BASSO agg./avv./s.m.

0.1 bacxi, bacxsu, bacxu, basa, bascio, base, basi, baso, bass', bassa, basse, bassi, bassissima, bassissime, bassissimi, bassissimo, bassissimu, basso, bassu, baxa, baxe, baxi, baxo, baxsu, baxu, baxxi, bbassa, bbasso, vaschu, vasso, vassu.

0.2 Lat. tardo bassus (LEI s.v. bassus).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.8.2.1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Lucidario lucch., XIII/XIV; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Doc. venez., 1310 (3); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Per alto e basso, da alto e da basso, fare dell'alto basso > alto.

Locuz. e fras. a bassa voce 1.6; al basso 1.3, 1.9.4, 5.1.2, 5.2; amare basso 1.8.2.2; andare al basso 1.9.4; avere del basso 5.2.2; cadere in basso 4.2.1, 4.2.1.1, 4.2.1.2; con bassa voce 1.6; condurre al basso 1.9.4; condurre nel basso 1.9.4; da basso 1.1.2, 1.8, 4.2.2, 4.2.3, 4.2.3.1, 7.1; da basso da 4.2.3.2; declinare al basso 5.1.2.1; di bassa mano 1.9.1; di bassissimo nato 1.9.1; di basso 1.5.1.1, 4.2.4, 4.2.4.1, 7.1, 7.2; di basso loco 1.9.1; essere di basso nato 1.9.1; fare alto e basso 4.1; fare andare al basso 3.3.1; fare basso 1.12; fare troppo basso 1.8; farsi basso 1, 2.3.2; giù al basso 5.1.1; giù nel basso 5.1.1; il più basso 1.4.2; in bassa voce 1.6; in basso 1.4.1, 1.5.1.2, 3.1.1, 4.2.1; in basso e in alto 4.2.1; in loco basso 1; mettere al basso 5.1.2.1; mettere il cuore in basso 4.2.1.3; mettere in basso 4.2.1.2, 4.2.1.2.1; nel basso 1.9.4; o in basso o in alto 4.2.1; porre in basso 4.2.1.4; porre nel basso 1.9.4; recare al basso 5.1.2.1; tenere basso 1.8; trarre in basso 4.2.1.3; venire al basso 1.9.4; venire in basso 4.2.1.2; venire nel basso 1.9.4; volgere in basso 4.2.1.2; volgere nel basso 1.9.4.

0.6 N La struttura della voce privilegia gli usi e le accezioni semantiche del termine rispetto alla funzione grammaticale; pertanto, assumendo come primaria la valenza aggettivale, gli usi sostantivati, predicativi e avverbiali sono stati posti in corrispondenza o quali sottolivelli dei corrispettivi semantici dell'aggettivo, mentre sotto 4 si sono accolti solo usi locutivi e avv. stricto sensu.

0.7 1 Posto ad una scarsa distanza dal suolo, non molto distante dalla superficie terrestre (detto di corpo aereo o di oggetto sospeso da terra); che si trova su un piano inferiore (rispetto ad un punto di rif. o nel sistema delle sfere celesti); che non è su un livello elevato (per lo più fig.); vile, abietto, di scarse qualità. 1.1 [Di un territorio, del letto di un fiume o di un canale:] di livello prossimo a quello del mare. 1.2 [Con funzione predicativa, del viso, degli occhi, del capo (per lo più per denotare umiltà, deferenza, verecondia o dignità):] rivolto o flesso in giù, verso terra; calato (nelle espressioni del tipo a capo basso; andare con il capo, il viso basso; con gli occhi, la fronte, la testa, il viso basso; tenere il capo basso). 1.3 [Con funzione predicativa o avverbiale, nelle espressioni essere, sedere, stare, (più) basso (di) qno, per denotare inferiorità sociale e minore prestigio:] che è collocato in posizione non elevata (sottostante a quella occupata da qno più importante). 1.4 [Detto di un astro o della sua posizione:] che è vicino alla linea dell'orizzonte, prossimo al tramonto. 1.5 Fig. [In relazione alla vita mondana e alle forme dell'essere, in chiave filosofica e/o religiosa]. 1.6 [Della voce o di un suono (con verbi che ne indicano l'emissione), in rif. al volume o al tono:] piano, sommesso; grave (di registro). Locuz. avv. A, con, in bassa voce. 1.7 [Di un componimento, del suo stile, di un modo di esprimersi in genere:] di scarsa ricercatezza, facile; umile (secondo la tripartizione aristotelica). 1.8 [Dell'uomo, in relazione alla sua condizione sociale o ad uno status in genere:] misero, mediocre; privo di titoli nobiliari. 1.9 [In rif. alla condizione sociale ed economica, per indicarne la modestia, la disgrazia (con i sostantivi affare, condizione, stato):] poco onorevole; sfortunato. 1.10 [Detto di metallo prezioso:] che non ha una lega pregiata. Oro basso: (opposto all''alto') oro inferiore ai 18 carati. 1.11 [Econ.] Moderato, contenuto (del valore economico di una merce). 1.12 Fig. Modesto, umile (con connotazione positiva). 2 Che ha una scarsa estensione in verticale a partire da un piano, che si erge poco dal suolo; di altezza ridotta (detto di un luogo naturale, di un edificio, di un muro). 2.1 [In rif. al corpo dell'uomo o di un animale:] di statura fisica non alta. 2.2 [Di un oggetto:] di scarsa altezza o spessore. 2.3 [Di una massa liquida (anche in contesti fig.):] che ha una scarsa estensione verso il fondo, poco profondo. 2.4 Fig. Di breve durata, corto (della vita). 2.5 Fig. Che ha poca forza, debole, scarso (detto della potenza o in rif. al prestigio); limitato (delle capacità intellettive o immaginative dell'uomo in relazione al sacro; del sapere). 3 [Detto di un luogo sotterraneo (di una cavità terrestre, di un pozzo, dell'inferno):] che è posto o esteso in profondità. 3.1 [Con valore predicativo, in rif. alla posizione occupata nel baratro infernale]. 3.2 Fig. 3.3 Sost. Parte più profonda, fondo (detto di un fossato, nell'espressione essere nel basso di). 3.4 Fig. [In accezione temporale:] inoltrato, che volge al termine. 4 Avv. Ad una scarsa (o minima) distanza da terra, vicino al livello del suolo, (in) giù (con verbi di stasi, per indicare la posizione); verso un punto ribassato, un livello inferiore (con verbi di movimento indicanti discesa o caduta). 4.1 Fig. [Detto di un'autorità (ecclesiastica), con perifrasi del tipo 'a sua volontà', 'quanto a loro pare']. Fras. Fare alto e basso: disporre totalmente di qno o di qsa, esercitare poteri assoluti. 4.2 Locuz. e fras. 5 Sost. Punto non molto distante da terra, posto ad un livello vicino al suolo. 5.1 Locuz. e fras. 5.2 Sezione, estremità inferiore (di un edificio o di una struttura in generale); piede (di un monte). 5.3 [Prov.]. 6 [Dir.] [Detto della giurisdizione, ossia della podestà nelle cause civili:] pertinente alle cause minori? 7 Signif. non accertato. 7.1 Locuz. agg. Da, di basso (detto di consanguinei). 7.2 Locuz. avv. Di basso (nell'espressione udire più di basso).

0.8 Elena Artale 09.05.2003 [prec. red.: Massimiliano Chiamenti].

1 Posto ad una scarsa distanza dal suolo, non molto distante dalla superficie terrestre (detto di corpo aereo o di oggetto sospeso da terra); che si trova su un piano inferiore (rispetto ad un punto di rif. o nel sistema delle sfere celesti); che non è su un livello elevato (per lo più fig.); vile, abietto, di scarse qualità.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 682, pag. 199: Vedi ch'ogn'animale / per forza naturale / la testa e 'l viso bassa / verso la terra bassa...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 3, pag. 198.4: E lo corpo del cielo è grande e perfetto [[...]]; e non è nullo omo che volesse ch'elli fosse magiure o menore, o più alto o più basso...

[3] Fiore di rett., red. delta1, a. 1292 (tosc.), cap. 6, pag. 152.12: Vile, cioè parlare di vili e basse cose; è vile quando la cosa e lla qualità e 'l fatto è piccolo, sì come parlare l'uomo d'una gallina.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 39, vol. 1, pag. 335.12: E ciascuno fa suo corso intorno alla terra, l'uno più alto e l'altro più basso, secondo che sono assisi l'un cerchio dentro all'altro.

[5] Lucidario lucch., XIII/XIV, pag. 45.24: e del più alto aiere àve l'udita, e del piùe basso àve l'odore e lo soffiamento del naso...

[6] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 84.17: Anchora ve faço asaver che la Luna sì è lo plu basso planeto del çello e lo menor...

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 232.21: Qui puoi intendere, che sieno coloro, che solamente fecero ingiurie basse, come fedite, oppressioni, imposizioni...

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 175.14: Ca eu iuru per la casa di Romulu, et per li bassi tetti di lu Capitoliu vechu...

[9] Doc. sen., 1340, pag. 237.12: che faranno e detti maestri l'emposte de l'archora de le dette porte e l'enposte delle finestre più alte e più basse che non sono disigniate in questa charta...

[10] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 64.9: e il quarto e ultimo è Plutone, iddio del ninferno, cioè la terra, più bassa che alcuno altro elemento.

[11] Stat. pis., 1360, pag. 364.30: La boctegha del tecto basso per livre vinti.

[12] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 385, pag. 124: Se tu voi piantar olivi / Che ben si prendino e siano vivi / Di quelli brochi che ti pare, / O alti, o bassi, non li lasare.

[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 29.15: Comu lu cursu di li speri bacxi non vinchi lu cursu di la rota maiuri in chelu...

[14] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), Prologo, pag. 72.19: E' no sapi mai che in Ytalia sea stai omi de vita monto vertuosa, unde no so per che operacium de li quai te reputi così baso e così t'acendi.

[15] ? Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.37, pag. 124: Uno scudo chiaro de trina senteça, / che nel mezo parvença / mostrava del Gorgòn gli effetti bassi, / portava al collo la nobile diva.

- Messa bassa: non solenne.

[16] Stat. venez., Aggiunte 1345-70, cap. 55, pag. 379.4: In perçò che, così como se diseva una messa bassa per l'anema d'uno frar nostro, volemo che da mo avanti [[...]] li prevedi digano la messa solenne...

- Signoria alta e bassa: potere assoluto.

[17] Paolino Pieri, Cronica, XIV pm. (fior.), pag. 78.4: A costui fecero li Fiorentini molto grande onore, et trasserli incontro il Carroccio, e fecero armeggiatori vestiti a zendado, et diederli la Segnoria a suo senno alta e bassa.

- [Della luce o del riflesso:] radente.

[18] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 7.4108, pag. 367: Secondo che la luce è alta o bassa, / L'ombra così diversa qui diviene: / Per più vedere in ciò, la mente spassa.

[19] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 16-33, pag. 287, col. 2.2: Qui exemplifica: come quando lo sole è tanto basso che la reverberazione è bassa nello oposito...

- Assol. [Di una sezione del corpo umano o di un oggetto:] che sta giù, inferiore.

[20] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 28, pag. 188.14: possiamo intendere, per lo calcagno, due cose: cioè la carne dell'omo ché, sì come lo calcagno è la più bassa et la più vile parte del corpo, così et la carne dell'omo.

[21] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 5, docum. 1.35, vol. 2, pag. 387: Allor ti pensa / che gran rensa / talora si mette / per ornato / in basso strato...

[22] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 16.18: I suoi vestimenti erano di sottilissimi fili [[...]]. Nella strema e bassa lor parte P greco, ma nell'altra e soprana, T si leggeva...

[23] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 1, vol. 2, pag. 111.15: la tua cruchi da lu braczu destru mi insigna caritati, da lu sinestru austeritati, da lu bacxsu humilitati, da l'altu speranza di divinitati.

- Assol. Sottostante (detto di uno degli emisferi terrestri).

[24] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 4, vol. 2, pag. 159.30: cui sapi philosophia cunuxi ki lu polu meridionali esti lu polu altu di lu mundu, et lu septentrionali nostru esti lu bacxu...

- [Con funzione predicativa o avverbiale].

[25] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 119.18: no lli facia tenere i suoi piedi sopra cosa dura [[...]]; e no tengna l'una ganba alta e l'altra bassa, percioe che i fanciulli ne diventano zoppi.

[26] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.108, vol. 3, pag. 353: tanto che ' troni assai suonan più bassi, / e fanno un gibbo che si chiama Catria...

[27] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 481.7: divisò di mandare uno spaghetto fuori della finestra della camera, il quale con l'un de' capi vicino alla terra aggiugnesse, e l'altro capo mandatol basso infin sopra 'l palco...

- Locuz. avv. In loco basso: a terra.

[28] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 23, pag. 151.19: ch(e) lu cavallo assiduam(en)te in loco vasso quasi appresso alli pedi, sì cche con alcuna forteçça piglie lo feno voi l'annona. || Cfr. Lorenzo Rusio, De cura equor., XXIII: «ut equus assidue comedat in loco infimo».

- Fras. Farsi basso: perdere di pregio, svilirsi.

[29] x Zoanne de Bonandrea, a. 1321 (tosc.), 25, pag. 60: Nè già per tale inchino se fa basso / Ciò che più somo ch'in donna ch'eo saçça...

1.1 [Di un territorio, del letto di un fiume o di un canale:] di livello prossimo a quello del mare.

[1] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 203.26: Questo fiume divisava la provincia che Ciesare guardava, dala provincia di Roma, e coreva per lo mezo d'una bassa valle.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.98, vol. 1, pag. 271: Come quel fiume c'ha proprio cammino / prima dal Monte Viso 'nver' levante, / [[...]] / che si chiama Acquacheta suso, avante / che si divalli giù nel basso letto...

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 11, vol. 1, pag. 42.10: Ierusalem si è bassa, in una valle fra monte Oliveto e monte Sion...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 80, vol. 2, pag. 285.16: e poi la primavera e tutta la state fu sì forte piovosa, e 'l paese è basso, che l'acqua soperchiò e guastò ogni sementa.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 18, pag. 26.15: facciasi un altro luogo in mezzo tra li canali e la cella ismalto [sic] a modo de' bassi canali, nel quale i barili e vasi si possano allogare...

[6] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 129.5: l'isola era molto bassa e di gran pianura ond'ella nonn- era più alta che 'l mare...

- Fig.

[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 28.11: Lo quinto ramo d'umiltà si è dibassarsi [[...]]. Orgoglio ama alto luogo, ed umilità basso.

1.1.1 [Di uno specifico paese o regione:] pianeggiante.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 6.9: Teodorigo [[...]] risedette con l'oste degli Ostrogoti nella Romanía bassa.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 10, pag. 397.17: Uno cavaliere della bassa Magnia, che era appellato Lodorigo, abbassa sua lancia...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 40.5: Vino di Romania bassa vi si vende anche come quello di Creti.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 10.28, pag. 30: Due son le Germanie, l'alta e la bassa...

1.1.2 Locuz. agg. Da basso: posto in piano (con valore predicativo).

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 749, pag. 171: Lo re non tenne d'èllota, fece la via da basso, / Tenne da Benevento, dallo pagese grasso.

1.1.3 Sost. Valle, pianura.

[1] Ultime imprese di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 22.6, pag. 32: tutta tremava quella giovinetta / e: «Per lo basso, perdio, lasciam'andare... || Balduino, Cantari, pag. 283: «avanti attraverso la pianura».

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 21.85, pag. 47: ivi in quel basso non te fare annicola, / ma sol Fiorensa sia la [t]ua pericola...

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.76, pag. 180: Fin in Toscana con la lor potença / gli condurranno per monte e per basso...

1.2 [Con funzione predicativa, del viso, degli occhi, del capo (per lo più per denotare umiltà, deferenza, verecondia o dignità):] rivolto o flesso in giù, verso terra; calato (nelle espressioni del tipo a capo basso; andare con il capo, il viso basso; con gli occhi, la fronte, la testa, il viso basso; tenere il capo basso).

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 22 parr. 9-10.2, pag. 89: Voi che portate la sembianza umile, / con li occhi bassi, mostrando dolore...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 12, pag. 16.4: E quando Cicerone ebbe così parlato, e Catellina, tenendo lo capo basso, cominciò a parlare...

[3] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 3.21: e ma' si conoscieva quasi che ti guardasse, sì andava col viso basso e chinato...

[4] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 278, pag. 82: Il leopardo, tuto mansueto, / a san Torpè ne va co bassa testa, / dimenando la coda tuto lieto...

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 219.19: Et intandu Iuno cum baxu visu rispusi et dissi...

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 39, pag. 315.27: Ritornato il re in Marmorina dentro al suo palagio, in una camera, soletto, con bassa fronte, si pose pensando a sedere...

[7] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 41, pag. 191.10: La vera umiltà si proverà in sopportare le ingiurie con pazienza, che leggier cosa è andare col capo basso, e malvestito, e con gli occhi in terra...

[8] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 205, pag. 16: Ma pocho stando io vidi vegnir lui / da cha de Herodes chon la vesta blancha, / chon li ochi basi in terra intrambi dui.

[9] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 15.10, pag. 26: Qua su andavan pian per parer sancti, / ad capo basso parlavan soavi, / faciensi magri et d'umili sembianti...

[10] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), C. 3, 70-81, pag. 97.1: quando l'uomo si vergogna, volge il volto in altra parte e calalo giuso, e però aggiunse, e bassi; cioè chinati, come dicesse allora vergognandomi.

- Fig. Con le orecchie basse (per esprimere mortificazione).

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 3, vol. 2, pag. 462.8: e, stativi pochi dì, il primo dì d'ottobre, valicarono a Modona e tornarsi colli orecchi bassi al loro signore...

- [Detto della coda di un animale].

[12] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 91, col. 1.6: et lo suo capo inchina et portalo chinato a tterra, et la coda porta bassa giuso et portala tra lle coscie.

1.2.1 Avv. [In rif. allo sguardo, che è volto o scende in giù].

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr. cap. 6, pag. 235.16: andarà a la renguera, no tropo planamente né tropo rato, me al convignevele meço paso, no guardandose de torno, me inanço e baso...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 20.10, vol. 1, pag. 331: Come 'l viso mi scese in lor più basso, / mirabilmente apparve esser travolto / ciascun tra 'l mento e 'l principio del casso...

[3] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 12.61, pag. 63: Riguardando più basso, con uncini, / chi con picconi e chi avea martello / e chi con pale e chi con gran bacini...

- Fig. Mirare basso (della donna che guarda all'amante).

[4] Bartolomeo di Capua, c. 1360 (napol.>sett.), 2.11, pag. 90: qual più, vostro disdegno al core altero / o mia obedenza e buon servire sincero, / [[...]] / (bench'io fui folle di mirar tant'alto / e voi sì basso con gentile aspecto)?

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 21.4, pag. 23: Mille fïate, o dolce mia guerrera, / per aver co' begli occhi vostri pace / v'aggio proferto il cor; mâ voi non piace / mirarbasso colla mente altera.

1.2.2 Chinato, piegato (del corpo umano o delle ginocchia); portato in giù, calato (di un cappuccio o della vela).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.76, pag. 624: sì che alcun non sea lento / en andar sota per re' vento, / e se tropu reforzase / por[t]a pu le veire basse.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.61, vol. 1, pag. 388: Elli avean cappe con cappucci bassi / dinanzi a li occhi, fatte de la taglia / che in Clugnì per li monaci fassi.

[3] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 254.23: Ne' reggimenti userai la presente dottrina, di stare alto o basso, ritto o a sedere secondo l'usanza del paese...

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388-89] 1.15: E non fuor' più ca le zinochia basse / dinanzi a lui, chinando 'l viso a terra, / come costui m'aferra...

1.2.3 [Detto di un'arma o di un colpo inferto:] che è rivolto verso terra, che mira alla parte inferiore del corpo dell'avversario.

[1] ? Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 173.23: Addunque mosse Patricolus il cavallo contro a llui e bassa la lancia e percosse Ettor sopra lo scudo d'oro...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 215, pag. 365.27: Ma io voglio che voi sappiate che sse lo colpo fosse fatto piue basso, morto iera sanza fallo lo cavaliere.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 29, pag. 38.25: Catellina, avea l'asta più bassa, ferìo lui ne la coscia e passolla oltre in parte.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 45, pag. 196.37: abassa la tua lancia, e fa che avanti nella gola che nella sommità dell'elmo ti ponghi: i bassi colpi nuocciono, posto che gli alti sieno belli.

1.3 [Con funzione predicativa o avverbiale, nelle espressioni essere, sedere, stare, (più) basso (di) qno, per denotare inferiorità sociale e minore prestigio:] che è collocato in posizione non elevata (sottostante a quella occupata da qno più importante).

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 63.9, pag. 128: Falla seder ad alti, e ttu sie basso, / E sì ll'aporta carello o cuscino: / Di le' servir non ti veg[g]hi mai lasso.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 14, pag. 63.17: se fosse minore della femina, non adomandi parola, se non di sedere più basso di lei...

[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 85, pag. 132.10: e così va de le femmine, ché le figliuole del Grande Signore e [le nipote e] le sue parenti istanno più basse da la sinistra parte...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 89, vol. 1, pag. 398.12: poco dinanzi le sue tre maggiori serocchie, che tutte erano reine, l'aveano fatto, di farla sedere uno grado più bassa di loro...

- Locuz. avv. Al basso: in posizione inferiore.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 67, terz. 41, vol. 3, pag. 247: Presente quelle genti raunate, / lo 'mperadore ad alto, e gli altri al basso, / disse...

1.4 [Detto di un astro o della sua posizione:] che è vicino alla linea dell'orizzonte, prossimo al tramonto.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 12, pag. 19.1: noi vedemo una volta lo planeta èssare alto delonge da la terra, e pare piccolo, e un'altra volta lo vedemo basso apressato a la terra, e pare grosso.

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. III, 6, pag. 134.21: ed allora ànno 2 alti solstizî ed ancora ànno 2 bassi solstizî...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 6.438, pag. 152: Da quella parte dove il Sol disegna / Il basso grado per lo eterno corso / Vien l'altro fiato sì che l'aria impregna.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 553.24: Ma essendo già il sol basso, acciò che quivi non gli cogliesse la notte, come alla sconsolata donna piacque, n'andò alla casa sua...

1.4.1 Locuz. avv. In basso.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 43 bis, vol. 1, pag. 352.2: E lo stabilimento di Aries e degli altri due segnali che gli vegnono dietro, non è in basso verso mezzodì...

- [Nell'espressione d'alto in basso (con verbi di movimento), per indicare il declinare del sole].

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 43 bis, vol. 1, pag. 353.4: E così se ne va il Sole facendo suo corso, avvallando tuttavia d'alto in basso, a poco a poco.

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 2, pag. 13.8: E così fa tuttora suo cammino d'alto in basso a poco a poco...

1.4.2 Locuz. nom. Il più basso (nell'espressione essere al più basso): il punto di massima discesa di un astro sotto la linea dell'orizzonte.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 80.24: segondo l'arte de l'astornomia [[...]] la note sì comença quando el Sol sì è soto tera al plu baxo ch'el può desmontar...

1.5 Fig. [In relazione alla vita mondana e alle forme dell'essere, in chiave filosofica e/o religiosa].

1.5.1 [In un'ottica religiosa, in rif. alle cose terrene, alle passioni corporali, ai moti sensibili].

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 14, pag. 240.9: e dice 'del cielo' a dare a intendere che non solamente essa, ma li pensieri amici di quella sono astratti dalle basse e terrene cose.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 14, 142-151, pag. 282, col. 1.10: e vuy pur siti desposti alle basse e corporai affectioni, e de quelle no curai de sentire...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 5, par. 2, pag. 160.30: che lle possanze mantenente ti senbia magiori e dingnità, dilassciare i pecchati o dilassciare le terre? queste cose basse ànno loro giudici, loro re e lloro prenzi di terra.

[4] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 31.16, vol. 7, pag. 515.12: e furono consolati in terra tutti li bassi legni del diletto gentili e chiari nello Libano... || Cfr. Ez 31.16: «infima omnia ligna voluptatis».

- [Nell'espressione essere basso dalla contemplazione, per indicare l'attaccamento alle cose terrene]. || L'espressione è anomala per quanto riguarda la reggenza; probabile fraintendimento dell'originale.

[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, prol., pag. 6.5: «Sguardando adunca [[...]] la grande virtute de chilli sancti homini, canoscu como eo so bascio da chesta contemplacione... || Cfr. Greg., Dial., I, prol.: «dum culmen aspicio quantum ipse in infimis iaceam».

- Basso mondo: il mondo temporale, la terra.

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 73-81, pag. 730, col. 1.9: 'Açò che tu ten porti questo meo ditto, [[...]], sí 'l depingi nel tuo intelleto a tal modo che quando serai nel basso mundo, tu lo scriva'.

- La cose alte e basse: ogni cosa, tutto (in rif. all'onnipotenza divina).

[7] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 39.31, pag. 268: Padre dillecto. Le cose alte et basse / possibile t'è a ffar... || Cfr. Marc. 14 36: «omnia tibi possibilia sunt».

1.5.1.1 Locuz. agg. Di basso: terreno (con connotazione sprezzante).

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 49, pag. 176.11: e pir kista contemplacione disiandu de abandunare kiste cose de bassu et acquistare le cose celestiali... || Cfr. Greg., Dial., IV, 49: «ima deserens, ad regionem caelestis patriae [[...]] volarit».

1.5.1.2 Locuz. avv. In basso (in contesto fig., per indicare la piccolezza delle preoccupazioni umane in contrapposizione alla gloria celeste).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.3, vol. 3, pag. 173: O insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi silogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali!

1.5.2 [In rif. alla gerarchia degli esseri viventi e delle anime di derivazione aristotelica].

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 17, pag. 86.6: Onde i pesci, però che sono cosa vile e sono bassi, hanno poche membra: non hanno né mani né piedi.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, proemio, pag. 721.15: Adunque nol potrà l'occhio vedere, conciosiecosachè lle virtù sensitive sono più basse che quelle dello intelletto...

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 24, pag. 301.25: e dica che l'uomo fu creato in mezzo, acciò che fosse più basso che l'angelo e più alto che la bestia...

- [Relig.] [Di Cristo, in relazione al Padre].

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 70, pag. 75.15: E 'l Figliuolo è altresì perfetto Idio e perdurabile e sì è parecchio al Padre secondo la deità, ma secondo l'umanità è egli più basso che 'l Padre...

1.6 [Della voce o di un suono (con verbi che ne indicano l'emissione), in rif. al volume o al tono:] piano, sommesso; grave (di registro). Locuz. avv. A, con, in bassa voce.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.53, pag. 905: Ed io risposi in bassa boce: / « Mercé, per Deo ke venne in croce!

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 71, pag. 81.15: E se la favella sarà in parlare tristo, sì favellerà il dicitore in voce bassa e suono inchinato...

[3] Poes. an. urbin., XIII, 10.108, pag. 560: Allora Cristo ne la croce / disse a la mamma a bbassa voce...

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 17, vol. 3, pag. 279.2: sieno intendevoli e sonanti per bella proferenza soave e chiara, sì che ciascuna lettera abbia suo suono, e ciascun motto suo accento, e sia tra alto e basso...

[5] Poes. an. bologn., 1321, 25, pag. 212: Del falcon forte volar et altero, / basso reclamo de liger oxello.

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 84, pag. 232.35: Alcuna boce è alta, e sottile, e alcuna bassa, e grossa, cantando maschi, e femmine. || Cfr. Sen., Ep., XI-XIII, 84, 9: «aliqua illic acuta est, aliqua gravis».

[7] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 5, ott. 61.6, pag. 173: alcuna sosta quasi al dolor dando, / mentre aspettava nelli tempi avversi, / con bassa voce si giva cantando...

[8] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 490.15: L'ancilla [[...]] diga cusì, suspirando cum basso mormoramento... || Cfr. Ov., Ars. am., I, 269: «et secum tenui suspirans murmure dicat».

[9] Stat. cass., XIV, pag. 86.26: Et sia facto su(m)mo silencio, et no(n) sia auduto voce nè alte voy basse de nullo, excepto solamente de quillo che lege.

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 112.15: lo re Priamo [[...]] fo de una longa statura assupto e multo bello, appe la voce bassa... || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 85: «vocem habuisse depressam».

basse note / Li suoni, è perché no han contraria faccia...

- [Con funzione predicativa o avverbiale].

[12] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 34.61, pag. 94: e onni donna e donzella, / che basso e rado favella...

[13] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 6, pag. 49.3: ed elli odie più di dugento voce d'ucelli che tutti cantavano ciascuno a sua guisa, l'uno alto e l'autro basso...

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 25.129, vol. 2, pag. 439: gridavano alto: 'Virum non cognosco'; / indi ricominciavan l'inno bassi.

[15] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 49.8, pag. 146: e ben s'avvede / Del mio aspro morir, e pur non crede / Ch'io per lei vada sospirando basso.

1.6.1 Sost. Tono non elevato (?).

[1] A. Pucci, Arte del dire, a. 1388 (fior.), 11.7, pag. 302: non far parole né sentenzia oscura, / tra l'alto e 'l basso sempre abbi cura: / piano incomincia, e 'l mezzo e 'l fine accendi.

1.7 [Di un componimento, del suo stile, di un modo di esprimersi in genere:] di scarsa ricercatezza, facile; umile (secondo la tripartizione aristotelica).

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 20, cap. 4.56, pag. 435: Lo basso stilo che nell'ovra siede, / È per cagion di quel comandamento, / Che su nel cominciare i' ricievetti...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 100, pag. 328.25: e dica alcuna cosa agramente, e in alta matera dica altamente, e in bassa bassamente... || Cfr. Sen., Ep., XVI, 100, 10: «sit aliquid oratorie acre, tragice grande, comice exile».

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 332.24, pag. 413: or m'è 'l pianger amaro più che morte, / non sperando mai 'l guardo honesto et lieto, / alto sogetto a le mie basse rime.

- [Con funzione predicativa o avverbiale, nell'espressione parlare basso].

[4] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, docum. 7.68, vol. 1, pag. 111: Ma non t'ò qui parlato / del tutto basso, ma del meno un poco...

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 37-48, pag. 340, col. 2.7: E quando l'arco, çoè quando l'anima ave parlà a so piasere cussí excelsamente, el desese a parlarebasso che lo nostro intelletto lo possé comprendere.

1.7.1 [Detto di una scienza, oppure in relazione ad un percorso di affinamento spirituale o ad un modo di indagine filosofica, con connotazione sprezzante:] agevole, semplice.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 12, 1-15, pag. 212, col. 1.7: Pedagogo, è proprio nome di maestro, çoè in le basse scienzie.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 4, 28-39, pag. 91, col. 2.44: Qui vol dire l'Autore che la piú bassa e ligera via che sia da ascender a vita eterna è quella della religione...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 6, pag. 556.36: ma poi che la nobiltà dello 'ngegno, del quale natura mi dotò, venne crescendo, torsi i piedi dal basso calle...

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 262.13, pag. 326: Vengan quanti philosophi fur mai, / a dir di ciò: tutte lor vie fien basse; / et quest'una vedremo alzarsi a volo.

1.8 [Dell'uomo, in relazione alla sua condizione sociale o ad uno status in genere:] misero, mediocre; privo di titoli nobiliari.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 145.13: Et a ttucti li senatori chienao capo, sì como uno basso homo...

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2480, pag. 261: ahi Deo, quante fïate / ne porta le corone / come basse persone!

[3] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 11.46, pag. 233: e tal è da orrar sovra destrero / bass'omo che altero / ha core e senno, e òr se fa de stagno, / und'è ver degno d'aver pregio tale.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 14, pag. 352.4: Se la oblivione delli bassi antecessori è cagione di nobilitade, e là ovunque bassezza d'antecessori mai non fu, non può essere la oblivione di quelli...

[5] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 248.2: «O bassi popolari di Firenze, voi siete nelle piaze grandi aringatori, ma ne' consigli state mutoli».

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 143.3: Cola de Rienzi fu de vasso lenaio. Lo patre fu tavernaro, abbe nome Rienzi.

- Locuz. agg. Da basso.

[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 25, pag. 122.10: homi povolar e vilan da basso, con le parole de messer Yesu Cristo lo so' sancto nome pricàn per l'universo...

- Fras. Tenere basso qno: mantenere qno in condizione di inferiorità.

[8] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 25, pag. 309.14: non può scanpare meglio vil debele homo e fello, che tener basso sé: ché, poi non può operare, non pare lo suo defetto...

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.132, pag. 392: ché tal ve vor segnorezar / chi no fo unca vostro par. / No vojai unca vêr grasso / chi ve voja tener basso».

- Fras. Fare troppo basso.

[10] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 25, vol. 3, pag. 313.14: ma un altro borghese dee vivere del diritto, donde gli altri vivono, ch'egli non faccia troppo alto, nè troppo basso, ma guardi il comune bene in pace, ed in onestà... || Cfr. B. Latini, Tresor, II, 74, 13: «que il ne se face trop haut ne trop bas».

1.8.1 [In relazione ad una specifica carica o dignità, nell'espressione più basso:] meno importante, meno potente.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 11, pag. 52.8: v'era il prefetto dell'oste, il quale, avvegnachè più basso per dignitade, non pertanto intendea a cose non mezzolane...

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 14, par. 6, pag. 271.15: primieramente vi mettiamo che ' ministri del guangnielo, preti o vescovi, colli altri dell'ordine più bassi, debbon essere contenti dell'alimento di chatuno dì

1.8.2 [In relazione al servizio d'amore, per indicare lo stato infelice del poeta-amante, la sua presunta inferiorità o quella di un'altra donna rispetto all'amata].

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 70.7, pag. 210: Donqu'eo, che bass'om son, ragion non aggio, / segondo ciò, d'aver vostra contezza...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 27.38, pag. 99: S'al mio chieder m'avesse sormontato, / tanto alto non sare[i], / ch'a chi più bassa tegno / apresso mi sarei...

[3] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 3.31, pag. 636: Di mi' ardir non vi caglia, / donna, ché vostr'altezza / muover non si conven contra sì basso.

[4] Sennuccio dal Bene, a. 1349 (fior.), 10.12, pag. 50: Ond'io son alto e basso / sol per colei che non ne sa parole: / e pur già quattro corsi ha fatto il sole.

1.8.2.1 Sost. Donna di poco pregio.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 231, pag. 533: De li lero malveci lo cor m'art et encende, / et an' questi proverbii d'amar me le defende, / sì q'en alta né 'n bassa lo meu cor non entende...

1.8.2.2 Avv. Fras. Amare basso.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 64.13, pag. 182: Chéd e' si vede l'om ch'è arricchito, / che per amar basso o vòi altamente, / quello ch'e' fa, sì è sempre gradito.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 50, pag. 432.21: delle grandi e delle piccole donne, [[...]] è amato e guardato l'onore da' parenti, e così poria il folle nella mala ventura incappare amando basso come in alto luogo.

1.8.3 [Con valore predicativo o avverbiale, in relazione ad una situazione misera e con allusione al volgere della ruota della Fortuna].

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 24.45, pag. 55: Aggio visto mant'ore / magn'omo e poderoso / cader basso...

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 17.12, pag. 102: Però chi bass'è, no stia in disperansa, / faccia mostransa, - Fortun'asalendo, / sé contenendo - allegro in gran pozansa.

[3] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 1, 2.8, pag. 766: E ben che mo' ritrosa si voltasse / sua prospera fortuna, poco curo, / sperando sempre; ché 'l tempo futuro / subito fa salir quai son più basse.

1.8.4 Sost.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 25, pag. 308.7: e quanti de' bassi alteri, e quanti servi che converean signori e quanti segnori, che degni serèno servi!

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 72, vol. 3, pag. 480.11: Boezio dice: Morte dispetta tutte glorie, e inviluppa gli alti e bassi, e pareggiali tutti.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 16.10, pag. 46: Ma sso c'allor già non saria disgrato; / Chè per le basse conosciàn le grandi.

[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 320.3, pag. 203: Ciego Amore e ciega la Fortuna / ugualmente per rason se depinçe, / ché la rota lo basso en alto pinçe / e di botto gli tol ço che raüna... || Per il tema del rivolgimento di fortuna cfr. 1.8.3.

[5] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 46.19, pag. 689: Nol vegg[end]o [di] sotto [da le] nubi, / del suo aspetto si copre ognun basso... || Cfr. Contini, PD, II, pag. 689: «"Ogni vile è celato alla sua vista" (?)».

1.9 [In rif. alla condizione sociale ed economica, per indicarne la modestia, la disgrazia (con i sostantivi affare, condizione, stato):] poco onorevole; sfortunato.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1701, pag. 235: che se per tu' conforto / il su' dispende a torto / e torna in basso stato, / tu ne sarai biasmato.

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 18, pag. 59.3: Et anke l'omo sia de bassa conditione, non dé esser despresiato da lui maiore.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 10, pag. 114.5: Meglio sarebbe alli miseri grandi, matti, stolti e viziosi, essere in basso stato, ché né in mondo né dopo la vita sarebbero tanto infamati.

[4] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 1.11, pag. 234: alteza non degnar e gente stare / da parte de la vostra signoria, / e, da la parte mia, / temenza di sventura e basso affare.

1.9.1 [In partic., della condizione sociale acquisita per nascita, della stirpe:] umile, modesto. Fras. (Essere) di basso, bassissimo nato. || La fras. è att. solo in Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3 Rubricario, vol. 1, pag. 98.6: Capitulu IIIJ, de li homini li quali essendu di bassu natu vineru a grandi statu. || Cfr. Val. Max., III, 4, Rubr.: «De his, qui humili loco nati clari evaserunt».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 206.7: li quali però que Gayu Neyu Flaviu, homu di bassissimu natu, era statu factu preturi, curruzzati se levaru l'anelli a lur medemmi... || Cfr. Val. Max., IX, 4, 3: «Cn. Flavius humillimae quondam sortis».

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 2, pag. 416.11: E per quella potenzia fece via contro a sè alli uomini di più basso sangue e di più vile fortuna... || Cfr. Val. Max. VI, 2, 7: «inferioris etiam generis et fortunae».

- Locuz. agg. Di basso loco.

[4] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 73, pag. 15: Lo gran tesoro, che passa ogni valore, / È la vera prudenza, / La cui felice esenza / Fa l'uom di basso loco alto signore.

[5] Paolo dell'Aquila, XIV u.q. (napol.>sett.), 5.86, pag. 103: poiché molta gente / di basso loco pone nel suo bello / e fïorito orto, / per pïetà non mi voglia per morto...

- Locuz. agg. Di bassa mano.

[6] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 10, pag. 106.29: allotta i buoni cavalieri provati, o vero pedoni con coloro che sono rozzi, o vero di più bassa mano mandi... || Cfr. Veg., Mil., III, 10: «sive pedites cum tironibus aut inferioribus mittat».

[7] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 13, pag. 55.13: «S'alcuno di bassa mano lo 'mperadore fa gentile per senno o per franchezza che ssia in lui... || Cfr. De amore, I, 13: «si propter suos mores et probitatem aliquis plebeius dignus a principe nobilitari inveniatur».

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.111, pag. 614: Li atri omi de bassa man / questo stilo me par che àn. || Nicolas, Anon. gen., pag. 444: «Gente di bassa mano, Meschina, per condizioni politiche e per intelligenza».

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 2, pag. 7.8: inperçoché tuto 'l dì si veze che gli più possenti e forti dalmagian aflizan e spreman gli homi de bassa man humeli e infermi... || Cfr. G. Grisostomo, Neminem, 2.1: «Quotidie enim videmus laedi quamplurimoset affligi et opprimi cum omni iniuria, humiles et infirmos a potentibus et fortibus...».

[10] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 21, pag. 100.4: Chistu non si riduchia a la menti sua chi era statu homu di la bassa manu, ma si avantava di la sua mugleri, chi era cussì nobili et di cussì grandi lingnaiu... || Cfr. Malaterra, III, XXXI: «ad sui generis debilitatem mentem reducebat».

1.9.2 Estens. [Detto della sorte:] avversa.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 11, vol. 3, pag. 246.7: perch'egli montò in alto, e che non v'ha punto di differenza dalla più alta ventura alla più bassa.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 258.3, pag. 167: Vengono tra li spirti mei plu volte / diverse fitte, che tutti gli squasa, / qual per disio, qual per fortuna bassa...

[3] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 35 [Antonio da Ferrara].38, pag. 74: tempo crudele e reo, / nimico di vertù, sia maladetto, / la mia bassa fortuna e 'l sito meo, / là dove giovin giacqui, / e 'l padre mio, allora poveretto.

1.9.3 Fig. [Detto della condizione puerile, in opposizione a quella della maturità]. || (ED s.v. basso).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 23, pag. 410.2: lo nostro salvatore Cristo, [[...]] volle morire nel trentaquattresimo anno della sua etade; [[...]] né da credere è ch'elli non volesse dimorare in questa nostra vita al sommo, poi che stato c'era nel basso stato della puerizia.

1.9.4 Sost. Stato misero; infelicità. Locuz. avv. Al, nel basso. Fras. Condurre al, nel basso; porre, volgere nel basso.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 162.10, pag. 228: dico che quanto el di montar più pugna / maggiormente è nel basso e dietro affitto.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 9.3, pag. 129: Ai come spento son, oïmè lasso, / da tutto bene e di quant'ò 'n disio! / Certo condotto son via più nel basso, / e nel contraro ac[c]eso, c'ò detto io.

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 48.4, pag. 98: «Non ti maravigliar s'i' non son grasso, / Amico, né vermiglio com'i' soglio, / Ch'ogne contrario è presto a ciò ch'i' voglio, / Così Fortuna m'à condotto al basso.

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 11.47, pag. 38: E questa non è nuova cosa al mondo; / Anzi vediamo spesso / Le grandi altezze al basso ritornare.

[5] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 33.1, pag. 749: Poi che la ruota v'ha vòlto nel basso, / messer Simone, abbiate franco cuore...

[6] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 6.34, pag. 17: tosto Fortuna volse / per me la rota e puosemi nel basso...

[7] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Mc 1.42, vol. 8, pag. 389.19: E secondo la sua gloria moltiplicò il suo disonore; e la sua altezza tornò in basso e in disonore e in pianto. || Cfr. 1 Mc 1.42: «et sublimitas eius conversa est in luctum».

- Fras. Andare al basso; venire al, nel basso: cadere in disgrazia.

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 3, terz. 85, vol. 1, pag. 36: onde il primier, per non venire al basso, / con tutti i Cardinali entrò in cammino... || Cfr. il passo corrispondente in Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. V, cap. 27, vol. 1, pag. 211: «per la qual cosa il detto papa Gelasio co' suoi cardinali per paura d'Arrigo si fuggirono a Gaeta».

[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 60, terz. 84, vol. 3, pag. 174: Fra le altre cose, che fer que' saputi, / trasser de' Grandi, non con picciol grado, / dieci Casati nel basso venuti... || Cfr. il passo corrispondente in Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 287: «si trassono del numero de' grandi e potenti x casati menimi e 'mpotenti di Firenze».

[10] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 25.113, pag. 173: l'ochio il vero non conprexe / del tempo il qual viràe gli to nimici / ad assediare te col tuo paexe, / [[...]] et gli mendici / figlioli toi se n'anderanno al basso... || Cfr. Lc., 19.44: «et ad terram prosternent te et filios tuos».

1.10 [Detto di metallo prezioso:] che non ha una lega pregiata. Oro basso: (opposto all''alto') oro inferiore ai 18 carati. || Att. solo in Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.). Cfr. alto agg./s.m./avv. 1.6.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 331.2: Se vuogli affinare oro lo quale oro fusse basso tanto che vogliendo battere in verghe a martello e non si tenesse a martello...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 333.14: e però dico che là ove tu metti uno pezzo di legne nello fornello all'oro basso di 18 carati in giuso, ne puote mettere 2 pezzi continovamente nello fornello all'oro di 18 carati in suso.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 360.3: verghe d'ariento non bianchite, se sono di buono ariento et d'alta lega, ti mosterranno lo loro dosso chiaro e bianco [[...]]; ed uno ariento basso, le sue verghe ti mosterrà bianche rosse nere e brune...

1.11 [Econ.] Moderato, contenuto (del valore economico di una merce).

[1] x Lett. lucch., 1376 (3), 8, pag. 154: Del testoio per Francia egli scrisse valea meno che seta g. 18 di Fiandola la libra, e voi dite li 'l conti s. otto la libra; non sarebbe al suo pregio, e anco è basso pregio...

1.11.1 [In partic., del costo di una moneta, del suo prezzo sul mercato (secondo le oscillazioni dello stesso):] di scarso valore.

[1] Lett. fior., 1375 (5), pag. 174.9: Abi di cierto che questa è buona messa e che tti gitterà buona ragione [[...]]; e altresì l'ò charo in tuo servigio, per mettervegli su tostamente che sono bassi in questo pregio di 32, chè di cierto abi che non ci andrà uno anno che varanno più di 42, e alora gli venderò e porogli in su un altro Monte...

1.12 Fig. Modesto, umile (con connotazione positiva).

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 17.7, pag. 499: Che sia argoglio chieder merzé crede, / a bestem[m]ie asembra miei' saluti; / bassa umiltate non agiunge altera.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 54.61, pag. 47: Basso è venuto ogni mio senso altero / e già risecca è la mia vita acerba...

- Fras. Fare basso: umiliare (con valore neutro).

[3] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 17.24, vol. 7, pag. 439.14: Per questi due versi doviamo sapere, che Iddio tutti li superbi fa bassi, e tutti li umili fa alti...

1.12.1 Avv. Umilmente. || (Contini).

[1] Dino Fresc. (ed. Contini), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 5.34, pag. 625: mi son piangendo miso / a dir sì basso a la sua grande altura, / che, se [a] merzede giovinetta è fera, / [l]i sdegni vinca l'umile manera.

2 Che ha una scarsa estensione in verticale a partire da un piano, che si erge poco dal suolo; di altezza ridotta (detto di un luogo naturale, di un edificio, di un muro).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 3, pag. 116.11: e longo lo monte è mestieri che sia la valle, e lo monte non è quasi altro che una cosa alta e l'altra bassa.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 19, pag. 164.13: In prima fanno una torre che pare più bassa che le bertesche, onde la città si difende...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 191, vol. 1, pag. 473.6: Et costregnerò tutti et ciascuni, e' quali le case sue più alto levate ànno alcuno hedificio [[...]] o vero sega o vero terra d'alcuno, la quale sia più bassa o vero meno alta, [[...]] tollere et levare quello hedificio o vero protetto infra XV dì...

[4] Doc. fior., 1299-1312, pag. 808.1: Neri ed io conperamo da Lanberto de l'Antella la terza parte de la kasa [[...]], e de le XVIIJ parti l'una de le chase basse, per prezo di LV lb. pic....

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 5.1036, pag. 190: Però vedemo le città deserte / Con basse mura all'ombra delli boschi, / Che già fu tempo ch'erano bene erte.

- [Con valore predicativo]. Far tornare basso a: ridurre all'altezza di.

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 90, pag. 38.39: e qui furono LXXXXVI gonfalonieri di leghe e pivieri; e fecero tornare le torri tutte basse a cinquanta braccia l'una...

- [Detto di un albero, di un bosco o di una pianta].

[7] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 20.3, pag. 379: Ed ogni venerdì gran caccia e forte: / veltri, bracchetti, mastin e stivori, / e bosco basso miglia di staiori...

[8] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 96.3: Ne' luoghi sottili, ed arzenti, e nelle valli, e ne' luoghi tempestosi vuolsi esser più bassa [[scil. la vite]]. || Cfr. Palladio, Op. Agr., III, 12, 3: «in exilibus aut austuosis aut declivibus aut procellosis humilior est habenda».

[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 92.21: sucta lu corpu di la terra irgi et leva l'umbra di la terra rutunda, in modu di unu piru longu, rutundu, largu, bacxsu et strictu fini...

- [Di un adito, di una via d'accesso (anche in contesti fig.)].

[10] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 271, pag. 187.13: né la cava non era nel più alto luogo de la montagna, anz'era in uno de' costati ov'el'era più larga, e sì era l'entrata sì bassa e sì istretta...

[11] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 60, pag. 245.19: Umiliatevi e pacificate i cuori e le menti vostre, però che per la porta bassa non si può tenere col capo alto, però che noi ce 'l romparemmo.

2.1 [In rif. al corpo dell'uomo o di un animale:] di statura fisica non alta.

[1] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 100.27: Ittem 7 lb. 6 d. sterl. che die dare uno cavallo basso sardo leardo per novantequatro lb. sedici s. tre d. torn....

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 187, pag. 290.12: E sì ànno giraffe molte belle [[...]]. Elle ànno corta coda, e sono alquante basse dirieto, ché lle gambe di drieto sono piccole...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 299.6: e qualunque è bassa, chiamala avenente; e qualunque è infiata, sia grassa... || Cfr. Ov., Ars. am., II, 661: «quaecumque brevis».

[4] Sennuccio dal Bene, a. 1349 (fior.), 10.44, pag. 51: Ell'è grande, leggiadra, bianca e bella; / io, per contraro, picciol, basso e nero.

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 7, pag. 35.1: Poi trovaro e videro le lammie, femine basse e bellissime in faccia...

- Fig. Piccolo, di giovane età (?).

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 83, terz. 20, vol. 4, pag. 91: Quando per lor si venne a questo passo, / avie cinqu'anni la fanciulla, e sette / il maschio, sicchè ciascuno era basso.

2.1.1 Estens. [Detto della statura].

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 567, pag. 200.20: La statura di questo signore si fu bassa, e fu di pelle bruna e non grazioso aspetto.

2.2 [Di un oggetto:] di scarsa altezza o spessore.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 37, pag. 43.24: Se vuogli spegnere i topi, metti la morchia in alcun vaso basso a modo di teglia la notte, ed impiastrerannovisi, e rimarranno...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 6, pag. 32.6: Giafet [[...]] temperò al corrente dell'acqua le boci delli stormenti, però che l'acque temperano il loro busso secondo che le pietre che vi sono entro sono alte o basse, grosse o picciole...

[3] Doc. fior., 1361-67, [1367], pag. 366.17: Queste so' le chose di Vichio: j tavola e ij trespoli, j descho baso, j tavola da scrivere j...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 25, pag. 485.27: nè trapassare armati delle più basse navi nella più alta nave erano potuti... || Cfr. Liv., XXX, 25, 6: «transilire armati ex humilioribus in altiorem navem».

[5] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 1, pag. 222.9: Ora è il primaccio troppo alto, ora è troppo basso; giammai non sa avere modo mezzano.

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 211, pag. 546.24: e trovata una scatola bassa e larga, e una tovagliuola bianchissima messa dentro, e distesala, su quella pose quasi trenta pallottole di stronzi di cane...

2.2.1 [Del naso o delle ciglia:] di dimensioni esigue, (troppo) piccolo; corto.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, par. 24, pag. 709.29: il non gimbuto naso riguarda, né patulo il vede né basso, ma, di quella misura che in bel viso si chiede, mirandolo, se n'allegra...

[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 167.29: le cilglia sottili e volte, bruni di pelo e bassi; il naso deritto e bene sedente... || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., pag. 72: «quos [[scil. oculos]] pilorum eciam in proceritate modesta frenabant palpebrarum habene».

2.3 [Di una massa liquida (anche in contesti fig.):] che ha una scarsa estensione verso il fondo, poco profondo.

[1] Poes. an. bologn., 1321, 31, pag. 213: Mostra grand'aqua baxa una lev'onda. / De reo savor spesso bel frutto infronda.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 129.13: I monticelli del biado s'arrestarono nel guado del fiume, però che l'acqua era piccola e bassa... || Cfr. Liv. II, 5, 3: «ita in vadis haesitantes frumenti acervos sedisse inlitos limo».

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 101.12: La mia piccioletta barca è pervenuta al porto [[...]]; e come che il peleggio sia stato picciolo, e il mare, il quale ella ha solcato, basso e tranquillo...

[4] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 295.2: Onde dice san Gregorio, che la Scrittura è un fiume alto e basso, nel quale il leofante vi nuota, e l'agnello il guada.

2.3.1 Fig. [Detto della cavità di un sigillo].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 153.11: E adopera secondo lo sugello e·lla figura ch'elli ha en sé, che en tale loco è cupo, en tale loco è basso...

2.3.1.1 Sost. Concavità poco profonda.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 153.13: e·llo loco cupo per non errare porta la cera asai per empiere lo cupo, e e·l basso porta la cera poca per empiere lo basso.

2.3.2 Fras. Farsi basso: diminuire di profondità.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.124, vol. 1, pag. 205: Così a più a più si facea basso / quel sangue, sì che cocea pur li piedi; / e quindi fu del fosso il nostro passo.

2.3.3 Sost. Scarsa profondità.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 4, cap. 3, pag. 62.12: Cete è uno grande pesce di mare, e molti lo chiamano balena. E molte volte rimane in secco, per basso di fondo.

2.3.4 Sost. Punto in cui le acque sono poco profonde; guado.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 9.335, vol. 3, pag. 152: ché se pur adiviene / che romper ti conviene / e non t'è più rimasto / riparo né contrasto, / riça vele a piaggia / che nave gran corso aggia, / ché vie più presso al basso / farà poi suo fracasso.

[2] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gs 2.7, vol. 2, pag. 394.15: Ma coloro, i quali erano mandati dal re, sì andarono loro dietro per la via la quale va e riesce al basso del fiume Giordano... || Cfr. Gs 2, 7: «ad vadum Iordanis».

2.4 Fig. Di breve durata, corto (della vita).

[1] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 36.8, pag. 210: e, siccome alla porta mastra giunge, / mostrò il guanto e fu lasciato ire su / da dodici guardian, che disson: - Passa, / ché la tua vita sará molto bassa!

2.5 Fig. Che ha poca forza, debole, scarso (detto della potenza o in rif. al prestigio); limitato (delle capacità intellettive o immaginative dell'uomo in relazione al sacro; del sapere).

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 48, pag. 140.4: E se nui seremo divisi tra nui, stando l'uno de qua, l'altro de là, molto seremo bassi e minuti.

[2] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 192.17: che sanza natural dimostramento non ò talento di voler monstrare, quasi dica: quest'è la ragione che huomo di basso intellecto a questo conoscimento non può pervenire.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 246.13: Qui vuole l'Autore dire, come la imaginazione umana è sì bassa, cioè sì grossa, che non potrebbe imaginare più lucida cosa che 'l Sole.

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), Prol., pag. 4.22: comu fu la romana potencia? La quali da pichula et baxa divintau ampla et altissima...

[5] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 1, pag. 28.12: molto più sofficientemente mi converrebbe avere ragionato che io non òe, per lo mio basso ingegno...

[6] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 138, pag. 311.31: essi fanno come il cieco, che col tatto della mano, o alcuna volta col sapore del gusto, [[...]] vorrá giudicare in bene e in male, secondo el suo basso, infermo e picciolo sapere.

[7] ? A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 91, terz. 84, vol. 4, pag. 185: Quando alle spese le mancan l'entrate, / ed ella accatta da' suo' Fiorentini, / e le prestanze assegna meritate, / e impon cinquanta migliai' di fiorini, / tre per miglia' di ciò, c'ha di valsente, / benchè si stenda a' più bassi vicini.

[8] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 51.1: El poder basso col voler altiero / m'à fatto roder osse e gollar spine, / tal ch'io son oggi d'ogni ben confine, / di pena carco e di piuma leggiero.

- Essere basso a: essere insufficiente, inadeguato (della fantasia).

[9] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 10.46, vol. 3, pag. 161: E se le fantasie nostre son basse / a tanta altezza, non è maraviglia; / ché sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse.

3 [Detto di un luogo sotterraneo (di una cavità terrestre, di un pozzo, dell'inferno):] che è posto o esteso in profondità.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 35, vol. 1, pag. 315.2: E la più bassa cosa e la più profonda che sia nel mondo si è il punto della terra, cioè il mezzo dentro, ch'è appellato abisso.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 9, pag. 39.3: sì come l'oro, le margarite e li altri tesori che sono sotterrati [...], però che quelli che sono a mano dell'avaro sono in più basso loco che non è la terra là dove lo tesoro è nascoso.

[3] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 54.5, pag. 504: serpente, dragone del basso profondo, / in verso Dio perchè ti rubelli?

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.38, vol. 1, pag. 403: Ma perché Malebolge inver' la porta / del bassissimo pozzo tutta pende, / lo sito di ciascuna valle porta / che l'una costa surge e l'altra scende...

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 2.160, pag. 135: Negli altri regni dove andò col doca / Fondando li suoi piedi in basso centro, / Là lo condusse la sua fede poca...

[6] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 29, 22-36, pag. 643, col. 2.14: Parte ima, çoè 'parte bassa'.

- Mondo basso, basso imperio: l'Inferno.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 8.108, vol. 1, pag. 140: Ma qui m'attendi, e lo spirito lasso / conforta e ciba di speranza buona, / ch'i' non ti lascerò nel mondo basso». || Cfr. ED s.v. basso.

[8] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 98.9, pag. 174: Così per poetar, nel bassoimperio, / Ove sedea la scellerata Mira / Con quel splendor del ciel, che fia più turbo...

- Basso inferno: la parte inferiore dell'Inferno; la città di Dite.

[9] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 8.75, vol. 1, pag. 136: Ed ei mi disse: «Il foco etterno / ch'entro l'affoca le dimostra rosse, / come tu vedi in questo basso inferno».

[10] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 9, proemio, pag. 148.21: Non volea l'Autore per aperte parole dire a Virgilio: come dunque fosti tu già ne l'Inferno basso?

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 4, vol. 2, pag. 159.30: igitur, lu infernu bacxu esti circa lu centru di la terra, lu limbu ymaginu eu superiuri a kistu, lu purgatoriu superiuri a lu limbu.

3.1 [Con valore predicativo, in rif. alla posizione occupata nel baratro infernale].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 32.17, vol. 1, pag. 545: Come noi fummo giù nel pozzo scuro / sotto i piè del gigante assai più bassi, / e io mirava ancora a l'alto muro, / dicere udi'mi...

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 34, pag. 220.15: Nel quale punto tra gli altri il sommo superbo nel suo mezzo per piú basso considerato si pone...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 579.6: nel quale punto il sommo superbo nel suo mezzo per più basso si pone...

[4] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 34, pag. 279.3: Iddio si è altissimo in cielo e 'l diavolo si è bassissimo insino al profondo dello inferno.

3.1.1 Avv. In profondità.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 14, pag. 142.12: a dimostrare che quanto Idio piú si dispregia, che tanto piú basso al contrario dell'essere e con piú pena si permagna.

- Locuz. avv. In basso.

[2] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 29, pag. 430.23: Questo è chiaro. ad imo è a dir 'in basso'.

3.2 Fig.

- [Detto dell'emisfero meridionale].

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 2, pag. 12.16: Dall'altra parte come si trae più in basso mezzodì e si dilunga da noi, tanto avemo noi maggiore freddura e più grandi notti...

- [Rispetto ad una superficie:] incavato.

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 14.37, vol. 1, pag. 521.6: E s'egli vederà nelle pareti della casa come valli pallide, ovver rosse difformi, e più basse dell'altra superficie, uscirà fuori della porta della casa... || Cfr. Lv. 14.37: «et humiliores superficie reliqua».

3.3 Sost. Parte più profonda, fondo (detto di un fossato, nell'espressione essere nel basso di).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 74, vol. 2, pag. 225.9: onde i villani, che [[...]] s'erano riposti per le creste de' colli, [[...]] cominciarono [[...]] a gittare co· mano sopra la gente del conte ch'erano nel basso del fossato...

3.3.1 Assol. L'Inferno. Fras. Fare andare al basso: mandare all'altro mondo.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 43, terz. 11, vol. 2, pag. 211: E poi quel Popol niente fu lasso / contro a' Franceschi, ma giugnendo loco, / ne fecer più, e più andare al basso; / e fuvvi morto Messer Buiafoco / di que' del Re...

3.4 Fig. [In accezione temporale:] inoltrato, che volge al termine.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.10, pag. 162.17: Tenea la ringhiera impacciata mezo il dì; e eravamo ne' più bassi tenpi dell'anno.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 46.5, pag. 94: Deh, perché vien' sì tosto a lontanarci, / o dispietato giorno? quando basso / sarai ch'io ti veggia ristorarci?

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 32.8, pag. 24: In alta età se' or; ma forse in bassa, / là dove nessun ben si può sentire, / ricorderai il mio pel tuo martire.

- Bassa ora: ora tarda (del giorno).

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.253, pag. 650: Se no che l'è tropo bassoor / e don con atri conpangnar, / certo e' te ascoteria ancor...

[5] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 13, pag. 19.20: E quand'io usci' de la capella, sì vidi ch'egl'era sì basa ora ch'egli anuttiva...

[6] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 17, par. 4, pag. 723.22: i pastori dormono, le cui sampogne poco avanti ne feciono festa, e ogni maniera di diletto infino alla bassaora c'è tolto...

- Basso vespero: fine del pomeriggio, inizio della sera. || (Gozzi, Binduccio, p. 665).

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1145, pag. 79: Del di era lo vespero basso: / Ello iera stanco e lasso.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 201, pag. 256.9: Egli era già bassovesparo; sì s'erano li Troiani tanto travagliati e penati, ch'egli aveano li Greci ripenti fino a le tende.

[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 50, vol. 1, pag. 88.5: ed egli medesimo vi venne alla giornata; ma egli tardò infino al basso vespero. || Cfr. Liv. I, 50, 2: «sed paulo ante quam sol occideret venit».

4 Avv. Ad una scarsa (o minima) distanza da terra, vicino al livello del suolo, (in) giù (con verbi di stasi, per indicare la posizione); verso un punto ribassato, un livello inferiore (con verbi di movimento indicanti discesa o caduta).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 124.5: se l'acqua dura e vene en quello monte o en quello loco de la terra, lo quale è più alto, c'ha a respóndare e a mandare l'acqua a li altri monti e a li altri locora più basso de quello...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 47, vol. 1, pag. 364.2: Ma per ciò che la Luna corre più basso che l'altre stelle...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 264.5: se noi isbatteremo l'ali basso presso all'aqua del mare, la mobile penna si bagnerae colle marine acque.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 7.531, pag. 158: Quando si mostra la sua luce piena, / Quattro fïate il mare par che latre / Fra giorno e notte, sì come nei quarti; / In alto e basso così l'acqua mena.

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 118-129, pag. 680, col. 2.3: dixe come tuta vedea quella rosa, ma el quanto e quale de quella non possea ben comprendere, e la rasun si è che non è alto né basso, né presso né luntano...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 58.19: E acciò che 'l cielo e la terra sostengano iguali calori, non menare lo carro troppo basso nè troppo ad alti.

- [Rif. al volo, anche fig.].

[7] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 8, pag. 15.25: E potaremo dire che vultur cadens avesse a significare tutti li ucelli de quella bailìa che volano basso.

[8] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 299.15: Meglio sarebbe a voi come rondine volare basso, che come nibbio altissime rote fare sopra le cose vilissime!

[9] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 117.23: il quale Mercurio era simile all'uccello, il quale intorno alle rive, intorno alli scogli de' sassi du si pesca, vola basso presso al mare.

- Assol. A terra.

[10] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, 5.4, pag. 201: Con varie figure gli animali / Cercan la terra nel suo gran proteso, / Non con maniere nè con corsi equali: / Ch'altri, col corpo giù basso disteso / [[...]] / Menano a fine il viaggio inteso...

[11] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia..., pag. 571.31: Inpirzò ki la fumusitati di la stalla soli aduchiri galli e mali humuri a li gambi bagnati, e nun esti da diminticari dàlli a rudiri baxu, apressu a li pedi davanti...

- Fig. [Per indicare una condizione di infelicità e di miseria].

[12] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 9, pag. 98.2: ma tuo orgoglio ti menarà più basso che non fu Silla e Mauro e Lepido, che furo struggitori del paese...

[13] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 56.17: perch'elli cade di sì alto sì basso, come fece lucifero.

[14] Paolo dell'Aquila, XIV u.q. (napol.>sett.), 5, pag. 103.10: no.e...o pegior prove di me che son così basso affangato, per modo tal che pare a tucta gente ch'io abia la mia mente alïenata o matta...

4.1 Fig. [Detto di un'autorità (ecclesiastica), con perifrasi del tipo 'a sua volontà', 'quanto a loro pare']. Fras. Fare alto e basso: disporre totalmente di qno o di qsa, esercitare poteri assoluti. || Cfr. alto agg./avv./s.m. 3.3.

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 74.17: elli promise allora, che l'amendarebbe: e misesi sotto el suo arcivescovo, di farne alto e basso a sua volontade...

[2] Stat. tod., 1305 (?), pag. 282.18: che el nostro pregiore con 'l soppregiore aia albritrio et podestade de podere fare alto et basso quanto a llora parrà...

4.2 Locuz. e fras.

4.2.1 Locuz. avv. In basso. (In) giù; verso terra; (al di) sotto. Fras. Cadere in basso.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 37, vol. 1, pag. 323.7: E sappiate che l'aere ch'è sopra noi in alto, è più freddo tuttavia che quello ch'è in basso.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 16, pag. 110.22: e i· luogo sarà ancora in basso o in alto, o in pietre, o sopra terra...

[3] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 5, ott. 27.6, pag. 163: e spesse volte mi giugne un tremore / che mi riscuote e desta, e fa parere / che d'alto in basso i' caggia...

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 2, pag. 9.22: Questo cerchio è il cammino de' pianeti, onde conviene loro andare per lo fermamento l'uno alto e l'altro in basso...

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16, pag. 279.4: E dico che «rimbombo» in toscano è a dir 'risono' d'alcuna cossa che cade d'alto in basso e risona.

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 27.5: lu plui terresti, comu terra, diviria andari in bacxsu, et la medulla, lu chivu et la carni, comu plui humidu, diviria andari in altu...

- Fras. In basso e in alto: dappertutto.

[7] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 86.4, pag. 307: Madonna, amor non chere gentilezza / né grande massa ch'omo ag[g]ia d'avere, / ma ponesi colà dov'ha bellezza: / in basso e 'n alto segue lo piacere...

- Fras. O in basso o in alto: in qualsivoglia modo.

[8] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), I, cap. 2, pag. 4.10: A' tuoi Consiglieri imporporati possa venire questa pena della quale egli hanno paura; io per me non fo forza d'infracidare o in basso o in alto.

4.2.1.1 Fig. [Per indicare l'inferiorità della condizione o della scienza umana in relazione al divino]. Fras. Cadere in basso.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 71.44, pag. 301: Vale, vale, vale! ascenne per este scale, / ché po' cader en basso farìa granne fracasso.

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 37, pag. 126.10: faczamu comparacione de la sciencia nostra a la simplichitate de kistu Santulu e viderimu ki la nostra sciencia stay in baxu... || Cfr. Greg., Dial., III, 37: «ubi haec nostra iacit, ubi illius disciplina eminit».

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), Prologo 2, pag. 6.30: L'altezza delli quali quando considero, conosco quanto io sia disceso e giaccia in basso. || Cfr. Greg., Dial., I, prol.: «dum culmen aspicio quantum ipse in infimis iaceam» (e cfr. 1.5.1 [5]).

4.2.1.2 Fig. [Per indicare uno stato misero e infelice (anche con allusione ai rivolgimenti della ruota della fortuna)]. Fras. Cadere, mettere, venire in basso.

[1] Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), 7.8, pag. 216: Ché, quanto l'omo è più sù, se ne cade, / tan maggiormente dice: - Mal m'attenni! -; / ed io, che non porìa salir più grade, / per far contegna in basso ne divenni.

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 25.23, pag. 518: poi n'ò dritto, è ragione / di mostrar pianti ed affanni con doglia, / d'alto in basso smontato / per fortuna in un punto...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 17.117, vol. 2, pag. 292: È chi, per esser suo vicin soppresso, / spera eccellenza, e sol per questo brama / ch'el sia di sua grandezza in basso messo...

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 492, pag. 511.13: Tal tempo fu già, che sopra tutti li più alti de la rota m'asedesti, e poi, quando voi fuste apensata, tostamente me ne faceste trabocchare e mi mettesti in basso...

[5] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.221, pag. 193: «Caduta ben so' in basso, profondata / sì che più giù non posso discorire; / da tucto 'l mondo sono abbandonata...

[6] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), 28.10, pag. 47: Molti questa cotal presunzïone / fatt'ha in basso ben d'alto cadere / o per lussuria, o per ambizïone.

[7] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 37, pag. 235.2: quando l'amico viene in minimo e in piccolo stato, l'amico dée andare e mettere l'avere e la persona e ogni cosa grande ch'egli ha per quello amico, che è venuto in basso.

- Essere in basso (con connotazione positiva, in relazione alla perfettibilità di una situazione).

[8] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 24.9, pag. 85: Però chi è 'n basso si dé ralegrare, / ch'in alto s'aparecla de saglire, / se ttemp' ed argomento e Dio l'aiuta...

- Fras. Volgere in basso (detto della fortuna).

[9] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 4.18, pag. 75: Volt'è fortuna in basso / ed ho servuto a dono, / c'al bisogno che sono / amico né parente non mi trovo.

4.2.1.2.1 Fras. Mettere in basso qno: rovinare qno politicamente.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 5, pag. 441.22: sendo molto acceso con sommo studio per cagione di metterlo in basso, il servo di Scauro di notte venne a Domizio, promettendo che l'insegnerebbe molti e gravi peccati del suo signore. || Cfr. Val. Max. VI, 5, 5: «cuius opprimendi cum summo studio flagraret».

4.2.1.3 Fig. [Per indicare modestia e semplicità d'animo]. Fras. Mettere il cuore in basso: inclinare all'umiltà.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 27.19: Chi hae in odio orgoglio ama umilità, è pover, che mette il cuore in basso; e perciò tutti veraci umili amano povertade, e son poveri di spirito.

- [In accezione negativa]. Fras. Trarre in basso: umiliare.

[2] Poes. an. fior., a. 1347, Quanto superbia, 1, pag. 235: Quanta superbia più ci trasse in basso, / tanto per humiltà fumo exaltati...

4.2.1.4 Locuz. verb. Porre in basso: deporre, abbandonare. Fig. Atterrare, abbattere.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), canz. 2.24, pag. 460: ché si vede il leone / che sua potenza pone / e sua grande ferezza / in basso per umiliata prontezza.

[2] Jacopo Alighieri, Io son la morte, a. 1349 (fior.), 2, pag. 94: Io son la morte, prencipessa grande, / Che la miseria umana in basso pono...

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 144.19: Chi lo puse in basso, quello lo aizao: missore Ianni della Colonna lo remise denanti allo papa.

4.2.2 Locuz. avv. Da basso: da giù, da un livello inferiore (con verbi o espressioni che esprimono provenienza).

[1] ? Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 8, pag. 50.24: Venendu sanctu Benedictu a monti Casinu, lu qualj monti è auto trj migla da vaschu uvi è lu castellu...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 86.6, pag. 525: si dileguaron le polveri trite: / non tutte, ma tal parte, che da alto / e ancora da basso eran sentite / parimente...

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 592, pag. 213.34: E qui fu aspra zuffa, imperocchè da alto veniano pietre, e da basso balestra e lance...

[4] Libro di Sidrach, XIV (fior.), cap. 300, pag. 327.19: E se lo vento viene da alto, egli passa la pioggia, e va oltre da lei; e se egli viene da basso egli no' la può passare...

4.2.3 Locuz. avv. Da basso: ad un livello inferiore, giù (con verbi di stasi o in espressioni che esprimono allontanamento; anche fig.).

[1] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 164.8: venne a sedere alle schanne lui cho' suoi figliuoli a llato a llui, l'uno dal lato destro et l'altro dal lato sinestro, da basso, et degli in mezzo...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 4-15, pag. 152.23: mostra a sé et alli altri uomini, quanti gradi dè essere messa da basso la sua condizione...

4.2.3.1 Assol. Locuz. avv. Da basso: di sotto.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 27.12: tamen la natura a li autri bestii, cavalli et vacki, misi li minni da bacxsu; a li homini misi li minni a lu pectu, ka la necessitati di lu fini esti ki, si li fimmini avissiru li minni da bacxsu, non purrianu beni andari.

4.2.3.2 Fig. Locuz. prep. Da basso da: lungi da (nell'espressione essere da basso da, per esprimere l'estraneità a qsa di abietto).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 109.11: Ma da bassu sia quista virgugna da lu sangui nostru que nuy Rumani vulyanu suffriri que li Latini ayanu quista gloria, et nuy non. || Cfr. Val. Max. III, 2, 20: «sed absit istud dedecus a sanguine nostro».

4.2.4 Locuz. avv. Di basso: da giù, da una posizione inferiore (solo fig., per indicare uno stato infelice).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 16.1, pag. 88: Movo di basso e vogli'alto montare, / come l'augel, che va in alto volando...

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.115, pag. 98: Isuti e son, di basso tornaro alto. / Grev'è, tal salto, / ch'e' più nel primo stato non son mai!

4.2.4.1 Locuz. agg. Di basso: che sta sotto, inferiore (anche in usi metaforici).

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 34, pag. 119.17: lu patre de kista dopna sì li dedi terra ki se potia abiverare e da supra e di sucta: [[...]] la biveratura de baxu rechipe l'anima, quandu pensa le pene de lu infernu, e pir pagura de non che andare, se abìvera de lacrime.

[2] Libro di Sidrach, XIV (fior.), cap. 209, pag. 247.10: Quando il fermamento d'alto à fatto uno torno, quello di basso n'àe fatti due; perciò sono alcuna volta lo 'ncontramento delle stelle in cielo.

5 Sost. Punto non molto distante da terra, posto ad un livello vicino al suolo.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 31, vol. 2, pag. 497.10: e vidono [[...]] di qua e di là dal vapore sua lunghezza rosseggiante a guisa di fuoco per spazio di miglio, e sua lunghezza di quattro, e il suo montare alto del basso tanto era, che lle stelle si mostravano in esso come faville di fuoco...

- Il più basso: punto di minima distanza da terra (anche fig., per indicare uno stato oltremodo infelice). [Nell'espressione il più basso di:] punto di minimo livello (di una pianura); punto di massima profondità (rispetto alla superficie terrestre).

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 35, vol. 1, pag. 315.2: E dall'altra parte tutte le cose si traggono e vanno tuttavia al più basso.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 590.13: Era Dante in sul più basso di questo emisperio, del quale sopra prossimamente è detto...

[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 16, 5.14, pag. 809: ché quei che troppo altier volando vanno, / espesse volte al più basso se trânno.

[5] Cronaca sen.(1202-1362), c. 1362, pag. 114.44: e alzò l'aqua sì forte nel piano di Chanpagnatico che più di XX bracc[i]a s'alzò per tutto, e menonne el tetto del mulino di Chanpagnatico, che era nel più basso del piano...

5.1 Locuz. e fras.

5.1.1 Locuz. avv. Giù al, nel basso: (in) giù.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 6 Proemio.17, vol. 3, pag. 6: Deritta in canto d'un palaço mane, / e giù nel basso stane / tutta la gente che sperando vane.

[2] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 51.7: Egli vidde ivi presso al luogo che vv'era la stanza di San Brandano, cioè el luogo ond'egli si partì e là ov'egli tornò giuso al basso...

5.1.2 Locuz. avv. Al basso: verso giù (per indicare una direzione o un moto discendente, anche fig.).

[1] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 40.62, pag. 89: e no guardae a le malvaxitade / de mi, lapso, / ch'i' vago tosto e quando voio a passo, / e coro ad alto e sì retorno al basso.

[2] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 229.1: e così non [...] lo sole ben guar[d]are da alto al basso come non può l'occhio dell'uomo guardare lo sole... || Cfr. il corrispettivo passo di San Brendano ven., XIV, pag. 226.29: «E cusì non può vardar ben lo sol baso quelo da alto».

5.1.2.1 Fras. Declinare, mettere, recare al basso: buttare giù, abbattere; atterrare, distruggere. Fig. Umiliare.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 76.11, pag. 154: Ched i' potesse abatter il castello / Di Gelosia, che m'à sì messo al basso».

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 42, terz. 71, vol. 2, pag. 206: e que' di fuor, per acquistare il passo, / cacciar la porta in terra di leggiere, / e poichè l'ebber tutta messa al basso...

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.288: Tutte son sotto - e con egual desio / orano Dio - che te declini al basso, / zelato sasso - d'oni crudeltade, / maladetta cittade...

[4] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 40.4, vol. 6, pag. 527.11: Ogni valle sarà esaltata, e ogni monte e grande colle sarà recato al basso, e saranno le cose prave diritte... || Cfr. Is. 40.4: «et collis humiliabitur».

5.2 Sezione, estremità inferiore (di un edificio o di una struttura in generale); piede (di un monte).

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 23, pag. 168.12: E talora due colonne di marmo per basso s'accostano al muro, le quali il bolcione rompono. || Veg., Mil., 4, 23: «interdum bases columnaeque marmoreae».

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.109, vol. 3, pag. 235: Di corno in corno e tra la cima e 'l basso / si movien lumi, scintillando forte / nel congiugnersi insieme e nel trapasso...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 32, 100-114, pag. 723, col. 1.3: L'esser, çoè nel basso della roxa, imperçò che san Bernardo era nel cercolo di segi di doturi...

[4] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 4.65, pag. 194: e sia tutto fondato in su l'onesto / e con lui si conformi in ogni stato, / così nel basso come ne la cima...

[5] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Purg., 128, pag. 246: Quindi, per tutto, novella letizia, / ed il monte tremare infino al basso / dimostra, mosso da vera giustizia.

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 24, prol., vol. 2, pag. 104.5: Et eccu, lu velu di lu templu si spaccau in dui parti, da lu summu via a lu bacxsu...

- Locuz. avv. Al basso: a valle.

[7] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 2.50, pag. 18: Quivi la caccia prime incominciaro / le quattro sopra 'l monte, e l'altre al basso / avevan fatto con reti riparo...

[8] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 7, vol. 1, pag. 134.16: io metterò tutto al basso, e casa e quanto v'è. || Cfr. Liv., II, 7, 11: «deferam non in planum modo aedes sed colli etiam subiciam».

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 96, vol. 1, pag. 445.11: e compié una grande e nobile rocca e forte, [[...]] e quella chiesa fece maggiore e più bella redeficare dall'altra parte della terra più al basso.

5.2.1 [Detto del corpo umano].

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 5, vol. 1, pag. 114.2: et la testa mia esti in l'airu supranu et lu mezzu meu in l'airu mizanu, et lu baxu meu in l'airu bacxu...

5.2.2 [Di una botte:] fondo.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 31, pag. 72.14: e innanzi che si partissono, però che molti muscioni erano del paese tratti, il vino venne al basso, e levossi la botte.

- Fras. Avere del basso: arrivare al fondo (detto del vino).

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 109, pag. 243.20: il frate visitò sì questa botte, che un mese innanzi che 'l detto tornasse dell'officio, il vino ebbe del basso, e 'l frate era guarito e gagliardo.

5.2.3 [Geom.] Base.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 4, 40-48, pag. 64, col. 1.5: Sí che tanto era retto quanto una linea equidista dalla linea perpendiculare al bassi.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 53.3: sia lo punto b contro alla linea ab sia lo basso e la linea ab sia lo perpendiculare d...

5.3 [Prov.].

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 92, pag. 104: Mei è a star al basso e star in segur stao.

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 242, pag. 38: [LXI] Questo scrivo pro l'omini k'introppeca 'nnu monte: / Ki a lo vassu non flectese, urta ad altu la fronte.

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 99.14: s'oggi so' nudo, cray sarò vestito: / meglio è nel basso star che cader d'erto.

6 Signif. incerto. [Dir.] [Detto della giurisdizione, ossia della podestà nelle cause civili:] pertinente alle cause minori? || Cfr. GDLI s.v. giustizia, signif. 6, al sottolivello relativo alla distinzione tra alta e bassa giustizia.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 98, vol. 2, pag. 429.14: di tutte le sopradette città, castella e luoghi dee i· rre d'Inghilterra, [[...]] liberamente avere tutti li omaggi, obedienze, sovranitadi, fii, diritti, saramenti, riconoscenze, fedeli, servigi, e mero e misto imperio, e tutte giurizioni e alte e basse, e padronaggi di chiese, e ogni signoria e ogni diritto...

7 Signif. non accertato.

7.1 Locuz. agg. Da, di basso (detto di consanguinei).

[1] Doc. venez., 1310 (3), pag. 70.1: anchora voio che se mio fiio de basso, ch'è nome Nadalin, no fa ben alo seno de soa madona infin cum 'la fosse in chasa cum soi fiioli, non habia del mio niente...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 114, vol. 2, pag. 204.6: essendo messer Ubizzino Spinoli signore di Genova, e cacciatine più tempo dinanzi i Guelfi, e poi gli Ori e loro séguito, e gli Spinoli suoi consorti da basso... || Porta: «'ridotti in basso stato'».

7.2 Locuz. avv. Di basso (nell'espressione udire più di basso).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 53, terz. 80, vol. 3, pag. 97: ch'appetto a lui si posero ad un passo, / e poi mandar pregando quel Signore, / che gli piacesse udirgli più di basso.

[u.r. 24.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]