0.1 causante, causanti.
0.2 V. causare.
0.3 Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.).
N Att. solo fior.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Filos.] Colui o ciò che dà origine, che costituisce causa.
0.8 Chiara Coluccia 21.03.2003.
1 [Filos.] Colui o ciò che dà origine, che costituisce causa.
[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 3, pag. 462.2: Per quello che qui si scrive, dimostra l'auctore, che li dannati ànno in hodio [Dio] ch'è la loro causa, e li loro padri e lle loro madri, che quant[o] alla generaçione sono li loro primi causanti...
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 80, pag. 399.3: E per ciò che di questo effetto sono propinquissima causa i cieli, e sia oppinion de' filosofi il causato almeno in certe parti esser simile al causante, sì come le più volte suole esser simigliante il figliuolo al padre...
[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 71, pag. 487.14: Altra volta è stato mostrato il causato potersi dir figliuolo del causante; e, però che queste Fate sono dalla divina mente causate, dir si possono figliuole di Dio...
[u.r. 23.09.2019]