COMERCHIO s.m.

0.1 comerchio.

0.2 Lat. commercium, attraverso il gr. tardo kommérkion (DEI s.v. commercio).

0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Dir.] Dazio imposto alle merci che entrano o escono dal territorio di uno stato. 1.1 [Econ./comm.] Ufficio preposto all'accertamento e alla riscossione dei tributi doganali; la sede in cui si esercita tale funzione.

0.8 Linda Pagnotta 13.02.2003.

1 [Dir.] Dazio imposto alle merci che entrano o escono dal territorio di uno stato.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 24.28: Oro e argento e perle non pagano nè comerchio nè tamunga nè nullo diritto alla Tana.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 75, vol. 1, pag. 319.4: ffu in patto che ' Viniziani del paese fossono salvi in avere e in persone, e che ' Genovesi non dovessono pagare in Gostantinopoli comerchio, e che vi potessono fare porto, e andare e stare come amici...

1.1 [Econ./comm.] Ufficio preposto all'accertamento e alla riscossione dei tributi doganali; la sede in cui si esercita tale funzione.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 41.9: Diritti che si pagano in Gostantinopoli di mercatantie che vi si mettono o tragono per li mercanti al comerchio dello imperadore...

[2] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 88.27: poi che 'l comperatore à dato caparro al venditore si vanno [il venditore e] il comperatore insieme al comerchio, cioè alla dogana, e fanno scrivere agli scrivani del comerchio in presenza del balio del detto comerchio le convenenze del mercato che ànno fatto insieme.

[u.r. 10.11.2020]