0.1 caltera, cautela, cautelam, cautele, cauteli, cautelia, cautelii, cautella, cautelle, cautelli, cautera, cautere, chaltera, chautela, chautele, coltela.
0.2 Lat. cautela (DELI 2 s.v. cautela).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. fior., 1280-98; Doc. lucch., 1332-36; Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1315 (02); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. castell., 1361-87; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. palerm., 1371 (1).
0.5 Locuz. e fras. a cautela 1.4, 3.2; a cautela di 1.5, 3.3; a maggior cautela 1.4, 3.2; a maggior cautela di 3.3; a più cautela 3.2; a più cautela di 1.5, 3.3; per cautela 1.4; per cautela di 1.5, 3.3; per più cautela di 3.3; per maggior cautela 1.4.
0.7 1 Particolare circospezione, finalizzata a prevenire o limitare la portata degli eventi negativi. 1.1 Misura di prudenza adottata per tutelarsi da danni. 1.2 Misura di prudenza suggerita, avvertimento, consiglio. 1.3 Estens. Attenzione particolare, cura, diligenza. 1.4 Locuz. avv. A, per (maggior) cautela: per prudenza, per sicurezza, per maggior prudenza. 1.5 Locuz. prep. A, per (più) cautela di: per sicurezza di, per maggior sicurezza di. 2 Furberia tesa ad un fine preciso, astuzia, inganno. 3 [Dir.] Clausola apposta ad un atto giuridico allo scopo di prevenirne l'impugnazione o l'inadempimento. 3.1 [Econ./comm.] Garanzia, consistente per lo più in denaro contante, per l'adempimento di particolari obblighi. 3.2 Locuz. avv. A cautela, a maggior cautela, a più cautela: per garanzia. 3.3 Locuz. prep. A, per (maggior, più) cautela di: a garanzia di, a maggior garanzia di.
0.8 Chiara Coluccia 05.04.2003.
1 Particolare circospezione, finalizzata a prevenire o limitare la portata degli eventi negativi.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 8, pag. 63.12: La circunspezione è savere, con cautela di vizii contrarii.
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 246, pag. 185: Degnissima svengianza no pò l'om far plu bella / Com è a reze 's ben e guardá 's con cautella: / Quel fa svengianza drigia lo qual a De se apella / E lo qual ai demonij con grand fervor rebella.»
[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25 cap. 10, par. 9, pag. 411.11: Dunque la cautela di così dotto uomo dee essere a noi grande ammaestramento.
[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 35.12: o vero se non forse per legittime pruove pienamente et manifestamente sia provato [[...]] essi avere avuta sufficiente et convenevole sollicitudine et cautela a fare questa cotale presa et presentatione.
[5] Stat. pis., 1330 (2), cap. 145, pag. 606.1: Et raiunati tutti in alcuno segreto luogo, là ove ai dicti Capitano et Ansiani parrà, nullo favellamento publicamente u privatamente avuto con alcuno (et in questo s'abbia cautela et guardia per li famigliari del dicto messer Capitano)...
[6] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 14.2, pag. 95: Felice quel che per l'altrui pericolo / Di senno e di cautela si magnifica; / Consiglio ne l'amico si purifica, / Nel medico fedel buon aminicolo.
[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 12, pag. 635.20: A tutte queste cose si conviene gran cautela, e a molte altre...
[8] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 111.16: E notasi in loro la cautela, che occuparono amendue le sponde, sì che da nulla parte quelle anime poteano essere assalite, che lla difensione non fosse presta.
[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 10, vol. 2, pag. 217.16: Onde a fuggire questo stolto vizio, e questa opinione di sè fa bisogno, che l'uomo sempre miri allo esempio delli migliori; chè, come dice s. Gregorio, come incentivo di superbia è considerare lo peggiore, così e cautela, e guardia di umilità si è pensare la vita dello migliore.
[10] Doc. fior., 1311-50, 67 [1349], pag. 666.8: Item, come di nostra intentione è che quella Terra si governi, et a Comune, et a popolo, et a libertà, et parte Guelfa; perché gl'inducerete a ciò, et a guardare, et fortificare, et conservare i' loro Stato et de la loro Terra, a la guardia de la quale Terra è molto d'avere diligentia et cautela...
[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 103, vol. 2, pag. 267.7: e il Comune, per non essere avisato delle malizie passate, co· meno cautela e meno consiglio procede in quelle che lli sono apparecchiate di nuovo.
[12] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 12, 46-66, pag. 328.24: li rimedi di questo vizio, quanto all'agente, sono mansuetudine, pace, remissione, considerazione di sé medesimo; e quanto al paziente, sono cautela, forza e fuga, e tutte queste cose tocca l'autore nel testo, come appare ne'suoi luoghi.
[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 149.20: e no te fidare tanto a la toa iovenile prodeze, ma con tanta sagacitate e cautela avisa bene li partiti delle vattagly ove te missite, che li nuostri nemici, li quali desiderano multo la ruyna nostra, no se pozano allegrare de lo periculo tuo.
[14] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 130.12: Così far dia de l'amorosa prole / chi brama stato nel beato regno, / gustando manna in fior', rose e viole; / cautela non vi vuol, forza né 'nzegno: / costante, humel, honesto esser si vole, / e quel fie possa de suo pace degno.
[15] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 63, pag. 180.16: Item è da sape(re) ch(e) la polve de lo resalgato in qualunq(u)a tagliatura delle gambe oi ruptura se pona, admodatam(en)te corode la ca(r)ne et mangiala como foco; unde grande cautela è d'avere i(n) nella posit(i)o(n)e sua, ca se se pone sença modo meravelgiosam(en)te corode la ca(r)ne in fundo.
1.1 Misura di prudenza adottata per tutelarsi da danni.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 10, pag. 249.27: Il filosafo, nel quinto libro della Politica, dice che i tiranni ànno dieci condizioni e dieci cautele, per le quali ellino si sforzano di guardarsi nella lor signoria.
[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 65, pag. 565: Ayro che incluso trovase in fossa certamente, / si longo tiempo mánince, è pejo che serpente, / figllo da patre facilo partire tostemente, / chillo che in prima spiralo aucide mantinente; / ma ll'omo si -nce prende tal cautela / che no le noce chella corruptela.
[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 9.21, vol. 3, pag. 122: Per simil tutta questa / Amor parte ci appresta. / Qui prima ti ritorno / a contar tutte intorno / le cautele provate / a voi che navigate.
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 193.5: Liberali fu Jero in primu per vuluntati di mandari lu donu et ancur plù per la cautela que issu enci servau per tali qui non li fussi remandatu a retu.
[5] Stat. pis., 1322-51, cap. 11, pag. 480.1: ansi quelli tutti, et ciascuni di loro, ad tutto suo potere, con ogni studio, cautela et sollicitudine, ogni dì et tempo, cusì in contado come in cità, pura et lealmente, ogni dolo, fraude, malitia, barattaria et negligentia remoti et cessati, cercherà, perseguiterà, et troverà et prenderà, et trovare, cerchare, perseguitare et prendere farae...
[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 170.25: e quanto più cautela in ciò prenderemo, tanto più tosto arà materia el comune di Sancto Miniato di rendercelo, e a noi fi più honore e voi ne dovete essere contento.
[7] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 56.10: Conosciute queste cose, dovete sapere, che due generationi di cautele et di medicine sono contra veleni.
[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 93, vol. 2, pag. 418.11: e come uomo sagacissimo e astuto in tutte sue cose, e massime in fare il danaio, usava questa cautela, che vacando un benificio di grande entrata togliea un plelato di più basso benificio e llo promovea al maggiore...
[9] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 795, pag. 323.13: E teneano questa cautela: mandavano in sulla piazza de' Priori, dove era il Capitano del popolo ed il conte Averardo di Lando che era soldato, e quegli che si volea fare cavaliere da sè per paura di non essere arso, perocch'era della setta di quelli ch'ammoniano, avea gli amici in sulla piazza, e dicea...
[10] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 3, 52-69, pag. 92.31: Voi siete ben contenti d'avermi date le voci ch'io possa far papa ch'io voglio, et a cui io metterò questo ammanto, voi tutti confermate che sia papa; e risposto sì e fatte le solennità e cautele che di tanta cosa si richiedeano, elli mise l'ammanto a sé, et in questo modo fu fatto papa Bonifazio, e confermato poi da' cardinali con l'aiuto de'Colonnesi che lo favoreggiarono molto, perché non fosse nessuno delli Orsini.
[11] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 40, pag. 165.6: Et p(er)ciò utele cosa è ch(e) li d(ic)ti quact(ro) denti, dapoi ch(e) lu cavallo vene ad etate de <quact(ro)> anni e meço, sia tracti dalla radicina. Adu(n)qua, como più salutevele se pò fare, da la mascella et da l'altru, colli fe(r)ri s(o)n acciò con sufficienti cautele adiunte, segli traga.
- [Ret.].
[12] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 1, 70-84, pag. 14, col. 1.9: E qui è da notare bella moralità, che uno homo proferesse a l'altro chosa ch'el gliene crede servire, ch'el glien deserve; e perçò sí se vole usare in tai proferte questa cautela conditionale, sí cum fa quie Virg. a Cato quando dixe.
[13] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 380.1: 72. Ma ei gridò ec. Ecco l'usata cautela di Virgilio.
[14] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 14.6: E qui è da notare bella moralità, che molte volte l'uomo l'uno all'altro profera cose, ch'elli non lo crede servire, ch'elli ne lo diserve; e però si vuole usare sempre in tale proferta questa cautela condizionale, sì come fa qui Virgilio a Cato, quando dice...
[15] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 70, pag. 619.25: È qui da credere che l'autore non ha qui fatte narrar queste parole a questo spirito, sì come ignorante degli articoli della nostra fede, per ciò che tutti esplicitamente gli seppe, sì come nel Paradiso manifestissimamente apare; ma, dovendo questo error recitare, ha qui usata una cautela poetica, la quale è che, quante volte i poeti voglion porre una oppinione contraria alla verità, essi si guardano di recitarla essi in propria persona, ma inducono alcun altro, e a lui, sì come quello cotale, ch'è indotto, tenesse, la fanno racontare.
1.2 Misura di prudenza suggerita, avvertimento, consiglio.
[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 161, pag. 568: Ma per ço che ['m]possebele per certo a mene pare / che dell'altri cibarij tu te poçe guardare, / per lo to amore sforçome, vogllote demostrare / como tu usare póctilli sença fare male; / darete vogllo una tale cautela / che tu l'aüsi sença corruptela.
[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 15.6, pag. 133: Garzon di tempo e di savere antico, / fu' i' già chiamato fonte di cautele; / ma veramente, come Cristo 'n ciel è, / i' son del tutto folle e nol disdico.
1.3 Estens. Attenzione particolare, cura, diligenza.
[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 109, pag. 553.10: che non consentino che si gitti, per loro ma' guardia, alcuna zavorra u vero pattume u vero legname alcuno in del porto, quando aranno facto fare u faranno quella comcia: ansi, la loro cautela et guardia daranno a ciò che le predicte cose non si faccino dalli marinari, et altri tutti li quali sono alla dicta comcia.
[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 321-30, pag. 97.13: Sopra tutte l'altre cose, a cui caluto non ne fosse era da ridere l'averla veduta quando s'acconciava la testa, con quanta arte, con quanta diligenzia, con quanta cautela ciò si facesse: in quello per certo pendevano le leggi e' profeti.
1.4 Locuz. avv. A, per (maggior) cautela: per prudenza, per sicurezza, per maggior prudenza.
[1] Stat. fior., 1280-98, par. 67, pag. 71.36: Tucte queste predette cose così ordinate per li predicti capitani, per magiore cautela e per magior fermeça, fuorono confermate e aprovate la prima domenicha di novembre, nel capitolo de' frati, presente tutta l'universitade dela Compagnia e frate Giovanni fiorentino, priore del detto luogho.
[2] Doc. venez., 1315 (02), pag. 132.5: Eo Ançolo Odorigo en mia bona memoria confermo sto meo testamento qu'elo sia fermo et rato sì com'el è scrito per man de ser Çan Blanco et per maçor coltela sì lo sero con meo siçelo cum IIJ bole de meo siçelo.
[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 54, pag. 81.14: decernendo neentemeno infino a ora cotali contratti cassi e vani, e ancora a cautela quegli cassando e annullando...
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 9, 130-138, pag. 168, col. 1.9: Circa la qual novella si è da savere che in Campo d'oro a Roma si era un palasio in lo qual steva l'aver de l'imperaduri, et era ordene in Roma che certa quantità d'avere se metteva nel preditto palasio, et a cautela çoè che non potesse esser tolto si era grande bando che la porta del ditto palasio no se avrisse, sí che quando l'avere si dovea metere sí se li getava de sovra dalle mure, e la porta no s'avría.
[3] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), Prologo, pag. 3.29: [10] E a magior cautela, rasemprò la detta profezia con suo mano in francesco, così come il maestro Riccardo l'avea fatta, ed egli medesimo si misse in via e portolla a mMessina e presentolla allo imperadore.
[4] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 261.12: Ancho per ciò che per cautela acciò che alcuno non presuma sopra a la chosa furata prestare overo essa comprare siccome spesso si fa, cessare dovarà ancora la materia di furare, providdero et ordenaro che qualunque da qui inanzi prestarà sopra alcuna cosa furata overo essa comprarà, essa cosa a colui del quale sarà essuta, senza alcuno prezzo overo sodisfagione sia tenuto di restituire e debba di fatto essare costretto...
[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 8, pag. 25.30: Oh quante volte, disiderosa di vederlomi più vicino, biasimai io il suo dimorare agli altri di dietro, quello tiepidezza estimando, che egli usava a cautela!
1.5 Locuz. prep. A, per (più) cautela di: per sicurezza di, per maggior sicurezza di.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 30, pag. 456.1: E in ciò considerando, a cautela di ciò comando alla canzone che suo mestiere discuopra là dove questa donna, cioè la Filosofia, si troverà.
[2] Stat. fior., 1317, pag. 124.14: e promettendo i nomi de' quali sono sopradetti a me Diotisalvi notajo publico infrascipto tutte queste predette cose ferme e ratte avere e tenere: e ancora, a più cautela de' nomi dei qua' sono sopradetti, generalmente confermando d'oservare e tenere gli predecti pacti e ordinamenti i nomi de' capitani e camarlinghi e consigleri ed altri huomini de la compagnía, i quali i detti sindachi e procuratori constituirono e ordinarono.
[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 5, pag. 668.18: superbia, vanagloria, invidia, ira, avarizia, gola, lussuria, e di tutti i vizii e peccati che discendono da loro. I quali sono molti e varii e da non scrivere per cautela e guardia degli semplici; e però non gli scrivo.
[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 484.3: Fue apostata; e antivedendo Maometto che il fine suo dovea essere come il testo pone, dice a cautela di lui, che s'armi di vivanda ec..
[5] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 11, pag. 88.16: Per questo (aggiugne) nella santa Scrittura sono posti gli esempi del cadimento di cotali uomini, come furono Davide, e san Pietro; che la caduta de' maggiori sia a cautela de' minori.
[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 23, vol. 1, pag. 184.18: Chè quando l'uomo per vergogna, e per cautela di non farne scandalo, nasconde il suo peccato, non fa male, anzi bene in questa parte.
2 Furberia tesa ad un fine preciso, astuzia, inganno.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 15, 55-78, pag. 406, col. 2.12: e sozunge la casone da chi vene tale ostinazione, zoè della natura e complessione di soi antecessuri, li quai fono antigamente da Fiesole ribelli di Romani e sempremai malvoluntera suditi ad altry, pieni de cautele e de sagacitadi, tutte dirette a fine de bataglie e di soperchieze ...
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 75, vol. 2, pag. 549.4: La congiura fu per lui lungamente guidata tanto copertamente e cautamente, che niuno segno se ne poté vedere né scorgere pe' reggenti, e intra l'altre sagaci cautele, che ne usò molte, fu questa...
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 4, pag. 45.15: senza riprensione attender da voi intendo di raccontar brievemente con che cautela un monaco il suo corpo di gravissima pena liberasse.
[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 22 rubr., pag. 150.5: In que modo et co(n) q(u)ale cautela li cavalli se dome.
3 [Dir.] Clausola apposta ad un atto giuridico allo scopo di prevenirne l'impugnazione o l'inadempimento.
[1] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 234.5: de la quale tutela e de le cautele che intorno a ciò bisongnano è carta per mano di ser Cialli di ser Dino da Petrongnano inbreviata dì 15 di magio 1338.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 80, vol. 2, pag. 159.19: e così presono il partito segretamente, e per saramento egli e la sua parte del collegio, e ferme dall'uno collegio all'altro le carte e cautele de le dette convenenze e patti, per sue lettere propie e degli altri cardinali di sua parte scrissono al re di Francia...
[3] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), Prologo, pag. 354.28: Lo popolo e 'l comune della cittade di Florenze, nobile pastore de'suoi sudditi, nelle sue operationi seguitando la veritade et amando la luce, volentieri schifando aviluppamento di nodosa dubitatione, intende d'osservare quella cautela nelle sue ordinationi...
[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 22, pag. 651.16: per questa provida constitucione cassemmo, irritemo e dissolvemmo e casse et irrite e dissolute nunciemmo ogni compagnia, liga, fraternità, confederatione, capitanaria, rectoria, giuramento, promissione, obligacione e cautela o de qualunque altro nome o colore da qui indietro facte o chi se fesseno da qui innançi...
[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 123.4: Et lu Conti fichi pluy chi non a nullu di li altri episcopi, chì illu inchi assignau et detti tutta la chitati di Cathania cum tutti li soy appendicii, zo è pertinencii, chi la possedissi per hereditati in perpetuum, et fichindi fari boni cauteli et privilegii cum multi testimonii.
[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 381, pag. 86: Juraro terminarelo secundo sou parere, / Et quilli de acceptarelo; foro facte le cautere.
[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 51, vol. 1, pag. 676.1: e di propio movimento li brivileggiò di nuovo ciò che tenieno in distretto, e riconobbe XVII.m di fiorini d'oro che 'l Comune avea promessi per lui al sire da Lippa suo alto barone, e III.m che per suo mandato avea pagati ad altri baroni, e di tutta la quantità di C.m fiorini d'oro ch'avieno promesso, come addietro abbiamo narrato fece fine al detto Comune per suoi documenti e cautela, carta fatta per ser Agnolo di ser Andrea di messer Agnolo da Poggibonizzi notaio imperiale, fatta nella detta terra di Pietrasanta il detto dì.
[8] Stat. sen., 1308-67, cap. 52, pag. 189.2: che se quando el detto giuratore giurò, e' stesse insieme con frategli carnagli o zii o nipoti carnagli o padre a uno pane et a uno vino, ch'e' rettori col loro Consiglio gli possano fare scrívare e giurare l'Arte con quella chiarezza e cautela che a loro parrà o che voranno ispiare, senza loro pregiudicio o danno, date le pallotte e vinte per tutte.
[9] Lett. palerm., 1371 (1), pag. 140.16: Eu, cridendu putiri essiri in Palermu et ricogliri li dicti debiti, fichi a loru una cautelia manu quondam notarii Henrici de Citella, comu confessava aviri avutu di lu dictu Bartholomeu, ex causa mutui, li dicti unc. XXIIIJ, cum in rei veritate iamay non avia richiputu dinari ex causa mutui di ipsu.
[10] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 104.17: Item allugammu <ad un altru iuvini cum lu mantu russu> ad Cola di li Pulcelli da ginnaru fini per tuctu augustu, secundu ki ndi avi factu la cautela nutaru Richardu.
[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 251.15: e poy che fossero recolte, nante che se assenassero a li Grieci, tanto de la fermeze de la pace quanto de l'assinnatione de questa quantitate de auro e de argiento e de grano, secundo che èy dicto, se devessero fare bone e sufficiente cautele de securetate, ove deveano iurare e sigillare tutti quilli signuri ri et altri caporali de li Grieci.
3.1 [Econ./comm.] Garanzia, consistente per lo più in denaro contante, per l'adempimento di particolari obblighi.
[1] Stat. pis., 1321, cap. 56, pag. 233.23: Della quale vendigione crederò, et credere possa et debbia, al saramento tanto del dicto compratore, se quello compratore a me parrà di buona fama; et se quello compratore non parrà a me di buona fama, al saramento di lui, con provagione et cautela et presumsione, per la quale a me condonevile parrà, crederò, et credere possa et debbia.
[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1339], pag. 104.25: in detto luogho si vede a cchui, e quando, e il perché sono paghati i detti danari, e che chautele se ne sono prese, e anche quello che per la detta cagione si deono paghare lbr. 1053 s. 13 d. 8.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 135, vol. 2, pag. 691.5: E fatto il patto, diedono caparra XIIIm fiorini d'oro, i quali si perderono per la fretta che ebbono: non ne presono stadichi né cautela...
3.2 Locuz. avv. A cautela, a maggior cautela, a più cautela: per garanzia.
[1] Stat. sen., c. 1318, cap. 38, pag. 50.11: Et a maior cautela e guardia e perpetua fermeza di forteza fermaro le predette cose per iuramento prestato e facto per lo syndico del detto Capitolo e convento, spezialmente facto et ordinato a le predette cose.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 17, vol. 3, pag. 340.20: E il duca rinuziò con saramento ogni signoria e giuridizione e ragione ch'avesse aquistata sopra la città contado e distretto di Firenze, dimettendo e perdonando ogni ingiuria; e a cautela promettendo di retificare ciò, quando fosse fuori del contado di Firenze.
[3] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 13, 3.5, pag. 797: E a più cautela la polizza n'aggio, / scritta di la sua mano...
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 94, vol. 2, pag. 254.17: E a ffede di ciò, il signore scrisse appieno al nostro Comune, e le lettere a cautela furono registrate del mese di settembre MCCCLVIII.
3.3 Locuz. prep. A, per (maggior, più) cautela di: a garanzia di, a maggior garanzia di.
[1] Doc. fior., 1325, pag. 98.31: e per più loro chautela il detto Giovanni con parola di ser Lippo d'Atignano lasciò al detto messer Guiglelmo una prochurag[i]one che 'l detto ser Lippo avea fatta al detto Giovanni a potere chiedere e domandare finire e chitare tutto per intero fior. 2000 d'oro.
[2] Doc. lucch., 1332-36, pag. 121.5: E a piue chaltera e fermessa di ciò che in ditte due faccie e undici chapitoli apare e si chontene, ciaschuno di noi che semo a lLuc(ca) sì iscriviamo di n(ost)ra mano e sugelliamo di n(ost)ro sugello; e ciaschuno promette d'avere fermo e non venire inchontra, e Princivalli promette per Matteo.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 170, vol. 2, pag. 738.7: E dogliendosene il detto messer Gherardino al re Giovanni, gli fu rimprocciato ch'egli era istato traditore, ch'egli avea tenuto trattato co' Fiorentini di dare loro Lucca; e mostrata gli fu innanzi al re una lettera del Comune di Firenze, la quale messer Gherardino s'avea fatta fare a sua cautela del trattato.
[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 194.6: E costa uno fuoco che se li dà nella zecca del comune di Firenze poi che è sentenziato per fine per più cautela del comune, soldi 1, denari 7 piccioli per libbra a' rimettitori della detta zecca del comune, a tutte spese de'detti rimettitori.
[5] <Doc. ven., 1361 (04)>, pag. 111.31: Et, se messer lo Bano se contenterà et prometterà de tenerlo ala raxione de Chelmo, et tu adomandarai I lettera aperta de messer lo Bano de questa promisione per segurtade et cautela del dito Stepcho Çicurich.
[6] Doc. castrogiov., 1363 (sic.), pag. 78.20: et ki nulla ordinationi nostra oy di la curti nostra, la quali fussi facta oy fachissimu da mo' in anti in cuntra di kista donationi, non vulimu ki aia locu nì li poza esseri contraria, né sia obstanti; sì ki ad cautela vostra et di vostra heredi vindi fachimu kista scriptura pir manu di misser Bernardu Raymundu di Muntiroch familiari et fideli nostru, et subscripta in la parti iusana di kista scriptura di nostra manu propria, sigillata di lu nostru sigillu secretu.
[7] <Doc. ven., 1371 (02)>, pag. 130.10: Et ad maçor cautella et testimoniança de le dite chose, questa nostra littera autentica fessemo scriver dalo nostro noder et cancilier çurado delo nostro comun di Ragusa, et sigilar di çu cum lo sigillo dello dito nostro comun.
[8] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 29, pag. 209.10: e interviene come a colui che è in pregione, che non può fare carta né a sua cautela né che vaglia.
[9] Doc. castell., 1361-87, pag. 215.4: Noy fratelgli (e) figluoli dela bona memo(r)ia d'Uguicione ma(r)ches(e) da Civit(ella), f(a)c(t)a ragione col sop(ra)scritto mastro Antonio, ne chiamamo co(n)tenti (e) pagati dela sop(ra)scritta ragione e a magiure cautela (e) a più segu(r)tà (e) fe(r)meçça del devitore eo Guido marches(e) da Civit(ella) scrissi (e) cancelay de mia mano nel Mccclxxxj a dì xxj de ma(r)ço p(re)s(en)t(e) Gionta.
[u.r. 29.12.2020]