0.1 ammore, amò, amô, amor, amor', âmor, amore, ämore, amori, amorre, amors, amur, amure, amuri, amurj, mor, 'mor, 'more.
0.2 Lat. amor, amorem (LEI s.v. amor). || Per 9 cfr. Marri, s.v. per mor de, e le voci permordezò e empermordezò.
0.3 Raimb. de Vaqueiras, Contrasto, c. 1190 (gen.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Poes. an. sang., 1270-71 (2); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Giovanni, 1286 (prat.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Siribuono giudice (ed. Contini), XIII sm. (pist.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Lett. casol., XIII ex.; Doc. pist., 1300-1; Lucidario lucch., XIII/XIV; Doc. volt., 1322; Stat. cort., a. 1345.
In testi sett.: Raimb. de Vaqueiras, Contrasto, c. 1190 (gen.); Poes. an. ravenn., 1180/1210; Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Lett. mant., 1282-83 (?); Caducità , XIII (ver.); Poes. an. padov., XIII sm.; Poes. an. ven.or., XIII sm.; Doc. venez., 1305; Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. trent., c. 1340; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.).
In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Orazioni abruzzesi, XIII; Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345; Ugolino da Fano, XIV pm. (fan.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Pancrazio di Domenico, XIV m. (viterb.); Doc. castell., 1361-87; Stat. cass., XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Stefano Protonotaro, XIII m. (sic.); Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. catan. (?), 1370/79 (2).
0.5 Per entrare in amore > entrare.
Locuz. e fras. amare per amore 1.2; amor falso 1.11.1; amore fraterno 2.1.3; amore paterno 2.1.1; amor fino 1.4; amor proprio 3.5.3; carnale amore 3.5.1; con amore 1.6, 2.6.6, 3.5, 6.2; d'amore e d'accordo 2.6.5; essere in amore 1.3; essere preso a amore 1.3; essere preso d'amore 1.3; essere preso in amore 1.3; falso amore 1.11.1; 3.5.2; fino amore 1.4; folle amore 1.7.1; fraterno amore 2.1.3; gioia d'amore 1.8.1; imper amore di ciò 9.4.1; ma imper amore di ciò 9.4.1; ma per amore di ciò 9.4; materno amore 2.1.2; o per amore o per forza 2.6.2; paterno amore 2.1.1; per amor Dio 3.2; per amore 2.6; per amore di 2.2, 2.2.1, 2.6.3, 2.6.4, 6.1, 9.1; per amore di ciò 9.1.1, 9.4; per amore di Cristo 3.2; per amore di Dio 3.2; per amore di Gesù 3.2; per amore di questo 9.4; per amore o per forza 2.6.2; per grazia e amore 2.6.1; per l'amore di 2.2, 2.2.1, 2.6.3, 6.1; per l'amore di Cristo 3.2; per l'amore di Dio 3.2; per l'amore di Gesù 3.2; per mor che 9.5; per mor de 9.2, 9.3; prendere d'amore 1.3; preso d'amore 1.3.
0.7 1 Sentimento di chi desidera o intrattiene un rapporto intimo ed esclusivo, spirituale o fisico, con un'altra persona; affetto intenso, passione. 1.1 [Personificato]. 1.2 Fras. Amare per amore (detto solo dell'amore tra i sessi). 1.3 Fras. Essere preso d'amore, in amore, a amore, essere in amore: innamorarsi, essere innamorato. [Anche all'attivo:] fras. Prendere d'amore: innamorare. Fras. Preso d'amore: innamorato. 1.4 Locuz. nom. Fino amore, amor fino: amore puro, in part. secondo l'ideologia cortese e la sua rielaborazione italiana. 1.5 [Come tema o genere poetico]. 1.6 Locuz. avv. Con amore (con amor perfetto). 1.7 [Come passione, come fonte di sofferenza, di stoltezza, di follia]. 1.8 [Come fonte di gioia]. 1.9 Appellativo della persona amata. 1.10 [Rif. al sesso e, talvolta, alla procreazione; frequentemente con giudizio di valore neg.]. 1.11 [Come inganno o fonte di inganno]. 1.12 [Detto degli animali:] impulso o condizione favorevole all'accoppiamento. 2 [Nei rapporti interpersonali e sociali:] desiderio del bene altrui; sentimento di stima, rispetto, benevolenza, affetto, amicizia. In part., il sentimento proprio del rapporto fra amici. Estens. Il rapporto di amicizia fra città, paesi ecc. 2.1 Sentimento proprio del rapporto tra congiunti, familiari, coniugi, e così del rapporto fra i membri di una confraternita. 2.2 [Nel rapporto fra sovrano e sudditi, fra coloro che occupano gradi diversi di una gerarchia, fra i singoli e le istituzioni]. 2.3 [Dir.] Rapporto di affetto o simpatia personale, in quanto pregiudizievole dell'imparzialità. 2.4 [Amore falso]. 2.5 [Ret.] [In formule epistolari di saluto]. 2.6 Locuz. avv. Per amore (in opposizione a per forza). 3 [Relig.] [Nei rapporti con la divinità:] sentimento dovuto dall'uomo a Dio (o alla divinità); modo di essere di Dio nei confronti dell'uomo; Dio stesso, dal punto di vista del suo rapporto con le creature. 3.1 [Appellativo di Gesù Cristo]. 3.2 Locuz. avv. Per (l') amore di Dio, di Cristo, di Gesù. 3.3 [Nei confronti della Madonna e dei santi]. 3.4 Desiderio totalizzante e travolgente di unione con Dio (Amore mistico, o più generic. in contesti in cui si celebra la potenza dell'amore per Dio. Specularmente, lo stesso 'eccesso' amoroso può essere attribuito a Gesù Cristo o a Dio nei confronti dell'uomo). 3.5 [Per converso, con connotazione neg.:] sentimento rivolto a persone o a cose del mondo, in quanto distoglie dall'amore di Dio o vi si oppone. Fras. Amore del mondo, mondano. 3.6 [Per converso, con connotazione neg.:] sentimento rivolto a persone o a cose del mondo, in quanto distoglie dall'amore di Dio o vi si oppone. 4 [Amore paragonato al fuoco e al calore, in contesti riconducibili ai signif. 2 e 3]. 5 Plur. Amori: tipi di amore (riferibili ai signif. 1-3). 5.1 Manifestazioni d'amore; vicende, relazioni, avventure, questioni amorose. 5.2 [L'amore provato da più persone]. 5.3 Fatti d'amore. 6 Adesione intellettuale, morale, spirituale a virtù, princìpi, valori (civili, religiosi ecc.). 6.1 Locuz. prep. Per (l') amore di (con valore causale), locuz. avv. Per amore di + nome o sintagma nominale. 6.2 Locuz. avv. Con amore: con buona volontà, con impegno e di buon grado. 7 Inclinazione e applicazione ad un'attività, allo studio, alla scienza ecc. 8 Desiderio (con connotazione neutra). 8.1 Desiderio di possedere qsa (gen. con connotazione neg.); cupidigia. 9 Per amore di (in varie locuz.). 9.1 Locuz. prep. Per amore di (con valore causale). 9.2 Locuz. prep. Per mor de (con valore finale). 9.3 Locuz. prep. Per mor de (con valore avversativo): nonostante. 9.4 Locuz. cong. Per amore di ciò, ma per amore di ciò, per amore di questo (con valore avversativo): tuttavia, ciò nonostante. 9.5 Locuz. cong. Per mor che (con valore concessivo): nonostante.
0.8 Fabio Romanini 02.06.2003.
1 Sentimento di chi desidera o intrattiene un rapporto intimo ed esclusivo, spirituale o fisico, con un'altra persona; affetto intenso, passione.
[1] Raimb. de Vaqueiras, Contrasto, c. 1190 (gen.), 53, pag. 165: Si per m'amor ve chevei, / oguano morrei de frei: / tropo son de mala lei / li Provenzal.
[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 19c.1, pag. 275: Amor è un[o] desio che ven da core / per abondanza di gran piacimento...
[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 19, pag. 256.5: Et sappi, che a l'amor perfetto fa fine 'l tempo et non l'animo; perciò che, nonn- è in podestà dell'animo del lasciare e di rimanersi de l'amore.
[4] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 167.21: e chascun amore lo qual non è pasudo, çoè saciado de çogi e de solaci, sì è debele et enfermo.
[5] Giovanni, 1286 (prat.), 8, pag. 22: Dialtuccia piace(n)te i(n) aspecto, / suo viso rispre(n)de i(n) dilecto: / alchuno no(n) fue sì in p(er)fecto / amore.
[6] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 59.47, pag. 200: Adunque valimento / vale per ubidenza, - com' semenza / che doplica di frutto adoperando: / così di placimento / amore nasce ed agenza - in canoscenza, / che sanza ciò di gioia va alungiando...
[7] Mastro Francesco, XIII sm. (fior.), son. 2.9, pag. 191: Però c'amore sì è [com'] la luce / del sol, che cresce se 'l corpo alumato / in sé la tiene e 'ndietro la riduce...
[8] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.3, pag. 97: Como di dui congiunti amor m'inungla, / sì natural m'adombra / in lavoreo e lima...
[9] Siribuono giudice (ed. Contini), XIII sm. (pist.), 9, pag. 333: Dëo, come 'l tu' don a me piac'egli, / che for dimando me 'l desti 'n insegna / piena d'amor e sens'alcuna giostra!
[10] Poes. an. ven.or., XIII sm., 18, pag. 304: Quili ke l'amore fai smarire, / mandagle tristança / e grameça e dolor...
[11] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 11a.2, pag. 154: Più ch'amistate intera nulla vale, / e tre sono gli amori ond'è menzione. / Primeramente aparve lo comune, / e po' congiunse seco lo carnale, / e nacquene d'amburi il naturale: / per sé ciascuno siegue sua ragione.
[12] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 48.1, pag. 136: Non truovo chi mi dica chi sia amore, / ove dimori o di che cosa è nato, / perché la gente il chiama per segnore...
[13] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 236.21: O perché raconterò io di Biblida, la quale accese sé del vietato amore del fratello e vendicoe la fellonia fortemente con uno laccio?
[14] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 139, pag. 105: Non esser gabante né vantadore, / ché tuta çiente te tegneria piçore, / né alla putana non mostrar to amore / né alla melletrixe.
[15] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 173.8: Altro è l'amore del quore, e altro è l'amore dell'anima.
[16] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 95.1: Lu conti Rugeri rimasi multu contentu et allegru per la grandi bellicza chi havia audutu di kista sua donna; in per czo dissiava breviari lu tempu di li noczi, chì illu amava chista donna di ardentissimu amuri et vulia chi tostu fussi minata in Sichilia.
[17] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 38, pag. 272.8: Non puote essere amore se non è in contrarie generazioni e diverse, cioè che non può essere amore tra due maschi né tra due femmine, però che non vi si puote adempiere dirittamente il comandamento d'amore...
[18] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 5.9: Amore è una passione dentro nata per pensiero sanza modo di cosa veduta, procedente da forma di generazione diversa dalla persona che pensa, per la qual passione l'una persona sopra tutte cose disidera d'usare gli abracciamenti dell'altra, e di comune volere compiere tutte cose nel comandamento dello amore.
[19] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 4.7.5, pag. 16: Anchora pregarem per tuti gi nostri benefactore / e per choloro chi èn del nostro parentore, / e compadre e cummadre, padrim e confessore, / e guidaçe e fioçe et amagistradore, / e per ugni persona chi à in nue amore, / che de la soa gratia gi done lo Salvadore.
[1] Poes. an. ravenn., 1180/1210, 2, pag. 614: Quando eu stava in le tu' cathene, / oi Amor, me fisti demandare / s'eu volesse sufirir le pene / ou le tu' rechiçe abandunare...
[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 369, pag. 539: Amor è 'mbastardito, qe li omini afola: / enfintant con' li done, sì te 'braça et acola...
[3] Ruggieri d'Amici (ed. Panvini), a. 1246 (tosc.), canz..14, pag. 61: E più che nulla gioia, ciò m'è viso, / sì ricco dono Amore m'à donato, / che mi ne fa tuttora in gioia stare...
[4] Stefano Protonotaro, XIII m. (sic.), 53, pag. 132: Purrìami laudari / d'Amori bonamenti / com'omu da lui beni ammiritatu; / ma beni è da blasmari / Amur virasimenti / quandu illu dà favur da l'unu latu / e l'autru fa languiri...
[5] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 8d.1, pag. 80: Amor, sì come credo, à segnoria / e forza e potestate inver' la gente, / e non cura ricor né gentilia, / né vassallaggio né segnor potente...
[6] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 7.1, pag. 218: O tu, de nome Amor, guerra de fatto, / segondo i toi cortesi eo villaneggio...
[7] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 19 parr. 4-14.43, pag. 76: Dice di lei Amor: «Cosa mortale / come esser pò sì adorna e sì pura?».
[8] Paolo Lanfranchi (ed. Contini), XIII ui.di. (tosc.), 2.1, pag. 355: L'altr[i]er, dormendo, a me se venne Amore, / e destòmmi e [mi] disse: «Eo so' messaggio / de la tua don[n]a che t'ama di core...
[9] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 30.9, pag. 148: Però mi facci Amor ciò che li piace, / ch'i' voglio esser su' servo e su' fedele / e sofferrò ciò che mi farà, 'n pace...
[10] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 16.14, pag. 375: e po' far ciò ch'Amor comanda e porta.
[11] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 298.5, pag. 122: Amor mi confortava e mi dicea: / «Rispondi: "V'amo, Donna, oltre misura"».
[12] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 5.1, pag. 242: Io son Amor in nova forma tratto; / e se di sotto da me riguardrete, / l'ovre ch'io faccio in figure vedrete.
[13] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 172.24: Amore ubidisce a' comandamenti della cara madre; l'ali si spoglia, e uscito fuori, alegrandosi, nella forma di Julo vae...
[14] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 5.32, pag. 18: Amor, corregi me se véi ch'io menta.
[15] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 1.46, pag. 16: Ma quella donna cui Amore onora / più ch'altra per la sua somma virtute, / che tutte l'altre accresce e rinvigora, / fu l'ultima chiamata...
[16] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 4.9, pag. 637: Perché vuo' tu, Amor, che così forte / sia lo mio stato sol più di pesanza?
[17] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 36.11, pag. 124: infelice il caso che mi spinse / in quella parte, e sanza ferro o scudo, / dove nel primo assalto Amor mi pinse!
[18] Ugolino da Fano, XIV pm. (fan.), 23n.11, pag. 687: Movesi ancor de l'ebraico toro / una stella chiarita en cui s'allegna / Amore assai più forte ca in coloro.
[19] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 24.1, pag. 569: Amor, tu vedi, sai e senti tanto, / che tuttor ched io copra el mio desio, / io dico al mio poder che non poss' io / ciò che non poddi alcuno en alcun canto...
[20] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 10.4, pag. 703: Ramo fiorito, el dì ch'io non ti veggio, / mio lieto cor di doglia si trafigge, / e la smarrita mente se refigge / con quel signore Amor, cui sempre chieggio.
[21] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), III, ott. 11.1, pag. 41: Amor benigno, e dolce mio signore, / or tra'mi, tu che puoi, di tal matera, / ché queste vecchie m'hanno spento il core / in parte de la santa tua lumera...
[22] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 2.3, pag. 4: Per fare una leggiadra sua vendetta, / et punire in un dì ben mille offese, / celatamente Amor l'arco riprese, / come huom ch'a nocer luogo et tempo aspetta.
[23] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 13.9, pag. 10: Omè, Amor, che sì lontan mi tieni, / me servidor a te caro signore...
1.1.1 [Il Dio d'amore; Amore figlio di Venere].
[1] Abate di Tivoli, c. 1230/50 (tosc.), 18a.1, pag. 250: Oi deo d'Amore, a te faccio preghera / ca mi 'ntendiate s'io chero razone...
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1156, pag. 216: e se non hai timore, / vedrai i· Dio d'Amore, / e vedrai molte gente / che 'l servono umilmente, / e vedrai le saette / che fuor de l'arco mette.
[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 19.12, pag. 140: E', ciascun membro, m'à di voi incarnato / lo dio d'amore, che mi porta e mena...
[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 1.1, pag. 2: Lo Dio d'Amor con su' arco mi trasse / Perch'i' guardava un fior che m'abellia...
[5] Novellino, XIII u.v. (fior.), 46, pag. 230.1: videro il bello Narcis anegato. Con grandissimo pianto lo trassero della fonte, e così ritto l'appoggiaro alle sponde, onde dinanzi dallo dio d'Amore andò la novella:...
[6] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 90.7: E perché li antichi s'accorsero che quello cielo era qua giù cagione d'amore, dissero Amore essere figlio di Venere...
[7] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 15, pag. 81.7: E la porta ch'è verso oriente, solo Dio d'amore la tiene per sé, l'altre tre sono asegnate a ccerti ordini di donne.
[8] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 224.4: Crudele fu Acille, crudele è Amore, e l'uno e l'altro fu figliuolo di dea.
[9] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 80.8, pag. 64: - Lodato sia il tuo sommo valore, / Venere bella, e del tuo figlio Amore.
[10] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 69, pag. 49.4: Et inmantenente mi rispuose lo dDio d'Amore et disse: «A li leali e cortesi leali amanti dibuonaire, lo mio special servente, fino et bene provato, voi siate il benvenuto.
1.1.2 [Venere, e il suo pianeta, dea dell'amore].
[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 180.20: e per quela sperança madona Venus, çoè l'amore, entrà per le mei ose...
[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 111.4, pag. 620: Vertù di pietre aver, d'auro riccheze, / luce di sole e son di firmamento, / gratia d'amici e de reame alteze, / Venus d'amore avere al meo talento / no m'alegraran sì come tristeze...
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 41, vol. 1, pag. 343.17: Venus, ch'è di sotto di lui, va per li dodici segnali in tre mesi e nove giorni[[...]] e per la bontade ch'è trovata in lui, si è appellato Iddio dell'amore.
[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 223.6: Apresso mostra onde l'autoritade trae in proferersi maestro, però ch'è da Venus, la quale è madre e dea d'amore.
[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 172.14: Come Venus, dea d'amore, infiammò d'amore verso Enea Dido.
[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 2, pag. 16.11: Venus è di sotto al Sole, ed è pianetto amorevole, bello e dolce, ed è chiamato Iddio d'amore...
1.2 Fras. Amare per amore (detto solo dell'amore tra i sessi).
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 367, pag. 538: unca n'audì' parlare de persona sì conta, / s'el' amà per amor, sì como l'orden conta, / ch'al cav' o a la fin no 'nd' avés qualqe onta.
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1458, pag. 227: Ma chi di suo bon core / amasse per amore / una donna valente...
[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 423, pag. 227: Ave Maria diseva sempre s'el apairava, / La soa beadha boca de questa no calava, / Molt era so devoto, per grand amor l'amava, / E in tut le soe vesende a lé 's recomandava.
[4] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 69.2, pag. 207: Ben meraviglio como om conoscente, / over omo che ami per amore, / pò ver' chi ama istar croi' e spiacente...
[5] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. D. 13.2, pag. 397: Non credo al mondo più [gran] gioia sia / che fermamente per amore amare...
[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 85.37, pag. 345: Non m'ami per amore, ca 'l prezo te sta en core: / si 'l prezo ne trai fore, l'amor tuo è annichilato.
[7] Novellino, XIII u.v. (fior.), 60, pag. 254.2: Carlo, nobile re di Cicilia e di Gerusalem, quando era conte d'Angiò sì amò per amore la bella contessa di Ceti...
[8] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 43, pag. 69.5: chè vedete che ttutto giorno addiviene che uno grande ree ama per amore una povera damigiella, e una reina ama per amore uno povero cavaliere.
[9] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 76.7: chome la scimia este discalsa di piedi e non este presa danassi ch'ella si calsi, non este l'omo preso davanti ched elli ami per amore.
[10] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 50.32: Intra Saracini fu singulare; molte cose si truovano scritte di lui leggiadre e belle, e amòe per amore la Reina di Cipri...
[11] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 125, pag. 488.6: e quivi si dimorava messer Trasino, figliuolo dello re di Norgales, e quivi teneva una bella dama, la quale molto amava per amore...
[12] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 29, pag. 203.23: Leandro del'issola d'Abido amò per amore una ch'ebe nome Ero, dell'issola di Sexto...
[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 6, pag. 664.28: E non essendomi paruto già mai nella vostra giovanezza, nella quale Amor più leggiermente doveva i suoi artigli ficcare, aver tal passion conosciuta, sentendovi ora che già siete alla vecchiezza vicino, m'è sì nuovo e sì strano che voi per amore amiate, che quasi un miracol mi pare.
[14] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 29.14: «Dinadan» ciò dixe Tristan, «or sapiay certanamenti, che quel che no ama per amor, el no val granmente meio d'un homo morto...
1.3 Fras. Essere preso d'amore, in amore, a amore, essere in amore: innamorarsi, essere innamorato. [Anche all'attivo:] fras. Prendere d'amore: innamorare. Fras. Preso d'amore: innamorato.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 40.20: Et Accilles, veduta Polisena, fo preso incontenente in amore de essa.
[2] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 21.18: Et annao nanti ad lo porto, ke gisse ad la festa, per vedere la nave e Pari, e Pari vedenno essa incontenente fo preso a morte de lo amore de Helena.
[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 1.2, pag. 3: Se de voi, donna gente, / m'ha preso Amor, no è già meraviglia, / ma miracol somiglia, / come a ciascun no ha l'anima presa...
[4] Lunardo d. G., XIII sm. (pis.), 61, pag. 292: Qual om è d'Amor preso / arrivat'è a mal porto:...
[5] Mazzeo di Ricco (ed. Contini), XIII sm. (tosc.), 2.21, pag. 153: Madonna, se del vostro amor son priso, / non vi paia ferezze, / né riprendete gli oc[c]hi innamorati.
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 7, vol. 2, pag. 89.30: 1. Tercia Emilia [[...]] sapendu issa que una schavulina di li soy era multu in amuri di lu so maritu, sfinsisi di non sapirlu...
[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 77, pag. 286.2: e cosìe Dinadano, ch'era freddo e disamorato, appressandosi alla dama, ch'era bella e onesta e calda d'amore, sì lo prese dello amore suo.
[8] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 481.21: en quello luogo ove lo çudese spesse volte fi preso da l'amor...
[9] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 35, pag. 130.26: come la polçella vidde Orleviere, fo presa de suo amore...
[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 33, vol. 2, pag. 499.21: La madre per disordinata concupiscenzia fu presa dell'amore d'un altro giovane perugino assai accorto e dabene...
[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 7, pag. 670.37: È il vero che, com'io a amore di voi mi senti' prendere, così mi disposi di far sempre del vostro voler mio...
[12] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 377.12: Nessuno si truova preso d'amore, che cieco non sia...
[13] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 45, pag. 34.4: Altresì come l'uova poste sanza vita non si fanno vive finché non sono covate, altresì è l'uomo ch'è preso d'amore...
1.4 Locuz. nom. Fino amore, amor fino: amore puro, in part. secondo l'ideologia cortese e la sua rielaborazione italiana. || Amor fino è più raro. Nota anche amor fino e gente, in Compagnetto, con duplicazione dell'aggettivo.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 23 (84), pag. 247.8: saipando che llo die p(re)claro d(e)la Pasca noi veremo i(n)coronati cu(m) gilli (e) rose e flore e faremmo l'auxelli supra le ramelle ca(n)tare versi d(e) fino amore.
[2] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 1.28, pag. 122: In vostra spera vivo, donna mia, / e lo mio core adessa voi dimanda, / e l'ora tardi mi pare che sia / che fino amore a vostro cor mi manda...
[3] Rinaldo d'Aquino (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 1, pag. 112: Per fin'amore vao sì allegramente / ch'io non aggio veduto / omo che 'n gio' mi poss'apareare...
[4] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2307, pag. 255: Ben ha la vita dura / chi così si bilanza / tra tema e disïanza; / ma Fino Amor solena / del gran disio la pena...
[5] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 5.28, pag. 466: La sua beltà piagente / e 'l fin amor ch'è puro / inver' me che son puro, / in lei tutt'ha piagenza...
[6] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 6.21, pag. 13: e aggiate per certanza, / per quella fede, amor, che porto voi, / non me 'nde porea cosa entervenire / per ch'eo già mai negasse / lo vostro fino amore...
[7] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 12, pag. 126.16: E sì tosto come esso a lui l'ave contato, fo de la donna il Saladino d'amore fino ennamorato.
[8] Compagnetto da Prato (ed. Contini), XIII (tosc.), 43, pag. 166: Le vec[c]hie son mala gente: / non ti lasciar dismagare; / che 'l nostro amor fino e gente / per lor non possa falzare.
[9] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 4.21, pag. 35: Torto fece e fallìo ver'me, lasso, / ch'eo trapasso - onne amante e leale, / e ciascun giorno più cresce e sale / l'amor fin c'ho fermato nel casso...
[10] Poes. an. padov., XIII sm., 74, pag. 808: Questa fo bona çilosia, / ke 'l fin amor la guarda e guia...
[11] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 57.9, pag. 25: Grisoletto v'è, gemma che s'accende / e ttrage a color d'oro, sì risprende: / così fa in cor gentile il fin amore.
[12] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 6.7, pag. 441: S'Amor medesmo n'avesse volere, / non disfarebbe in cor la sua pintura, / però che 'l fin amor non è figura / da poter mai disfarsi o disparere.
[13] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), III, ott. 24.2, pag. 265: Poi che due anni inseme fûro state, / amandosi l'un l'altro d'amor fino, / per lo gran caldo avvenne un dí di state, / ch'ell'erano spogliate in un giardino.
- [Al di fuori del discorso amoroso:] amore puro, perfetto. || Con signif. qui schedati ai punti successivi.
[14] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 189, pag. 634: E tant è entra si pleni de fin amor, / ke çascaun ten l'un l'altro per segnor, / e plui de seto tanto ke no fa lo sol / lo corpo ge luso a çascaun de lor.
[15] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2083, pag. 104: Allora li no demorà plu, / Mo tuti andè davanti lu: / Chon gran reverença e con honor / Çasschun l'inclina per fin amor, / Digando: «Misier, con gran paxe / Va e viem, como te plaxe...
[16] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 32.20, pag. 79: E per lo fin amor ch'el nostro signore / porta a la mare, non fo mai maor, / a li suo' pregi, speta li pecatori / che a penitencia voia revegnire.
[17] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 5, pag. 19.20: Governale, io tti voglio manifestare lo mio coraggio e voglio che tue debie dire a T. che sia mio damigiello di mio amorefino, perch'io nonn amo tanto nè mee nè altrui quanto io faccio lui».
1.5 [Come tema o genere poetico].
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 2, pag. 265.7: Dico adunque che 'a me conviene lasciare le dolci rime d'amore le quali sogliono cercare li miei pensieri'...
[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 2.6, pag. 3: ne [l]i bei mesi d'april' e di maio / la gente fa di fior le ghirlandette, / donzelli e cavalier' d'alto paraio / cantan d'amor novelle canzonette...
[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 42.10: Ovidio fue poeta d'amore...
[4] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 282.21: Ben è licito parlare di lei, e per lo suo amore fare ballate e sonetti d'amore, come dice il Salmista...
[5] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis III.30, pag. 211: Così, or quinci or quindi rimirando, / Vidi gente ir per una verde piaggia / Pur d'amor volgarmente ragionando...
[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 112.18: [[lo re Priamo]] fo accostumato sempre indello suo parlare dicere verdate, ammao assay la iusticia, delectuso ad audire suoni de museca e canzune de amore..
1.6 Locuz. avv. Con amore (con amor perfetto).
[1] Dante, Rime, a. 1321, 33.11, pag. 112: Parlan Bellezza e Virtù a l'intelletto / e fan quistion come un cor puote stare / intra due donne con amor perfetto.
[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 44.76, pag. 192: Onora con amor la mia bellezza, / nè d'alcun'altra più non ti curare...
[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 52-69, pag. 162.17: Dice ancora Virgilio a Dante: Vedi ancora tra questi il grande Achille che combatteo al fine; cioè all'ultima di sua vita, con amore; cioè innamorato...
1.7 [Come passione, come fonte di sofferenza, di stoltezza, di follia].
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 33, pag. 524: ma qi sente d'amore la travaia e la pena, / lo gaudio e la leticia, como se porta e mena, / e cui ben perpensaselo, com'è forte catena, / çamai non ameria contessa ni raina.
[2] Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), canz..23, pag. 92: Dunque pur vorria dire / come sentire - Amor mi fa tormento: / forse per mio lamento - lo mi lascia.
[3] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 1.37, pag. 98: Neiente vale amor sanza penare: / chi vole amar, conviene mal patire...
[4] Poes. an. sang., 1270-71 (2), 10, pag. 69: Gravoso sono (e) doloroso vivo / p(er)ché l'amore como suol n(on) pare, / ançi potente acceso focho (e) vivo.
[5] Re Enzo, Amor mi fa sovente, a. 1272 (tosc.), 1, pag. 54: Amor mi fa sovente / lo meo core penare, / dàmi pene e sospiri...
[6] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.26, pag. 454: Sottil voglia vi poteria mostrare / come di voi m'ha priso amore amaro...
[7] Federico dall'Ambra, XIII ex. (fior.>ven.), 2.1, pag. 233: Amor, che tutte cose signoreggia, / non fu chiamato «amor» senza cagione. / Amor dai savi quasi A! mor si spone...
[8] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 80.10: Chosì chome in morte non à nulla a richoverare, autresì non abo punto di speransa di richoverare d'amore [l]à u' [g]ente non ave tanta mercé.
[9] Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.), 2.14, pag. 340: Deh or vi repensate ben ancora; / né no devegna, per vostro difetto, / ch'indarno vada l'amor che mi acora! || (In contesto giocoso).
[10] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 36.2, pag. 579: Arcita nulla a questo rispondeva, / sì lo stringeva l'angoscia d'amore...
[11] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 276.5: Allora Spinogres disse, con grandi risa: - Dinadano, certo e' mi pare che lo amore v'abbia tratto di vostra memoria, o vero che è suta potenzia di vino che vi è montato nella testa, quando voi non conoscete l'uomo dalla femmina.
[12] Pancrazio di Domenico, XIV m. (viterb.), [ball.].20, pag. 150: Sempre si stecte 'n pianto / 'l cor mio per lu tuo amore.
[13] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 38, pag. 280.6: Meno dorme e meno mangia chi è tormentato d'amore.
[14] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 5.15: Amore si è pena che viene da natura.
1.7.1 Locuz. nom. Folle amore (censurabile perché mal diretto o perché eccessivo per ragioni diverse). [In partic.: che si compie nell'atto sessuale].
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 16.63, pag. 37: che com'eo vi servii de folle amore, / mai sempre a vostro onore / vo serverò de quant'eo so valere, / remosso onne villano intendimento...
[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 3.38, pag. 16: Ch'al primo quando amai, / di folle amor mi prese; / or son d'amor cortese / più ch'io non coninzai, / ed amo la mia donna in veritate / al mondo sag[g]ia e ferma in dietate.
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 44, vol. 1, pag. 119.15: Egli amò di folle amore una femina che aveva nome Bersabe, e era moglie d'un cavaliere che aveva nome Uria.
[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 16, pag. 37.20: Questa serena potemo noi appellare le femene che sono di bona conversatione, che ingannano li homini li quali s'inamorano di loro carnalmente[[...]] ché chi di folle amore è preso bene po dire che sia morto in tutti l'altri suoi facti.
[5] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 78, pag. 157.12: E la damigiella malvagia sì disse a Ghedin sì come T. usava di folle amore cola reina.
[6] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 1.27, pag. 93: Gioia gioiosa m'à tornato amico / assai più ch'i' non dico, / e non di folle amore me riprendo / né di servire mai non mi disdico / al meo segnore antico.
[7] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.2, vol. 3, pag. 119: Solea creder lo mondo in suo periclo / che la bella Ciprigna il folle amore / raggiasse, volta nel terzo epiciclo... || Interpretato da Jacopo della Lana nel senso di cui al punto seguente.
[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 279, pag. 308.21: Sì non vi maravigliate s'io mi lamento, ché non conviene niente a pulzella di mio valore essere in hoste in tal maniera com'io sarò. Sì mi conviene ogiumai molto guardare di folle amore, s'i' ò in me ponto di senno, però ch'io non sia biasmata né ripresa: né io no lo farò già, sì come m'è aviso.
[9] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 9, pag. 16.21: E senza fallo l'amistà verace s'assomiglia alquanto al folle amore degli amanti, sicché potrebbe chiamare quelle degli amanti, amistà pazza...
[10] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 1-12, pag. 179, col. 1.3: Il folle amore raggiasse, çoè fosse casune per influentia dell'amor concupiscivo. || Interpretazione di Jacopo del sintagma dantesco, che si ritiene meglio classificato sotto 1.7.1, [5].
[11] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 68.4: che essendo Acchille a oste a Troia cogli altri Greci, prese forte hodio col buono Ector. Le ragioni principali furo due: la prima fu che el buono Ector uccise Patronclo, grande amico d'Acchille, e, diciesi, di folle e disonesto amore...
[12] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 41-50, pag. 43.23: Egli non mostra che tu abbi ancora sentito quanto di dolcezza nella vita sia, quando così leggermente di tòrti di quella appetisci, né ben considerato quanto più d'amaritudine sia negli etterni guai che in quegli del tuo folle amore...
[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 5, pag. 49.2: La marchesana di Monferrato con un convito di galline e con alquante leggiadre parolette reprime il folle amore del re di Francia.
[14] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 17, pag. 610.9: Poi questa Fedra s'inamorò d'Ipolito, suo filiastro e figluolo di Teseo; e chiamando Ipolito e costei richieggiendo di folle amore, egli non volle aconsentire...
[15] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 309.93, pag. 383: e le sfacciate, che non han misura, / con dipinta figura / vanno con Venus là a infiamarsi / con gli amanti sfrenati, / al folle amore volendo acostarsi...
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 30.14, pag. 334: Donqua, madonna, se lacrime e pianto / de l[o] diamante frange le durezze, / [le] vostre altezze poria isbasare / lo meo penar amoroso ch'è tanto, / umilïare le vostre durezze, / foco d'amor in vui, donna, alumare.
[2] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 7.8, pag. 111: Or dunque no è maraviglia / se fiamma d'amor m'apiglia / guardando lo vostro viso, / ché l'amor mi 'nfiamma in foco.
[3] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 168.21: ké lo nevó no pò né no sa portar fè alo barbano, né lo frar alo frare, quando quelo furore, çoè la flama delo amore, sovraviene.
[4] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 4.11, pag. 461: Foco d'amore in gentil cor s'aprende / come vertute in petra prezïosa...
[5] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 2.5, pag. 61: Disïos'è cantare / che dal core mi vene, / che mi fa sospirare / e sofrir grandi pene; / d'uno foco d'amore, / che mi stringe sì forte / che né vita ho né morte...
[6] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 50.11, pag. 121: Qual uomo ama di cor perfettamente, / nonn- ha mai conoscenza né misura, / tant'è lo foco de l'amore ardente.
[7] G. N. da Polenta, Rime, a. 1330 (ravenn.>ven.), 5.8, pag. 216: Così porto 'l desio com'è lla vista / che l'alto imaginar nel cor depenge / quand'aver gli ochi pò sì dolce vista; / onde foco d'amor la mente cenge...
[8] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 73.17: ma quando ella vide Iansone, la fiamma dello amore già spenta si raccese; e le gote arrossirono...
[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 22.5: Intratantu dea Venus parlau a so figlu Cupido, lu quali esti deu di l'amuri, et prigaulu multu strictamenti ki una sula nocti li concheda ki si spogli li aly et vestasi in la forma di Escaniu figlu di Eneas, et vayasindi a la regina Dido et abrazila et mectali lu focudi lu sou amuri intru lu cori et ardala fortimenti.
[10] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 9, pag. 461.31: Istando Medea nella sua camera asalita, sola e tormentata dalla fiamma dello amore conceputo, e da molta angoscia tribolata e afaticata da molti sospiri...
[11] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 65.14: E dixe che molti gran principi e baroni domandava per moier la fia d'esto segnor, e so pare, che çà iera imprexo de la flama de lo amor de la fia, non voleva maridar quella per poder golderla dexonestamente.
[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 2, pag. 115.8: Ché una vota avea Beneto vista in lo mundo una bella femena, la qua l'enemigo li reduse a le memoria, e formàli inte' l'imaginacium in tar modo la beleça de quella femena e de tanto fogo li accese l'animo, che la fiama de l'amor apenna li stava in lo peto, e quasi poco men, vençuo de desordonao amor, deliberava de lasar l'eremo.
1.7.3 Amore cieco (e cecità d'amore). || Detto anche nei signif. 2 e 3.5.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 212.18: Vedute e intese queste cose, e molte altre ch'apena si potrebero pensare, Ovidio, de le Pistole, disse e appellò l'amore cieco, e che non vedea...
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 70, pag. 344.8: Ma quando ti dico amore, guarda che non ti inganni in questo punto, cioè che sono due amori: l'uno si è il buono, e è detto amore di carità; l'altro si è reo, e è detto amore cieco.
[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 320.1, pag. 203: Ciego Amore e ciega la Fortuna / ugualmente per rason se depinçe...
[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 5, pag. 27.11: e essa accusò Tholomeo suo fratello a Ciesare, dicendoli che per la sua cagione la voleva uccidere, unde che Ciesare, ciecho dell'amore suo, el fecie empregionare...
[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 20, pag. 207.29: «O mani inique e possenti ad ogni male [[...]] ora l'empia crudeltà usate nel vostro corpo: laceratelo, apritelo, e quindi la crudele anima e inespugnabile ne traete con molto sangue; tirate fuori il cuore ferito dal cieco Amore...
[6] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 3, pag. 29.16: Attendano ancora gli giudici a non moversi a giudicare per amore privato o per odio però che ogni amore è cieco.
[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 290.9, pag. 364: Ma 'l ceco Amor et la mia sorda mente / mi travïavan sì, ch'andar per viva / forza mi convenia dove morte era.
[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 27, pag. 229.24: e lo topino e sventurato Achilles credendo a le parole de quillo messayo, commo ad homo forte 'namorato e cecato d'amore, lo quale tolle ad onnen descreta persone lo proprio sentimiento et onnen bona canoscenza...
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 3.6, pag. 49: ancor che mi siate altera / sempre spero avere intera / d'amor gioia.
[2] Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 66, pag. 144: Ed io son certo che 'nd'è benvogliente, / c'Amor gioi li consente, / ch'ell'è gioioso e di gio' con creanza...
1.8.1 Locuz. nom. Gioia d'amore.
[1] Giac. Pugliese, Resplendiente, 1234/35 (sic.>ven. or.), 19, pag. 85: Lu to splandore / m'à sì preso / cum zoi d'amore / m'a[vi] conquiso / sì ch'eu di voy non posse partire...
[2] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 1.23, pag. 98: Ubidente so' stato tu[t]avia, / ed ho servuto adesso co leanza / a la sovrana di conoscimento, / quella che lo meo core distringia, / ed ora in gioi d'amore m'inavanza.
[3] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 1, red. C.67, pag. 98: pensando in ella più son confortato / d'avere per sua grande caunoscenza / la mia intendenza, / cioè gioia d'amor sì altamente...
[4] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz.tta 3.16, pag. 265: Monta sì ogne stasione: / però fronde e fiore e frutta / l'afinata gioi' d'amore.
[5] Stefano Protonotaro, XIII m. (sic.), 3, pag. 130: Pir meu cori alligrari, / chi multu longiamenti / senza alligranza e joi d'amuri è statu, / mi ritornu in cantari...
[6] Poes. an. tosc.>ven., 1267, 21, pag. 198: Çoia d'amore se vene, / facendo compluta çornata / tanta posanza mantene!
[7] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 4.64, pag. 11: Ubertin, dolze amico, / or agio eo ben provato / ch'amar troppo celato / ten l'om de gioi d'amor sempre mendico.
[8] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 23.56, pag. 87: però son disperato, / non credo mai sentire gioia d'amore.
1.9 Appellativo della persona amata. || Non solo nell'ambito di rapporti amorosi; cfr. in part. 3.1.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 17.28, pag. 225: Or potess'eo, / o amore meo, / come romeo / venire ascoso...
[2] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 10.3.9, pag. 127: mercede ag[g]iate de lo mio tormento, / sì ch'eo non pèra, dolze amore meo...
[3] Poes. an. ven. (eug.>umbr.-march.), XIII t.q., 35, pag. 15: Cum' me lassi, / dulçisima vita mia! / Amor meu, ben te ·l dico, / fiolo meu e maritu, / murì' me voglo con tego, / daché perdo tua conpagnia.
[4] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 8.38, pag. 18: Mia vita sete ben, dolze amor, poi / sol mi pasco de voi...
[5] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 40.23, pag. 145: Dis[s]ile: «Amore meo, non sconfortare; / membra che la tornata sia presente».
[6] Novellino, XIII u.v. (fior.), 33, pag. 205.20: Andò a messere S. e disse: «Amor mio, compagno mio, perché non mi parli tu? Perché se' tu crucciato?».
[7] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 149, pag. 265.19: Ai, dolcie mio amore, T., con quanto dolore voi m'avete lasciata...
[8] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.260, pag. 107: O figliuol mio, tormenti abbo nuovi / quando mi veggio sença te, amore!
[9] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 8, pag. 11.2: E llo fanciullo si destò, e lla madre piangea e molto benignamente dicea: «Deh, figliuol mio, deh, amor mio, tu favellasti alla balia Liabella e poi a Biagio: deh, io ti priego, speranza mia, che tu mi dichi s'io morrò o s'io debo morire per te e per la tua concezione!
[10] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 43.2, pag. 93: Li quai come Criseida cantare / sentì, dolente disse: - O amor mio, / ora si fa da doversi levare, / se ben vogliam celar nostro disio...
[11] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 24.4, pag. 315: Ben ho di pianger, figliuol mie, ragione / se tu mi lassi, dolce amor mie bello!
1.10 [Rif. al sesso e, talvolta, alla procreazione; frequentemente con giudizio di valore neg.].
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 511, pag. 544: Eh Dieu, per quale causa l'omo la femen' ama? / Ki bene perpensaselo, perdrïa 'nde la brama. / Homo amor apelalo, così sona la fama; / ma quili qe conoselo, altramentre lo clama.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 5, pag. 87.25: Adonqua de rascione dea èssare donna de delettazioni e d'adornezze e de bellezze, emperciò ch'ella venne colle sue donne e·llo regno per alegrare e per inamorare e per delettare la gente de la lussuria, a cascione de la generazione; emperciò che non saria entra lo maschio e la femena generazione se delettazione e l'amore de la lussuria non fosse.
[3] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 171.8: Ciò che definizione d'amore dica pure, amore non pare che sia se non desiderio di ricevere carnale dilettazione d'alcuna persona, la quale intra li congiugati contradicere non si può che questo essere non vi possa».
[4] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 13, comp. 42.154, pag. 122: Cançon, che parli la morte crudele / degli amorosi e dolçi giovenetti / che furono sugietti / alo desordenado amor perverso, / per l'universo drizza le tue vele / e conta come li maligni effetti / prociedonno diretti / da viciato amor sordido e perso.
- Locuz. nom. Carnale amore.
[5] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 240.2, pag. 268: Caro amico, guarda la figura / 'n esta pintura del carnale amore, / sì che conosci ben la enavratura / mortale e dura ch'al tu fatt' ha core...
[6] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 9.20, vol. 1, pag. 123: Vergine bella, fior sovr'ogni rosa, / sença carnal amore se' dilectosa...
[7] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 18, pag. 39.30: E l'altra mainera si è de tutti quelli chi sono luxuriosi e ardenti del carnale amore.
[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 226.21: il quale Pico, percosso co la verga e toccato con veneni la bella Circe, toccata e punta di carnale amore, desiderando d'essere sua moglie, mutollo in uccello e sparse l'ali sue di colori.
[9] Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 40, pag. 952.1: Mirra fu figliuola di Cinares; come il diavolo l'acecoe, s'inamorò del padre di carnale amore...
[10] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 1-10, pag. 40.16: mi avvenne che io fortissimamente sopra gli accidenti del carnale amore cominciai a pensare.
[11] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 34, pag. 235.23: Secondo fu mirabile filosofo ed entrò allo studio molto fanciullo e molto di lungi a suo paese. E udendo un dì leggere in iscuola che niuna femina era casta s'ell'era stata richiesta di carnale amore, tenneselo ala mente e quando si vide filosofo ne volle fare esperienza.
1.11 [Come inganno o fonte di inganno].
[1] Poes. an. ravenn., 1180/1210, 48, pag. 620: Fals'è l'amor ke n'eguala dui / [et] eu [so] ko[sì servent']a vui, / como fe' Parise tuttavia.
[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 569, pag. 547: L'amore de le femene no è amor, mai sont amare, / et art è de malicia, de mentir e çurare...
[3] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 8.9, pag. 56: c'amor cognosco di falso colore, / del qual m'à prizo, poi fu'mi proferto...
1.11.1 Locuz. nom. Falso amore, amor falso.
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 29.22, pag. 109: Vergilio, ch'era tanto sapïente, / per falso amore si trovò ingannato...
[2] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), D. 27.1, pag. 89: O falso Amor, che credi di me fare, / perché condutto m'aggi in tua pregione?
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 58, vol. 3, pag. 437.8: Di Troia com'ella fu distrutta sa ogni uomo, e d'altre terre, e molti principi che sono stati distrutti per falso amore.
[4] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 33.101, pag. 299: Sia maladetta l'ora e 'l ponto ch'io / segui' tua vanità, o falso Amore, / non 'maginando tuo falso pregìo!
[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 369, pag. 332.30: Hai amor falso, che me as tradido sì villanamentre che de questo che tu me prometesti non m'as niente ateso...
1.12 [Detto degli animali:] impulso o condizione favorevole all'accoppiamento.
[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 74, pag. 86.14: La lonça sempre sta in calura d'amore et in desiderio carnale, launde sua fereçça è molto grandissima.
[2] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 1, pag. 3.10: Sono ancora altri falconi chiamati sacri, i quali sono bastardi, e nascono di falcone gentile e di nibbio; imperciocchè nel tempo dell'amore, quando si ritruovano, il nibbio per paura sta fermo...
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 2, pag. 454.17: Giannello [[...]] a lei accostatosi, che tutta chiusa teneva la bocca del doglio, e in quella guisa che negli ampi campi gli sfrenati cavalli e d'amor caldi le cavalle di Partia assaliscono, a effetto recò il giovinil desiderio...
[4] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 2, pag. 21.5: Falchones bianchi e rossi insirno e veneno da li nigri, imperò che lo falcone maschio nero fue morto, la femina sua compagna rimase e stava molto trista; e stando in questo modo, in lo tempo de l'amore li aparve ed a lei venne lo bucalco, e con quella tenendo aere, s'accompagnorono insieme, e di questi insiteno li falconi, li quali ànno le penne bianche e quasi sono adulterini, ed imperò sono cusì arditi...
[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 16, pag. 146.2: Ca la natura de le cavalle è de portare lu filgio soiu uno a(n)no, così como è dictu, et p(er)ciò lo tempo de la conceptione et de la natività ène da elege(re) convenevele. Unde lu te(m)po de la primavera, co(n)ciosiacosa che illo sia temperato et copiosu de pascue, maximam(en)te all'uno et all'altro se convene. Ca, conciosiacosa ch(e) temperato sia et tucti homini i(n) tale tempo siano i(n) animali più temperati, et lo sangue i(n) ne lu corpo i(n) quel tempo sengiorege, nullu tempu pare così actu a la conceptione, conciosiacosa che la temperantia de l'amore sia necessaria a la conceptione, similemente lu atunno ène actu alla natività.
2 [Nei rapporti interpersonali e sociali:] desiderio del bene altrui; sentimento di stima, rispetto, benevolenza, affetto, amicizia. In part., il sentimento proprio del rapporto fra amici. Estens. Il rapporto di amicizia fra città, paesi ecc.
[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 41, pag. 562: Per lengua se departe l'amor dig compagnon, / e no è maior tesauro êl mond, qi 'l truova bon.
[2] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 3 (9), pag. 234.7: No è thesoro k'eo potesse avere guadagnato scì p(re)cioso e gracioso como fo quando eo avi la vostra amistà, in la quale e' ò trovà p(er) me e p(er) li mei amise vero consiglo, grando aitu(r)io, firmo amore (e) certa sperança, (e) a le son tenuto d(e) s(er)vire tuto lo te(m)po d(e)la vita mia.
[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 13.18: Amico è quelli che per uso di simile vita si congiugne con un altro per amore iusto e fedele.
[4] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 161.5: O madona Galathea, una mea neça de quel'altra vila sì te manda mile saludi e manda a ti per mi lo so amore e lo so servisio...
[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: Et simiglia(n)teme(n)te si suole dire: la selva tiene la lievra et la li(n)gua del savio lo dolcie parlare; et Panfilo dice: lo dolce parlare isvellia (et) notrica amore.
[6] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 9, pag. 148.13: Et ne la decta electione fare, non guardare odio, amore, prezzo o prego d'alcuna persona.
[7] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 4, pag. 15.7: E açò ke l'amor lo qual è stato intro miser N. e miser M. fose mantenuto et acresuto de ben in meglo a nui placerebe forte ke in altro modo fosse proveduto, sì ke no fosse gita innanti questa visenda.
[8] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 11, vol. 4, pag. 324.14: Or suole addivenire alcuna volta, che col novel signore vegnono gentili uomini di sua terra, per lo comune di sua città, che parlano in quel luogo medesimo, e portano salute, e divisano l'amore ch'è in tra l'un e l'altro comune...
[9] Stat. fior., 1310/13, cap. 4, pag. 17.34: E udire le proposte e le spositioni che si diranno per li rectori overo per alchuno di loro, e quelle udite, consigliare quello che a lui parrà migliore e più utile [[...]] rimosso odio, amore, prezzo, preghiero overo paura.
[10] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 25, pag. 30.4: Como lo rethor de' usar vertude de cortesia. Algun appella questa vertude amistade; ma ben è gran differencia dentro amistade e que[sta] vertude, ka en amistade sempre se atrova amor, ma questa [vertud]he se atrova çença afficione d'amor...
[11] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 113.9, pag. 87: Dunqua lo dolçe e vero amore / è quelo che ne l'amico si trova / cum amistate çusta et honesta...
[12] Valerio Massimo, sec. red., c. 1346 (fior.), L. 4, cap. 8, pag. 460.27: O Volumio, riconosci infino dove tu se' portato per lo fermo amore c'avesti verso l'amico, sanza alcuna ingiuria della republica.
[13] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 17, pag. 282.11: Se dela cocitura dove saranno cotti li detti pesci darai a bere a due omini che non si favellino, overo che sieno aversari, reduceli ad concordia et ad amore incontanente.
[14] Stat. prat., 1335-75, cap. 5, pag. 636.21: Lo priore sia tenuto con grande sollecitudine di mantenere la nostra compagnia im pace e concordia et amore e unità e carità...
[15] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 28, pag. 62.20: A' Romani essere stata cagione di combattere Siracusa l'amore il quale avevano a' Siracusani, non odio...
2.1 Sentimento proprio del rapporto tra congiunti, familiari, coniugi, e così del rapporto fra i membri di una confraternita.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 20, pag. 258.4: Imperciò che l'amore del padre passa tutti gli altri amori...
[2] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 316.17: Questa pietra [[il berillo]] mette amore tra marito e moglie, e magnifica colui che la porta, se si costrigne all'orecchio diricto...
[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 11, pag. 92.6: L'amore è quello che congiunge le cose al corpo et fanne membro in del corpo tuo. Et questo appare: ecco tu ài lo figliuolo, àmilo, l'amore lo fa uno membro ad te.
[4] Doc. venez., 1309 (4), pag. 59.27: item ebia mia muier Chatarina s. VIIJ de gss. ogn'ano per fito de una chassa s'ela no podesse demorar cho· mio frar en chassa; e de questo eo prego mio frar per tuto ll'amor ch'el me portava, ch'ela no debia aver dessasio...
[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 130.20, pag. 508: Lo segondo [[comandamento per la sposa]] è so mario / amar d'amor neto e compio.
[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 75, pag. 188.8: L'uomo bascia in un modo l'amica sua, e in un altro i figliuoli, e nondimeno abbracciandogli, e basciandogli onestamente, sì dimostra egli assai l'amore, ch'egli ha in loro.
[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 12, pag. 138.3: E se non fosse che 'l troppo amore de' padri verso i figliuoli li fa le più volte pigri alle virtù, certo io m'atterrei al tuo consiglio di farti appresso di me studiare...
[8] Stat. trent., c. 1340, cap. 13, pag. 20.16: It. sì statuem e ordenem che çaschun fradel de questa fradaia sì debia portar amor, e carità, e dilection, l'un a l'altro...
[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 230.29: Senza fallo l'amore naturale del padre verso il figliuolo, e tua prodezza muove il mio cuore a pietà verso te.
[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 32, vol. 2, pag. 498.17: Il figliuolo, che segretamente era venuto a fFirenze per vedere che ffine avesse, vedendo il padre inocente andare a morire per lo difetto suo, mosso da smisurato amore da ffigliuolo a ppadre diliberato di morire perché il padre campasse, il quale liberamente vedea andare alla morte per campare lui, con molte lagrime si rapresentò alla signoria...
[11] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 48, pag. 278.15: Ulisse per vedere sperienzia d'altre genti; e avendo tre amori, di quelli non si curòe. Avea l'amore dolce verso li figliuoli, avea l'amore pietoso verso il padre, avea l'amore debito verso la sposa...
[12] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 306.13: Questo Achilleyde cresceo e coronao lo suo fratiello Laumedonta re de Thesalia, lassando se stesso a lo quale raysonebelemente appertenea lo dicto regno e senza questo per amore dello fratiello ordenao ipso...
2.1.1 Locuz. nom. Amore paterno, paterno amore.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 14: Ma però che l'amore paterno passa tucti li altri, acciò che tu bene mi ritribuisschi (et) meriti, mei, tuo padre, sopra tucti li altri ho(min)i dèi amare (et) avere in rivere(n)tia...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.35, vol. 3, pag. 281: ma per chiare parole e con preciso / latin rispuose quello amor paterno...
[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 1.3361, pag. 325: «Perché sì ardente è lo paterno amore, / Che più che sé li propri figli ama, / E sopra tutti perché più il minore?»
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 6, vol. 2, pag. 49.17: Luciu Brutu [[...]] Spulyassi lu amur paternu per essiri bonu consulu...
[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 32, pag. 589.7: Finito il ragionamento, e Filocolo dimorato alcun giorno con Caleon, lo stretto vinculo del paterno amore lo 'ncominciò a stringere...
[6] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 90.12, pag. 635: Questi sopra crudel rabbiosi cani / la bella donna giovene stracciaro / e gambe e braccia suoi tutte spezzaro: / amor paterno e fratern' obliaro.
[7] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 65.21: e tignando la cosa celada quanto el podeva, molte fiade 'lo abraçava soa fia, la qual ognomo credeva che quello el fesse per amorpaterno ch'elo li avesse.
2.1.2 Locuz. nom. Materno amore. || Solo nei due es. cit.
[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 23, pag. 93.14: E però, carissime figliuole e vere ispose di Jesù Cristo, amatevi insieme con amore di fuoco di Spirito Santo, dica ciascuna quello che piace l'una a l'altra; le maggiori riprendano le minori con materno amore...
[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 44.58, pag. 34: sia benedetto il fiume e le chiar'onde, / dove la petra a riva commosse / di valor in valor materno amore...
2.1.3 Locuz. nom. Amore fraterno, fraterno amore.
[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 204.28: vel 'salute con ardore di fraterno amore'...
[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 92, pag. 53.2: o quale cosa è più malagevole che di manifestare la censoria aspreza con le ciglia incontro al fraterno amore?
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 38.13: Quista caritati [di li filgi a lu patri et a la mamma], lu proximu gradu di benivolencia qui la secuta esti lu amuri fraternu.
[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 5, ott. 57.4, pag. 400: I primi nostri, che nacquer de' denti / seminati da Cadmo, d'Agenore / figlio, ver lor furon tanto nocenti, / che sanza riguardar fraterno amore / fra lor s'uccisero...
[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 90.8, pag. 635: Ché no è celato el superbo furore, / ch'ebbe uccidendo la figliuola el pate, / col consentir de queglie essagurate, / cui non sovenne del fraterno amore.
[6] Lett. napol., 1356, 4, pag. 128.3: Avimo cu(m) amor(e) frat(er)no, hoy vernardì, poy ora de vespere, lu primo jorno d'aprile, recipute li licter(e) vostre...
[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 220.90, pag. 263: pigliando le vestigie de' tiranni, / che con mortali inganni / cercan di viver sol<i> per aver tutto, / ed ogni amor fraterno sia distrutto.
2.1.4 [Dell'uomo per sé, con connotazione positiva].
[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 1, pag. 150.16: E a questo deliberamento tre ragioni m'informaro: delle quali l'una fu lo propio amore di me medesimo, lo quale è principio di tutti li altri, sì come vede ciascuno.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 99, pag. 324.41: Questo fanno le bestie mute, l'amore delle quali è sfrenato, e furioso verso i loro piccoli figliuoli, ma e' si spegne tutto po' ch'elle gli hanno perduti.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 7, vol. 1, pag. 15.26: E quand'egli si fu alquanto dilungato quindi, alquante vacche cominciaro a mugghiare per amore di quelle che rimanevano.
2.1.6 [Generic.:] armonia fra persone, buoni rapporti familiari e sociali.
[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 417, pag. 576: Mei è a l'om aver poco con 'legreça et amore / q'aver plena la casa con plaid e con romore.
2.2 [Nel rapporto fra sovrano e sudditi, fra coloro che occupano gradi diversi di una gerarchia, fra i singoli e le istituzioni].
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 9 (34), pag. 237.6: Tanto è lo p(re)clare amore, la grande reverentia e lla fidelle devot(i)one la quale e' abo i(n) la v(ost)ra per(son)a, savia, benigna, lib(er)ale e cu(r)tese, ke no è cosa che posse audire i(n) p(re)se(n)te la quale me fosse sì gratiosa cumo del vostro honore...
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 2, vol. 4, pag. 284.4: Amore dee essere nell'uno e nell'altro. Lo signore dee amare suoi sudditi di gran cuore, e di chiara fede, e vegliar di notte e di dì al comune prode di tutta la città, e tutti li sudditi debbono amare altresì lo signore a diritto cuore...
[3] Tristano Zib. da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 73.17: e tuti quelli de la tera plançe per l'amor del so signore che non se podeva trovar.
[4] Lett. sang., 1331, pag. 151.11: Al nobile e potente Comune di San Gimignano, la vosta badessa di Cavrillia col capitolo suo vi si raccomanda. Vedenmo le lettere vostre e ricevenmo i vostri ambasciadori con grande amore e effecto di carità.
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 139.2: Issu Fabiu no ndi fici muttu. Et, ultra chò, issu, ricipputi multi iniurij, sempri rimasi in unu medemmi habitu di animu, nìn iamay non si curuzau a la republica, ma perseverau continuamenti in l'amuri di li citadini.
[6] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 369, pag. 39: Et a custu' inchina tuta zente / o si' per amor e per timore / de Lombardia, Levant' e Ponente.
[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 1, vol. 1, pag. 97.5: Il crudele tiranno essendo nella città con tutta sua forza, e con falsi sembianti mostrava amore a' cittadini, uno giorno fece richiedere a suo consiglio li maggiori e più possenti caporali de la terra in grande quantità.
[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 51, vol. 1, pag. 387.3: Sopravenne la tornata del prenze di Taranto, e i· re per farli onore, ch'era d'età suo maggiore, sentita la volontà de' cittadini ch'avieno amore al prenze, così asediata liela brivilegiò...
[9] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 84, pag. 80.3: Ama d'avere più tosto l'amore de le genti che il loro avere, però che chi à l'amore de le genti sì à [ancora il loro] avere.
- Locuz. prep. Per (l') amore di (con valore causale).
[10] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 212.8: ma il gran talento ch'egli aveano di bataglia, per l'amore e per la temenza di Ciesare lor singniore, sì sormontava e abattea loro pietà.
[11] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 16.6: Alora tuta la citade, piçoli e grandi, començòno a fare gram festa e grande alegreça per amore de l'imperadore...
[12] Doc. ancon., 1345, pag. 237.10: Et le predicte tucte et ciascheune cose li predicti ambasiaturi ac sindici per lu dicto communo fecerono, volerono et promisseno per reverentia et amore del dicto meser lu Doxie ac del Comuno de Venegia.
2.2.1 [Nel rapporto con le istituzioni, la patria].
[1] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 54.17: P(er)ché ricorderò io i ch(avalie)r(i) di Roma? li quali conciedono a nnoi la somma de l'ordine e del consiglio, acciò ch'egli conbatano con voi de l'amore de la repu(blica)...
[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 124.1: Ma veramenti l'amuri di la patria vinchirà et lu smisuratu desideriu di li lodi».
[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 117.10: Et intanto erano astretti di grande amore della loro patria, che li secreti consigli del senato per molti secoli niuno de' padri coscritti ridisse.
[4] Lett. napol., 1356, 2, pag. 124.14: Et zo si facendo, simo (con)tenti, p(er) honore (et) amore de la essa Compagna, de sustinire alcuna gravecze de plu muneta, lu meno che vidireti de puterise fare...
[5] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 161.8: si vuy siti contenti ki eu torna a lu monasteriu, suu aparichatu di viniri a li vostri pe[di], non constritu di neciscitati et ma pir propriu amuri ki aiu a lu monasteri[u] [et] a vuy...
[6] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 38, pag. 237.31: E per questo al Consiglio non dée essere alcuno avaro, ma libero e magnanimo, però che l'avaro ama più l'utile suo che l'amor de la patria...
[7] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 7.1, pag. 19: Lo degno e dolce amor del natio loco, / che nel cor di ciaschun Natura cria, / volge la mente mia, / Pisa, sovente ad contemplar tuo stato...
- Locuz. prep. Per (l') amore di (con valore causale).
[8] Lett. pist., 1322, pag. 58.2: Ebevi uno dicitore che disse, che a messer l'Abate fosse scritto che per amore del comune prestasse i decti denari, e che fossoro renduti a voi, e fatte d'avare le carte, e ch'elli tollesse le vostre ragioni.
[9] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 224.19: el quale conselglo se fecea a petetione de meser Venciolo che volea che se sugellasero lettere per mandare em Corte a nostro signore meser lo papa che per amore del cumuno de Peroscia fecesse ovesschovo de Peroscia frate Alizandro de meser Venciolo de Gucinello.
[10] Jacopo Passavanti, Tratt. vanagl., c. 1355 (fior.), cap. 3, pag. 267.26: e tra gli altri, recita di quel Bruto ch'uccise i figliuoli e per l'amore della patria e per la cupidità della gloria umana...
2.3 [Dir.] Rapporto di affetto o simpatia personale, in quanto pregiudizievole dell'imparzialità.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 26 (88), pag. 249.8: E p(re)ge(m)mo p(er) lo loro honore quilli che avera(n)no la ve(n)tura d'aleçere, anche no scia opo ch'elli denno essere bene p(re)gati, che remosso odio, amore, timore, p(re)go (e) spetiale proe o da(m)pno loro o altrui, allegeno quella p(erson)a la quale illi cred(e)rano milglore, plu utile a questo (Com)muno, e cului ni dia la gr(ati)a k'à la força e la v(er)tù d(e) tute le cose.
[2] Stat. assis., 1329, cap. 11, pag. 174.30: Ma ciaschuno sia tenuto, ne la electione predicta e ne l'altre electiune, temore, amore, odio, overo favore posposte, solamente coloro nominare i quagle a suo giudicio reputarà milglure.
[3] Stat. perug., 1342, I.11.5, vol. 1, pag. 45.13: E quiste cose tucte e ciascune oservare giuramo, remosso odio, e amore, temore, preço overo prieghe d'alcuno spetiale guadangno overo danno...
[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 1, pag. 220.13: Il falso amore segue le dilicatezze della primavera; e nel verno, lasciato il remo nel mare, ti abbandona. || Per accezioni analoghe in ambito 'erotico' cfr. 1.11.1; in ambito religioso, 3.5.
2.5 [Ret.] [In formule epistolari di saluto].
[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 204.17: 'Al dilecto frate', 'A l'amato frate', 'A l'amatissimo frate', 'Al mio fratello molto da amare O., P. tuo frate' vel 'M. fratello suo', 'salute con dolze e fraterno amore', vel 'salutem e caro amore', vel 'salute e naturale amore', vel 'salutem con puro amore' vel 'con perfecto amore', vel 'salutem e chiaro amore', vel 'salutem con perseveranza di tutto amore [e] con desiderio di vedere'...
[2] Lett. sen., XIII u.v., pag. 48.25: Amando in Cristo karissimi frategli Gheçço, Striccha, Pi[er]oç[o], [Petr]uccio Terracciuolo, Naldo Marcovaldi et Minuccio di Chese speçiale, frate Pietro Jacomi senese de l'Ordine de' predicatori con puro amore salute vera et gloria sempiterna.
[3] Lett. casol., XIII ex., pag. 390.7: Al camarli(n)go e al co(n)silio e al comune di Casole, Me(m)mo Viviani salute e puro amore.
[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 66, pag. 120.19: Lo quale corriere sì disse cosie: «A voi ree Marco e a ttutta la vostra conpangnia T. vi manda salute e buono amore. E ffavi assappere...
[5] Doc. fior., 1320, pag. 82.30: I Priori de l'Arti e 'l Gonfalonieri de la Giustitia de la cità e del popolo di Firenze a' gentili e savi huomini ambasciatori del Comune di Firenze, che sono in Prato, salute e amore.
[6] Lett. friul., 1358, pag. 329.10: Al amigo so Karissimo Artrusino de Civitat io Meginardo de Vilalta sì ti saluto cum bono amore...
[7] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Est 16, vol. 4, pag. 672.15: [1] Lo grande re Artaserse dall'India insino alla Etiopia, in cento XXVII provincie, a tutti i prìncipi e rettori e vicarii, i quali sono sotto la nostra suggezione, salute e buono amore.
2.6 Locuz. avv. Per amore (in opposizione a per forza).
[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 3, pag. 154.3: acciò ch'egli ti vuole prendere ed ingannare per amore e per lusinghe, quando non ti può ingannare per forza.
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 44.1: in memoria che chi Iddio non vuole ubbidire per amore, ee bisogno che l'ubbidisca per forza.
[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 62, pag. 110.4: Allora disse Galeotto che ssì pur farebe, «e dicoti, padrone, che sse tue non mi vi porti per amore, sì mi vi porterai per forza».
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 7, pag. 94.1: Cesare si facea via co la spada in mano, facendo ardare ville e magioni, e mellio desiderava passare per forza che per amore.
[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), Prol., pag. 5.1: et cussì li Latini et li proximani populi, comu su li barbari et li Franchisky et li autri strani nacioni et quasi tuctu lu mundu, cui per amuri cui per forza, tucti foru subiugati da loru.
[6] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 211.40: E altressì è bisogno per che colui che per esso operrae, che sia intendente e sottile in modo che intenda quello che farae, e che sia molto acchoncio in farlo, e che faccia quello che gli sarà comandato, e non quello che el si vuole, e che lo faccia non per forza ma per amore, che non per invidia e per mala volontà.
[7] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 149.27: Poi adunque che per forza, e per amore, e per lusinghe, e con prieghi Cristo richiede il nostro amore, non siamo sì villani, che noi non glie lo diamo.
[8] Stat. cort., a. 1345, cap. 21, pag. 141.3: Anco ordenamo ke qual fallasse contra questi capituli non sia tenuto nè a colpa nè a pena, però ke Dio vuole essare servito per amore e non per força...
[9] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 9, pag. 31.10: Per mia fè (disse a Lancilotto lo re Artù), che io tengo fello colui che può avere altrui per amore e vuollo per forza...
2.6.1 Locuz. avv. (O) per amore o per forza.
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Prologo, pag. 165.21: e così i latini [sic] e prossimani popoli, come le barbare e strane nazioni, o per amore o per forza, sotto il nostro romano impero tutti furono a censo recati.
[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 91.8, pag. 134: Oh me, Troiol mio, or fia el sofferto / da te vedermi gir? Ché non t'ingegni, / per amore o per forza mi ritegni?
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 145.9: e per questo il Comune diliberò, o per amore o per forza volere avere la tenuta delle sue ragioni.
[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 263.18: E questo Giove crescete e fé grandissima guerra al patre, per modo ch'el fu bixogno che 'l patre se partisse o per amore o per forza.
[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 161, pag. 386.26: E perché gli pare fadiga l'obbedienzia, vuole disobbedire per fuggire fadiga; e egli cade in massima fadiga, ché pure obbedire gli conviene o per forza o per amore.
2.6.2 Locuz. avv. Per grazia e amore: senza interessi, gratuitamente (di un prestito).
[1] Doc. aret., 1349-60, pag. 178.15: Naldo de Boncetto da le Come, el quale sta a Casstillioni Fibocchi, dia dare, ei quali ei prestai dì detto de sopra p(er) graçia e amore p(er) comparare una somiera...
- [Più generic.:] Per grazia e amore (in vari sintagmi): per generosità, liberalità, nobiltà d'animo.
[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 81, pag. 98.1: Per via di grazia può l'uomo esser lodato di giustizia quando per grazia e buono amore si muove a rendere la ragion loro a' parenti o agli osti o agl'amici...
[2] Doc. sen., 1365 (2), pag. 29.31: Et però, per parte d'essi frati si prega la Signoria vostra, che per reverenza del corpo di Yhesu Cristo et per amore et grazia, degnate d'ordinare et provedere co' bisognevoli modi che 'l Camarlingo di Biccherna dia et paghi de la pecunia del Comune di Siena...
[3] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 68.1: Ma io te faço asaver che tu no me apertien alguna cosa, e perçò tu no die' esser descognosente, perché no per debito de natura ma per gracia e per amor tu à' aquistado mi e le mie cose universalmente.
2.6.3 Locuz. avv. Per (l') amore di + pers., per amore + poss. (rif. al soggetto, con valore esortativo nei cfr. del destinatario).
[1] Lett. sen., 1260, pag. 269.3: (E) mandati pregando Nicholò di d(omi)no Nichola che se tu no li ài venduto el suo ch[o]rcivaldo dela biffa, che tu li li faci vendare p(er) lo suo amore.
[2] Lett. mant., 1282-83 (?), 3, pag. 16.34: e se Caroçì non se reço al vostro sen debiè feriro et castigà per lo me amor...
[3] Poes. an. urbin., XIII, 11.154, pag. 564: Fillo, per lo mi' amore, / de questo peccatore - aggi pietate, / ke la tua caritate - non ublia».
[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 43, pag. 56: E sí fazand, tu anima, - zo dis lo Crëator - / Tu he venz la bataia, e sí 'm faré honor. / Tut zo k'el sia fadhiga, scombat per me' amor...
[5] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 150.29: Eo portè questo dolor per lo vostro amor, e vu portè la vostra pena per mio amor, k'eo ve farè consolation.
[6] Novellino, XIII u.v. (fior.), 49, pag. 234.10: « Madonna, io v'ho onorata quant' i' ho potuto; priegovi per amore di me che voi ritorniate omai a casa del vostro padre.
[7] Cronica fior., XIII ex., pag. 140.18: Allora i Fiorentini fece nobile e grande anbasceria e mandalla al Comune d'Areçço, pregando per loro amore che non si dovessono tramettere del fatto di Montepulciano.
[8] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 6.213, pag. 43: O sorelle, che ben fate / che la trista richerete, / per mio amor, no ·l mi celate, / se novella ne sapete...
[9] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 24, pag. 72.13: (e) en q(ue)sta e' lo tirai in dre', (e) dis a Pero: «P(er) me' amor, parti-te!», (e) così se partì...
[10] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 90, pag. 260.25: Dimmi, per amore di me, qual tu pregerai per più savio, o Dedalo, che trovò la sega, o Diogene...
[11] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 115.26: O bel conpagno, pregar te voio per mio amor ch'el corpo de Milipon me retruovi...
[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 45, pag. 606.11: Tanto abbiamo sostenuto, ben possiamo questo piccolo termine sostenere; e io te ne priego che infino allora, per amore di me, con pazienza sostenghi il tuo disio.
[13] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 136.12: Del cui mestiero essendo abandonate le cose sacre, non comportandolo il senato con pacefico animo, per ambasciadori richiesero quelli di Tivoli, che per loro amore ristituissero quelli trombadori a li templi romani.
[14] Lett. volt., 1348-53, pag. 181.4: preghiamvi che per amore di noi in ciò che vi rechiedesse vi sia racomandato, e in quello che da nostra parte vi dirà vi piaccia dare piena fede.
[15] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 90.3, pag. 331: Per l'amor di Dio, / Madonna, non mi dite ta' parole, / e non piangete più, per l'amor mio, / ché 'l pianger vostro più che 'l mie mi dole.
2.6.4 Locuz. prep. Per amore di (una persona, con valore causale o finale).
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 114, pag. 528: Medëa, la fii[ol]a del rei de Meteline, / per amor de Iasón lo frar tras' a rea fine...
[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 297.23: E Stefanus procuratore trovao una casa per molta pecunia e per amore de questi principi, Paniclis, Istrionis e la donna mandao kiendo Domitianus e li senatori in quella casa l'occisero con molte ferute...
[3] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 19, pag. 563: Per loro amore [[di coloro che non sanno il latino]] fácçonde in vulgare lo decto, / che cascheduno áyande plenario intellecto...
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 13, pag. 169.16: Pompeo amava molto Cornilla [[...]] sì le disse, con grosse lagrime lo viso bagnando: «tanto mi grava lo dipartire, che i' ò tanto tardato la battallia per amore di te...
[5] Lett. sen.>fior., 1314, pag. 20.15: Non so se la vorà sugellare, e se la sugella, sì la sugellerà per amore di Martino che gli è molto suo amico.
[6] Lett. pist., 1320-22, 1, pag. 33.9: La tua lectora per fermo vidi volentieri quanto piue potei, sìe per amore di te, sìe anchora...
[7] Doc. volt., 1322, 4, pag. 12.33: et io dissi che per suo amore ne farei ciò che volesse...
[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 18, pag. 270.30: Niuna cosa fu che per amore di te io non avessi fatto, niuna gravezza è che lieve non mi fosse paruta.
[9] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 66.18: E io, per amore di te, dolcissima Madre, perdono al mondo per questa volta...
[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 50, vol. 2, pag. 356.3: Il quale mosso da pietà e dalle giuste preghiere di tali cittadini mandò a messer Bernabò di tali cittadini, e della sua umilità ferventemente pregò il signore che per loro grazia e amore dovesse perdonare la vita a cquello nobile uomo...
[11] Lett. fior., 1375 (5), pag. 176.2: E se mi vi chapitasse niuno tuo amicho a chui tu voglia ch'io faccia onore per amore di te, avisera'mene nella lettera...
2.6.5 Locuz. avv. D'amore e d'accordo.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 19, vol. 3, pag. 347.13: Il vescovo credendo ben fare, se ne scoperse a' compagni suoi XIIII, ch'erano, come detto è, VII grandi pure di maggiori, dicendo ch'era il meglio di farlo d'amore e d'accordo co' grandi...
2.6.6 Locuz. avv. Con amore. || Compresi es. di ambito religioso, ma riconducibili ai signif. registrati sotto 2.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 24, pag. 278.2: Et non tenere li servi tuoi se non con amore.
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1131, pag. 215: Da poi ch'a la Natura / parve che fosse l'ora / del mio dipartimento, / con gaio parlamento / sì cominciò a dire / parole da partire / con grazia e con amore...
[3] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2224, pag. 69: E a lor dix lo bon segnor / Cum grande planeça e cum amor...
[4] Passione lombarda, XIII sm., 27, pag. 110: Et in Bethelem, cum amore, / là partuisti lo salvatore...
[5] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 15, pag. 41.7: pa(r)tiso-ne inde cu(m) amor e fosem a casa de Marinel e fesi vegnir d(e) bona volu(n)tà a mi e (a) lui una meça d(e) vin (e) bevesem ensembra...
[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 551, pag. 63: E tutty si lli inclina de bon cor / Con reverençia e con amor.
[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 38, pag. 135.20: Sappiate che una delle maggiori volontadi che al mondo io avessi, si era di vedere messer Tristano, e di vederlo con amore e non con odio...
2.6.6.1 [Per ironia:] manifestando amore falsamente.
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 29.20, pag. 109: A Giuda ben la posso asumigliare / che baciando ingannò Nostro Segnore; / mai nessuno omo non si può guardare / da quei che vuole ingannar con amore.
3 [Relig.] [Nei rapporti con la divinità:] sentimento dovuto dall'uomo a Dio (o alla divinità); modo di essere di Dio nei confronti dell'uomo; Dio stesso, dal punto di vista del suo rapporto con le creature.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 34, pag. 601: Signor Deu, qi Te serve dé aver grand baudor, / e qi Te portarà bona fe et amor...
[2] S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.), 23, pag. 34: Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore / et sostengo infirmitate et tribulatione.
[3] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 133, pag. 423: Volentera ol damoni tel consent a fare, / perché do anime in quel fa pecare / e da l'amor de Cristo i fa aluytanare.
[4] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 46, pag. 149.4: Et non solamente si perdono le ricchezze per la guerra, ma eziam l'amor di Dio, e paradiso, et questa vita...
[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 3: [5] L'amor di Dio (è) carità di puro cuore, et la buona coscienza, (et) fede diricta, dela quale fa me(n)sione s(an)c(t)o Paulo in nela p(r)ima pistula A Timotheo in nelo inconi(n)ciame(n)to di quella...
[6] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 36, pag. 65.7: Misericordia è virtú per la quale l'uomo nelle miserie del prossimo suo si muove a pietà per ispiramento di divino amore...
[7] Stat. prat., 1295, pag. 446.15: Anco che ciascheduno debbia preghare mess(er) Domenedio p(er) questa Compagnia, che lla accrescha (e) acce(n)da nel suo amore.
[8] Orazioni abruzzesi, XIII, A.3, pag. 105: Deu de misericordia, Siniore de consolatione, / Agi misericordia ad me et ad onne peccatore. / Quilli ke stau 'n penete[n]sa conservali nu teu amore...
[9] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 169, pag. 23: Per quel pretïoso figlio, / amoroso aulente giglio, / per su' amor dammi consiglio, / sì ch' i' sia certificata.
[10] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 5.107, pag. 507: Ne la glorïa perfecta / de lo santo paradiso, / ove l'alma se delecta / remirando ne lo viso / de quella Regina electa / e 'n quell'altro flurdeliso, / Cristo fo d'amore preso / sença sceverare.
[11] Lucidario lucch., XIII/XIV, pag. 46.19: Quinto fue spiritale forocasione, che la sua anima che era congiunta [a] chi [a]ma, quando elli fece la volontà del diaule, si fece avoltero, e perciò per[se] l'amore del suo diricto sposo.
[12] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1021, pag. 290: Ella i amaistrava a l'eternale amore, / perfeta alegreça de lo regno celore.
[13] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.9, pag. 318: e ve mando / umelmenti saluando / en lo dozo amor de Criste, / per che lo so regno s'aquiste.
[14] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 90.4: Per che ragionevole è credere che li movitori [[...]] di Venere siano li Troni: li quali, naturati dell'amore del Santo Spirito, fanno la loro operazione, connaturale ad essi, cioè lo movimento di quello cielo, pieno d'amore; dal quale prende la forma del detto cielo uno ardore virtuoso, per lo quale le anime di qua giuso s'accendono ad amore, secondo la loro disposizione.
[15] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 29.18, vol. 3, pag. 477: Non per aver a sé di bene acquisto, / ch'esser non può, ma perché suo splendore / potesse, risplendendo, dir 'Subsisto', / in sua etternità di tempo fore, / fuor d'ogne altro comprender, come i piacque, / s'aperse in nuovi amor l'etterno amore.
[16] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 11.4562, pag. 392: Ma quando vederà lo suo Fattore / Da vista a vista con l'altre divine, / Sentirà pace dell'eterno amore.
[17] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 4, pag. 43, col. 18.11: Onde e più gloriosi angeli di paradiso rendono di loro a lloro creature maggiore honore e gloria per più nobile acto e quali sono chiamati Seraphini: cioè ardore del superno divino amore.
[18] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1088, pag. 388, col. 1: Catarina, / vergene pura et fina, / leva l'occhi et lu core, / conusci lu tou creatore, / per cui amore sostey / cotanti martorii rey.
[19] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 13, pag. 637.4: E se l'anima le paresse avere quiete e pace, stando in vizio, questo è segno della sua morte; però che non sente, né d'amor di Dio né di timore d'inferno non cura, però tal persona vivendo giudichisi morta; e cosí è di veritá.
[20] Stat. gen., 1340, pag. 11.14: Ancora statuemo e ordenamo che se alcuna persona de la dita Confraria fosse maroto che subitamenti quello chi saverà de quello dito fraello maroto che ello lo debia denuntiar a lo prior perché lo prior lo debia andar a vexitar e confortalo de l'amor de Dee...
[21] Stat. palerm., 1343, cap. 15, pag. 25.23: Ancora urdinamu e firmamu, considerandu ki Deu non voli essiri sirvutu si non per amuri, ki cui fallissi cuntra li dicti capituli et urdinamenti, non li sia reputatu a culpa di anima, salva sempri la ligy di Deu e li cumandamenti di la sancta Eclesia rumana.
[22] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 146, pag. 12: Questo è cholui che ve mostrò plu signi, / e nel deserto, vignando d'Egito, / e per farve, nel suo amor, plu digni.
[23] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 51.7: E di loro nacquero gli primi idoli, e havi molti romitaggi e badie di grandi astinenza per amore e divozione ch'hanno a' loro idoli, e non fanno cosa di pecato contra loro legge.
[24] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 50, col. 2.39: acciocchè e' morti resuscitino alla vita dell'amore, e' ciechi degli occhi dentro pervengano a cognoscimento della chiara verità.
[25] Stat. cass., XIV, pag. 22.14: (et) de quisti dice la Sc(ri)ptura: Propter te morte afficimur etc.: «Pro l'amore too Seniore I(es)u (Christ)o semy deputati alla morte, semy assimiliati alli pecori li quali se menan ad occid(er)e».
[26] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 67, Ascensione, vol. 2, pag. 630.7: La prima utilitade sì è l'umiliamento del divino amore, come dice san Giovanni nel sestodecimo capitolo...
- [Come principio filosofico].
[27] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.42, vol. 1, pag. 195: da tutte parti l'alta valle feda / tremò sì, ch'i' pensai che l'universo / sentisse amor, per lo qual è chi creda / più volte il mondo in caòsso converso...
[28] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 12, pag. 131.14: il quale [[Empedocle]], sí come per molti altri filosofi diverse credenze dell'universo s'intendéro, cosí questa per lui cosí fatta si tenne che solamente per gli alementi il mondo si reggesse, e che tra loro si prendesse due diversi principî, cioè odio e amore; per li quali insieme in odio regnando, che 'l mondo ben si reggesse, e in amore il contrario, sí come confusione di molte cose unite che niente non fosse, chiamando cotale amore 'caos', cioè confusione di molti e diversi uniti effetti.
- Amore di carità .
[29] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 79, vol. 3, pag. 505.13: E senza amore di carità non può venire alcuno a beatitudine, tutto che egli abbia diritta credenza...
[30] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 70, pag. 344.7: Ma quando ti dico amore, guarda che non ti inganni in questo punto, cioè che sono due amori: l'uno si è il buono, e è detto amore di carità ; l'altro si è reo, e è detto amore cieco.
[31] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 727.28: 28. Ed io, che mai ec. Cioè, io Bernardo, d'amore di carità infuso, ti priego che a lui sia così benigna, come mai fosti a me.
[32] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 4, cap. 1, pag. 73.5: Onde il dolore che viene solo da paura, non basta e non fa sofficiente contrizione; ma conviene che venga da amoredi carità , come il dolore della Maddalena...
3.1 [Appellativo di Gesù Cristo].
[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 33.39, vol. 1, pag. 220: Splendor ke doni a tutto 'l mondo luce, / Amor-Iesù, de li angeli belleça, / cielo et terra per te se conduce ...
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 90.251, pag. 377: Amor, amor Iesù, so gionto a porto: / amor, amor Iesù, tu m'hai menato...
[3] Laude tosc., XIII ex., 1.88, pag. 45: La via de' iusti è di sicuritade [[...]] / la quale duce a la claritade / a la cità Ierusalem città d'amore, / ch'è detta vision di pace / ov'è 'l nostro amor Ihesu verace...
[4] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 17.2, pag. 240: Troppo perde el tempo chi ben non t'ama, / dolçe amor Iesù sopr' ogn'altro amore.
[5] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1372/73] lett. 11, pag. 49.7: O dolcissimo amore Gesù, che colla mano disarmata, e confitta e chiavellata in croce, ài sconfitti e' nostri nemici!
[6] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 40.6, pag. 415: Gridava: - Amor Iesù, per te mi moro! - / Volgendosi dal lato manco e destro, / grida: - 'N du' se', o dolce mie maestro?
3.2 Locuz. avv. Per (l') amore di Dio, di Cristo, di Gesù. || Rif. talvolta anche a un dio pagano.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 52, pag. 173.29: Et sperando, chello che voi dite co la bocca farete tutto però per amor di Dio e per honore nostro...
[2] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 171.15: «Eu prego ti - dise Panfilo - per amor de Dieu qe tu dige a mi solamentre lo nome d'una causa qe tu vogli, sapiando fermamentre qe chascuna causa qe tu me demandaras eu a postuto te la darai».
[3] Stat. fior., a. 1284, I, par. 31, pag. 40.28: Anche tutti quelli dela Compagnia, per amore di Iesu Christo e per salute dela loro anima, debbiano ubidire al frate e a' capitani humilemente et devotamente.
[4] Stat. fior., a. 1284, II, par. 18, pag. 49.16: e neuno dela Conpagnia, o di fuori dela Compagnia, il possa adomandare, osia avere in neuno modo; ma sia loro licito et possano, di quello che vi rimanesse, dare per amore di Dio a' poveri ala porta del choro, chom' è usato.
[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 9: Et du(n)qua p(er) l'amor di Dio (et) p(er) tema di ta(n)ti mali dèi schifare la guerra, qua(n)tu(n)qua puoi, riserva(n)do a cte le tuoi cose (et) lassa(n)do le suoi ad altrui...
[6] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 84, pag. 191.5: Item ponemo et ordinamo, che li signori possano dare, de le cose del Comune dell'Arte, IIIJ soldi ogne mese, per amore di Dio.
[7] Disciplina Clericalis, XIII ex. (fior.), pag. 75.22: E' disse: Padre mio, dilmi, per l'amore di Dio.
[8] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 40.1: Or le meretrice già guadangnano di peccato, et si puono ritenere quello che guadangnano, et puone dare per l'amor di Dio, et puosene maritare et non è tenuta di renderlo a chi liel dà.
[9] Doc. pist., 1300-1, pag. 222.27: Diedi a mess(er) Tomagio veschovo di Pistoia, p(er) lui a do(n)na Gina molglie che fue del Chosa Rola(n)di, p(er) l'amore d'Iddio, dì x d'abrile, lb. j.
[10] Stat. sen., 1305, cap. 30, pag. 45.14: Anco stanziamo, che 'l pelegrinieri de lo Spedale debbia e sia tenuto di dare, per amore di Cristo, per lemosina tutto lo pane rotto...
[11] Doc. venez., 1305, pag. 39.28: et sia dati per l'amore de Deo per anema de ch'ili foe grosi XIJ per povero...
[12] Doc. prat., 1293-1306, pag. 223.21: e -l soperchio de' denari ne debbiano cho(m)perare pa(n)no roma(n)gnuolo <e darne p(er) ri> e rivistire ' poveri, quelli che a lloro parrà che più si cho(n)vengha p(er) l'amore di Dio.
[13] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 37, pag. 197.10: Quando l'uomo va per cammino, per li alberghi, suole l'uomo dire: 'Dammi lenzuola lavate, per amor di Dio', tanto li sa buono.
[14] Doc. venez., 1314 (2), pag. 119.29: Sì laso tuto lo residuo de tuti li me' beni a mio frar ser Michel le IIJ parte e l[o] [q]uarto a mio nevo Pantalon Michel; sì laso ch'elo sia portado in Romagna libr. LV in cose, çoè fostagni, in vestir infermi poveri da Forlin per amor de Dio et de miser sen Iacomo (con)fessor...
[15] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 118.7: alde. Arçia, Ansefile, le triste moier de Poliniçe [e de Tideus] fiole del misero Arasto e Vagni che fo moier de Canpaneo con molte del paixe d'Argi se parte a muodo de topine e mal in ordene, e vien a Tebe, e domanda a Crion che per l'amor de dio le i dia parola ch'ele posa sotorar li suo morti o farli arder...
[16] Doc. volt., 1329, 11, pag. 27.28: E però vi prego per l'amore di Dio e della beata vergine Maria che voi poniate mente alla mia vedovança e all'orfanità de' pupilli...
[17] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 20, pag. 349.22: Nè riponere o fare riporre alcuna cosa in ispecialità in alcuna parte, se non ove ogni cosa si ripone per dare per l'amore di Dio.
[18] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2 ott. 111.8, pag. 72: Deh, non le mi lasciar, Pandaro mio, / portale indietro, per amor di Dio.
[19] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 29, pag. 67.19: nen era nixunu ki dubitassi de le promissioni ki fachìa sanctu Benedictu: ca in una hura, pir unu vaxellu de vitru quasi leiu de oglu, ki dede pir amuri de Deu, rechippi una bucte plina de oglu.
[20] Doc. perug., 1322-38, pag. 140.44: Ane lasate p(er) amor de Dio, s. x.
[21] Stat. trent., c. 1340, cap. 28, pag. 30.4: E s'el malà volesso far testamento, recordarye ch'el deba lasar qualque cosa a la casa nostra per amor de Deo, s'el ye plas.
[22] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 313.32: Signori, abbiate pietà e misericordia di noi, fateci dare del grano per l'amore di Dio che noi non moiamo di fame, noi et le nostre famiglie.
[23] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.36: Avuto consillio con tutti li frati, lo maestro dello spitale maggiormente abbia disposto et ordinato che -l priore dello spitale ogni anno comperi cento coti, ciò è vestiti, overo coperture tinte ad ricoprime(n)to dei fanciulli gittatelli et mandili adlo spitale d'Altopascio, li quali computi nella risponsione sua con quelli che spontaneamente sono offerti nella ecclesia della casa del suo priorato per l'amore di Dio.
[24] Lett. napol., 1353, pag. 123.15: P(re)gove, madama, p(er) l'amor de Dio, che de chilli dinare che eo agio vostri, che si no(n) vi fusse troppo sco(n)ço, che mi 'ndi i(m)pristiti una unça a buono re(n)dere...
[25] Stat. fior., 1357, cap. 39, pag. 357.21: excepti i panni che si comperano da' buffoni a' detti buffoni donati, et excepti ' panni d'albagio che si danno per l'amore di Dio...
[26] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 12, vol. 1, pag. 41.4: Et si alcunu dica: - Omni homu non esti tinutu a Deu di tuctu quantu beni poti et sapi, ka homu non esti tinutu a Deu intrari a religiuni, diiunari in pani et acqua la quaraisima, dunari tuctu lu so per amur di Deu...
[27] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 25, pag. 21.6: Egli ti si raccomanda per lo amore di Cristo, che tu prieghi per lui.
[28] Doc. castell., 1361-87, pag. 215.19: Vagnuolo da Martig(n)ano, Mccclxxviij del mes(e) de ge(n)naio, dè al Paçço uno fio. che ci avea a dare (e) x s. meno del fio., che disse che volea ch'io glele lassasse p(er) l'amore d'Eddio e p(er)ché era e(n)fermo, (e) così fo facto.
- Locuz. avv. Per amor Dio. || Gallicismo sintattico, come si vede dalla presenza nei Sermoni subalpini.
[29] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 582, pag. 620: se un omo T'onfende de fiol o de fratre, / per amor Deu l'onfense dé esser perdonate...
[30] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 3, pag. 228.2: Quals est aquest conduitz? Quant il fan enfeintament lo ben que il fan, no per amor De, mas per aver los del sevol...
[31] Caducità , XIII (ver.), 236, pag. 663: or fia sepellì tost<o> per l'amor De'.
3.3 [Nei confronti della Madonna e dei santi].
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 261, pag. 221: Ki met speranza e amor in la Vergen Maria, / El no è hom il mondo ke sí peccaor sia / Ke no 'n possa aspegiar bon cambio e bona aïdha...
[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 1.2, vol. 1, pag. 85: Venite a laudare, / per amore cantare / l'amorosa vergene Maria!
[3] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 115, pag. 89: e per amor de la Vergen Maria, / k'en Bethleem en terra de Soria / te parturì sença nesun dolor / sì como plaço a l'alto Creator, / cun gran marcè t'aoro...
[4] Stat. fior., 1310/13, cap. 18, pag. 27.28: Anch'è statuto e ordinato che ' rettori di questa arte che per lo tempo sarano siano tenuti e debbiano ogni anno del mese di dicembre dare e pagare a la chiesa di Santa Maria Ughi overo altrove dove i rettori de la detta arte staranno a rendere ragione, per amore di Dio e della beata vergine Maria, uno orcio di buono e puro olio.
[5] Doc. volt., 1329, 11, pag. 27.28: E però vi prego per l'amore di Dio e della beata vergine Maria che voi poniate mente alla mia vedovança e all'orfanità de' pupilli...
[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 2, pag. 9.22: Chisto sancto patre Libertino, per amore e devocione chi avea ad sancto Unurato, sempre portava una calcza che era stata de sancto Unurato. || Passo tràdito da mss. seriori toscanizzati.
3.4 Locuz. avv. Con amore. || Es. di più chiaro signif. religioso; altri es. registrabili anche qui in 2.6.6.
[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 14.10, pag. 767: Questa semelitudine abbi a mente, / amico, se vuoli essare salvato: / co l'odorato trae a te Cristo, / e mangiaLo con fede e con amore...
[2] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 152.32: Çaschaduna fiada che la creatura me clama cum amor e cum devocion, eo me recordo de questa passion...
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.8, pag. 265: De sé non se retene, che non te voglia dare / parte, perché vol fare te seco tutto unire: / porrai donqua soffrire a lui che non te rendi / e lui tutto non prendi e abbracci con amore?
[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 30, pag. 52.20: E s'elli ti tenta d'odio, e tu lo taglia con amore. E s'elli ti tenta di vanagloria, et tu ti rimembra che Dio moritte.
[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 70, pag. 345.8: non si satisfà per digiuni o per orazioni, o per limosine, o per cilicci, non si ne cura Idio, è acqua zezza: solamente coll'amore si satisfà a Dio.
[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 12, pag. 634.12: In prima si vuole temere Iddio con amore e con reverenzia...
[7] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 11, pag. 96.6: Faccia dunque lo peccatore la penitenzia con amore, perciocchè ne riceverà vita infinita.
3.5 [Per converso, con connotazione neg.:] sentimento rivolto a persone o a cose del mondo, in quanto distoglie dall'amore di Dio o vi si oppone. Fras. Amore del mondo, mondano.
[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 98, pag. 21: Ma Cristu Deu a tuttesore / sì li stai custoditore, / ka non le vai per core amore / d'estu mundu traditore...
[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 36, pag. 411.21: Ove Agustino dice: «Se l'amoredel mondo abita in te, non à dove entri già l'amore de Dio».
[3] Poes. an. urbin., XIII, 13.120, pag. 570: Alta regina de paradiso, / l'amordel mondo da me sia diviso...
[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 70, pag. 344.17: E che questo amore mondano sia reo e cieco, sì tti mostro, perché le vili cose fa preziose e le preziose vili [[...]] Questo è amore falso più che alcìmmia...
[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 23, pag. 120.33: così le cose del mondo non sono rie, ma buone, ma diventano omore corrotto al peccatore. Questo omore si è il malo amore mondano.
[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 2, pag. 610.9: Oh, quanto fragili, subietti a fame e a sete, a timore e ad amore cattivo, a dolore, a freddo, a morte, ad ogni penalitade!
[7] Via della salute, a. 1375 (fior.), pag. 255.19: chi vuole la perfetta pace avere, tolga via ogni altro amore, e null'altra cosa ami se none Iddio...
[8] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 28, pag. 117.6: Oimé oimé oimé, disaventurata l'anima mia, non fanno oggi così, ché, perché amano d'amore mercennaio, amano loro per loro e Dio per loro e 'l prossimo per loro...
[9] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 85.19, pag. 386: Del falso et vano amormondano / fu preso come il pesce a l'amo...
3.5.1 Locuz. nom. Carnale amore.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 160, pag. 60: Lo corp, quand hav dig l'anima, respos in tal color: / «Le toe parol en iuste, cortes e 'd grand valor, / Ma trop me par grev cossa, trop m'av ess grev lavor / Lasar stá li deleiti e 'l me' carnal amor.
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 58, pag. 293.11: Ma più veramente il Segnore non pianse forse per quello che pensate, più pianse veggendo Lazaro nelle pene, e più perché Marta e Maria piagneano carnalmente il fratello; e Cristo pianse perch'elle piagneano. Era compassione spirituale, vedendo il lor carnale amore...
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 22, proemio, pag. 485.1: Tu se' sì presso ec. Ed in questo canto sono da notare due cose; l'una il male che genera il carnale amore de' parenti nelli monaci, e loro biasimevole vita circa il donare alli predetti quello che si dee contribuire alli poveri di Dio...
[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 3.14: E dicie che questo libro li fu messo inançi per gratia di questa vertù, la quale è beatricie, cioè, proprio nome a dire, Beatricie; e pone per figura d'una bella donna fiorentina chui già Dante amò di carnale amore, la quale aveva nome Beatricie.
[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 10, vol. 2, pag. 220.16: Avviene anco spesse volte, che, come dice s. Gregorio, li visi si vestono di abito, e di forma di virtù; onde alcuna volta lo furore, e la crudelità si mostra giustizia, e la timidità si mostra umilità, e la pazza audacia si mostra fortezza, e il carnale amore si mostra pietà, e così degli altri; e però anco molti s'ingannano di sè, e di altrui.
3.5.2 Locuz. nom. Falso amore.
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 1.35, pag. 68: Fuggo lo falso amore, / che no me prenda 'l core: / retornome al Segnore, / che ssolo vero ama.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 345.6: come il falso amore, cioè quello delle cose mondane, cioè cupidigia, si dimostra nello iniquo e malvagio volere ed appetito reo...
[3] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 1, pag. 220.13: Il falso amore segue le dilicatezze della primavera; e nel verno, lasciato il remo nel mare, ti abbandona.
3.5.3 Locuz. nom. Amor proprio (dell'uomo per se stesso, contrapposto all'amore per Dio).
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.11, pag. 153: L'omo, quando en prima sì peccao, / deguastao l'orden de l'amore: / ne l'amor proprio tanto s'abbracciao, / che 'nantepuse sé al Creatore...
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 175.27: E questo sia detto in comune contra l'amor proprio, per lo quale l'uomo se ama più che Dio...
[3] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 60, pag. 247.24: traiamo el vermine della superbia e dell'amore proprio di noi medesimi; uccidianlo col coltello dell'odio e dell'amore...
4 [Amore paragonato al fuoco e al calore, in contesti riconducibili ai signif. 2 e 3].
[1] Orazione ven., XIII, pag. 129.10: O dolce spirito sancto, tu è un fogo d'amor; ven a l'anema mia e covrila de splendor, fala tuta devina e lusente plu cha lo sol...
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 6, pag. 25.22: L'amore del nemico è più forte che quello de l'amico. Questa parola è vera, avegna che paia oscura, e però si vorrebono le parole più carminare. Dunque apriamo questo dubbio. Ecco il fuoco arde il legno secco: quando arde il legno verde, è segno che quel fuoco è più forte. Così l'amico è legno secco, ch'agevolmente l'ami; il nemico è legno verde, che contasta al fuoco de l'amore tuo.
[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 21, pag. 167.4: Or, quale è lo buon calore in dell'anima? È l'amor divino, però che l'amore è calore, ma lo mal calore è lo malo amore ch'è in dell'anima, et questo mal calore la fa cader giù, cioè in peccato mortale.
[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 13, pag. 58.3: perocchè il fuoco dell'amore, quando è molto grande, non si può spegnere subitamente, ma incominciasi a diminuire a poco a poco, tanto che si annulla.
[5] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 6, pag. 23.4: pregovi che nuovamente, di nuovo e maggiore amore, con piena e perfetta fede voi vi raccendiate all'amore e fuoco del dilettoso Jesù Cristo...
[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 24, pag. 105.1: O inestimabile dilettissimo fuoco d'amore, tu mostri e manifesti l'eccellentia della creatura, ché ogni cosa ài creato perché serva alla tua creatura...
4.1 [Per converso: ghiaccio d'amore].
[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 38, pag. 157.10: e truovavi el cognoscimento della bontà di Dio, per lo quale lume e cognoscimento gli nasce uno caldo e uno fuoco d'amore, con tanta dolcezza che ogni amaritudine ine diventa dolce, ogni debile si fortifica e ogni ghiaccio d'amore proprio di sé dissolve.
5 Plur. Amori: tipi di amore (riferibili ai signif. 1-3).
[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 630.2: e se egli è retto da quella sapienzia, sta nel cammino sicuro. E però consideri ogni anima che gli amori hanno molta simiglianza insieme, sí come sono questi amori spirituali, umani, carnali, temporali, naturali; de' quali per non fare paura a te, lettore, non ne fo discernimento.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 80.6, pag. 328: «De l'amore che hai addemannato, / molti amori trovamo en esto stato: / si tu non ne declar del tuo amato, / responder noi non te ce saperimo».
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 45, vol. 3, pag. 142.4: Lo amore che l'uomo ha con Dio, e l'amore che l'uomo ha al padre, si è d'una natura, però che ciascuno di questi amori è per ricordamento di ricevuto beneficio, e per donamento...
[4] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 11a.2, pag. 154: Più ch'amistate intera nulla vale, / e tre sono gli amori ond'è menzione. / Primeramente aparve lo comune, / e po' congiunse seco lo carnale, / e nacquene d'amburi il naturale...
[5] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 3, pag. 163.9: Le piante, che sono prima animate, hanno amore a certo luogo più manifestamente [[...]] Li animali bruti hanno più manifesto amore non solamente alli luoghi, ma l'uno l'altro vedemo amare. Li uomini hanno loro propio amore alle perfette ed oneste cose. E però che l'uomo, avegna che una sola sustanza sia, tutta fia[ta la] forma, per la sua nobilitade, ha in sé [e] la natura d'ognuna [di] queste cose, tutti questi amori puote avere e tutti li ha.
[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 30, pag. 241.27: Avegna che 'l puro amore e 'l comunale paiano diversi amori, ma chi ben guarda alla veritade, il puro amore, quanto a la sua sostança, una medesima cosa col comunale si giudica, e per quello medesimo desiderio del cuore va col comunale, perciò ch'una medesima è la sostancia di catuno amore, ma diverso modo e rispetto d'amare...
[7] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 18.66, vol. 2, pag. 303: Quest'è 'l principio là onde si piglia / ragion di meritare in voi, secondo / che buoni e rei amori accoglie e viglia.
[8] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 10, pag. 275.4: [11] Barlaam li disse da capo: «Li amori di questo mondo sono sembianti a uno cavalieri che ebbe tre amici...
5.1 Manifestazioni d'amore; vicende, relazioni, avventure, questioni amorose.
[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 9.14, pag. 116: Confortami d'amore / l'aulimento dei fiori / e 'l canto de li auselli; / quando lo giorno appare, / sento li dolci amori / e li versi novelli...
[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 9.47, pag. 63: Compìta, amorosa, / avenente, cortese / donna delle migliori, / per cui mi è gioiosa / la contrada luchese, / apareno li fiori / inver' li nostri amori, che son cotanti...
[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 20, pag. 258.5: Imperciò che l'amore del padre passa tutti gli altri amori...
[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 127.12: E, sse tra seculari, sponso a sponsa, sor tutti terreni amori esser dea amore, quanto intra spirituali, madonne, voi e Cristo buono Yezù?
[5] Novellino, XIII u.v. (fior.), Prologo, pag. 118.7: facciamo qui memoria d'alquanti fiori di parlare, di belle cortesie e di belli risposi e di belle valentie, di belli donari e di belli amori, secondo che per lo tempo passato hanno fatto già molti.
[6] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 380.13: - O tu, Ovidio, il quale ora dai, ora togli li solliciti amori, agiugni altresì questi comandamenti alli tuoi amaestramenti.
[7] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 232.23: Colui me abbia seco, il quale mi si congiunse per li primi amori.
[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 160.6: La dea Venus domanda per lo dimostramento che fece il Sole pena ricordevole; e per vendetta offende con simigliante amore colui che offese gli coperti amori.
[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 630.2: E però consideri ogni anima che gli amori hanno molta simiglianza insieme, sí come sono questi amori spirituali, umani, carnali, temporali, naturali...
[10] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 25.3, pag. 48: Né creder, Troiol, ch'io non veggia bene / non convenirsi a donna valorosa / sì fatti amori...
[11] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 75, pag. 169.3: Sillenito sè una petra piciolla e somiglia al iaspo. Ma ella reluce et è cliara et ha una maclia molto blanchia e fata come la luna cornuta. Et à questa vertute, ch'ella recumpra tuti gli amori e lle amistate perdute.
[12] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 38, pag. 279.24: Niuno si può scusare d'amore per cagione di matrimonio. Chi non ha gelosia non puote amare. Niuno non può essere legato di due amori.
[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 548.34: Benché tu dichi che mai i tuoi amori non seppe altri che la tua fante e io, tu il sai male e mal credi se così credi...
- [Nella Commedia di Dante: i beati, gli angeli].
[14] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.20, vol. 3, pag. 311: Così un sol calor di molte brage / si fa sentir, come di molti amori / usciva solo un suon di quella image.
[15] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.103, vol. 3, pag. 470: Quelli altri amori che 'ntorno li vonno, / si chiaman Troni del divino aspetto...
5.2 [L'amore provato da più persone].
[1] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 8a.14, pag. 75: Questo saria un giusto segnorag[g]io: / che l'om c'amasse fosse tanto amato / quant'ama, sì che stesse in par gradag[g]io, / e che l'amor crescesse di parag[g]io, / sì che d'amore fosse l'om cangiato / e par fossor gli amori nel corag[g]io.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 38, pag. 272.1: Ora diremo di Gualtieri, che mostra che si intendesse molto de' fatti d'amore, del quale fa molte quistioni e tutte l'assolve...
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, conclusione, pag. 632.20: ciascuna di voi pensi di ragionare sopra questo, cioè: di chi liberalmente o vero magnificamente alcuna cosa operasse intorno a' fatti d'amore o d'altra cosa.
6 Adesione intellettuale, morale, spirituale a virtù, princìpi, valori (civili, religiosi ecc.).
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 38.56, pag. 136: La pietà del prossimo vol cose a sovvenire, / l'amor de povertate, gli è ordo ad udire...
[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 3, pag. 166.1: E per la quinta e ultima natura, cioè vera umana o, meglio dicendo, angelica, cioè razionale, ha l'uomo amore alla veritade e alla vertude; e da questo amore nasce la vera e perfetta amistà...
[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 39, cap. 2, par. 7, pag. 553.16: La gloria non dà piccole forze nell'animo, e l'amore della lode fa che 'l petto sia abbondevole a bene dittare.
[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 88, pag. 253.12: Sapienzia si è perfetto bene dell'umana mente, filosofia si è amore, e affezione di sapienzia.
[5] Simone Fidati, Regola, a. 1348 (tosc.), Prologo, pag. 226.18: Dappoichè il nostro signore Gesù Cristo t'ha tolto l'amore del secolo e lo piacimento di vivere con li tuoi parenti e dato a te amore di verginità e di onesta vita e provveduto senza monasterio tenere vita religiosa...
- Estens. [Negli animali].
[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 121, pag. 407.3: Tutti igualmente si guardano delle cose contradie, né già tanto viveranno, che ne diventino però più paurosi. Per la qual cosa chiaramente possiamo conoscere, che non pervengono a questo per uso, ma per naturale amore del loro salvamento.
6.1 Locuz. prep. Per (l') amore di (con valore causale), locuz. avv. Per amore di + nome o sintagma nominale.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 14 (54), pag. 240.34: Un(de) sapià che scì che veçute le vostre litt(er)e çença d(e)morança e p(er) amore d(e) iusticia e de la vostra p(erson)a e p(er) quello che n(ost)ro officio rechere...
[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 62.17: I buoni si guardano di peccare per amore della vertude, i malvagi si guardano per paura della pena».
[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 40, pag. 134.6: Et anche si truova scripto: che gli buoni non vogliono peccare per l'amor de la vertù, e' rei non vogliono peccare per paura de la pena.
[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 6, pag. 171.16: e questo fece per amore de la scienzia e de la filosofia, emperciò che questo libro non se trovava.
[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 6: [59] ma no(n) dèi fare questo p(er) amore di lode, ma dèi dare dela tua substa(n)tia a buona inte(n)sione (et) no(n) p(er) vanagloria...
[6] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 9, pag. 247.2: Per amor de l'autra vita devem eser trist e devem plorer e gemer per zo que noi sem ysilai en aquesta dolenta vita.
[7] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 74, vol. 3, pag. 489.14: così li malvagi lasciano di peccare per paura della pena, e i buoni per amore della virtù.
[8] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 5, pag. 287.4: Chi dirà di Torquato, giudicatore del suo figliuolo a morte per amore del publico bene, sanza divino aiutorio ciò avere sofferto?
[9] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 82, pag. 174.10: Anze laveno le soe mane in lo sangue de li peccadori, se illi lo fano per amore de la iustixia e no per altra malvoianza ni per odio privado.
[10] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 78, pag. 108.14: E perciò che molti fa ben plu per alguna utilitadhe ka per amor de justisia, de' la leze prometter guederdon a quelli ke ben fa, specialmente en servir lo comun.
[11] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 16, pag. 76.18: cioè combattere contro al vizio, ovvero contra la tentazione, non per paura dell'inferno, ma lietamente e fortemente per amore della virtù.
[12] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 1, pag. 9.13: avvenne che il padre fece convito a' suoi vicini, nel quale s'apparecchiarono molte imbandigioni di carni. Delle quali non volendo egli mangiare per amoredi astinenza, cominciarono li suoi parenti a farsene beffe...
[13] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1374] lett. 20, pag. 85.8: el papa mandò di qua el suo vicario, e ciò fue el padre spirituale di quella contessa che morì a Roma, ed è colui che renuntiò el vescovado per l'amore della virtù.
[14] Tristano Veneto, XIV, cap. 529, pag. 492.37: et però io ve priego per amor de cavalaria che vui me disé lo vostro nomen et qui che vu sé'.
[15] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 3, pag. 64.14: Essi non precedono le retributioni, perché non giudicono per amore della giustitia, ma le retributioni precedono loro, perché eglino giudicono per amore della pecunia...
6.2 Locuz. avv. Con amore: con buona volontà, con impegno e di buon grado. || In realtà molto vicino al valore di 3.5.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 61.19: E coloro che intenderanno sopra l'opere della misericordia [[...]] e far tutte queste cose lietamente con amore per amore di Iesù Cristo, Dio promette a chi questo farà, che nel dì malo, cioè nel dì del giudicio elli sarà liberato...
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 145.36: Ma ogne cosa chi è bona e utel a trar l'omo che volontera e con amor el corra a far la volontae del nostro Segnor ha mostró Cristo a hi so' electi...
7 Inclinazione e applicazione ad un'attività, allo studio, alla scienza ecc.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 15, pag. 139.13: Ché sono di quella movitori, sì come Boezio e Tulio, li quali colla dolcezza di loro sermone inviarono me, come detto è di sopra, nello amore, cioè nello studio, di questa donna gentilissima Filosofia...
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 6, pag. 29.8: Et son a li fiae alcun fantin sì caldi de l'amor del çogho, che quando hi sentan gli altri fantin in piaçça, hi no se pòn tegnir a descho, ma saltan for de caxa e lassan lo mangiar, se 'l fren de la gran tema no gli ten ligai...
8 Desiderio (con connotazione neutra).
[1] Poes. an. sang., 1270-71 (3), 3, pag. 69: Udendovi laudar, maiestro Pello, / ke sete pien di molta sapiença, / dentr'al cuor sent'un amor novello / d'aver oimai la vostra canoscença...
[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 10, pag. 274.13: e levó su li occhi e vide che dell'albore là u' elli si tenea scia uno filo di mele, e per amore del dolciore del mele dimenticava sì tucto quello male che elli avea intorno.
[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 300.19: Siccome d'autunno la terra si cuopre di foglie, così quell'anime pregavano di passare innanzi e porgeano le mani per amore della ripa di là.
[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 75, pag. 649.34: Chi, se la contraria fortuna tornasse, di vivere mitissimamente mi daria consiglio, come tu facesti più volte, essendo amore di morte nel mio misero petto?
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 238.5: L'amore de' ferri, scellerata insania di battaglia, trabocca sopra l'ira... || 'Il desiderio delle armi, della guerra': «Saevit amor ferri et scelerata insania belli» (Aen. VII, 461).
[6] Gl Jacopo Passavanti, Tratt. vanagl., c. 1355 (fior.), cap. 2, pag. 264.19: Fu detto di sopra, che la superbia, propiamente parlando, è uno amore, o vero uno appetito disordinato...
8.1 Desiderio di possedere qsa (gen. con connotazione neg.); cupidigia.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 1, pag. 289.14: Et [per] lo smoderato amor d'avere l'omo è· lladro, furo, lusurioso, cupido, avaro, superbio, giucatore, e pieno di tutti ma' vizii.
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 50, pag. 261.1: Questi bene ebbe l'amore de la pecunia: or se l'omo facesse quello per trovare Idio, che fa per trovare le cose del mondo, beato lui!
[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 147, pag. 124.2: Sancto Agustino dixe ke lo Padre donà lo Fiolo [e] [lo Fiolo] si medesmo se donà per amor de l'omo, ma Iuda tradì Criste per amore de peccunia.
[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 337.8: E questo è il vizio dell'avarizia, che è smisurato amore, ed appetito verso le temporali ricchezze.
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 15.30: E quello Pigmaleon, impio e ceco dell'amore dell'auro, occultamente con ferro occide Sicheo che non si guardava anzi all'altare...
[6] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 18.2: Onde, e però dice s. Gregorio, che numerare non si possono li mali, li quali si commettono per amore di avere signoria.
[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, vol. 1, pag. 64.15: Ed in prima dico, che per questa Fede vince l'uomo ogni prosperità, e amore de' beni temporali...
[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 32.26: [5] Et intanto questo amor perverso d'aver e de peccunia afadiga ogne anima, ch'el no la lassa cognosser amisi né parenti, né eciande' fa logo a l'amor d'i figliò e de soa moglier...
[9] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 26, cap. 2, par. 12, pag. 417.26: Cresce l'amore della pecunia quanto la pecunia cresce.
[10] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 126.19: Non arde noi l'avarisia, né l'amor d'avere...
[11] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 3, pag. 64.15: Essi non precedono le retributioni, perché non giudicono per amore della giustitia, ma le retributioni precedono loro, perché eglino giudicono per amore della pecunia...
9 Per amore di (in varie locuz.).
9.1 Locuz. prep. Per amore di (con valore causale).
[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 56.20: e fu l'anno charestia di molte chose e masime del grano e biadi, perché non si potette seminare per amore della grande piova e del forte tenpo che era.
[2] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 60.50: E in questo mezo si partì la nostra valorosa giente e disfecieno XX chastella de' Fiorentini e del contado d'Arezzo, e stetteno circha due mesi; e poi per amore della vernata ritornoro a Siena con molta gran preda e robba e prigioni...
[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 87.16: E in questo modo fu fatto la detta pace, più per amore della paura de' Nove e de' regimento loro, che averla fatta per amore.
[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 93.8: E in questo per amore del sospetto incontanente sonò la chanpana ad arme...
[5] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 117.37: E in questo modo furo tratati per amore de' loro tradimenti.
9.1.1 Locuz. cong. Per amore di ciò.
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 182.37: quamvisdio che [[Domiziano]] fosse stado fyo de Vespaxian e frar de Tyto, a nessuna cossa fo a elli simile, ma si fo simile a Neron o ver a Galicula; e per amor de zo, conzò fosse chossa che per queste malicie a tute persone fosse in noia, ello fo morto dali soi in pallazo in li anni XXXVI dela etade soa...
[2] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 309.33: De le infrascripte LX pietre è composto questo libro, acciò che fosse manofesto a pochi amici, et a lui. Imperciò che le cose entro inchiuse non si deono per amore di ciò divolgare; acciò che la bontà non si amenorii.
[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 34, pag. 118.28: e plange plu poy l'anima ordinata, pir amuri de zo, ki se vide luntana de tantu gauyu, ca non plangìa avanti pir pagura de le pene eterne.
9.2 Locuz. prep. Per mor de (con valore finale).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 292, pag. 65: La gola el amonisce ke 's guard da lecardar / Per mor d'impír lo ventre, per mor de d'ingrassar.
9.3 Locuz. prep. Per mor de (con valore avversativo): nonostante.
[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 159.22: «Oimè - dise Panfilo - ké quelui ke à sanitade sì dà levementre solaci alo enfermo, mai, per mor de quili solaci, lo enfermo no se sente aver men male...
9.4 Locuz. cong. Per amore di ciò, ma per amore di ciò, per amore di questo (con valore avversativo): tuttavia, ciò nonostante. || Traduce tamen.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 3: [3] Al'amico bene (et) dirictame(n)te puoi parlare, imp(er)ò che nessuna cosa è pió dolce che avere amico col quale sì come co(n) teco medesmo parli. [4] Ma, per amore di ciò, all'amico no(n) dire tal cose che tu temi che le manifesti s'elli ti si facese inimico... || «Amico loqui bene et recte potes, quia nichil est "dulcius quam habere amicum cum quo tamquam cum te ipso loquaris". Non tamen amico talia dicas de quibus propalandi timeas, si inimicus postea fieret» (De doctrina, 2, 3-4).
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 1: [29] Ma ave(n)gna che li benefici p(er) dimora(n)sa crescano, per amore di ciò in quelli no(n)n è da riprendere la co[n]venevile dimora(n)sa... || «Sed licet beneficia per moram crescant; non tamen congrua mora in hiis est reprehendenda» (De amore, libro 2, cap. 1).
[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 286.3: Sì come il piccolo fuoco, prese forze a poco a poco, così la cenere stessa, infino che tiene coperto il fuoco di sopra, si aroventisce; ma per amore di ciò movendola col solfanello, ritrova le spente fiamme e il lume che fu imprima ritorna...
[4] Stat. fior., 1317, pag. 122.11: Ancora a pregare e dare ed elemosinare, distribuire e spendere tante volte quante ai detti sindachi e procuratori piacerà o parerà; ma per amore di ciò sempre di volontà e di consentimento de' capitani e de' consigleri de la decta compagnía.
[5] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 86.3: Taurus nonn è ad assè cossì rio segno como Chançer, ma per amor de çiò ello è anch'ello rio in per quello che la Luna s'esallta in quello segno.
[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 191.21: Ma, tu dirai: la prescienza, avvegna che del futuro e dell'avvenire necessitade non sia, per amor di ciò è segno che quelle siano di necessità ad avvenire.
[7] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, prol., pag. 2.20: Et avegna che Dio abia metudo in essa tanti doni e vertude e meriti, per amor de çò Ela è tanto cortese e benigna, sì como dise san Bernardo, che tute le soe cose ella à voiudo participar cun nuy, sì como cun fioli carissimi.
[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1184, pag. 275: Lo duca faceali le spalle et géli sostentanno: / Illo per amor de questo non ne passò de banno.
[9] Stat. venez., 1366, cap. 134, pag. 62.24: Che da mo' avanti alguna persona, sì venedega come forester, non olsa tegnir in l'isola de Riolto galline né algun pollame né ove, in chebe overo criole, per cason de vender, oltro che in Riolto Novo, sotto la pena che parerà ali Signori de Riolto, sì che, per amor de ço, elli no possa tor plu de soldi V de piçoli per çascaddun e per çascaduna fiada.
[10] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 9, pag. 26.16: Questi sono buoni signi e cognoscimenti; ma per amore di ço molti falconi che si chiamano vilani, sono buoni.
[11] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 3, pag. 221.12: Pecca altresì in vanagloria quelle persone che anch'elle no se çunga a la soa belleça, per amor de çòe le se gloria e móstrasse per çòe...
9.4.1 Locuz. cong. (Ma) imper amore di ciò.
[1] Esopo ven., XIV, cap. 47, pag. 44.30: Ma imper amor de ciò el cominciò a pregare dolcemente lo sparviero, e lo sparviero respoxe...
[2] Esopo ven., XIV, cap. 62, pag. 61.26: quamvisdio ch'elo avesse grande paura, imper amor de ciò elo s'ardiva incontra de lui, notando tuta fiada lo luogo e lo destro de ferirlo.
9.5 Locuz. cong. Per mor che (con valore concessivo): nonostante.
[1] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 225, pag. 53: per mor k'el prego nostro no sia degno, / nol refuar, dolço Segnor benegno...
[2] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 123, pag. 89: per mor ke 'l prego mio no sia degno / ke tu lo debe entendro, Re benegno...
[u.r. 10.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]