ACCHÉ cong.

0.1 a ch', a che, aché.

0.2 Da a e che.

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Stat. sen., 1305; Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.).

0.7 1 [Con valore finale:] al fine di, acciocché, affinché.

0.8 Ilde Consales 25.05.2003.

1 [Con valore finale:] al fine di, acciocché, affinché.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 266.26: nè mai apparerea, non bizogno aparisse aché tornasse.

[2] Stat. sen., 1305, cap. 55, pag. 78.1: debbia dire e dispónare la monizione e la correzione la quale sarà fatta del detto frate peccatore, a ch' esso se rimovesse e reteresse dal detto peccato o vero delitto.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 26, vol. 2, pag. 329.34: e elli appellando a' tribuni, e non essendo alcuno loro in aiuto, a che le questioni non si facessero...

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 1, pag. 536.5: diligentemente pensare et occurrere cum remedij oportuni che le tyranie no abiano possa a che 'l no se leve alcuna sintilla o scandalo de rebellione...

[5] Doc. fior., 1367 (4), 14, pag. 415.18: A che de' balestrieri non ti travaglassi di niente, le quali lectere siamo certi che avrai ricevute...

[u.r. 24.05.2005]