0.1 catimia, catimie, chatimia, chatimie.
0.2 Lat. mediev. cathimia, dall'ar. qadmiya, att. in un testo di med. del XIV in. (cfr. Ineichen, Serapiom, vol. 2, p. 146).
0.3 Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.): 1.
0.4 Att. nel corpus solo in Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.).
0.5 Accento: catimìa?
Le forme in -e sono a rigore gen. lat.
0.7 1 [Chim.] Lo stesso che litargirio.
0.8 Chiara Coluccia; Elena Artale 05.10.2006.
1 [Chim.] Lo stesso che litargirio.
[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 7, col. 1.3: R(ecipe) oncenso X d., armoniacho, sercocolla d. an. V, catimie d. IV, rame arso lavato d. II, ceruxa cruda d. I e mirra d. V, castoneo, oppio, gomerabico an. d. I, amido s. I, fanne colorio con acqua d'albume frescho e acqua rosata e usalo, e è fine.
[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 77, col. 2.11: Item contro a macula d'occhio forte: R(ecipe) ceruxa, tuçia istinta IIII.o volte inn aceto forte, çuccaro an. e alquanto chatimia, e fanne alcocol e poni insulla macula, exprovato.
[3] Gl F Cura degli occhi di Pietro Ispano volg., XIV (tosc.), cap. 38: R. Togli biacca, catimia, cioè feccia d'oro e d'ariento incesa... || Zambrini, Pietro Ispano, p. 32.
- Catimia d'argento, d'oro. || Cfr. litargirio argenteo, litargirio aureo.
[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 76, col. 1.29: R(ecipe) limatura d'oro e d'ariento e di ferro e di piombo e d'acciaio e di rame e di catimiad'oro e d'argento e storace an., e metti ongni cosa polveriççato inn orina di fanciullo vergine per uno dì e notte; el secondo in vino biancho caldo...
[u.r. 22.05.2014]