COMMILITONE s.m.

0.1 comilitoni, commilitoni.

0.2 Lat. commilito, commilitonem (DEI s.v. commilitone).

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Milit.] Compagno d'armi.

0.8 Linda Pagnotta 13.03.2003.

1 [Milit.] Compagno d'armi.

[1] Gl Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 7, pag. 204.1: «Signori commilitoni, (che tanto è a dire come compagni) che m'avete aiutato a conquistare gran parte del mondo...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 211.14: «Or desinate, commilitoni, sì come uomini che cenerete in inferno».

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 92.6, pag. 324: dietro al carro faceva venire / di preda onusti i suoi commilitoni...

[4] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 104, pag. 700.11: «Mostrate qui la vostra virtù, o comilitoni, però che noi dovemo avere l'onorato triunfo ecc.».

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 7, pag. 20.24: Che al senato non pareva, che a' militi, li quali a Canne i suoi commilitoni combattenti avevano abbandonati, in niuna cosa fosse da commettere la repubblica.

[u.r. 10.11.2020]