0.1 coccio, cociu, cosso, cozu, cozzo.
0.2 Da coccia 'guscio di animali testacei' (DEI s.v. coccio 2).
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Giannozzo Sacchetti (ed. Sacchetti), a. 1379 (fior.).
In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.).
In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).
0.5 La riunione delle forme -occio, -ozzo, -osso lascia aperto qualche problema.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Corazza rigida posseduta da determinati oggetti (animati e inanimati) con funzione protettiva, guscio. 1.1 [Di persone:] scatola cranica (o piuttosto la superficie esterna della stessa). 1.2 [Di persone o animali:] testa (anche più precisamente l'occipite).
0.8 Elisa Guadagnini; Sara Ravani; Rossella Baldini 06.07.2004.
1 Corazza rigida posseduta da determinati oggetti (animati e inanimati) con funzione protettiva, guscio.
[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 96, pag. 30: Con altru l'ociu mediki, con altru lo ginociu; / Carpi la ordica e gettala, notrica lo finociu. / Se la nucella plàcete, non spreçare lu cociu.
1.1 [Di persone:] scatola cranica (o piuttosto la superficie esterna della stessa).
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 6, pag. 95.4: B(artolomeo) dice ke l'omo diventa canuto in vechieçça per la grande humidità del cerebro, la quale rafredandose in lo vechio el calore naturale non puote essa humidità superflua consumare, adevene ke inputrescie enfra la codenna e 'l coccio, la quale putrefactione resulta innei capelli (et) in la barba; (et) però adevene più nel capo ke altro' però ke in esso habunda più humidità per casgione del cerebro ke in altra parte del corpo.
1.2 [Di persone o animali:] testa (anche più precisamente l'occipite).
[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 45, pag. 66.10: E secondamente che lo serpente difende lo suo corpo col suo cozzo, cusì deno tucti li homini pugnare con lo dimonio per Christo lo quale è nostro capo.
[2] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 191r, pag. 50.12: Ocipicium cii... vel Ociput pitis a caput capitis, idest extrema pars capitis, que dicitur lu cozu.
[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.219, pag. 157: Tu se' un nuovo cipriosso, / e volgetisi il cosso / e la celloria...
1.2.1 Mente, intendimento; pensiero.
[1] Giannozzo Sacchetti (ed. Sacchetti), a. 1379 (fior.), Il biasimar, che tanto altero fai, 55, pag. 76: Son gli usurai già cavalier conversi / per loro aver che la fortuna ha mosso, / non già per savio cosso / né per virtù di spada sanguinosa.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 20, terz. 57, vol. 1, pag. 230: Ben'è, al mio parer, di pasta grosso, / chi non crede, che Dio ogni parola / possa far dire a quel, ch'ha volto il cosso.
[3] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 18.5, pag. 205: E Bruto allor, sentendosi percosso, / e 'l sangue suo cadere in su la terra, / e la sua donna gli tornò nel cosso, / ond'egli isprona il buon destrier di guerra...
[u.r. 26.05.2021]