0.1 comcetto, conccietto, concepti, concepto, concetti, concetto, congetto, conzetto, cunceptu.
0.2 Lat. conceptus (DELI 2 s.v. concetto).
0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Il generarsi della vita nell'utero materno, concepimento. 1.1 Essere vivente generato, figlio. 2 Ciò che viene concepito dalla mente, pensiero, idea, nozione. 2.1 Preoccupazione, pensiero. 2.2 Intenzione, proposito (?). 2.3 Sede del pensiero, mente.
0.8 Sara Ravani 23.01.2003.
1 Il generarsi della vita nell'utero materno, concepimento. || B. Latini distingue la generazione mediante 'concepimento' (degli esseri umani e dei mammiferi) da quella mediante uova.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 276, pag. 185: ma lingua né scrittura / non seria soficente / a dir compiutamente / le bellezze ch'avea, / né quant' ella potea / in aria e in terra e in mare / e 'n fare e in disfare / e 'n generar di nuovo, / o di congetto o d'ovo / o d' altra incomincianza, / ciascuna in sua sembianza.
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 20, vol. 1, pag. 61.27: Nè dichinu: - Gracia plena -, ka, santissima donna, licet dananti Deu, poi di lu santu cunceptu, semper fusti gracia plena et mai di gracia non fusti si non plena.
[3] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 13.28, pag. 24: Deo, chi in concepto et in parto sancta Maria alegrasti, / e quando lo to fiolo da morte suscitasti, / e quando in celo montò tu là gi multiplicasti, / in quella sancta gloria, chi ma' no de' manchare, / l'o' à muntà la verçene Maria, danne gratia da andare, / sì che nue tego e sego possemo sempre habitare.
1.1 Essere vivente generato, figlio.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 12.1449, pag. 215: Fanno li cieli per diversi aspetti, / Secondo il mio filosofo che pregi, / Per qualità delle diverse mustre / In un concepto varïati effetti, / Secondo quelli ch'hanno l'alme lustre.
2 Ciò che viene concepito dalla mente, pensiero, idea, nozione.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 31-42, pag. 613, col. 1.40: Sí fa invocazione a le Muse che l'aituriino açò che compiedamente otegna grazia ch'el possa chiaro et ordenado quello interamente [esplicare] ch'è so comcetto.
[2] Bartolomeo di Capua, c. 1360 (napol.>sett.), 6.2, pag. 92: Tucti li altri pensier caldi d'amore / che soglion mio concepto ognor far novo / (con che lieti martiri io fugo e trovo), / salsi questa, et Amor dentr'al mio cuore.
[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 62, comp. 10.4, pag. 78: qualche volta / a far com Io cose vituperate, / imaginava, nel conccietto acervo - d'amor folta, / come potesse far ch'altre fiate / Iove non riguardasse a l'amor fervo - dela stolta.
[1] Gl Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 29, pag. 192.3: [M]ultiplicabo erumpnas tuas et conceptus tuos». Io multiplicherò le tribulationi tue et li concepti tuoi.
2.2 Intenzione, proposito (?).
[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 33, pag. 81.14: Allora Moise elesse tra tutto lo populo li LXX seniori e menolli al tabernaculo eccetto dui, li quali non per dispetto nè per concetto ma solo per umilità, che non si reputavano degni di tanto officio, s'appiattarono.
[1] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 20, pag. 11: Spirame donque del celleste choro / del qual tractare entendo alchuna cosa / che raggiar veggio nel carro de l'oro. / Fa la parola mia sì luminosa, / che ne l'altrui concepto mostri chiaro / quel che prende mia vista tenebrosa. / Io vidde per un lume denso e raro / le sette donne ensieme ragionare / respecto del lor dolce alquanto amaro.
[2] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Par. 153, pag. 255: vede, de' quali il dottor sopra detto, / dico Bernardo, ragionando ad ello, / caccia ogni dubbio fuor del suo concetto.
[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 13, 43.4, pag. 173: Con grande amor cominciò abracciarlo / e, con gran tenerezza e con diletto, / saziar non si poteva di toccarlo, / e parevali dentro al suo concetto / assai gran maraviglia, a pur pensarlo.
[u.r. 13.11.2020]