CONDITO agg.

0.1 condì, condita, condite, conditi, condito.

0.2 V. condire.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Reso più saporito e sostanzioso con l'aggiunta di condimenti. 1.1 Fig. Reso più efficace; arricchito (per una maggiore incisività di un discorso). 1.2 Fig. 2 [Gastr.] Candito, confettato, aromatizzato. 2.1 [Detto di un cadavere:] cosparso, unto di balsami e unguenti. 3 Perfezionato, raffinato.

0.8 Anna Radaelli 25.03.2003.

1 Reso più saporito e sostanzioso con l'aggiunta di condimenti.

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 11, pag. 424.5: Ed eziandio delle vivande, e delli cibi in prima fa lo saggio non per vanità, e pompa, ma solo per vedere, se sono cotti, e conditi bene di sale, perchè nullo abbia materia di lamentarsi, e dire: Gli nostri cibi non istanno a ragione.

1.1 Fig. Reso più efficace; arricchito (per una maggiore incisività di un discorso).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 148.2: perciò che dice san Paulo ne la Pistola a Colocenses: «la parola vostra sempre sia condita di sale di grazia, acciò che sacciate come si conviene rispondere a ciascuna persona».

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: La paraula tua no(n) sia sossa ma semp(re) in grasia (et) co[n]dita di sapie(n)sia; [31] dice beato Paulo in dela pistula Ad Colonenses...

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 14, vol. 3, pag. 261.10: L'apostolo dice: Le vostre parole siano sempre condite di sale di grazia, in tale maniera, che voi sappiate a ciascuno rispondere.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.55, pag. 313: Lo 'ntelletto dice: «Amore ch'è condito de sapere, / pareme più glorioso che questo che vòi tenere: / si eo m'esforzo a vedere chi, a cui e quanto è dato, / sirà l'amor più levato a poterne più abbracciare».

1.2 Fig.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1372/73] lett. 9, pag. 41.1: Così desidera l'anima mia con grandissimo desidero, che voi siate quello figliuolo alluminato del lume e calore dello Spirito santo, condito col sale del vero conoscimento e sapientia, sì che cacciate con perfetta sollecitudine el peccato e' dimoni delle tenebrose anime delle creature.

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 66, pag. 128.31: Adunque vedi che l'orazione perfetta non s'acquista con molte parole, ma con affetto di desiderio, levandosi in me con cognoscimento di sé, condito insieme l'uno con l'altro.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 11, pag. 26.23: ma sta solo nella virtú della caritá, condita col lume della vera discrezione, però che altrimenti non varrebbe.

2 [Gastr.] Candito, confettato, aromatizzato.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 186, pag. 568: e de pera recordote e siate bene a mente / vino puro odorifero bevere incontenente; / citonia giamai te no fau lite, / se appresso mange dactole condite.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 377.1: Mirabolani conditi vogliono essere grossi e neri, e il loro mallo in sullo nocciuolo vuol essere tenero al dente, e quanto più sono grossi e più neri e più teneri al dente a modo di noce confette tanto sono migliori.

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 35, col. 2.8: Et poi conforta lo stomaco con trefane propia et con chebuli conditi con çucchero rosato e chon mastice e gruogo nominato diardon, e sse nello occhio fosse altro accidente per seccheçça inn esso. A cconservare li occhi.

- Vino condito: aromatizzato con miele e pepe. || Cfr. lat. '[vinum] conditum'.

[4] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 59.26: Capitol del vin condì.

2.1 [Detto di un cadavere:] cosparso, unto di balsami e unguenti.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 134.25: e però li corpi de' morti conditi con quella si conservano. Conservansi per C anni.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 2, vol. 1, pag. 8.4: Volse eziandio essere sepolto, avvegnachè il suo corpo corrompere non si dovesse, come li nostri, per condannare la vanagloria di quella superba usanza, che è in molte parti, cioè, che li molto gentili morti non sotterrano, ma conditi di certi aromati conservano sopra la terra.

3 Perfezionato, raffinato. || (Mancini, Poeti perugini, p. 305).

[1] Cola di m. Alessandro, XIV pm. (perug.), 3.1.8, pag. 770: Femmine comune ne so' sbandite, / né nulla vi si trova per denare; / son tutte patarine, al ver parlare, / e 'nnaturate sòdome condite. / Sonce di belle, al ver, ma del vagheggio / curano men, che briaca del fuso. || Mancini, Poeti perugini, p. 155: «immedesimate nel vizio della sodomia».

[u.r. 13.03.2009]