consa a tuto so conmando...

[9] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 13, pag. 233.23: E ciò sia fatto, disse il Conte, al vostro comando.

[10] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 15.63, pag. 45: Venti e venti anni potean esser, quando / questo signor, del quale ti ragiono, / morte li tolse d'Alba ogni comando.

- [In formule di saluto che denotano rispetto e soggezione verso un superiore].

[11] Tristano Veneto, XIV, cap. 405, pag. 369.28: Et miser Tristan disse: «Signor, a vostro conmando», et atanto sì lo reconmandà a Dio.

2.1 Locuz. prep. Di comando di qno: a discrezione di qno.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 84.7, pag. 69: Po' fe' lo mondo dove dominase / l'omo di valore, perseverando, / et ora pare che de so comando / segnoreçe le bestie triste e lase.

2.2 Fras. Avere al comando (di qno): sottomettere (anche in senso psicologico).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 755, pag. 555: Lo simele fai la femena q'è avinent e bela, / ke molti nobeli omeni de druëria l'apela, / e poria al so comando aver qual voles'ella..

[2] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 62.19: io li voglio asserrare di vidanda se puosso, ed averemo la villa al nostro comando...

2.3 Fras. Avere in comando: tenere in balia.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 4.1, pag. 103: Amor, che m'à 'n comando, / vuol ch'io degia cantare...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 56.5, pag. 190: la mente nonn è meco né lo core, / ché l'avenente l'ave in suo comando...

2.4 Fras. Essere al comando (di qno): essere sottoposto alla volontà o dipendente dalla volontà di qno; obbedire (anche in formule di cortesia che esprimono assenso o sottomissione).

[1] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 144, pag. 109: «Oi re de 'Talia bon'ora fus' tu franco, / ké tutu 'l mundu sì fo al to comando...

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 45, pag. 166.37: Sempre io sono al vostro comando - .

[3] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 905, pag. 58: Lui te darà chonseio al to domando, / lui serà to fiolo in luogo mio, / lui serà sempre a ogno to chomando.

[4] Doc. fior., 1364 (2), Lett. di N. Buondelmonti, 4, pag. 68.24: Sono al vostro comando.

[5] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 24.8, pag. 151: a la raina sé m'arecomando, / l'anema e el corpo si è al so comando.

[6] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), II, ott. 21.6, pag. 188: Ed e' gli disse: - Sie al tuo comando.

2.5 Fras. Stare, starsi al comando, ai comandi (di qno): soggiacere a qno.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1318, pag. 222: E vidi i· l'altra parte / quattro maestre grandi, / e a li lor comandi / si stavano ubidenti / quasi tutte le genti.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 359, pag. 68: Se tu, cor mat e inigo, haviss in De temor, / Eo no 'm revolzereve in quel ke foss dexnor, / Starev al to comando, serev to servïor...

[3] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 44.77, pag. 562: non si gira - l'ago a calamita, / ma stane al suo comando...

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 76, pag. 51: Non g'era algun piçolo ni grando, / Che non stesse al so comando...

- Fras. Stare in comando (di qno): rimettersi alla volontà altrui.

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.12, pag. 221: e se som caito a bando, / star vojo in vosto comando.

3 [Dir.] Delibera che ha valore legale; editto, bando, decreto.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 142, pag. 41.20: statuimo che [[...]] 'l camarlengo e 'l consellio sieno tenuti di mandare ad affetto e d'ubidire e di fare ubidire el detto comando.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.3, pag. 152: Sì como sorem le citae, / per mejo viver ordenae, / statuti far, leze e comandi...

[3] Doc. gen., c. 1320, pag. 23.2: alcun[e] re' sospezon son inter noj per alcune crie o comandi, fajti per la vostra majstae...

4 [Relig.] Precetto, comandamento, legge divina.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.260, pag. 162: Li trei comandi che t'ò dito / a De' pertenem, como e' ò scrito.

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 38.41, pag. 259.12: A stare nel meo amore è il vostro adiuto, / et quale e' ò observato gli comandi / del Padre meo, cossì m'àe proveduto / de l'amor suo.

[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5, 33.5, pag. 67: quando 'l primier omo che sia polpa / peccò e tutto ruppe e tutto fesse / el comando di Dio...

[u.r. 26.03.2024; doc. parzialm. aggiorn.]