CAUSARE v.

0.1 causa, causando, causano, causante, causanti, causar, causare, causarsi, causasi, causata, causate, causati, causato, causava, causerassi, causi, causò, chausano, chausare, chause, chausé.

0.2 Lat. causari (DELI 2 s.v. causa).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

0.7 1 Far succedere qsa; provocare un effetto. 1.1 Dare origine (a qsa), produrre come effetto. 1.2 [Filos.]. 2 [Dir.] Trattare una causa, un procedimento giudiziario.

0.8 Chiara Coluccia 21.03.2003.

1 Far succedere qsa; provocare un effetto.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 15, pag. 360.16: L'una è di naturale jattanza causata: ché sono molti tanto presuntuosi, che si credono tutto sapere, e per questo le non certe cose affermano per certe...

[2] Stat. pis., 1321, cap. 75, pag. 253.25: Et iuro alle sancte Dio evangelia, che oserverò et terò ferme tucte et ciascuna consuetudine, et buoni usi, li quali consueti sono di fare in della dicta corte, in terminare le lite e i piati, in constringere l'actore e reo, et li autri inansi di me causanti le lite...

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 54, col. 22.9: Impossibile cosa pare che colui che mai mortalmente non peccò si possa vedere infinitamente rio e nihil: però che questa infinita malitia e nichilitade è causata dal peccato mortale.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 285.16: Voi, secondo sensibilitade, dite che 'l moto del Cielo, e le congiunzioni, ed aspetti causano nelli uomini d'essere virtuosi o viziosi, felici o infelici; e dite, che chi è nato sotto cotale costellazione, di necessitade sarà cotale....

[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 12, pag. 122.28: Della quale cierta azzione che in ciò o ddifalta di giustifichazione de frutti civili, ingiurie e tencioni contenziose si smuovono leggiermente, le quali per reghola di giustizia o ddi leggie non misurata per l'essenza del misurante chausano battalglie, donde divisioni de' cittadini e alla perfine di policies italiane digiunzioni disoluzioni e dissleghamenti sono avenuti, siccome noi avemo detto.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 51, pag. 614.32: e che esso sia palido e magro assai convenientemente è detto, a dimostrare quanta sia la forza della passione la quale dentro l'affligge, in tanto che, dando impedimento alla virtù nutritiva, causa la palideza e la magreza.

1.1 Dare origine (a qsa), produrre come effetto.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 5, pag. 346.11: Come che queste tre cose, causate da' vapori caldi e umidi e da aere freddo, nell'aere si generino, nondimeno per effetto della divina giustizia in quello luogo caggiono, in tormento e in pena di quegli che in questo terzo cerchio puniti sono...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 6, pag. 171.25: e così in questo luogo intende l'autore, per ciò che nel capo dimora il sonno causato da' vapori surgenti dallo stomaco e saglienti per l'arterie al cerebro.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 1-3, pag. 150.6: Perché lo desiderio è cagione de' sospiri, si può dire che sieno tormentati da sospiri, causati dal desiderio...

1.2 [Filos.]

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 2, pag. 156.2: Onde, con ciò sia cosa che ciascuno effetto ritegna della natura della sua cagione - sì come dice Alpetragio quando afferma che quello che è causato da corpo circulare n'ha in alcuno modo circulare essere -, ciascuna forma ha essere della divina natura in alcuno modo...

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 160.13: Et li phyloçofi diceno che nulla causa è che causi lo male segondo natura, ma sì lo bene.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 122.2: Da vedere, e da sapere è, che Dio, ch'è la prima causa della quale tutte le cose hanno a causarsi per le influenzie e delle spere, e circuli del Cielo, sì come per cause secundarie, in queste cose di sotto adopera, e fa influenzie alcuna volta per necessità, alcuna volta per disposizione e qualitade...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 80, pag. 399.11: e se l'universale effetto è in movimento continuo, le sue particularità similemente in continuo movimento saranno; e così seguirà le cose governate essere convenienti e conformi alla cosa che le causa e dispone, e per conseguente quelle ottimamente dover seguire la disposizione data dal governante.

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 4, par. 30, comp. 47.9, pag. 131: Vidi la essença del moderno fondo, / com'io cognobbi l'ordine del mondo, / esser causata dal summo profondo / per cuy tutte le cose son compiute.

2 [Dir.] Trattare una causa, un procedimento giudiziario.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 60.7: Et questo modo di causare è quello che fanno tutto die i signori e le podestà delle genti, che raunano li consillieri per diliberare che ssia da ffare sopra alcuna vicenda e che da non fare; e quasi ciascuno dice la sua sentenza, sicché alla fine si prende quella che pare migliore.

[u.r. 19.10.2020]