CAUSATO agg./s.m.

0.1 causata, causate, causato.

0.2 V. causare.

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Filos.] Originato da una causa, da un principio creativo. 2 [Filos.] Sost. Ciò che deriva da una causa, da un principio creativo.

0.8 Chiara Coluccia 21.03.2003.

1 [Filos.] Originato da una causa, da un principio creativo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 13, pag. 230.9: Veduto come, nel principio delle laude di costei, sottilmente si dice essa essere della divina sustanza, in quanto primieramente si considera, da procedere e da vedere è come seconda[ria]mente dico essa essere nelle causate intelligenze.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 80, pag. 343.28: e che ogni vento sia freddo assai bene si può comprendere da ciò, che generalmente ogni cosa causata suole esser simile a quella cosa la quale la causa...

2 [Filos.] Sost. Ciò che deriva da una causa, da un principio creativo.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 7, pag. 79.20: Diceno li phylosofi che, sì come la prima causa è in ciascuno causato, sì come è Dio, così quel primo mendacio è in tutti li altri decti del dimonio, cioè che promette scampamento di male.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 80, pag. 399.2: E per ciò che di questo effetto sono propinquissima causa i cieli, e sia oppinion de' filosofi il causato almeno in certe parti esser simile al causante, sì come le più volte suole esser simigliante il figliuolo al padre, pare che seguir debba che, se i cieli sono in continuo moto, che l'universale loro effetto, il quale è intorno alle cose inferiori e temporali, similemente debba essere in continuo movimento...

[u.r. 21.01.2009]