0.1 compiacimento.
0.2 Da compiacere.
0.3 Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Approvazione di un comportamento; piacere originato da una condizione fisica o mentale.
0.8 Fabio Romanini 11.03.2003.
1 Approvazione di un comportamento; piacere originato da una condizione fisica o mentale.
[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 29.9, pag. 527: Però tut[t]or m'avanza / lo gravoso tormento, / tant'à compiacimento, / sì ch'io non n'ò posanza, / poi c'ò perduto lo bel piacimento.
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 84.9: L'altra cagione si è, che come non sanza maggiore effezione i colombi si partono da' loro pipioni, così questi per la maggiore effezione si partirono da quelle anime, che con loro erano nidificate, e vennero all'Autore credendo da lui avere alcuno compiacimento.
[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 4, cap. 1, pag. 75.33: così acquisterebbe novello peccato quando si recasse a mente i suoi peccati, o alcuno suo peccato, con diletto e compiacimento.
[u.r. 18.03.2009]