0.1 cadar, cata, catade, catado, catae, catar, catarà , catare, catase, catasemo, catè, caterà , catino, catta, cattando, cattarano, cattare, cattasi, cattata, cattato, cchatata, chata, chatar, chaterà , chattata.
0.2 Lat. captare (DEI s.v. cattare).
0.3 Doc. venez., 1287: 1.
0.4 In testi tosc.: Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.); Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55.
In testi sett.: Doc. venez., 1287; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Esercizi cividal., XIV sm.
0.7 1 Imbattersi in qsa o in qno; trovare. Pron. Trovarsi. 1.1 Scegliere tra più persone. 2 Ottenere la proprietà di qsa; comprare. 2.1 Fig. Raggiungere determinati obiettivi; guadagnare. 3 Conquistare militarmente.
0.8 Chiara Coluccia 20.05.2003.
1 Imbattersi in qsa o in qno; trovare. Pron.Trovarsi.
[1] Doc. venez., 1287, pag. 17.20: Co(m') tu dir [sic] mo' qu'eo aiba abuto tuti li dr. e no sé vero ni no se catarà [n]oma [...] lib. CC e LXX que disen de su qu'eo avi per la mia inpromesa e avi l'inprestedi que sé lib. CCC e LXII s. XIJ e avi CCC e XVI d'intro covertori e masaria.
[2] Doc. venez., 1305 (3), pag. 41.3: Eo lo comandè per Luca Michele ala Corte de Foresteri e vini fora dela clesia e sì catè Andrea de Precita; sì lo comandè e po sì andè cum Andrea a ca' Barbo.
[3] Doc. venez., 1314 (5), pag. 107.5: et quelo che se cata scrito en lo dito quaderneto che sé con questo meo testamento en questo sachadelo, voio eo Pero che se debia conplir s'elo se chaterà delo meo sì mobel cho' stabel, lo qual sé scrito de mia man propria...
[4] Stat. venez., 1366 (2), cap. 168, pag. 84.29: che comandino ali fanti deli soi officii che tante volte quante cattarano alcun navilio caregado de legne de çascuna condictione, chomandino a quelli de cui serà li navilii over navilio che in quel dì over lo seguente, ananti terça, debiano aver condutto quel navilio al logo deputado de Sen Marco over de Riolto...
[5] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 68.10: Et in quella volta lo re li raxonà per tuto como el fo catado su la strada involto in quelo palio e con quello borseto al collo.
[6] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [BarPad] Exc. 1.4, pag. 261: Le aurate chiome nodose ed avolte / d'un fil de perla, talor d'un bel fiore, / per virtù oculta mi penetra 'l core. / El me conven catar in alcun loco, / ché pur me sento da' sospiri en foco.
[7] Esercizi cividal., XIV sm., 63, pag. 113.7: Lu pan e farino, glli quagl ma[n]gin a li povers, si chata abundantmentri in gasis delg arichis, de li qualg debo vignir altoreat gli abisugnos. Panis et farina, qui desunt pauperibus, reperiuntur abunda[n]ter in domibus divitum, qui debent ausiliari egenis.
1.1 Scegliere tra più persone.
[1] Doc. fior.>moden., 1357 (2), pag. 150.36: In prima che sieno due de' decti colegati maestri de la Scharsela e quali si catino a bosolo dove sieno inbosolati tuti i sopradecti cholegati e debano durare per due mesi, e poi di due in due mesi si debano catare gli altri, i quali abiano a pategliare cho' fanti e fare ragunare le letere e mandarli, e farle rendere, quando venghono e seguire tuti gli 'nfrascritti ordini e altri che se facesono o quelo che per la magiore parte de' colegati si diliberasse...
2 Ottenere la proprietà di qsa; comprare.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.490, pag. 170: L'atro è peccao de simonia, / chi è como levroxia, / quando le cosse sagrae / son vendue o catae / che De' vor che in don se dea / dignitae, no per monea / ma in tar vendee e acati / pecca monto li prelati.
[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 111, pag. 222.3: chi non si sente di buon core e chi à fatto casa nuova e non l'abita e chi à cattato o piantato vigna e non l'à fatta ancora vendemmiare e chi à sposato moglie e non l'à ancora menata, tutti costoro tornino a casa.
2.1 Fig. Raggiungere determinati obiettivi; guadagnare.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 1, pag. 199.32: «Certamente veggio, o madre, che piena se' della divina grazia, poiché 'l nome e l'uficio mio m'hai così detto, che certo la grazia ispirituale non si dà per l'ordine del sacerdozio o per altra degnità, ma cattasi per le virtudi e per le buone opere; onde per Dio ti scongiuro, che tu in prima mi dia la tua benedizione».
[2] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 24, pag. 155.6: Sì conserva le amistate e dà gratia de catar delle altre. E vale ad indure pace et amore o sia guera.
[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 40.2: per che ciascuno sì per mostrare la sua sofficienzia, sì per rendere testimonianza della portata benivolenzia da loro al morto poeta, sì per cattare la grazia e l'amore del signore, il quale ciò sapevano disiderare, ciascuno per sé fece versi, li quali, posti per epitafio alla futura sepultura, con debite lode fecessero la posterità certa chi dentro da essa giacesse; e al magnifico signore gli mandarono.
2.1.1 [Ret.] Cattare benevolenza: procacciarsi la benignità, la buona disposizione di qno. || Con rif. alle tecniche della captatio benevolentiae nella scrittura e nell'oratoria.
[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 105, pag. 206.25: Di questo Anteo fa menzione Dante nel XXXI canto della prima cantica della sua commedia, onde induce che Virgilio cattando la sua benivolenzia dice...
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 80, pag. 189.37: Catta qui l'autore la benivolenza del suo maestro commendandolo e dicendo lui essere onoratore di scienza e d'arte.
[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 29, 85-90, pag. 748.39: scongiuralo per quello che crede che sia a lui di piacere; per cattare benivolenzia: piace al lebroso di grattarsi per lo pizzicore, benché poi li torni in amaro per lo cocimento che ne sente per aversi grattato...
[1] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 112.6: Adonca vui moderni non seguì le voie desolute de color che solo per cadar defende soa tinçon, mo voiè creder a queli che li suo fati guida con raxon e fermeça.
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 9, par. 5, pag. 46.31: E sse sanza la ellezzione de' cittadini elli à lla singnoria, o ccio è però che 'l primo abita in quella regione, o' suoi proticiessori, de' quali elli tiene suo nasscimento originale; o però ch'elli à chattata la terra e giurizione, o elli l'à per giusta battalglia aquistata, o per altra maniera licita e ragionevole, siccome per dono a llui fattone o per suo travalglio e guidardone e riconpensazione d'esso, cioè di colui.
[3] San Brendano ven., XIV, pag. 252.34: Tanto andasemo su per la riviera, nu' catasemo uno gran ponte e iera sì grando e sì longo che nu'non podevemo veder l'oltro cavo nì la riva da l'altra parte...
[u.r. 16.10.2020]