0.1 combure, combusta, combuste, combusti, combusto, conbuste.
0.2 Lat. comburere (DELI 2 s.v. comburere).
0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.).
0.7 1 Incendiare, dare alle fiamme; distruggere con il fuoco. 1.1 Fig. Annientare (come attraverso un fuoco purificatore). 1.2 Fig. Ardere, logorarsi interiormente; adirarsi.
0.8 Linda Pagnotta 13.02.2003.
1 Incendiare, dare alle fiamme; distruggere con il fuoco.
[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2075, pag. 67: Ben è raxon ke le [idola] sian destruge / E tute afate siano conbuste.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 1.75, vol. 1, pag. 13: Poeta fui, e cantai di quel giusto / figliuol d'Anchise che venne di Troia, / poi che 'l superbo Ilïón fu combusto.
[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 106-120, pag. 626, col. 1.22: Ancóra vol mostrare ch'era più rico de radii che 'l carro del Sole, lo qual fo combusto e arso quando Feton lo desviò...
[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 80.1: Noi Dei i quali avemo seguìto te e le tue armi, poi che Troja fu combusta...
[5] Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.), I.51, pag. 340: Nel quale al tempo de Cesare Agusto / sì parturì la vergene Maria / per lo quale fo Yerusalem combusto / da chi tenea quella gran monarchia...
[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 99.18: Iliòn, cioè la mastra forteza di Troia, fu combusta...
1.1 Fig. Annientare (come attraverso un fuoco purificatore).
[1] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), 4.40, pag. 70: Du[nque] [esser] dé combusto / il pregio di costor [mor]to e affranto...
[2] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 43.156, pag. 126: Allumina, Signor, nostre figure / Colla tua ineffabile potenza, / Ch'è quella ch'ogni immondità combure.
1.2 Fig. Ardere, logorarsi interiormente; adirarsi.
[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 4.9, pag. 51: La terza è quella che già mai non mira / con lieto volto altrui felicità, / ma dentro et fuor combure come pira.
[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 402.6, pag. 244: remanete vili sença força, / cum l'anemo per invidia combusto...
[3] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 5a.5, pag. 46: E per mille M, non che per dua C / degli effi che son gialli e vaghi al gusto, / far non dovresti onde fussi combusto.
[u.r. 10.11.2020]