CAUSO s.m.

1 Caso, circostanza in cui si verifica un evento.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 18, pag. 261.33: Dond'elli appare manifestamente, per le ragioni dette, che l'uomo non die giudicare d'arbítro né per volontà, ma per leggi e per ordinamenti ciascuna cosa, ma, perciò che i fatti umani e' causi che avvengono, non possono essere perfettamente giudicati né determinati per le leggi, e' conviene che quellino che vogliono o debbono giudicare, sieno savi e discreti, acciò ch'ellino sappiano giudicare avvenevolmente delle cose che non sono determinate per le leggi.

[2] Guittone, Manuale (ed. Avalle), a. 1294 (tosc.), 5 [V 410].1, pag. 167: Perché diverssi causi sono, convene / usare ver'ciò diverssa operazone... || (Avalle, p. 167): «per "casi", incrociato con causa».

[3] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), canz. 2.14, pag. 460: Donna, pensate c'altura / in ciascun causo misura / vole, secondo lo stato, qual prende... || (Contini, p. 460): «causo: incrocio di causa e caso, esclusivo di Guittone e Monte».

[4] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 98.6, pag. 253: E' però miri, la cui sentenza parte, / in ciascun causo, di ciò che 'l ver parte, / che da li sag[g]i si divide e parte, / sì che biasmar si può in ciascuna parte.

2 [Dir.] Controversia giudiziaria.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 20, pag. 263.3: La seconda si è il fatto, il causo donde l'uomo piateggia.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 20, pag. 263.22: Ed acciò che 'l giudice si contenga bene nei fatti e ne' causi, donde l'uomo piateggia, e' conviene ch'elli abbia isprovati molti fatti e molte cose dell'operazioni umane...

[u.r. 21.01.2009]